Qualcuno da amare

di Tappina_5_S
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qualcuno da amare Premetto che non so se iniziare o no questa ff...è scaturita fuori contro il mio volere e io l'ho solo scritta di getto. Vi prego di dirmi che ne pensate sul fatto che io la debba continuare o meno. Deciderò di conseguenza.



Ecco.
Tutto era finito.
Il tempo era trascorso inesorabilmente.
E l’estate concludeva il suo corso facendo il conto alla rovescia.
Il tre di settembre.
Due mesi erano passati
solo due...
Avevo sognato in questo tempo, avevo sofferto, mi ero illusa, avevo finalmente creduto, ero cresciuta, ma poi tutto si era dissolto come neve al sole.
Tutto per colpa sua.
Lui mi aveva stregata, mi aveva fatto innamorare, fatto credere in me stessa, mi aveva ferito, mi aveva rovinata, trascinata in un abisso oscuro.
In fondo avevo sempre saputo cosa sarebbe potuto accadere e non ho fatto nulla per evitarlo…
Colpa mia…colpa sua…
Colpa del suo egoismo, del suo essere dannatamente dolce, sensibile, eppure così maledettamente lunatico e voltafaccia…
Mi aveva rovinato l’estate.
E non ero l’unica a cui era successo.
Anche le mie due migliori amiche avevano sofferto, bastava guardare i loro occhi persi mentre sedevano svogliatamente e silenziosamente sulle sedie nere di plastica dell’aeroporto.
Una si era innamorata perdutamente…
L’altra ha amato, è stata amata, ma è anche stata ingannata.
Il Jonas ci era andato giù pesante e le nocche della mia mano destra mi facevano ancora male se pensavo a quel cazzotto che gli avevo tirato.
Un occhio nero a Joe.
E la mano dolorante a me.
Idiota di un Jonas!
Proprio come suo fratello.
L’artefice della distruzione della mia estate.
Oddio lo odiavo solo come a ripensarci!
Come non sopportavo la sua aria da menefreghista, da rockstar che se la tira, da ragazzo sensibile e dolce…semplicemente da Nick.
Ma nonostante tutto, l’odio che provavo per lui e il dolore che mi ha causato, non riesco a rimpiangere il fatto di averlo incontrato.
Di aver incrociato le nostre strade in una casa bianca affittata per le vacanze in Grecia.
Perché in fondo io l’amavo e l’avevo amato.
Mi guardai ancora in torno sentendo l’aria calda e secca della Grecia sfiorarmi la pelle.
La Grecia.
Qui dove tutto era iniziato.
Qui dove a questo stesso aeroporto due mesi prima era cominciata la mia vacanza.
Qui dove sto aspettando che arrivi il mio aereo.
Qui con le mie due migliori amiche.
Qui dove attendo il volo che con il suo ritardo sta prolungando la mia permanenza in questo luogo che terrò sempre nel cuore e che non dimenticherò mai.
E ancora, inesorabilmente, ripenso alle coincidenze con il mio primo volo, quello che mi ha portato qui.
Il tre di luglio.
Quando tutto è cominciato.
 





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