Rebirth

di Allen Glassred
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Un bimbo di circa dieci anni sta piangendo: attorno a lui c’è solamente distruzione, la natura non sembra più voler fiorire e la pioggia non vuol smettere di cadere. Il piccolo continua a singhiozzare, le braccia appoggiate ad una sorta di cristallo ed il viso affondato tra di esse. “ Mamma… “. Mormora solamente, per poi proseguire di lì a poco. “ Papà! “. Fa poi, sempre singhiozzando e mentre, di lì a poco due figure gli si avvicinano da dietro.

 

“ Eriol, figliolo… “. La voce calma e pacata dell’anziano riscuote il piccolo dalla folla chioma bionda, che si volge di scatto verso di lui con gli occhi ancora bagnati dalle lacrime.

 

“ Nonno, nonna! Perchè mamma e papà non si svegliano? “. Chiede preoccupato, mentre la donna si avvicina lentamente a quella sorta di cristallo, che in realtà imprigiona ben più di due persone.

 

“ Re Agrifoglio ha vinto lo scontro. Gli otto Dei sono stati sconfitti e, per proteggerli, la natura stessa li ha imprigionati in questa sorta di cristallo. E sarà così fino a quando Re Quercia non avrà abbastanza potere per disputare l’ultima battaglia, annientando così colui che porta l’oscurità e permettendo al nuovo sole di risplendere “. Spiega la donna, ma a quelle parole il bambino scuote il capo.

 

“ Ma la terra sta morendo! La natura soffre e noi… noi… “. Singhiozza, tirando su con il naso. “ Se il nonno combatterà, morirà! Non è più forte come un tempo! “. Continua il discorso il ragazzino, mentre a quella frase Re Quercia e la sua consorte, la Dea della Luce, si avvicinano al nipote. Chinatosi per poter così arrivare alla sua altezza, l’uomo pone una mano sulla spalla del piccolo.

 

“ C’è una soluzione, ma se la attueremo dovrai contare solo sulle tue forze. Sarai solo, piccolo mio: solo in un tempo che non ti appartiene, ma consapevole che la tua missione potrà salvare non solo i tuoi genitori e gli altri Dei, ma anche la Terra stessa. Purtroppo, io e la nonna non possiamo venire con te “. Sussurra amareggiato: intraprenderebbe lui tale missione, ma sa di non poterlo fare. Oltre ad essere molto debole, il suo compito è un altro: deve sorvegliare i cristalli nei quali la sua malvagia nemesi è riuscito ad imprigionare i suoi figli. Deve salvaguardare i loro corpi, impedire che venga fatto loro del male mentre giacciono in quell’innaturale sonno, posto dalla stesa natura per evitare la loro morte.

 

“ Voglio salvare i miei genitori, voglio salvare la Terra! Nonno! Ti prego: dimmi cosa devo fare? “. Chiede il piccolo, mentre l’anziano lo guarda con una punta di orgoglio.

 

“ Assomigli cos’ tanto a lui… a tuo padre “. Mormora, per poi porre entrambe le mani sulle spalle del bimbo. “ Ora dovrai chiudere gli occhi: quando li aprirai, non sarai più in quest’anno. Ma ti troverai esattamente nel 2023, nel passato “. Sentenzia, mentre Eriol annuisce con determinazione nonostante la sua giovane età. A quel gesto l’anziano agisce: la donna gli porta il suo bastone, che Re Quercia utilizza per evocare il proprio, immenso potere. O meglio, quello residuo ma, tuttavia, sufficiente ad aprire il portale nel quale, di lì a poco, il bambino entra.

 

“ Buona fortuna, nipote “. Sussurra solamente la Dea della luce mentre, tra le lacrime, osserva i cristalli dove i figli sono ancora addormentati.

 

Nello stesso istante, anno 2023.

