Tracce di un amore presente

di Rota
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35. Compiacenza
Parole: 119
 

Il tappeto sfreccia vicino a una nuvola gonfia. E Azul è ancora in silenzio.
Jamil gli sorride con un angolo della bocca. «Posso dedurre che ti stia divertendo, nonostante le resistenze che hai fatto?»
L’altro tenta di ricomporsi – ma così come si passa la mano tra i capelli, il vento gli spettina di nuovo la frangia e gli scompiglia i vestiti. «È difficile immaginare di divertirsi durante il volo-»
«Al chiaro di luna, con il proprio fidanzato. Già, difficile
Il borbottio del polpo viene mangiato dal vento, ma Jamil sa di aver vinto quella piccola battaglia.
Il suo premio è Azul che si stringe a lui, dita intrecciate di nascosto, e la luna brillante tra i capelli d’argento.
 
 

 

08. Tempo
Parole: 117
 

«Aspetta, Jamil-san. Faccio io.»
Jamil si blocca, senza capire cosa intenda – dallo specchio vede la mano di Azul scivolargli oltre la spalla e prendergli dalle dita la spazzola. Vede il suo riflesso: l’espressione dolce che ha sul viso privo di occhiali, mentre comincia a pettinarlo.
Sono secondi lunghi, a ogni nodo che si scioglie.
«Sono più veloce io, e poi dobbiamo-»
«Solo questa volta, per favore.»
Solo quella volta.
Si siede meglio sui cuscini.
Abbassa lo sguardo e sente le sue dita sensibili contro il proprio capo, che lo toccano con riverenza e attenzione. Forse, addirittura amore.
E Jamil si illude che, se trattiene un poco il fiato, riuscirà a rallentare persino il tempo con lui.
 
 
 
 
 
05. Soffocare
Parole: 118

 
Socchiude gli occhi e beve in un sorso: la magia della pozione lo invade completamente. La pelle si accartoccia, gli occhi bruciano, le gambe dolgono – i polmoni soffocano.
Jamil sbatte i piedi sulla sabbia bagnata, e scivola nel mare. Ma si ritrova a strisciare senza ossa, spalanca le branchie alla ricerca di ossigeno. Si immerge come polpo.
Respira a bolle, più volte.
I tentacoli di Azul toccano i suoi, in un contatto davvero intimo per la prima volta. «Tutto bene?»
Fa una smorfia. «Come puoi sopportare una cosa simile ogni settimana?»
L’altro sghignazza – ma si volta prima che Jamil veda le sue guance arrossire d’argento, sulla pelle violacea da pesce.
«Forza, mia madre ci sta aspettando.»
 
 
 


38. Eccitamento
Parole: 129
 

«Si dice che i nei traccino il punto dove il tuo amante passato ha baciato di più.»
La stanza è già buia, ma Azul vede comunque i suoi occhi aprirsi. «Strano modo per dire che vuoi essere baciato.»
Scuote la testa. «Non sei geloso della concorrenza?» Ammicca nella sua direzione, provocatorio.
Ma Jamil sospira e si siede sul materasso – abbassa le lenzuola e scopre anche le sue spalle nude.
Contatto visivo: posa un bacio sotto la sua bocca, caldo come il sesso appena fatto. E sussurra piano. «Io ho te ora. Perché dovrei essere geloso di qualcuno che non c’è più?»
Azul si sente fremere. Ah, ma le sue mani tremano, impazienti di stringerlo.
Aggrotta le sopracciglia, sorridendo sconfitto. «Sei troppo, Jamil-san...»
L’altro ridacchia, prima di baciarlo ancora.
 
 
 
 

32. Amore
Parole: 130
 

Sull’uscio dalla stanza sente una voce dietro di sé. «Bellissima riunione, vero?»
Lui sbuffa, ma Kalim è entusiasta. «Ah, queste cose mi annoiano, ma vedervi mi fa felice. A Scarabia facciamo festa, venite?»
Jade si limita a un inchino, è compito di Azul rifiutare. «Vorremmo, ma abbiamo del lavoro al Mostro.»
Un inchino accennato, poi guarda lui.
Jamil sospira ancora, alzando lo sguardo scocciato – e come se fosse casuale, si sistema il cappuccio dell’abito per mostrare i capelli più lunghi. Il sorriso di Azul trema, e lui ghigna. «Alla prossima.»
Volta le spalle prima che risponda. Kalim si affretta a raggiungerlo, tra le ombre del corridoio.
Veloce come il suo cuore, Jamil afferra il nuovo ninnolo allacciato ai capelli: quello con cui Azul gli si è dichiarato.
«Jamil! Aspettami!»  




















Note autrice: diciamo che ogni occasione è buona per pubblicare JamiAzu ok.
Ok.
Grazie di aver letto e alla prossima!


 




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