Poesie di un'astronauta.

di raven rachel roth
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XVI

SED, MEMORAT.
 
C'è una rosa spenta sul bordo del dirupo. 
Fiore qualunque dallo stelo corto,
Labbra carnose cremisi
Punte violacee scure.
Piccola ma
spinosa ma
facile da strappare. 
Sboccia là, dove il cielo incontra il vuoto
Della terra. 

C'è un vecchio lupo solitario sul bordo del dirupo.
Ricciuto pelo bianco di cotone,
Gemme gialle bucano la notte
Incastonate in fronte.
Fiero ferino violento,
Facile da alterare
Stringe la rosa fra gli artigli, preme 
delicatamente. 

C'è una rosa orgogliosa fra le dita di un lupo. 
"Mi strappi per  mia bellezza,
mi condanni e ti compiaci.
Mai darò tale potere a mani mendaci
"
Con le spine di sangue l'altro accarezza e
Scivolando, si getta nel dirupo. 

C’è un ferino ferito 
ai piedi del dirupo.
Che sia per affetto, per arroganza,
Fraintendimento o vile doppiezza:
Il prezzo dell'inganno lo ha pagato
Quindi non odio sul povero lupo.

Viene colta a febbraio la piccola rosa
Viene colta nel giorno dell'amore
Viene colta per significare qualcosa
Viene colta e muore.





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