Ecco
la fic che prospettavo: sono in fase iper creativa (23/7/2007)
Era
riuscito a batterlo.
Aveva
distrutto l'ossessione che tormentava da tempo la sua anima.
Presto
il fango avrebbe distrutto ciò che restava del suo nemico
mortale.
-Sono
io l'uomo più forte e bello dell'intero universo...- mormorò
Juda. E allora perchè? Per quale ragione non riusciva a
sentire solo un tormento lacerante?
Eppure
era riuscito a dimostrare di essere più forte di Rei!
La
stella rivelatrice aveva scintillato di rossi fulgori, annichilendo
la stella del Dovere!
La
sua forza e la sua bellezza erano più luminose che mai!
Aveva
ottenuto quello che desiderava!
Aveva
raggiunto il suo scopo!
E
perchè non sentiva la gioia che per tanto, troppo tempo, aveva
inseguito?
Per
quale ragione l'amarezza si insinuava nel suo animo?
Guardò
il cielo, quasi non accorgendosi delle persone che si muovevano
spaventate intorno a lui, simili a evanescenti ombre.
-Il
cielo sanguina...- mormorò sorpreso.
Il
tramonto accendeva di vampe d'oro e sangue il firmanento, quasi che
il cielo, ferito, sanguinasse sulla terra.
E
capì.
-Questo
cielo è come il mio cuore. Sanguina.- pensò.
Solo
in quel momento poteva sentire il respiro del suo cuore.
Le
passioni tempestose che avevano agitato la sua mente si erano
dissolte in quel momento ed era potuto restare a contatto con i suoi
sentimenti più puri e autentici.
E.
con doloroso stupore, si accorgeva di non avere mai desiderato la
morte di Rei.
E
allora perchè?
Perchè
lo aveva ucciso?
Perchè
in quel momento il suo corpo giaceva privo di vita tra il vorticare
dell'acqua motosa?
Lentamente
si avvicinò al corpo del nemico e lo sollevò tra le
braccia e, con un agile salto, si portò su uno sperone di
roccia isolato.
Con
delicatezza lo compose sul duro tessuto di roccia e gli nettò
con una mano i residui di fango.
-Perfino
morto sei stupendo...- mormorò con un mesto sorriso. Nemmeno
gli artigli della morte avevano distrutto la sua bellezza... La sua
pelle riluceva d'oro alla luce del tramonto e i suoi capelli, seppur
sporchi di fango, avevano serbato lo splendore delle viole del
pensiero...
-Hai
vinto.- sussurrò e una lacrima accarezzò i lineamenti
virili del suo viso. A cosa era servito privare il suo corpo del
dolce soffio della vita? Anche da morto riusciva a trafiggere il suo
cuore...
-Non
ho la forza per fare altro...-sussurrò. Aveva speso le sue
energie per ucciderlo e il suo cuore era devastato da una opprimente
stanchezza... Le ferite che erano aperte nel suo cuore sanguinavano
copiose e lo privavano dell'energia e della vita...
A
passo lento si avviò verso Mamiya e coloro che la tenevano
prigioniera.
La
ragazza sgranò gli occhi di ametista e il giovane sentì
una lama di dolore trafiggergli il petto. Quello sguardo, che
riluceva d'odio e orrore, racchiudeva la paura del sangue che aveva
versato solo per compiacere il suo egoismo...
-E
alla fine cosa ho ottenuto?- pensò. Tante ragazze aveva
sacrificato... Le aveva strappate ai loro affetti, ai loro sogni... E
per cosa? Per compiacere il suo ego, che si nutriva d'una vana
illusione... Per nascondere l'esistenza del suo cuore spezzato...
Con
pochi, precisi gesti, uccise coloro che imprigionavano la ragazza.
-Ma
a che scopo tale gesto?- esclamò Ken sorpreso. Perchè
Juda aveva ucciso coloro che tenevano prigioniera Mamiya? Morto Rei,
avrebbe potuto scappare e approfittare della ragazza...
Toki
sorrise. Nessuno di loro aveva mai guardato oltre le iridi ametistine
del combattente del Nanto Koaku Ken... E solo lui, per pochi istanti,
negli anni degli allenamenti, era riuscito a intravedere il riflesso
di un cuore disperato e sofferente, oltre le luci tronfie e fiere
degli occhi del guerriero...
-Finalmente
ti sei rivelato per quello che sei Juda.- commentò l'allievo
di Hokutoi.
-Sei
libera. Vai via, prima che cambi idea.- esclamò Juda con tono
serio senza guardare la giovane. E come poteva? Con che coraggio
avrebbe potuto sostenere lo sguardo di quella ragazza, che aveva
perduto i genitori a causa sua?
La
giovane, sorpresa, si allontanò.
Con
passo lento il combattente si avvicinò a ciascuno dei soldati
che ancora restavano del suo esercito e li ammazzò. Basta!
Voleva eliminare qualsiasi ricordo di quello che era stato! Niente
sarebbe rimasto dei suoi sogni bagnati di sangue!
-Toki,
per questo mi hai fermato?- domandò Ken. Avrebbe voluto
scendere in campo lui, per distruggere quel maledetto che aveva
privato il suo migliore amico della vita, eppure il suo saggio
fratello l'aveva fermato... Perchè?
-Già.
Sapevo che questo scontro avrebbe distrutto la maschera che Juda si è
costruito per non soffrire.- rispose colui che, un tempo, era stato
designato successore alla Divina Scuola di Hokuto.
Saltò
di nuovo sulla roccia, ove giaceva Rei.
Sorrise
dolcemente e, con un gesto deciso, si lacerò il braccio.
Il
sangue ruscellò copioso sulla dura pietra, che se ne nutriva
con voluttà, bramosa del calore vitale che si scioglieva in
quel rosso liquido.
Con
un altro gesto deciso si lacerò l'altro braccio.
Fissò
con indifferenza il sangue che impetuoso scorreva sulla pietra, come
una cascata si abbatte in una nebbia di gocce d'oro. Non sentiva
dolore... Solo un senso strano di stordimento...
-Offro
a te questo sangue.-mormorò focalizzando il suo sguardo su
Rei.
Raccolse
le forze, che si spegnevano nel suo corpo, e si trafisse lo stomaco
con violenza. Finalmente era giunta la fine... Presto la sua vita si
sarebbe spenta...
-Perdonami...
T'amo...- sussurrò, ma la sua confessione si perse in un
sospiro tra le sue labbra livide e si accasciò al suolo senza
vita.
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