La Stanza

di Lady Moon
(/viewuser.php?uid=274364)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ho bisogno di pace, così tu mi porti in quella stanza, mi bisbigli di guardare dalla mia prospettiva preferita,
quella del ricordo, che sfuma dal marrone al quasi nero, nelle tonalitá più calde.

Io Lui l'avevo rivisto, ti dico. Era così giovanile, quanto mi era mancato.
Il cuore solo è inesaudito perché non ricordo se rideva oppure no.

Mi metti una mano dietro la spalla,
ora ricordo come ci si sente quando un sospiro combacia con il proprio, ti immagino chiudere gli occhi e dirmi "ti amo", ma non lo dici, non lo sai fare. Allora sto zitta, allora stai zitto.
E sospiriamo ancora.

La mia pace è nella stanza.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4018931