La formichina che si montò la testa

di Marlena_Libby
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C'era una volta, in una terra lontana, un grande formicaio dove le formiche vivevano serenamente.
Ognuna di loro svolgeva quotidianamente il proprio compito, con coscienza e scrupolo, in modo che l'intera colonia potesse vivere in pace e in armonia.
Solo una formichina, la più giovane e la più affascinante di tutte, passava intere giornate oziando e lamentandosi di continuo.
- Ho fame, portatemi da mangiare!
E allora diverse formiche, affascinate dalla sua bellezza, rinunciavano volentieri a parte del loro cibo per darlo a lei.
- Ho sete, datemi da bere!
E le altre formiche, pur di risparmiarle la fatica, attingevano dell'acqua con delle foglioline per permetterle di dissetarsi.
Solo una formica, che era più saggia e responsabile delle altre, non vedeva di buon occhio il comportamento di quella sciocca formichina capricciosa e ogni tanto la rimproverava.
- Non dovresti comportarti così! - ripeteva ogni volta che la sentiva lamentarsi di qualche cosa. - Qui tutte fanno la propria parte per consentire alla colonia di crescere e prosperare, mentre tu pretendi che le altre lavorino al posto tuo!
- E allora? È normale che siano le altre ad occuparsi di me, dal momento che sono la più bella qui! Non pretenderai certo che mi comporti come una formica qualunque!
- Non esiste una formica più o meno speciale delle altre, anche tu devi lavorare!
- Se non volete mantenermi, posso pure andarmene! Il mondo là fuori apprezzerà meglio di voi la mia bellezza e non dovrò più sentire tutte queste sciocchezze!
- Bada bene a quello che fai! Se te ne vai adesso e non cambi il tuo atteggiamento, sarà proprio il mondo a darti una lezione.
Ma la sciocca formica si alzò dal suo comodo giaciglio nel formicaio e se ne andò, senza nemmeno salutare le compagne che l'avevano cresciuta e coccolata.
Fuori dal formicaio però nessuno la guardava con ammirazione.
In molti le passavano accanto senza neppure notarla o la ignoravano.
La formichina si stupì molto di tutto ciò.
Poi cominciò a sentire i morsi della fame.
- Ho fame, datemi da mangiare!
Ma nessuno le diede retta.
- Ho sete, per favore, datemi almeno da bere!
Ma nessuno la sentì.
Dopo molto tempo, ormai sola ed abbandonata a sé stessa, la formichina che si era montata troppo la testa imparò a proprie spese la lezione che la sua saggia compagna aveva cercato di insegnarle.
Da allora nessuno sa che fine abbia fatto.
Probabilmente sarà ancora in giro, a meditare sui propri errori e a rimpiangere l'importanza di tutto quello che aveva e che non ha mai apprezzato.
Finché non lo ha perduto, almeno!




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