Il duca e la sua sposa

di eddiefrancesco
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Verity continuo' a tenere il suo freddo contegno. «Anche in questo caso, non posso correre il rischio. Avete visto anche voi I miei congiunti e non vi sara' difficile immaginare come agirebbe Clive se scoprisse la verita'.» «Che cosa pensate che farebbe?» chiese Galen. Nonostante nei suoi occhi continuasse a brillare uno sguardo di sfida le sue labbra tremarono. «Voi siete un uomo. Come credete che si comporterebbe se scoprisse che la cognata dietro cui sbava come una bestia in calore non e' cosi virtuosa come immaginava? Cosa pensate che chiederebbe di fare in cambio del suo silenzio?» «Non credevo che vi foste accorta del modo in cui lui...» «Mi desidera? Non sono una sciocca, Galen. E sapete qual e' l'unico scudo che mi ha protetto dopo la morte di mio marito? E' stata la mia supposta virtu'. Se questa difesa dovesse cadere, lui non esiterebbe a usare il mio segreto contro di me e anche contro Jocelyn.» «Tuttavia se sua moglie sapesse...» «Avete visto anche voi quali sono I loro rapporti. Clive puo' raccontarle qualsiasi tipo di bugia gli venga in mente, tanto lei non si sognerebbe mai di mettere in dubbio la sua parola.» «Non c'e' modo di liberarsi di Blackstone?» Lei scosse il capo. «No. Se accade qualcosa a me, saranno loro I tutori di Jocelyn. I piu' stretti congiunti viventi che abbiamo.» «Non mi piace l'idea che possa accadervi qualcosa.» Verity fece un respiro profondo. «Faro' tutto quello che posso per impedirlo, ve lo prometto.» «Ma se dovesse succedere, Jocelyn avrebbe sempre me.» «Non legalmente.» «Cambierei le cose se potessi farlo. Quell'uomo e' solo una canaglia avida e viscida.» «Non sembravate trovare niente di riprovevole nel modo in cui conduce I suoi affari ieri sera.» «Sono rimasto in silenzio solo per assecondare il vostro desiderio di evitare ogni accenno a qualsiasi rapporto tra noi due, ma vi assicuro che non approvo tutto cio' che sta avvenendo nel nome del guadagno, Verity. Anzi mi sono rifiutato di investire in quel campo per anni e aiuto finanziariamente chi cerca di migliorare le condizioni dei lavoratori.» Lei si rilasso' un poco. «Sono felice di saperlo e apprezzo il fatto che abbiate cercato di mantenere il nostro segreto. Nondimeno non possiamo continuare in questo modo.» «Io vi ho perso una volta e mi sembra gia' abbastanza» disse Galen con una voce roca per le emozioni che stava cercando di tenere a freno. «Non voglio piu' separarmi da voi e da Jocelyn, Verity. Io vi amo. Voglio che stiamo insieme, come una famiglia, con nostra figlia.» Lei gli poso' un dito guantato sulle labbra, come aveva gia' fatto una volta. Ma l'espressione nei suoi occhi ora era molto diversa. Allora erano pieni di desiderio e passione. Adesso in fondo a quell'azzurro si leggevano solo angoscia e ferma risolutezza. «Vi prego, Galen, non fatelo.» «Mi state chiedendo di non amarvi? Buon Dio, Verity! Non credete che non ci abbia provato? Mi avete lasciato senza una parola di spiegazione e cosi sono vissuto per dieci anni. Avete tenuto in grembo un figlio mio senza nemmeno dirmelo. Avete sposato un altro uomo. Come potevo non amarvi?» Gli occhi di Verity si riempirono di lacrime. «Allo stesso modo in cui vi amavo io» mormoro' lei. «Nonostante il mio lato razionale continuasse a ripetermi che non avrei dovuto farlo.» Galen la fisso' sentendosi scoppiare di felicita'. «Voi mi amate? Santo cielo, Verity! Anch'io vi amo!» Con un sussulto di gioia la attiro' tra le braccia e la bacio' appassionatamente con tutto l'ardore che lei aveva risvegliato in lui. Verity si divincolo'. «No, Galen! Non rendetemi tutto piu' difficile. Non possiamo piu' vederci.» «Perche' temete lo scandalo e I pettegolezzi. Lo so.» La prese gentilmente per le spalle e la fisso' con grave intensita'. «Io sono un Duca, Verity. E come vi ho gia' detto una volta, sono influente. Posso proteggervi...» «No, non potete!» «Verity» riprese lui, deciso a farsi ascoltare e a farla capitolare. «So