Fear...

di WhispersOfTheLastNight
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Chapter 2

Dopo qualche ora, Mirajane visualizzò quanto scritto dall’amica. Immaginando solo la gravità della situazione, la prima cosa messa in atto fu quella di chiamarla, senza pensarci un secondo in più.

«Ehi, ma che succede?»
«Succede che avrei, forse, creato il casino più grande della mia vita.»

A quella frase, la nivea per poco non svenne, nonostante si chiedesse ancora cosa fosse capitato.

«Sei a casa? Forse una chiacchierata a quattr’occhi potrebbe essere la soluzione»
«Si, vieni pure. Ti ricordi dove abito?»
«E me lo chiedi pure? Arrivo.» Il tono ironico di quella frase aiutò non poco la bionda a rilassarsi, per quanto potesse in quella circostanza.

Dopo aver incendiato in gran velocità tutte le strade di Magnolia conosciute per arrivare da lei, si fece aprire la porta di casa, fiondandosi dentro. Appena vide Lucy in lacrime e fortemente preoccupata, la abbracciò senza esitare.

«Ma che è successo?»
«Eh, quello che non doveva.»
«Mh… Scusa la banalità, ma in che senso?»

Dopo quella domanda, Lucy fulminò l’altra donna con lo sguardo, pentendosene poco dopo. Era passata qualche settimana dal loro ultimo incontro sole, effettivamente Mirajane non poteva sapere alcuni dettagli se non le venivano riferiti.

«Ci sono cose che non sai, effettivamente. Dunque, con Natsu le cose sono progredite…»
«Okay, è una bellissima cosa.»
«Il problema è uno…  Siamo andati forse troppo avanti.»
«Fammi capire, mi stai dicendo che… Potresti essere incinta?»

Solo al sentire quelle parole, Lucy ebbe gli occhi lucidi. Non riusciva a pronunciarle, era più forte di lei quel dubbio, per questo lasciò che la paura le sgorgasse dagli occhi, senza vergognarsene.

Dopo aver lasciato sfogare la ragazza e ripresa dallo shock, Mirajane prese parola, cercando di capire la situazione.

«Quando sarebbe stato l’ultimo rapporto?»
«Vorrai dire, il primo. Comunque, almeno una settimana fa.»
«Ah. Quando deve arrivarti il ciclo?»
«Ehm… dovrebbe arrivarmi la prossima settimana, ma visto come sto ultimamente non saprei.»
«Come ti senti ultimamente?»
«Spesso mi sento stanca, spossata, mangerei qualsiasi cosa a qualsiasi ora. Di solito faccio così anche la settimana prima del ciclo, ma stavolta ho paura.»
«Ultima domanda poi la smetto, promesso. Avete usato qualche precauzione?»

A quella richiesta, la bionda si incupì. Il viso parlò per lei, non erano necessarie spiegazioni per capire la risposta.

«Okay, volendo un paio di modi ci sarebbero per toglierti il dubbio.»
«Oddio, cioè? Mi devo preoccupare?»
«Tu vieni con me e non fare domande.»

Si diressero nell’unico posto in cui potesse dargli risposte certe, almeno nell’immediato. Fortunatamente, a Magnolia l’unica farmacia aperta disponibile era dietro la gilda. La maga dei segni stava iniziando a sentirsi in imbarazzo, cercava di non farlo notare, ma ad un certo punto era diventato letteralmente impossibile nasconderlo. Ormai in preda a ciò, Lucy prese parola.

«Perché mi hai portata qui?»
«Prima o poi te lo dovrai ben togliere il dubbio, no?»
«Ma…»
«Capisco l’agitazione, ma è uno dei pochi modi che conosco per avere delle risposte»
«E come fai a saperlo?»
«Storia lunga, ti spiegherò.»

Ritornate a casa, quello che rimaneva da fare era sapere la verità.




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