L'urlo di Sallie

di A_Lady_L25
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Finalmente i giorni si stavano allungando ed un sole tiepido riscaldava le nostre schiene. Era veramente piacevole stare all’aperto, dopo il duro inverno che era appena trascorso.
Io e Sallie eravamo sedute ad un tavolo da pic-nic nel nostro parco preferito, chine sui libri e con il pensiero agli esami di maturità che si stavano avvicinando.
“Luke mi ha chiesto di uscire con lui domani sera” mi dice Sallie, mentre stavamo ripassando gli appunti di geografia.
Eravamo quasi concentrate sugli esami, come vi dicevo prima.
“E tu hai intezione di accettare l’invito?” le chiedo.
“Ovvio! Luke é il piú bello della scuola, Alexis. Se non accettassi, sarei un’idiota. Non pensi?”
“No che non lo saresti. Anzi, sarebbe anche ora che qualcuna gli dicesse di no. Continua ad uscire con una ragazza quasi ogni settimana. Ed a te piace un tipo cosi?”
Sallie scioglie la coda di cavallo che tiene a bada i suoi meravigliosi ricci biondi. Ed ecco li la chioma leonine scenderle sulle spalle e la schiena, come una cascata dorata.
“Lo trovo carino, si…” mi dice timidamente.
“Sal, ma se non ti ha mai rivolto la parola prima di adesso. Siamo al quinto anno e lui é nostro compagno di classe dalla seconda superiore. Mai un ciao, come stai o altro. Io lo trovo strano. Due domande me le farei, se fossi in te”
Inizio a giocherellare con la matita perché mi sento nervosa.
“Quindi non sono abbastanza carina, secondo te?”
I miei occhi incrociano i suoi, castani contro azzurri.
Lei, che non ha una grande autostima e che pensa di essere bruttissima, quando a guardarla sembra un angelo scappato da qualche dipinto del Rinascimento fiorentino. Potrebbe benissimo essere rappresentata in un’opera del Botticelli o Da Vinci e farebbe comunque la sua bella figura.
Lei che mi chiede adesso se non é abbastanza carina, con degli occhi tristi ed un filo di voce.
“Sai che sei la piú bella tra noi due. Io intendendo che Luke mi sembra un tipo losco e…”
La sua risata mi interrompe.
“Alexis, sono grande ormai. So badare a me stessa, non ti preoccupare. Penso che sia ora di andare a casa, per oggi basta con i compiti, ok?”
“Cosa dirai ai tuoi, per l’appuntamento, dico?” le chiedo
“I miei non saranno in casa per tutta la serata. Vanno a dormire a casa di mia nonna per aiutarla a sistemare le sue cose prima di portarla a vivere con noi. Torneranno l’indomani mattina ed io sarò già a letto”
La guardo mettere tutto nello zaino rosa ed inizio a fare lo stesso.
Mentre si sta rifacendo la coda di cavallo, la osservo un pò imbronciata.
“Non fare quella faccia! Andrà tutto bene, Alexis”
Si avvicina e mi abbraccia.
“Ti voglio bene, Alexis” mi sussurra all’orecchio.
“Ti voglio bene anche io, Sallie. Te ne voglio tanto, tanto”

