il genio
Il genio della lampada
“Benvenuto nel Club”
Vin tira via tutte le coperte dell’amica “Alzati è tardi, devi fare colazione.”
Lei come risposta si raggomitola nel letto, tirandosi il cuscino sulla faccia.
Lui la scuote un po’ “Dai, Kim… ora ti alzi e ce ne andiamo in un bar a fare colazione, solo noi due.”
Lei sposta il cuscino “Mi porti qui i vestiti, tesorino.”
Lui fa cenno di sì con la testa e le porge i vestiti sul letto.
“Non questi, portami il vestito rosso.” Ribatte lei.
Lui sbuffa “Va bene.”
Si rialza e le da l’altro vestito.
“Grazie amore, che farei senza di te!” dice lei vestendosi.
“Mah.”
Quando ormai è già vestita, la prende per mano e la fa
alzare abbracciandola “Lasciali così i capelli, mi
piacciono spettinati.” E le accarezza la testa.
Lei lo allontana “Ma stai scherzando? Non ci penso neanche ad andare al giro in queste condizioni.”
Così si infila in bagno, per uscirne dopo mezz’ora “Sono pronta, andiamo!” esclama sorridendo.
Con l’aria stanca e annoiata Vin risponde con un semplice “Andiamo.”
Passano per il salotto, salutano i genitori di lei ed escono dalla porta.
In quel momento una Lexus nera sgassa di fronte a casa della ragazza.
Lei sorride. Il ragazzo a bordo esce dalla macchina “Ciao piccola, facciamo colazione al Plaza?”
“Shane!” e corre verso di lui abbracciandolo.
Valentin alza gli occhi al cielo, chiedendo a Dio che cosa aveva fatto di male per meritarsi questo.
“Dovrei fare colazione con Vin, ma se a lui non dispiace…”
Vin fa un sorriso a denti stretti “No, non nti preoccupare… vai pure.”
“Vai pure!” Tray per poco non cava un occhio a qualcuno col
cacciavite che ha in mano “Cioè Vin, ti sembra questo il
modo di lottare per la donna che ami?!”
Vin è seduto su una delle panche dell’officina “Cosa
avrei dovuto fare? Prenderla per i capelli e riportarla in casa?”
“Sarebbe stato già qualcosa!” poi l’uomo
ritorna a riparare l’auto “Ma ti sembra giusto?! Tu la
aspetti mezz’ora perché sia pronta e… e lui in un
secondo se la porta via! Ma cos’hanno le ragazze di questi
tempi?”
Vin si alza e si mette un cacciavite in tasca “A proposito di
tempo, perché noi siamo gli unici meccanici che lavorano anche
di domenica?”
“Perché abbiamo un sacco di auto da riparare questa settimana.”
“Non potevi chiamare Josh oppure Oliver?”
“Tu sei più interessante. E poi non ti lamentare
mancano solo tre mesi alle vacanze estive!” Poi si alza sentendo
il rumore di una macchina “Arriva qualcuno, digli che è
chiuso.”
Vin si dirige verso l’uscita del garage, una volta fuori vede una
ragazza con trecce e occhiali da vista che scende velocemente dalla
macchina con il telefono all’orecchio “Riparala…
subito!”
“Mi dispiace, siamo chiusi.”
La ragazza continua a parlare al telefono “Ho un problema, ti
devo lasciare. Ciao.” Poi si dirige verso Vin e apre gli occhi
sorpresa “Williams, brutto pezzo di sterco! Che ci fai
qui?” poi lo scruta meglio “Dove hai lasciato i pantaloni
ascellari e gli occhiali rotti?”
Valentin alza le braccia e poi le riabbassa rassegnato “West! Che
piacere essere insultato da te.” Poi le si avvicina prendendo in
mano il cacciavite che ha in tasca “Io qui ci lavoro. E oggi
siamo occupati, non abbiamo tempo per le ragazzine viziate.” Poi
ci pensa un attimo “E poi tu hai quattordici anni, non puoi
guidare!”
