chapter 37
chapter 37
ricordo che l'altra
"fic" presente nel mio profilo è la versione leggermente
aggiustata di questa a livello di codice, non so perchè ma
sul vecchio supporto il codice era andato per i fatti suoi cancellando
pensieri e altre cose, continuo questa anche ma quella sarà
quela definitiva e più completa. Inoltre ringrazio
_Briareos_ per cosa mi ha scritto e
consiglio le sue fic.
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L'uomo soffocò un conato di vomito e la fissò.
Appariva
come un qualcosa di innaturale, impossibile da esistere. Aveva oltre
l'aspetto un cè da apparizione da fantasma che inquetava.
Voltava di
poco di lato il volto per fissarlo con un ghigno e poi un sorriso
allucinante, come godendo di ciò che osservava e della sua
sofferenza, con gli occhi grandi aperti e freddi. Con il volto un
pò verso sinistra, con il mento alto e gli occhi calati su
di
lui, fumava da un cannello da donna anni trenta una sigaretta
dall'odore strano. Abbigliata maestosamente in un abito di stile antico
a metà tra il periodo settecentesco con qualcosa del secolo
dopo, con maniche ampie e varie rouches, livelli di gonne arricciate e
a cascata, gonna tonda di forma e una sorta di strascico che partiva
dalle reni a strusciar e per terra, come pensava lui, le parti finali
di un fiocco troppo lungo ma senzan fiocco. I capelli
raccolti
tranne una bella ciocca che compariva
sempre su una spalla a boccolone e vari decori che balugiavano tra i
capelli.
Pareva sempre avvolta da qualche nebbiolina fine e argentata e come si
muoveva col corpo e viso sembrava non una persona normale.
A una frase simile detta per sbeffeggiarla si era ritrovato con
qualcosa in faccia di appiccicoso senza averne avuto sentore, cone lei
che era partita offesa, ma davvero arrabbiata dicendo ai tre con lei
tipo "è mai possibile che a questo fottuto mondo non
cè
ne uno che dice che io sono normale? Che poi, cosa è la
normalità? Abbiamo rottinculo madornali, snobbisti teste di
cazzo, bulli di buona famiglia spacciati per gente per bene e poi merde
o gente devastata dalla vita che non riesce a fare altro che sfogare
sugli altri il prorpio male, arraffoni merdosi, politici che sono quel
che sono, gente che riesce ad apparire normale e poi sotto sono
psicopatici, sociopatici, sclerati, abusatori e la lista è
lunga... ah, se noi lo sappiamo!! E poi... arriva la gente che dice
A ME che sono strana o non normale... posso indignarmi?? E
poi
dicono che io mi sfogo in modo stronzo sugli altri.... e in quanto a
te" tornando all'uomo che legato scuoteva la testa per scrollarsi di
dosso la roba appiccicaticci che gli sembrava, quella caduta sugli
abiti, rosella "sono anormale? Sono fuori dalla logica? Bene, visto che
il mondo mi vuole così e io non ho intenzione più
di
lottare e combattere ma mi areno... che lo sia, allora...." e quella
volta si ritrovò un animale color miele o cannella, era
comparzo
dietro di quei quattro e si era fiondato elegante e grosso
più
di un pastore tedesco su di lei ocn le zampe anteriori, mentre con la
lingua pungente e rasposa gli leccava la faccia e lui stava impazzendo.
"Sono stronza e fguori di testa? Vediamo questa torturella...
perchè è .. Ella!!" scoppiando a ridere fumando
L'aura che emanava sempre e in quel momento che l'aveva davanti di
nuovo, era cattiveria pura e follia, le risate non sguaiate
ma di cuore e di scherno, maliziose e e malignità. Gli
atteggiamenti che si accavallavano. Dall'abbigliamento a certi
movimenti nonostante la stranezza, parevano pregni di eleganza e
fierezza, compostezza e qualcosa
di più della sua età. ma parecchie volte quando
le
partiva il momento di follia sadica, di scherno da bulla, pareva
perdere in eleganza e a tratti pareva mancare compostezza apparendo
quasi... sguaiata ma non da gente di basso livello ma da una che si
divertiva ad esserlo. Schizzando
in alto al fierezza e arroganza, supponenza, il senso di potere che
aveva su di loro e azzerando tutto il resto come ci si sarebbe
aspettato da qualcuno con quegli abiti e le storie raccontate su di se..
