LONTANO DAGLI
OCCHI DEL MONDO
La
pioggia satura aria e foglie e lo coglie seduto sotto un albero fuori
dall'accampamento. Socchiude gli occhi rivolti al cielo pieno del verde
opaco della foresta, più rassicurante e naturale di quello
che gli taglia il palmo. Rimette gli stivali ma non si cura dell'acqua
che gli riga le guance e appesantisce i capelli, almeno
finché una familiare tesa larga non gli fa scudo sulla
testa.
Harding sorride sotto la faIda decorata con un
anemone giallo, uno dei tanti che punteggiano i prati delle Tombe,
fuori dai sentieri spianati dalle marce dei soldati.
"Cole dice che basta per tutti e due." Si siede
accanto a lui e gli stringe i fianchi col braccio libero; il sinistro
abbassa il cappello ad altezza dei loro visi, a riparo non
più dalla pioggia - la stessa che bagna le labbra di lei,
tiepide sulle proprie - ma dagli occhi del mondo, per il tempo che
vorranno.
[155 parole]
Note dell'autrice: non credevo avrei mai
scritto ancora queste parole, qui su EFP, eppure eccomi qui.
Che dire. Dragon Age
è una delle mie saghe videoludiche preferite di sempre, ho
giocato e rigiocato tutti e tre i titoli e ho ormai il mio universe -
Keep, per dirlo alla Bioware - ben definito tra protagonisti,
companions, comparse, scelte cruciali, varie ed eventuali. Prima di
barcamenarmi in qualcosa di troppo articolato per una che non butta
giù una long da almeno un decennio, ho preferito esordire
nel fandom con una cosetta leggera e breve, anche per venire a patti
col mio cambio di stile.
L'Inquisitore di questa
flash non è una figura generica, ma è stata
precisa scelta stilistica lasciarlo con pochi tratti caratteristici -
sono facilmente intuibili genere e razza - per concentrare l'attenzione
sull'ambiente, sulle azioni e su Harding, troppo bella per darci la
soddisfazione di poterla romanzare in game come altri personaggi.
Non che questo mi abbia
fermato.
Satomi
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