“Ne ho quattordici e mezzo! Finchè nessuno lo scopre posso guidare tranquillamente.”
“Che cosa succede qui?” interviene Tray.
“La bambina vuole che le ripari la macchina. Solo che non ha
ancora l’età per guidare e molto probabilmente la macchina
è rubata.”
“E’ di mio padre. Idiota!” ribatte lei.
“Appunto: l’ha rubata a suo padre.” Puntualizza Vin.
Tray cerca di fermare il battibecco “Okay, okay, ci penso
io” e fa un sorriso a Virgil “che cos’ha
quest’auto?”
“Una ruota sgonfia, devi solo cambiarla. Quella di riserva è nel portabagagli.”
“Perfetto! È un gioco da ragazzi. Mentre io penso alla
macchina Vin, tu intrattieni la ragazza.” E gli fa
l’occhiolino.
Virgil se ne esce con un “Euh…” schifato “Non ti preoccupare. Mi intrattengo da sola.”
“Io non volevo farlo di certo, figurati se perdo tempo con delle ragazzine con l’aria nella testa.”
“Sono la persona più intelligente che conosci, è per questo che merito un posto nel Club.”
Vin alza la testa in cielo mostrando il collo sudato, prende una
boccata d’aria e si siede sulla panca posta all’esterno
“Ancora con questa storia? Non so niente del Club, te lo vuoi
ficcare in quella testolina bacata che ti ritrovi?”
Virgil lo segue e si siede anche lei “Giuro che non dirò niente a nessuno, parola di giovane marmotta.”
Lui si rialza “Giuro che non so niente, parola di vecchio procione?”
Anche Virgil si alza “Dai non scherzare! Che ti costa?” poi
ci riflette “Facciamo così: tu mi fai entrare nel Club ed
io ti dico un modo per far lasciare Kim e Shane.”
Gli occhi di Vin improvvisamente si illuminano “Definitivamente?”
Virgil sorride “Definitivamente.” Ormai si sente ad un
passo dal diventare membro “Allora, ci sono dentro?”
“Puoi dirlo forte piccola guastafeste.”
Virgil sorrideancora, poi comincia a fare un balletto della vittoria
“Sì, Sì-sì-sì!” poi si riprende
“Allora dimmi che cos’è, dove, come, perché,
dimmi tutto. Sono tutta orecchi!”
Vin si spiattella una mano contro la faccia “Ma perché proprio a me, che cosa ti ho fatto di male, Signore?”
Virgil si sistema gli occhiali “Ti prego dimmi che si tratta di
qualcosa di illegale! Ti prego, dimmi tutto… perché
non parli? Perché non mi rispondi? Williams ti ordino di
rispondermi brutto opossum del cacchio!”
Vin alza nuovamente la testa al cielo ponendo le mani a mo’ di
preghiera “Perché?” poi prende le spalle della
ragazza cercando di calmarla.
Virgil lo allontana “Che schifo! Non mi toccare sei tutto sudato,
sai non è il mio sogno nel cassetto sentire l’orribile
puzza del tuo sudore!”
“Sei veramente… agh! Dio, quanto ti voglio uccidere!”
“Mi parli sì o no di questo Club, l’attesa mi angoscia!”
“Sarebbe così bello!” esclama Vin.
Virgil è perplessa “Cosa?”
“La tua morte!” poi cerca di trovare una pace interiore e
di rilassarsi “Facciamo che ne parliamo oggi, ma non qui, meglio
un posto appartato. Io stacco alle 6. Ci vediamo al parco scuro dietro
il supermercato?”
Virgil comincia a ridacchiare, ma sembra più una presa in giro che una vera risata.
Vin alza il sopracciglio “Che c’è? Ora perché ridi?”
“Sei un pazzo se credi che mi faccio vedere al giro con te! Ci rimetto la faccia!”
Lui inspira violentemente dal naso “Calmo Valentin… devi
stare calmo.” Poi si rivolge a Virgil “Allora parliamo in
chat.”
Lei si mette a giocare col le trecce “No, dalle 6 alle 9 il
computer è riservato a Kelsey e dalle 9 a mezzanotte è di
Shane. Non puoi semplicemente chiamarmi al telefono?”