Le cos eche pensava ogni volta che lei appariva e si comportava in modo
strano erano "una cafona con arroganza", " esponente degli
arroganti", leggenda di coattagine e stronzaggine",
"è una
criminale a piede libero ed è così criminale che
denunce
e confronti con gentaglia che lui aveva affrontato era riduttivo, con
comportamenti da gente fuori di testa dei peggiori cartelli e gestione
delle sostanze peggiori" e poi la "camminata cafona" che non
era
cafona come una persona che se la sente e tira con abiti di pregio ma
non ha classe, eleganza, capacità di muoversi con leggerezza
o
stile e via dicendo. Come accadeva con cantanti o gente che diventava
famosa e poi quando appariva davanti ai fotografi ti chiedevi chi
cavolo fosse. Lei si comportava, gli sembrava, con cafonaggine di un
bambino che fa e prova cose per la prima volta e appare goffo e
impacciato apparendo come gente che entra in un luogo di altre classi e
si nota SUBITO. Ma era artificioso e voluto, si chiedeva sempre?
Quella donna, che pareva giovane ma a tratti più matura in
molte
cose, aveva portato quasi a follia tutti loro. Dopo averli cacciati e
catturati comparendo di persona e inseguendoli camminando con calma e
tranquillità mentre quelli con lei sembravano militari
esperti.
E lui che era stato in carceri duri o in situazioni estreme,
non risuciva a reggere quello che lei emanava e lo inquetava. L'aveva
vista, con quegli stessi abiti, osservarli divertita per come erano
ridotti dopo ore di interrogatorio e sevizie. Ma non classiche, ma che
lui no naveva mai neanche conosciuto. E per l'ennesima volta lei
apparve, sena fargli capire quanto tempo era passato, cosa pensava o
volesse. Facevano mille domande e interrogatori ma sempre slegati, di
cose opposte alle altre e via dicendo, non comprendendo lui stesso cosa
volessero davvero. La spiazzata che gli diede, a lui e agli altri, fu
tempo prima quando se ne uscì appena entrata, con domande
personali su di loro. Tanto che tra loro legati e messi in fila ma
molto distanziati, in un modo assurdo per lui, con le sedie legate da
catene che pendevano fino al soffitto alto e che tirandole non sapeva
da dove le sedie si sollevavano e si ribaltavano, dondolavano,
roteavano con loro ben stretti come fossero su un ottovolante e ancora
no ncapiva il perchè, si fissavano incerti quando non
storditi e
si chiedevano tra loro "ma che significa?"
Chiedeva del loro trascorso da bambini, un altro momento ragazzini, poi
appena uomini. Amicizie, amori, legami, cosa provavano e cosa sentivano
loro su queste cose, come le conoscevano e riconoscevano. E poi chiese
delle loro relazioni, del sesso e di nuovo, cosa provavano e cosa
sentivano loro su queste cose, come le conoscevano e riconoscevano.
Ma quella volta che ricomparve, gli sembrava parecchio più
dura,
che una tipa strana che si meteva, bevendo e fumando, a chiedere di
cose personali ai suoi prigionieri.
Sfrontata, come se fluttuasse sul pavimento, tanto da sembrare irreale
e pronta a scomparire, si udivano i ticchettiii dei tacchi ma non si
vedevano le scarpe perchè l'orlo carezzava il pavimento. Con
un
ghigno inquietante e rabbia e follia che plendenva negli occhi verdi.
Era sicuro che ore prima fossero castani.
"..." lei fumava, abbracciando con le labbra il bocchino che pareva in
metallo argento o simile, creando attorno a lei una nebbiolina e
impalpabile velo argentati che aumentavano l'aria che aveva di suo. Di
nuovo l'ambiente sembrav quasi irreale e non umano, come dislocato
altrove.
