Lo
sguardo di Goku, attento, vaga sul paesaggio della Terra degli Albi.
I
suoi neri occhi si fissano nel blu cobalto del firmamento, velato
dalla luce argentea della luna.
Accenna
ad un sospiro. In quella terra, i suoi poteri saiyan hanno un limite.
Perfino
le sue trasformazioni risultano meno potenti, anche se non ha perduto
la capacità di difendersi.
Inoltre,
non può vedere la stella albica che gli ha consentito di
entrare in quell’universo.
Turbato,
si passa una mano tra i capelli. Questa situazione dovrebbe
angosciarlo, ma non è così.
Non
sente nostalgia della sua Terra e dei suoi compagni.
Quel
mondo, così differente, gli piace e rimpiange di non essere
nato lì.
Gli
elfi, nonostante la loro aura divina, si sono rivelati leali e forti.
Hanno
saputo apprezzare la sua propensione al combattimento.
Nuramon
e Farodin gli hanno fatto conoscere altri piaceri, oltre al cibo e
alla lotta.
Sorride.
Un tempo, non avrebbe capito l'amore per la musica.
Invece,
in quel regno, si perderebbe ore ad ascoltare la voce di Nuramon.
Quell'elfo
sa smuovere emozioni che lui non ha mai conosciuto.
Nessuno
dei suoi amici terrestri è riuscito in questo.
Forse,
lo hanno sempre considerato sciocco e non hanno mai saputo vedere
oltre il suo sorriso.
Nuramon
e Farodin, pur con le loro diffidenze, ci sono riusciti.
Hanno
fatto emergere la sua sensibilità nascosta.
E
questo pensiero gli trafigge il cuore con una lama d'amarezza. Come
può non sentire la nostalgia della sua gente?
Gli
pare di offendere l’affetto che i suoi amici gli hanno donato,
nonostante i suoi difetti.
Quel
tempo, però, è finito per sempre.
Con
un fruscio, la porta della camera si apre e dei passi leggeri
riempiono il silenzio.
Goku,
per alcuni istanti, resta immobile, poi si gira.
Il
suo sguardo di carbone, rispettoso, si fissa sulla minuta figura di
Emerella, vestita d'un lungo abito arancione, intessuto di perle, i
lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle.
Piega
il ginocchio e china la testa sul petto. Come ha potuto posare lo
sguardo sulla regina degli Elfi?
Loro
hanno saputo accoglierlo e lui ha ricambiato così.
Stringe
il pugno e un ruggito di frustrazione sgorga dalle sue labbra. Non
gli pare giusto tale sue interesse, ma non riesce a reprimerlo.
Emerella,
con il suo carisma naturale e la sua bellezza, ha turbato il suo
cuore.
Chichi
gli appare una creatura miserabile, dinanzi alla splendida regina
elfica.
E'
la madre dei suoi figli, lo ha amato, ne è cosciente.
Ma
non riesce a negare a se stesso la verità.
Chichi,
per anni, si è ammantata di un’aura di perfezione che
non le è propria e ha scaricato su di lui il peso del loro
fallimentare matrimonio.
Non
ha mai saputo vedere se stessa e le sue manipolazioni.
Ha
sempre cercato di reprimere la sua natura, senza rispettare le sue
peculiarità.
Quante
volte lo ha rimproverato per la sua capacità di volo?
Ha
voluto forzarlo ad essere un marito lavoratore, non interessato al
combattimento.
E
questo lo ha portato a cercare continue fughe da lei, malgrado la
presenza d’un figlio.
Emerella
non mi ha mai giudicato per il mio desiderio combattere., pensa.
Quando è giunto alla sua corte, lei ha voluto metterlo alla
prova, per comprendere il suo grado di pericolosità.
Sono
stati mesi difficili per lui.
Tuttavia,
ha compreso le ragioni delle decisioni di lei.
Emerella
ha cercato di difendere la sua gente e non ha esitato a servirsi
della forza.