“Il mio telefono è intercettato da dodici caserme di polizia.”
Gli occhi di Virgil luccicano così tanto da sembrare di vetro
“Wow, quindi si tratta di qualcosa di illecito, lo sapevo!”
“Allora che hai intenzione di fare?” chide Vin al limite della sopportazione.
“Vengo a casa tua!” e sorride fiera della sua soluzione.
Valentin strabuzza gli occhi “Questo: mai!”
“Allora soffri guardando mio fratello che si porta via la tua anima gemel…”
“Va bene! Alla diciottesima strada, di fronte ai Fox.”
Settimo cielo è dire poco per Virgil, ormai è ad un passo
dallo scoprire tutto ciò che riguarda quel maledetto
Bastard’s Club che tanto l’ha incuriosita, sin dal giorno
in cui ne è venuta a conoscenza. Da quel giorno provava un
perverso desiderio di fare suo tutto il sapere di Valentin Williams;
voleva cadere nel pantano in cui lui era caduto e scoprire tutto
ciò che c’era da scoprire, tutto ciò che si celava
dietro a quel fango di illusioni e dicerie per poi arrivare in un mondo
abbastanza… interessante. Lei è così:
semplicemente troppo curiosa. Troppo.
Ad aprire la porta di casa è una signora sulla cinquantina, alta
pressapoco quanto la ragazza e una faccia segnata da rughe ma ancora
con il potere di far stare meglio chi la guarda. Virgil le sorride
“Salve, sto cercando Valentin Williams, abita qui?”
La signora sorride a sua volta “Grazie Signore, finalmente so che mio figlio fa sesso!”
Virgil scoppia a ridere per l’uscita di quella donna che a prima vista sembrava così tranquilla.
La signora fa entrare la ragazza “Scusa la mia reazione, ma
cominciavo a pensare che Vantin fosse un robot, non l’ho
mai visto con una ragazza oltre a Kim e poi arrivi tu, bella e
sorridente, e ho avuto una reazione un po’…”
Virgil prende il braccio della donna “Io non sono la sua ragazza, ne ho già uno di ragazzo.”
Le due cominciano a salire le scale “E com’è questo tuo boyfriend?”
La ragazza è un po’ perplessa “Normale?”
“No, i tipi normali sono i peggiori, lascialo e mettiti con Valentin.”
“Signora, mica starà cercando di combinare qualcosa tipo
matrimonio?!” chede Virgil ancora più perplessa di prima.
“Forse…”
E Virgil ride ancora per la buffa personalità di quella donna.
Vin se ne sta seduto sul letto a guardare un film con a fianco Josh che
non la smette di parlare quando all’improvviso fa la sua entrata
in scena sua madre appiccicata alla West “Vin adottiamo questa
ragazza!”
Josh rimane pietrificato, Virgil cerca di mantenere il sorriso e
Valentin esterrefatto “Mamma sei completamente impazzita?!”
Virgil scoppia a ridere, è la scena più paradossale alla quale abbia mai partecipato.
Vin si alza, prende per il braccio Virgil facendola entrare in camera e
chiude la porta in faccia a sua madre “Mamma addio!”
“Se Virgil ha fame, ci sono latte e biscotti in cucina.”
Vin cerca nuovamente di darsi una calmata, quando d’un tratto
Josh urla di colpo “Virgil West è in camera tua!”
Vin si da una scrollata all’orecchio “Non c’è
bisogno di fare la ragazzina isterica, non sei al concerto del tuo
gruppo preferito.”
“Virgil West è in camera tua!” urla di nuovo.
Virgil sussurra all’orecchio di Vin “Al tuo amico manca qualche rotella?”
“Che ci vuoi fare, sono circondato da gente fuori di
testa.” Poi si gira verso di lei “Torniamo alle cose
serie… benvenuta nel Club.”
“Tutto qui?”
“Che altro vuoi?”
Virgil si arriccia una ciocca di capelli “Tutto, voglio tutto!”