E
quando espirava lo faceva sempre come fosse un gioco, semplice e
d'abitudine, e come se soffiasse con dolcezza su delle candeline
immaginarie. Il suo trucco non era esagrato, volgare, troppo presente
come per tutte normalmente ma si vedeva che aveva del trucco sul viso.
Già dall'inizio le
aveva detto per scherno che se si colorava di rosa gli zigomi come
tutte le donne normali, sarebbe stata anche più carina, meno
una
morta, dalle parti più accennate color bronzo chiaro sfumato
dove si voleva dare volume o snellire sul viso certe parti, gli occhi e
labbra truccate ma mai esagerate come certe donne che avevano chili di
prodotti addosso.
E quelle zone truccate per risaltare o altro lui non ne capiva di
truppo certe parti erano più scure del suo colore naturale,
sebbene non fossero esagerate ma si vedeva dal contrasto che era
trucco.Troppo chiara, lei, tranne i giochi di luce del
trucco, ma
senza
quella roba che mettevano le donne rosata per dare colore al viso
chiazzando le gote. Lui la sfotteva quando poteva anche per contrastare
cose gli facevano, dicendole che sarebbe stata uno schianto ccon quella
roba rosa sulle guance, di mettere un rossetto rosa invece di quel tipo
mattone non sapeva, di enfatizzare gli occhi meglio perchè
potevano essere ancora più da gatta. Lei fumava portando
indice
e medio che tenevano la sigaretta al centro delle labbra, parallele,
inchiodando gli occhi in quelli di lui o degli altri che parlavano, e
sorrideva come se si divertisse. Ma a parte gli abiti, sembrva che si
truccasse sempre allo stesso modo. così come le unghie. Mai
laccate o decorate come le altre. Sembre come se fossero con uno smalto
trasparente, questo si capiva dalla luce, che avesse uno smalto, e le
unghie erano poco lunghe, sembrava mezzo centimentro massimo dalla
distanza in cui restava in piedi o sedeva da loro, e tondeggianti. NOn
studiate o da manicure come tutte le donne facevano con unghie finte.
Non vedeva la bombatura tipica delle unghie finte aggiunte che a lui
semrbava ocme se le avessero prese a martellate e queste si erano
gonfiate.
Alla fine per ztuzzicarla le sorrise beffardamente,
sfottendola
che non sembrasse graziosa senza un pò di colore rosa al
solito
e che si chiedeva che aspetto avesse sotto quell'abito ingombrante
"anche ci sono, visto che per non so quanto tempo ci hai chiesto del
sesso che abbiamo fatto". Risse lui mentre gli altri lo seguirono
stretti alle sedie, ma queste ancorate a terra nonostante la catena
dritta dietro di loro.
E
lei sorrideva beffarda e come pronta, nel suo cervello, a ribattere ma
in modo orribile. Pareva ammantata di malignità fin nelle
ossa.
e le sue mani, aveva sempre notato, si muovevano come tutto il resto
come calcolato e facendo degli archi immaginari ma le dita, le vedeva
sempre sempre muoversi e restare posizionate in pose strane. Avrebbe
detto come le muovesse per qualche danza o simili. E anche quando
teneva quel bocchino, le dita erano in modo a metà tra il
naturale per lei e lo studiato, armonico.
E poi rispetto la volta precedente che era apparsa... Aveva tenuto un
braccio
dietro la schiena, il capo e un pò il busto verso destra,
non
molto ma si capiva, e lo fissava come le prostitute che
stavano
davanti a lui sorridendo, pronte ad agire per il loro lavoro. Fu quella
la sensazione di dejavù che ebbe vedendola in quel modo, in
quel
momento. Il suo atteggiametno sembrava come un sorriso malizioso e
monello, come pronta come quelle donne a dar il via ai giochi piccanti
partendo da uno spogliarello. Ma lui terminò come uno
specchio
rotto quel senso di giù visto, quando lei sorrise in un modo
terrificante, metnre gli uomini che parevano militari intorno a lei
restavano in disparte,
che lo osservavano, altri torturavano, altri ancora stavano sempre
dietro di lei e pronti a cosa le servisse, non proferivano mai parola
se non chiedere a lei qualcosa in una lingua che non conosceva o solo
osservando lei e poi agendo, come se parlassero nella mente.