Non
ha giudicato la sua natura di guerriero, ma l’uso della sua
forza.
Quando
ha capito la sua natura, ben lontana da una violenza cosciente, lo ha
accettato.
Gli
ha domandato di dare una direzione alla sua forza, non di reprimerla.
E
questa è stata una condanna e una rinascita.
― Regina,
sono ai vostri ordini. C'è qualche conflitto all'orizzonte? ―
dichiara,
pacato. Un tempo, avrebbe spasimato per combattere, divorato dalla
sua natura saiyan.
Ora,
ha appreso a contenere i suoi ardori e a tramutarli in armi al
momento opportuno.
E
la scriteriata brama di lotta, che gli pareva un tempo elemento
imprescindibile della sua natura, gli sembra incomprensibile.
Emerella,
per alcuni istanti, scruta il saiyan.
― Alzati.
Devo parlarti. ―
dice,
serafica.
Cauto,
il guerriero si alza e fissa i suoi occhi neri nelle iridi nocciola
di lei.
― Con
la mia magia, sono riuscita a creare i collegamenti tra il nostro
mondo e il tuo.
Vuoi tornare? ―
chiede.
Le dispiace che lui possa abbandonare il regno.
A
differenza dei suoi combattenti elfi, è imprevedibile, ma è
leale e forte.
Un
simile guerriero, ne è certa, può essere un valido
sostegno per le sue battaglie a difesa della vita.
Ma
non può costringerlo a restare in una terra non sua.
Ne
è sicura, nel suo mondo, oltre la stella albica, Goku ha una
famiglia e dei legami che lo attendono.
Goku
accenna ad un sorriso amaro. Come può chiedergli di
abbandonare la Terra degli Elfi?
Come
può domandargli di lasciare lei?
Certo,
Emerella è ben capace di difendere da sola quello in cui
crede, ma lui non vuole ritornare nella sua Terra.
Il
suo sentimento per lei è impossibile e doloroso, ma non gli
importa.
Vuole
servirla e guardarla, nient’altro.
Lei
non lo ha mai giudicato e lo ha apprezzato per quello che è.
E
lui non può ignorare tale realtà.
Sente
verso di lei un debito di gratitudine, che nessun atto d’eroismo
potrà mai saldare.
Si
avvicina e le prende le mani. Gli paiono piccole, strette nelle sue.
Ma
l’apparenza è ingannevole.
In
quelle dita, così sottili, ribolle un’energia magica
rigogliosa, capace di uccidere o curare.
La
regina degli elfi resta immobile, in attesa. Non sa perché,
spesso, le è difficoltoso comprendere la natura di Goku.
― No,
regina. Non tornerò.
La
mia casa, ormai, è qui. ―
Note
dell’autrice: come definire questo esperimento?
Per
prima cosa, preciso che la protagonista femminile di questo racconto
è la sovrana elfica del fantasy tedesco Gli
elfi, scritto
da Bernard Hennen.
Goku
sappiamo chi è e, in questa elaborazione, è stato
sbalzato in una stella albica, che si congiunge col suo universo.
Siamo ai tempi di Cell. (non conto Super)
Le
stelle albiche, a quanto ho capito (di questa saga ho letto Gli
elfi e
Gli
elfi d’inverno)
sono punti di congiunzione tra vari mondi.
Goku,
finito nel regno degli elfi, conosce la regina Emerella e ne resta
incantato. Il carisma e la forza di lei lo attirano (la natura saiyan
non si smentisce), ma, oltre a questo, la regina si rivela ben più
lungimirante di Chichi, in quanto non giudica la sua voglia di
combattere.
Nuramon
e Farodin sono altri due elfi, con cui fa amicizia, e, con loro,
riesce a evolversi e a trasporre l’intelligenza non sono in
battaglia, ma anche nella vita quotidiana.
Non
è la mia migliore storia, lo confesso, ma da tempo mi ronzava
questa ship non improbabile, di più.
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