“Io sono Josh! “ fa l’altro alzandosi di scatto.
Virgil alza la mano in segno di saluto “Ciao...”
Vin strabuzza gli occhi “O-okay.” Poi fa sedere la ragazza
sul letto vicino a Josh e si posiziona alla scrivania davanti al letto
“Io sono il tuo genio della lampada. Ti spiego meglio, nel caso
ti servisse un aiutino per le piccole beghe quotidiane, noi (il
B’sC) ti possiamo aiutare. Se, per esempio, hai bisogno di soldi,
noi te li presteremo e tu dovrai ridarceli con interessi così
salati che ti pentirai di averli chiesti. Se ti serve cocaina o
qualsiasi altro stupefacente, noi te la procureremo in dosi
così elevate che non potrai più farne a meno. Se un
bulletto ti da fastidio e vuoi che ti lasci in pace, noi lo
picchieranno con una forza direttamente proporzionale alla ricompensa
in denaro che sarai tu a pagare. Se hai problema con un professore,
noi ricatteremo per farti ottenere i voti che vuoi.
Se vuoi rubare, picchiare, difendere, baciare o dare sfogo ad ogni tua
fantasia sporca... noi siamo lì solo per te. Ora sei una di Noi,
e ti troverai perennemente nei guai, pronta?” Vin riprende fiato.
Osserva la faccia della ragazza, un po’ sotto shock e sorride
vedendola tutta emozionata.
Una scarica elettrica attraversa il cuore di lei “La vita
è meravigliosa.” Poi si alza e comincia a fare avanti e
indietro per la stanza “Cioè, tu sei dio. Puoi lavorarti
tutte le persone come ti pare e piace. È per questo che la tua
testa non è mai finita nello scarico del water come tutti gli
altri nerd.”
“Per prima cosa voglio il tuo silenzio, se parli sei morta. Bene, ora tocca a te!”
“Cosa? Cosa devo fare? Non vedo l’ora!”
“Devi semplicemente dirmi come far lasciare quei due.”
Lei si rimette a sedere sul letto accanto a Josh, che sussulta, poi la
ragazza comincia a parlare “E’ semplice, la cosa che odia
di più mio fratello è quando viene ferito
nell’orgoglio, quando vede che non è più il numero
uno va su tutte le furie ed è inutile cercare il suo perdono.
Basta che tu gli dai la prova che Kim abbia un altro ed ecco fatto, la
lascerà prima che lei se ne accorga.” Poi si alza dal
letto e si mette davanti alla sedia nella quale è seduto Vin
“Ora voglio sapere dei membri del Club.”
Lui si alza dalla sedia e la guarda dritto negli occhi “Credi che sia così semplice ragazzina?”
Lei fa un passo indietro “Che intendi? Non dirò niente a nessuno.”
“Mi devi provare la tua fedeltà.”
“Come?”
Anche Josh si alza dalla sua postazione “Vin, che hai in mente? È pur sempre una bambina!”
Virgil si gira verso Josh “Ehi! Tu! Bambina a chi?” poi si rivolge nuovamente a Vin “Che devo fare? ”
“Mutandine!” esclama il moro.
La ragazza comincia a smanettare “Cosa?! Non ci penso nemmeno a darti le mie mutandine! Che schifo!”
Josh arrossisce completamente, mentre Vin è alquanto impaziente
“Me ne frego delle TUE mutandine, io voglio quelle di Kim! Devi
semplicemente prendere questa chiave, entrare in casa di Kim, andare
nella sua camera e prendere quelle benedettissime mutande rosse sotto
la sedia e tornare immediatamente qui. Ma se non lo vuoi fare, allora
addio.”
“Lo faccio!” esclama lei sorridendo.
“Che cosa?!” esclamano Josh e Vin all’unisono.
“Se pensate che non abbia il coraggio di fare una cavolata del
genere, guardate e imparate.” La ragazza prende la chiave in mano
a Vin e fugge dalla stanza.
I due si guardano “Vin, quella lo fa sul serio. A questo punto del tuo piano non se ne doveva andare?”