E
aveva mostrato nella mano sinista un oggetto che l'aveva lasciato
interdetto.
"Io ADORO le miniature, le riproduzioni in scala, questo vostro mondo
moderno è perfino meglio del mio!! Sai, ai miei tempi era
difficile e costoso far creare riproduzioni da collezione di tante
cose... e ancora di più, se funzionavano. Riuscivano a
creare
bellissimi carillon o meccanismi minuziosi nelle parti piccole ma...
questo vostro
mondo è straordinario per come avete rimpicciolito molte
cose...
ma anche il cervello, purtroppo! E' triste vedere come una come me si
aspettasse... un'evoluzione al meglio della razza umana dai selvaggi.
sporchi e
maschilisti e invece... siete peggio, a causa anche della stessa nuova
tecnologia che rende facile per tutti fare lo schifo! E ora io sono qui
per potare i rami danneggiati! Io sono la Giardiniera del Sogno,
intendo colei che per un ideale coltiva o estirpa, si prende cura o
elimina in base alle necessità che rovinano le persone e il
mondo. E ora, grazie al potere della tecnologia del vostro mondo..."
elevando con una mano l'oggetto e con l'altra come presentandolo, con
occhi come
se osservasse qualcosa di straordinario..." procedo di mia mano,
perchè mi sono stancata delle gentilezze dei miei servi e...
desidero che tu mi dia delle risposte. Non voglio sprecare il mio
potere magico ocn voi, è così semplice utilizzare
di mia
sponte questi gioiellini che ai tempi sarebbero stati definiti
diabolici per provare da mè, per una volta, cosa significa
ottenere ciò che desidero... ma prima, voglio capire
l'utilizzo,
vediamo..."
Portando l'oggetto nella mano destra, portò la sinsitra
in
una delle pose delle dita come studiava dal basso verso l'alto creando
dal niente una sorta di blocco di fogli. E lo studiò e poi
iniziò a commentare, votlandosi con busto un pò e
viso
verso quelle pagine che levitavano per aria.
"...Mh...Mini motosega da potatura a catena con batteri4, con
2
catene intercambiabili da 4e 6 pollici e due batterie da 24 V e
caricatore rapido, per tagliare il legno e lavori di giardinaggio. Pesa
solo 1 kg, risparmiando tempo e fatica. La lunghezza è di
soli
35 cm.una batteria che può durare fino a 20-40 minuti.
Questo
è sufficiente per 50 tagli efficienti di maxdiametro di
taglio
massimo 14 cm. Con la comodità di questa motosega elettrica
portatile, non vedi l'ora di tagliare i rami del tuo giardino!
FANTASTICO! .Il motore in rame puro ottiene una trasmissione diretta
forte e durevole che ti consente di tagliare in modo fluido ed
efficiente. Con 20.000 giri/min,non cè cosa che non puoi
fare! La cosa più importante è che se
il motore si
surriscalda inaspettatamente, smetterà automaticamente di
funzionare, il che può proteggere efficacemente la vita del
motore stesso, e dissipare il calore in modo efficiente e offrirti
un'esperienza più sicura. Prestare attenzione al primo
utilizzo
ad impostare la tensione della catena... ma questo lo hanno
già
fatto loro..." fece muovendo le dita come se scacciasse un moscerino ma
le pagine si voltavano da sole "Per sicurezza, tua e del lavoro,
indossa i nostri occhiali e guanti antitaglio prima di prepararti a
tagliare per... non cè bisogno! Cosa vuoi che succeda a una
Strega centenaria che varca i piani come se saltasse alla
corda...?!?...Mh... non pare ci sia altro di interessante! bene
allora... procediamo...!!" fece questa. Mostrando una motosega
piccolina che pure nelle sue mani piccole e fini sembrava anche troppo
grande.Sembrava di impugnatura troppo larga per la sua
mano , nera e come di ottima qualità, non le
cinesate da
poco,
mentre la mostrava compiaciuta a tutti loro vontandosi col busto come
se alzandola in alto
la luce la evidenziasse meglio, con una contentenzza che faceva a
cazzotti con quanto appariva poco prima.