La giornata seguente passa cosi velocemente che, senza quasi accorgermene, eravamo già fuori in cortile nell’ora della ricreazione.
“Non so cosa mettermi stasera”
Sallie continuava a lamentarsi del fatto che non trovava l’outifit prerfetto.
“Cosa ci si mette ad un primo appuntamento?” mi chiede.
“Sal, sbagli persona. Non sono mai uscita con qualcuno e quindi non saprei cosa risponderti” brontolo e mi preparo ad addentare il mio sandwich al prosciutto e formaggio.
Lei mi sorride benevola e dà un morso alla sua mela.
“Appena entrerò in confidenza con Luke, gli chiederò di presentarti uno dei suoi amici. Cosi possiamo uscire tutti e quattro insieme, che ne pensi?”
“Neanche per sogno, Sallie! Non voglio un tipo come Luke al mio fianco”
“E dai, Al, dagli un’opportunità. Vedrai che ti piacerà”
Borbottando tra me e me, mi ripeto in testa che Luke non mi piacerà mai e poi mai. Ha qualcosa che mi rende inquieta, non so cosa.
“Alla fine penso di mettere i miei jeans neri ed un top fucsia. Poi le zeppe” mi dice mentre sta osservando un gruppo del secondo anno che sta ripassando qualche materia li, al tavolo accanto al nostro.
“Noi non eravamo cosi, vero?” mi chiede facendo un cenno con la testa al tavolo in questione.
Mi volto a guardarle anche io.
“No. Non capiscono che sono il primo ed il quinto, gli anni piú difficili. Il primo perché é come una selezione, passa chi é portato. Il quinto invece serve per dimostrare che abbiamo imparato qualcosa in cinque anni. Almeno, io, la penso cosi” le rispondo, sorridendo.
Lei ricambia il sorriso.
“Ancora un poco e saremo diplomate, Alexis”
“Si, insieme. Come sempre”
Scoppiamo entrambe a ridere, mentre la campanella annuncia la ripresa delle lezioni.

Sallie si é diretta verso il cestino della spazzatura per buttare il torso della mela mangiucchita, mentre io la sto aspettando accanto alla finistra del laboratorio di scienze.
All’improvviso sento due voci maschili che parlano al suo interno.
Strano, pensavo che il laboratorio di scienze fosse vuoto a quest’ora.
“Stasera?”
“Ci proverò, ma non ti prometto niente.”
“Devi farlo, Luke, o altrimenti saremo fuori..”
Il nome di Luke mi fa raddrizzare le antenne. Luke sta parlando di cosa e con chi?
Cerco di avvicinarmi ancor di piú alla finestra per ascoltare meglio.
“Andiamo?” mi chiede Sallie.
Mi giro a guardarla.
“Stai bene?”
Devo avere una faccia strana. Questo spiegherebbe la sua domanda.
“Si, si. Stavo solo pensando…”
“A cosa?”
“Non puoi non andare con Luke, Sallie? Usciamo insieme, io e te. Andiamo al cinema!” le propongo all’improvviso.
Sallie é confusa. Le si legge in volto.
“Al, ne abbiamo già discusso, ricordi?”
“Si, però…”
“Però niente, Alexis! Voglio andare all’appuntamento. Ti prego”
I suoi occhi imploranti sono un colpo al mio povero cuore.
“Va bene, Sal…come vuoi tu”
Mentre ci avviamo in aula, dentro di me, continuo ad avere un brutto presentimento.
Non andare, Sallie. Non andare.

Sono le 21 ed il mio cellulare mi segnala di aver ricevuto un messaggio.
Vedo che é di Sallie.
Da Sallie:
“Al, sono cosi nervosa. Mi ha appena chiamata e mi ha detto di aspettarlo davanti casa.
Ho deciso di inviarti questo SMS per tenerti aggiornata. TVB e starò bene, non ti preoccupare.”
Decido di risponderle subito.
A Sallie:
“Sal, credi che sia una buona idea aspettarlo fuori a quest’ora?”
La sua risposta non tarda ad arrivare.
Da Sallie:
“Vedo dei fari alla fine della strada, credo che sia lui. Ti racconterò tutto domani mattina, promesso. Ciao”
Vorrei chiamarla per sgridarla e dirle che non é una cosa saggia quello che sta facendo.
Ma decido di rispondere al suo SMS.
A Sallie:
“OK, divertiti. Fammi sapere quando torni. TVB. Ciao”
Si sarebbe arrabbiata tantissimo se l’avessi chiamata. Ne sono certa.
Ora spero che mi scriva quando arriverà a casa.
Ma non riesco a stare tranquilla.




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