che dovete convivere con una certa fama poco lusinghiera a causa del fallimento di vostro padre e degli affari di famiglia, ma...» «Una certa fama?» ripete' lei sottraendosi al suo tocco. «A causa del coinvolgimento della mia famiglia nel commercio degli schiavi?» «Si, e...» «Oh, Galen! Se fosse davvero tutto qui! Invece non e' questa la cosa peggiore.» «C'e' dell'altro?» le chiese lui, mentre un orribile presentimento lo afferrava. Forse il suo non era stato il primo letto dove si era infilata... oppure c'erano stati altri uomini dopo, altri amanti. «Io sono una bastarda, il frutto di una relazione adulterina.» Galen attese un lungo momento. «Tutto qui?» «Come sarebbe tutto qui?» ripete' lei guardandolo con un espressione interrogativa. «Non e' forse...?» Poi comprese I suoi timori e arrossi' mentre I suoi occhi lampeggiavano di collera. «Perdonatemi. Io mi ero... spaventato.» disse Galen. «Spaventato di che cosa? Di esservi innamorato di una donna che non era molto meglio di una sgualdrina?» «No» dichiaro' lui piano guardandola con ferma risoluzione. «Spaventato di non poter reggere il confronto con altri uomini, a parte il mio titolo e la mia fama.» «Galen, io ho amato solo due uomini in vita mia, voi e Daniel. E a lui ho voluto bene piu' come a un padre che come a un marito.» «Se mi amate io non temo nulla, Verity.» La tenerezza nel suo sguardo rischio' di farla cedere, tuttavia lei si costrinse a continuare. Un Duca non poteva immaginare che cosa significasse essere un bastardo nella conservatrice e puritana societa' inglese e doveva convincerlo che sapeva di cosa stava parlando. «Vi raccontero' come e' stata la mia vita prima che sposassi Daniel, Galen. Altre persone erano a conoscenza del mio stato molto prima che io fossi messa a parte del segreto di famiglia. E queste persone non facevano altro che bisbigliare, puntare il dito, denigrare come se ci fosse qualcosa che non andava in me, come se avessi commesso un enorme e terribile peccato e non stessi facendo niente per riparare.» «Ma come avrei potuto farlo?» domando' mentre tutta la frustrazione e il risentimento che aveva provato in quegli anni rischiavano di travolgerla. «Io non sapevo che cosa avessi di sbagliato. Poi, a poco a poco, venni a sapere tutto quello che la mia famiglia stava cercando di nascondermi. Scoprii perche' mio padre non mi aveva mai amato, perche' quasi non sopportava di posare lo sguardo su di me e perche' cercava rifugio in una bottiglia.» Strinse le mani l'una con l'altra. «Io so che cosa vuol dire trovarsi sempre ai margini della societa', Galen, sentirsi messi da parte senza avere alcuna colpa. Voi affermate che il fatto che siete un Duca ci proteggera', ma dovreste sapere anche meglio di me quanto possano essere sottili, insinuanti e crudeli I pettegolezzi. E quando Jocelyn sara' una giovane donna, che cosa penseranno gli uomini di lei? Io lo so molto bene. Tale madre, tale figlia. Le verranno fatte continuamente profferte poco onorevoli e verra' perseguitata come se fosse una donna di malaffare.» La sua voce si trasformo' in un sussurro. «Alla fine potrebbe anche convincersi di esserlo davvero e concedersi a un uomo non per amore, ma per passione o per cercare sicurezza.» Gli si avvicino' e lo guardo' fisso in faccia con una incredibile determinazione nei suoi occhi azzurri. «Non esporro' mia figlia a un pericolo del genere. Se vi importa davvero qualcosa di lei, non dovete volerlo neanche voi.» «Io mi preoccupo per Jocelyn ed e' per questo che non posso farla uscire dalla mia vita. Sono disposto a giocare il ruolo dell'amico di famiglia, se questo puo' andarvi bene.» «E io vi ho spiegato che la gente puo' indovinare con facilita' che una volta per me eravate piu' di un amico.» Il suo sguardo lo imploro' di cercare di comprendere. «Voi dovete fare quello che vi chiedo, per il bene di Jocelyn» «Non c'e' modo che io possa vederla, neanche a scuola?» «Io non mandero' mai mia figlia in collegio.»




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