Capitan America e Powergirl

di IloveDraconia
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Penny si svegliò nel letto d'ospedale alle 8 senza avere più sonno, accanto al suo letto trovò uno zainetto lilla a lei famigliare con attaccato sopra un postit che diceva: "è l'ultimo favore che ti faccio, la prossima volta arrangiati, Rachel". Sua sorella le aveva portato dei vestiti puliti, prese lo zaino e si diresse in bagno per cambiarsi, quando uscì indossava una maglietta a mezzemaniche a righine bianche e verde acqua e dei jeans bianchi strappati con delle scarpe di tela sembre verde acqua come la cintura e la felpa. Lasciò la sua stanza con tutte le sue cose nello zainetto e scese a piano terra dove seduto in sala d'attesa trovò Steve concentrato su un giornale: " ciao Steve!" lui alzò lo sguardo sorridendo: "ciao Penny, oggi mi sembri stare molto meglio!" "si è vero, mi sento bene! andiamo?" "certo!" Erano seduti sul treno per Brooklin in un silenzio imbarazzante e Penny stavo osservando meglio Steve per capire cosa avesse di tanto famigliare, indossava una maglietta a mezze maniche rossa sopra ed una a maniche lunghe grigia e attillata mentre sotto portava scarpe da ginnastica rosse e jeans grigi, aveva un viso definito e uno sguardo dolce che Penny adorava già, lo conosceva da poco ma lo trovava già simpatico e gentile. Scesero da treno e presero un taxi fino ad una delle vie più isolate e in periferia della città e lo si fermarono davanti a una villetta bianca circondata da un prato enorme: "è questa?" chiese Steve affascinato: "si, vieni che ti faccio entrare e te la mostro". Penny fece entrare Steve in casa e gli fece fare il giro turistico fuori e dentro mostrandogli anche la sua futura stanza e adesso erano seduti al tavolo della cucina per discutere i particolari della loro futura convivenza. Steve aveva deciso che si sarebbe messo in regola come agente dello Sheild per soldi in modo che avrebbero pagato a metà tutte le spese di casa, poi si divisero le faccende di casa e decisero che Steve avrebbe cucinato, dato che diceva di essere capace, e di conseguenza la spesa e su sarebbe preso cura del giardino mentre Penny avrebbe pulito casa, fatto il bucato e portato fuori la spazzatura! Il resto della giornata volò via in un attimo mentre andavano da casa di Steven alla villetta con tutte le sue cose e mentre le sistemavano chiacchieravano per conoscersi meglio scoprendo di andare molto d'accordo e di avere molte cose in comune! Mentre stavano svuotando gli scatoloni di Steve: " allora Penny tu che cosa fai per lavoro?" "lavoro come commessa in un negozio di soprammobili fatti a mano come acchiappasogni, vasi, statuette e cose del genere. È un negozio di artigianato piccolino in centro ma a me piace molto, il mio turno è alla mattina mentre il pomeriggio sto a casa qui nello studio a lavorare alle mie creazioni" "bello, quindi sei un'artista... anche io disegno!" "si mi piace l'arte, ho frequentato un liceo artistico, che mi dici di te Steve?" "Anche io ho frequentato una scuola d'arte" "che coincidenza! comunque chiedevo della tua famiglia..." "Scusa, mia madre si chiamava Sarah ed è morta di una rara malattia e mio padre cacciava è uscito nel bosco una delle mattine ma non è più tornato..." "mi dispiace, non avrei dovuto chiedere," "tranquilla, che mi dici di te invece?" "Mio padre ha abbandonato mia madre quando ha scoperto che era in cinta di me e di lui non so niente, non so neanche chi sia.... mia madre si chiamava Lavinia ed è morta partorendomi e così soni stata cresciuta dal mio nonno materno finché non è morto ucciso in un incidente durante uno dei suoi esperimenti da scienziato, e così finii in orfanotrofio a 2 anni e ci rimasi fino hai diciotto quando riscattai la mia eredità dovuta al lavori di scienziata di mia madre e di mio nonno!" " mi spiace, neanche te hai avuto un passato felice" "è tutto OK, ero troppo piccola quando sono morti quindi non mi ricordo di loto e non soffro" "Hai provato a cercare tuo padre? magari sapendo la tua storia potrebbe decidere di prendersi cura di te" "no, non lo voglio cercare e non mi interessa, scusa se sono brusca" "tranquilla è tutto OK"




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