Vin guarda fuori dalla finestra e vede Virgil attraversare la strada ed
entrare in casa “Cazzo! Apri il computer, accendi la telecamera
della stanza di Kim, svelto!”
Dopo pochi secondi appare l’immagine della ragazza che entra e
chiude la porta dietro di sé. “Questa camera è un
porcile!” esclama la ragazza nel video.
I due sorrisero.
Poi Virgil nota le mutandine a terra, quelle rosse, e le raccoglie “Troppo facile.”
In quel momento, da fuori la finestra si sentono dei rumori provenienti da una macchina: sono Kim e i suoi genitori.
Kim scende dall’auto “Prendo il cellulare, faccio in un attimo papà!”
Josh comincia ad agitarsi “Accidenti, che facciamo?!”
“Ci godiamo la scena.” Risponde Vin rilassato.
Josh non gli da retta, prende un foglio dalla stampante e scrive con la
prima penna che gli capita tra le mani “Nasconditi”. Lo
appoggia al vetro della finestra, cominciando a saltare per attirare
l’attenzione della ragazza nella finestra adiacente.
Virgil si gira di scatto verso Josh che punta il dito su un foglio
“Nasconditi?” in quel momento sente dei rumori provenienti
dalle scale. Si guarda in giro in cerca di un nascondiglio.
“Dove? Dove?” pensa.
Finchè la sua attenzione non ricade su un ripostiglio. Lo apre e
vi entra, lasciando uno spiraglio aperto, in modo da non fare rumore.
Kim entra in camera, prende il telefono nel letto e si blocca a fissare
la porta del ripostiglio “Avrei giurato di averlo chiuso.”
Dice.
In quel momento dall’altra parte dello schermo Vin sorride nella
speranza che la ragazza venga scoperta, mentre Josh si mangia le unghie
“Non entrare, ti prego, non entrare!”
Kim si avvicina allo sgabuzzino, chiude la porta e gira la chiave nella fessura. Per poi andare via dalla stanza.
Dopo una manciata di secondi il rumore del motore della macchina scompare.
Josh e Vin rimangono immobili a guardare lo schermo, finchè Josh
perde la pazienza “E’ chiusa dentro, io la vado a
liberare.”
L’altro lo afferra per un braccio “No, lasciale passare un
quarto d’ora di inferno e poi puoi andare a salvarla e darle un
bacio appassionato.”
“Sì, sì, se provo a baciarla mi stacca le
labbra.” Si gratta il naso “Un quarto d’ora?
Promesso?”
“Promesso. Dove vuoi che scappi?” e Vin sorride.
Josh attira l’attenzione dell’amico “Guarda! Che succede?”
Dall’altra parte dello schermo un foglio di carta è
fuoriuscito da sotto la fessura della porta del ripostiglio, qualche
secondo dopo la chiave fa un giro di novanta gradi e poi cade sopra il
foglio di carta. Il foglio viene spinto all’interno della
fessura e con lui anche la chiave che vi giace sopra.
“Non ci credo! Ma questa ragazza è la figlia illegittima di Agatha Christie o cosa?!” esclama Vin.
Josh è di un altro parere “Io me la sposo: bella e pure intelligente!”
“Sì, come no! L’avrà visto in qualche film o roba del genere!”
Intanto Virgil è già uscita e ha chiuso la porta dello
sgabuzzino a chiave come aveva già fatto Kim. E esce dalla
stanza.
Esce anche dalla casa e chiude anche quella. Attraversa la strada e
passa per il giardino di casa Williams e di fronte al portone ci sono
Josh e Vin.
“Allora? Come sono andata?” chiede lei sorridendo e ponendo le mutandine in bella vista.
Vin le afferra velocemente “Sei ufficialmente dentro.” E rientra in casa.
Josh prende coraggio e le parla “Ora sei una di noi… ehm… allora ciao Virgil!”
Lei gli sorride “Ciao Josh!” e si dirige verso la macchina.
Josh rientra in casa e afferra Vin per la maglietta “Virgil West
sa il mio nome! E fa affari con me! Grazie Vin! Grazie!”
