Tacco 12 o 12 tacchetti?

di flyerthanwind
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Epilogo 

Non ho ancora imparato come si compie una scelta. A questo punto, temo che non ne sarò mai in grado e mi va benissimo così. Scegliere è sopravvalutato – a meno che non si tratti del film da vedere dopo il lavoro, in quel caso bisogna combattere per far valere le proprie idee.

Ho deciso di voler essere indecisa. Così mi definiscono perché mi rifiuto di imboccare una delle due vie che la vita mi mette davanti. Non voglio o l’asfalto con il tappeto rosso o l’erbetta sintetica. Io li voglio entrambi e a qualcuno non sta bene.

Pare che essere un’atleta ed essere una donna femminile siano agli antipodi, qualcosa che il mondo non è ancora in grado comprendere. Fortuna che sono abbastanza paziente per insegnarglielo. 

Io posso essere Samantha Miller, laureata in scienze motorie, agli eventi di beneficenza in tailleur e tacco 12. 

Io posso essere Samantha Miller, terzina sinistra in prima divisione, maglia numero 12 come i tacchetti che ho agli scarpini.

Ero Sam con le treccine e la salopette alle feste di famiglia; ero Sam con il trucco impeccabile alla festa di promozione di Amelia; ero Sam con i segni rossi sulle guance a tifare la squadra di Lucas.

Sono Sam quando mi sveglio spettinata la mattina accanto ad Austin. Sono la moglie dell’avvocato alle feste in ufficio e lui è il marito della terzina alle mie partite.

Sono una figlia, una sorella, una gemella. Sono una donna. Sono una calciatrice. 

Sono indecisa e sono felice così.

E allora perché scegliere? Io voglio il tacco 12 e pure i 12 tacchetti.

Fine

·

Grazie Sam per il tuo coraggio e la tua determinazione, per avermi permesso di raccontare la tua storia e per non esserti arresa davanti a chi ha provato ad affondarti in ogni modo.

Grazie Austin per la tua dolcezza e la tua comprensione, per essere un grande sostenitore e per aver inseguito i tuoi sogni fino ad afferrarli.

Grazie Amy per essere così simile e così diversa da me, per il tuo istinto di protezione e per l'amore incondizionato che sai donare (anche se non dimostrare).

Grazie Lucas per essere il complice perfetto, il fan numero uno, il fratello pronto a guidare la macchina della fuga al tuo matrimonio o che ti spingerebbe sull'altare a calci.

Grazie Maeve e George per dare un grande esempio di famiglia.

Grazie Meredith e Klaus perché anche i genitori sbagliano, ma solo quelli davvero bravi sanno chiedere scusa.

Grazie Kate, Garret, Malcolm, Margot, Monica, Kimberly, perché senza di voi questa storia non sarebbe stata la stessa.

Grazie a chi ha letto questa storia un capitolo per volta e a chi l'ha divorata in poco tempo, a chi mi ha divertito con commenti e a chi ha scelto di rimanere nell'ombra, a chi mi sostiene da tanto e a chi è appena arrivato.

Per sempre vostra

Luna Freya Nives





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