 

Quanto tempo sia passato dalla battaglia con Re Agrifoglio, nessuno sa dirlo. La Terra sta lentamente ma inesorabilmente cambiando: il clima tanto per iniziare, si sta sconvolgendo. Estati torride, Primavera ed Autunno quasi scomparsi ed Inverni lunghi e molto, troppo rigidi. La natura sembra essersi improvvisamente ribellata, gli uomini ancora non se ne rendono conto ma lo sa bene il giovane che, da un pò di tempo è seduto in un prato rigoglioso: l’erba verde sembra contrastare con gli alberi ancora spogli, al suo tocco alcuni fiori fanno la loro comparsa. alcuni cristalli a terra scompaiono lentamente dato che, ormai, sono stati spezzati ed il potere che li ricopriva e proteggeva è oramai scomparso. Persino alcune rose fanno capolino, mentre il giovane dalla chioma bionda sbuffa sonoramente. “ Non ci riesco… “. Mormora solamente, alzandosi da terra ed iniziando lentamente a camminare. “ Non ce la faccio: sono ancora troppo debole, non riesco a portare la Primavera in modo completo “. Sbuffa sonoramente: è vero che al suo passaggio crescono fiori rigogliosi, è vero che quasi tutti i suoi poteri sono integri. Ma non è abbastanza: non è sufficiente affinché lui, uno degli otto Dei, riesca a portare completamente la bella stagione. Dopo la prigionia che lo stesso padre, per salvare lui ed i suoi fratelli, gli aveva imposto, lui è stato il primo a ridestarsi: sa bene che non sarà facile, anzitutto deve ritrovare i suoi fratelli e sorelle e, al prossimo Yule, affrontare e sconfiggere il nemico in vece dell’anziano padre. “ Ma dove diavolo mi sono risvegliato…? “. Mormora semplicemente il biondo, mentre il suo sguardo incontra la luce solare: qualunque persona non riuscirebbe ad osservare la luce diretta del sole, lui si. “ E’ malato… “. Sussurra solamente, come stesse percependo qualcosa. “ Il sole è malato “. Prosegue poi, come se la stessa luce solare gli stesse parlando. “ Credo che, se voglio trovare i miei fratelli e sorelle, dovrò vivere per un pò nel mondo umano “. Conclude poi il discorso il giovane dalla chioma bionda, decidendo così di vivere un pò nel mondo umano: il solo modo per rintracciare gli altri Dei e, in questo modo, riuscire a ripristinare il loro potere originario e fermare il nemico. Una luce rossa precede il lieve cambiamento del giovane: i suoi capelli si accorciano, i suoi vestiti si tramutano in abiti “ civili “, come fosse un normale essere umano. Ma la cosa che non è cambiata è il suo sguardo: i suoi bellissimi occhi color oceano rimangono inalterati. Colui che si rivela essere Bel, il primo degli otto Dei a ridestarsi, continua a camminare fino a giungere di fronte ad un albero: uno degli alberi che ancora non è in fiore malgrado sia ormai Maggio. “ Beltane è passato, eppure non stanno fiorendo “. Sospira pesantemente, non accorgendosi di qualcuno che lo sta osservando da un pò. Qualcuno che, di lì a poco decide di attirare la sua attenzione.

 

“ Tu sei Bel, vero? “. Chiede solamente, mentre l’altro si volge di scatto verso chi lo ha chiamato.

 

“ Chi sei tu per preoccupartene? “.Chiede, non fidandosi: dopo quanto accaduto nella precedente battaglia, pensa, la prudenza non è mai troppa.

 

“ Io sono qualcuno che vuole aiutarti: qualcuno che può rintracciare gli altri sette Dei, tuoi fratelli e sorelle “. Sentenzia, mentre il giovane dalla chioma bionda sembra immediatamente tendersi: la sua tensione è visibile anche dal clima che, nel giro di un istante si fa gelido e cambia repentinamente, malgrado il periodo ormai primaverile. Chi sia quella persona non lo sa, non sa se si deve fidare o no. Ma una cosa è certa: forse, potrebbe essere davvero un aiuto per rintracciare i suoi fratelli e sorelle e liberarli.

Salve miei fans, come state? Ed eccomi qui con un nuovo capitolo, più corto rispetto agli altri che verranno: abbiamo visto nella prima parte, un misterioso bimbo: Eriol. Un bimbo che viene dal futuro e che, per cambiare ciò che è successo, decide di tentare una disperata azione: andare nel passato con l'aiuto del nonno, il Re Quercia di qauel tempo. D'altro canto assistiamo al risveglio di Bel: primo degli otto Dei, parrebbe aver perduto parte del suo potere seppur non completamente. Una misteriosa persona si mette sulla sua strada: chi sarà mai? Potrà davvero aiutare il giovane Dio che, per un pò di tempo, sarà costretto a vivere tra noi umani? Di chi è figlio il piccolo Eriol? Seguitemi e lo scoprirete!





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