“Prego.” Poi sorride scettico “Ma non pensare di
avere possibilità con una come quella. Domani si sarà
già scordato il tuo nome. Mi spiace amico mio.”
Josh fa un movimento veloce con la testa per spostare un ciuffo di
capelli castani che gli ricadono nel volto “Io non mi arrendo, tu
non lo hai fatto. Perché dovrei farlo io?”
Vin semplicemente gli sorride e accarezza gli slip che ha in tasca.
Sì, all’ultimo sembra che Vin stia facendo una cosa
eroticamente perversa, invece sta semplicemente pensando al suo piano,
che si vedrà nel prossimo capitolo! Ah! Nel B’sC non
rubano solo mutande fanno anche cose più interessanti…
credo…
Ahn! Il trucchetto della porta l’ho scoperto su un giochino
ScappaDallaStanza, non giocate mai a questi giochini! Una volta che ne
provi uno, li devi provare tutti!
Kim è presissima dal tipo… Shane. Mah! Virgil
semplicemente se frega di tutti. Anche lei mah! Se nessuno lo vuole
Vin, me lo prendo io, no problem.
Ora tutti vi starete chiedendo come mai Virgil non sia svenuta vedendo
Valentin tutto sudato e sporco di olio! Oddio!!!! Beh! Quando uno ha
uno stereotipo addosso, in questo caso di sfigato, è difficile
associare un altro pensiero se non quello di sfigato. Per esempio, se
il secchione della vostra scuola diventa uno strafigo, voi lo vedreste
comunque come lo stesso secchione, perché anche gli altri lo
vedono così.
Triste ma vero!
Ringraziamenti:
wanda nessie Sono un mito
a scrivere?! Davvero? Grazieeeeeeeee!...... mah! In tre parole faccio
tipo 18 errori di sintassi!!! Scherzo (?)! grazie mille! Mi dispiace
che Kim è stata un po’ assente in questo capitolo! Grazie
ancora!
xXBlack Rose OSheaXx
Anche tu con Kim? Bè la ragazza ultimamente è un
po’ indaffarata, ma nel prossimo torna a fare scintille, comunque
sì: Vin è un figo!
MissQueen
Sì, qualcuno che vota Virgil. Sì è un idiota: il
balletto della vittoria ne è la conferma! Ma ancora non ha
giocato tutte le sue carte. Spero che il seguito ti sia piaciuto, Kiss!
Nikoletta89 Un altro voto
per Virgil. Che sembra stupida ma non è. Fidati! Grazieeeeee!
Spero che ti piaccia anche questo cap! baci!
MarilynStar_ Ehi, prima
mi fai vestire e truccare per uscire e poi mi chiama il tu babbo che
dice che devi andare via, e ti accompagno addirittura a comprare le
sigarette e ti permetti di dire che il nome Virgil è orrendo!
No… non lo posso accettare. Per questo verrai punita, niente
più fiki fiki per i prossimi 50anni e quest’anno ti metti
vicino all’ilaria (Falle ‘na ceretta dato che ce sei!) Ciao
amo’!
Kicks Grazie tantisssssssssssssssssssimissssssssssssssimo!!!!!!!.
Thsere Anche tu
pro-Virgil! Be’ la ragazza è una tosta e poi è
così assurda che è impossibile non adorarla! Sono
contenta che la storia ti piaccia. Grazie! Kissoli! Grazie anche del
commento su Cannibals! Thanks!
Kiko Anche io sono
contenta di non aver lasciato questa storia incompleta! Sta cominciando
a prendermi! Ma soprattutto grazie mille per l’incoraggiamento
sia per Hacker, sia per Cannibals! Thank You!
Lana Ma no! Virgil non
è poi così antipatica! Anche lei tifa Kim&Vin, anche
se in questi cap c’era di mezzo Shane, che viene
“abbattuto” nel prossimo! Ora hai anche scoperto il segreto
Bastard’s Club, sai troppo dovrò ucciderti! …
scherzo! Grazie per la recensione! Baci!
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