La passeggiata

di ilbilbo
(/viewuser.php?uid=1157133)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Marc Chagall, La passeggiata, 1918

 

Compriamolo al mercato, 

Quell'uccellin beato, 

un sacchettin di rime

gli bastan per mangime. 

 

Che dici, un fringuellino?

O un passerottino?

Forse meglio un canarino

tutto giallo e canterino.

 

Si fa picnic nel bosco

nel posto che conosco, 

un bicchierin di vino

a fare il dì divino. 

 

Di cibo son già armata

Di spaghetti la frittata

Pane, salame, cacio e mortazza

La giornata rendon pazza

E per esaltare il gusto

Un bicchiere di Lambrusco. 

 

In cielo tanto sole

e un'aura di parole, 

io butto via il controllo

per non sentirmi un pollo. 

 

Il sole ti fa bello

Bilbo senza ombrello 

Orsù lasciati andare

Il tuo ardore non frenare!

 

Ti parlo di perdono

ch'è sempre il più bel dono, 

ti chiedo solo pace, 

un bacio a chi è capace. 

 

Perdonarti posso tutto

Se mi passi del prosciutto

Pace ti concedo

E il bacio te lo chiedo.

 

In cielo tu mi mandi

con quei tuoi occhi grandi,  

mi scaldi forte il cuore

e sia, la rima è amore. 

 

Bilbo, sai volare

A me non ti aggrappare

Dai, lasciati andare

Ma non smetter di rimare! 

 

La mano a te s'aggrappa, 

tu voli, e chi t'acchiappa?

Son tutto trascinato, 

sudato, emozionato. 

 

Eh sì, ho preso il volo

E in lui trovo ristoro

Eppure non ti mollo

Nemmeno se barcollo. 

 

Si muove forte il sole

son buie già le aiuole, 

la rima ormai è passata, 

così la passeggiata. 

 

Passata è ormai la rima

La giornata par finita

Ops, mi scappa un rutto!

È colpa del prosciutto!

 

B & B





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4023075