La ninfa e il cigno

di lmpaoli94
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< Non posso lasciare da sola mia figlia per un viaggio di cui non vedo mai fine. >
< Papà, di me non devi preoccuparti. Saprò cavarmela da sola. >
< Ma Morgan, cosa stai dicendo? >
La situazione stava diventando sempre più confusa e intricata e Philip non poteva credere a quello che stava succedendo.
< Mia bellissima Nina, perché sono stato punito con questo? Perché essere trasformato in un cigno? Io… >
< Tutto questo è un segnale irreale della tua mente, Philip- tu devi credere nell’amore più profondo. Sono così ti potrai sentire ripagato di tutto quello che ti manca. >
< Mi sta forse dicendo che è l’amore il sentimento che mi sta mancando? E di chi mi dovrei innamorare? Io sono un cigno. Un essere solitario che è costretto a vivere e a morire da solo. >
< No, papà. Tu non puoi dire questo > rispose Morgan accarezzando il suo dorso < Questa bellissima ninfa farà di tutto per farti sentire felice. >
< E come crede di fare? >
< Ascolta il suo canto e lo scoprirai. >
Chiudendo gli occhi e rintanandosi in una realtà apparentemente sempre più astratta, Philip sentiva il suo cuore ricominciare a battere come non gli era mai capitato prima d’ora, mentre la natura e il dolce simbolo di una rinascita sempre pi presente, si apprestava a raggiungere la metà di una leggenda che non poteva più aspettare.
< Mi senti cantare, Philip? >
< Sento la tua presenza sempre più insistente e volenterosa… ma io cosa dovrei fare? >
< Ascolta le mie parole e i miei tocchi. Solo così potrai tornare ad essere un uomo come prima. >
Senza nemmeno accorgersi, la maledizione scatenata da Narissa si ruppe sotto lo sguardo attonito e sotto le note di una dolce melodia diventata quasi appagante.
Philip non riusciva a credere alla magia dell’amore e della natura che la ninfa li stava insegnando, ancora incredulo di quel pomeriggio così ambiguo e diverso da tutti gli altri.
< Papà! Sei tornato! >
In realtà l’uomo non se n’era mai andato, riabbracciando sua figlia e promettendogli che non gli avrebbe mai fatto mancare nulla. >
< Allora potremmo rimanere qui a Isola Santa per sempre. >
< Cosa? Perché dici questo? >
< Non vuoi capire che hai trovato finalmente l’amore? > gli sussurrò sua figlia sotto lo sguardo sorridente della ninfa.
< Ma Morgan… >
< Guarda tu stesso, papà. Ti sta ancora aspettando. >
Voltandosi verso di lei mentre quel sorriso diventava sempre più presente nella sua mente rinata, Philip abbracciò e baciò quella ninfa mentre un vortice di amore invase quella nuova famiglia in nome della protezione della natura più profonda e presente in quelle terre, dando vita ad una leggenda che fino ad oggi molti cercano di trovare una risposta.
< Sapevo che mi avresti capito > mormorò Giselle con tono emozionato < Finalmente adesso può ricominciare a vivere. >
< E tutto ciò non si sarebbe mai realizzato senza di te, Giselle. >
< Hai fatto tutto da solo. Hai saputo seguire il tuo cuore e sei rinato. Per questo la tua bontà supera qualsiasi cattiveria… E nelle tue parole promettenti, la nostra vita sarà serena, felice e giusta. Come una vera e propria famiglia. >





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