Il
tono strafottente di lui martella le sue orecchie.
Paula
sbarra gli occhi e ansima. Quell'uomo, da lei ritenuto un angelo,
l'ha ingannata.
Ha
preso la sua verginità.
Si
irrigidisce. Ansima. Trema.
L'odio,
come una marea, monta nella sua anima.
No,
non è giusto.
Un
simile individuo non può restare vivo.
Deve
pagare per il suo inganno.
Non
può andarsene così, ebbro della sua superiorità.
Deve
spegnere quel suo sorriso ironico. Deve punire la sua arroganza.
Il
suo onore vilipeso chiede giustizia e lei non ha nessuna intenzione
di arretrare.
Gli
farà vedere che non è un giocattolo privo di valore.
Lo
allontana. Poi, sfodera il pugnale.
E,
come una marea, l'odio di lei si abbatte su di lui.
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