"perdoni, mia Signora, ma per mia esperienza con quelle che abbiamo
usato prima... La catena si allenta facilmente e mangia troppo
cioò che si deve tagliare. La causa è dovuta alla
qualità di arrotatura della catena e un ' dentino davanti ai
denti taglianti troppo basso.La motosega saltella e diventa
pericolosa non avendo nessun sistema di sicurezza se non una barretta a
copertura della parte superiore della catena, che,a mio avviso,
inibisce il taglio da sotto. Quest'ultimo è fondamentale
nella
potatura perché evita che il soggetto da tagliare si strappi
e divelti in modo orribile. Lo dico da ex potatore
professionista. Il commutatore di verso posto sopra il grilletto di
avvio è troppo lontano per le vostre dita. Per questo mi
offro
come..."
"Rifiuto!" sebbene fosse tutto parte della messinscena, il modo in cui
lei
lo disse come altre cose apparve a tutti come offeso, vergognoso, come
se le rivoltasse contro "Continua con il tuo compito, oggi ho deciso
come onore per quest'uomo che ha retto molto bene, provvedere io... a
un ballo, insieme!" fece lei tornando come prima. Gli si
avvicinò, leggera e quasi saltellando, ghigno e occhi
lumionosi,
per poi essere così vicina da prendergli entrambi i lembi
della
camicia aperta e sporchissima e chiuderli nel suo pugno, tirandolo un
pò verso di sè, inclinandosi un pò "Tu
e io
danzeremo insieme in questo demoniaco duetto di disperazione. La tua
tenacia mi inebria, mi regala qualcosa che non provo da tempo e quindi,
come gesto di rispetto, sarò io a provvedere al nostro
tète a tète!!!" Guardandolo negli occhi a pochi
centimentri l'uno dall'altro, lui senza capire "E tutti voi ne uscirete
disperati e dannati, nel corpo, mente e anima, così come lo
è la mia...! E sebbene io abbia smesso la mia amicizia con
quelle persone rispetto a prima, visto che non mi accettano per come
sono e si aspettano per i loro pruriti io debba cambiare... allora non
mi resta che continuare con solo gli accordi e il mio impegno! E fare
ciò per cui mi sono prodigata di aiutarli. Se io devo essere
stronza agli occhi degli altri, allora che lo sia davvero!! E
sarete
tutti voi feccia e pagare per il dolore che mi procurano loro...
perchè sarò egosita adesso e non posso di certo
bastonarli! Mi servono! Devo giungere al momento di andare con la mia
pace, e ho bisogno di loro! Se quella persona mi ha pregato, senza
però chiedermi scusa, di pensare a suo fratello, Jd e gli
altri
perchè non avevano colpe... quanto sbaglia!... Allora che
sia
così! Farò finta che non sia accaduto qualcosa
con loro,
e resterò in parte amichevole, ma tutto ciò che
per la
feccia
di prima e loro per dirmi sempre di cambiare e di esser cosa dicono...
erutterò la mia rabbia e dolore in un mare di terrore
perchè questo mondo possa avvertire pure nell'aria i miei
malesseri! Che questa notte speciale sia di avvio per il mio SFOGO!
Finchè non sarò andata, non posso punirli, devo
tacere,
la poi sentiranno, OH SE SENTIRANNO!!... la mia rabbia fin nella
testa!"
torcendo il colletto dell'uomo che mostrò senso di fastidio
nel
respirare "E se in nessuna parte del mondo cè un posto per
me
per come sono e sento di essere dentro, che il mondo urli di paura per
la mia
risposta! Io non resterò docile al morir della
luce!" Urlo
e mi
rivolto in ogni bel giorno e oscura notte! Se io non posso essere amata
e voluta per come sono, che il mio essere Giardiniera del
Mondo e
del Sogno sia portato al completo anche per mia mano!" lasciandolo e
prendendo con entambi le mani l'attrezzo che iniziò a rotare
e
fare casino, segno che era di ottima fattura. Lei rise e
ghignò,
le luci parvero perdere luminosità di un pò e
attorno a
lei apparvero cose mostruose e assurde, che si muovevano e le si
accostavano mentre lei rideva di cattiveria. La testa dell'uomo
iniziò a girare, inizil a sentgirsi male ma non per le
sevizie, ma qualcosa gli giungeva al cervello e parve non vedere
più gli uomini, la testa gli cadeva sul torace e quando la
riportava in alto, no nsapeva gli altri, lei era smepre lì
ma
non cèra più nessuno degli uomini. E quelle cose!
Sembravano la rappresentazione come un'allegoria macabra e horrorifica
di peggiori incubi o come disse lei, sono la rappresentazione e
allegorica del epggio dell'uomo. Poi la vide ridere con un sorriso
enorme e muovere
l'attrezzo come in un film americano tipo- non aprire quella porta- con
movenza
cafona e arodre bifolco, e calare
la catena contro di lui, ma fra le sue gambe e un terrore
indescrivibile lo avvolse.
Cinque minuti dopo
Lia mise giù la motosega che si era fermata da qualche
attimo.
Lo fissò come se fosse qualcosa di sporco e fastidioso. Con
il
broncio. per le droghe nell'aria, lui e gli altri erano prima impazziti
con visioni e momenti di orrore creati dalle loro menti, unite ai usoi
gesti che mimavano atti atroci su di loro, e poi erano svenuti. Il
sistema di protezione del cervello aveva preso il sopravvento, facendo
loro perdere coscienza nel momento di eccesso di risposte.. E di
nuovo erano svenuti per il troppo dolore fittizio, non reale, e la
situazione eccessiva per loro. Non erano stati veramente torturati e il
sangue che si vedevano nei momenti di veglia, erano solo tagli
superficiali con i rasoi da barbiere. E lei aveva solo calato
l'attrezzo acceso fra le sue gambe a colpire la parte imbottita della
sedia, che era infarcita con una sacca di sangue che con le lame
rotanti si era squarciata e si era visto il sangue uscire a fiotti, ma
a lui no naveva tagliato niente.
Kovacs sospirava tranquillo a questo. Era accaduto solo una manciata di
volte di rendere l'attrezzo di abusatori e stronzi fin nell'anima
biforcuti ma per davvero, perchè imparassero a vita che gli
atti
fatti su donne trattandole come vagine semoventi sarebbe finito pagato.
Letteralmente si era spacciata con Etta e le altre una ragazza normale
pronta per essere abusata prendendo ispirazione da cosa loro avevano
fatto,c on tanto di video delle loro bravate online ma solo loro non
riconoscibili, e aveva creato una se stessa invitante per quell
oschifo. E aveva retto anche quando loro l'avevano presa, essendo sola
e avevano con le altre creato un piano per cui erano estranee, e
tentato di abusare. Kovacs e gli altri due sudavano freddo, sapevano
benissimo i suoi terrori e paure, eppure constatarono che la rabbia e
la voglia di fare MALE l'avevano resa lucida e pronta a...far male. E
Kovacs si era chiesto quelle paure e terrori non erano solo nella sua
testa dopo le esperienze e cosa si portava dietro. E aveva assistito
non potendo agire prima, a lei attorniata e poi avevano preso Etta e le
altre e in una zona di un parcheggio pronti a fare il loro schifo, ma
tutte le loro vittime precedenti non erano Lia. Infatti lei morse con
rabbia la faccia del tipo che non si capiva se avess eperso un pezzo di
carne o era penzolante e prese a legnate, suonandoli come tamburi, i
presenti con le altre del gruppo militare speciale, che facevano il
loro. Zidgi si entusiasmava smepre quando lei menava malissimo la
gente, co ntanto di incoraggiamento e tifo e commento.
Ma il peggio venne dopo. Dopo che li affettò un
pò e
questi spifferarono chi abusava, chi teneva solo, se erano tutti o
mancavano all'appalllo alcuni... dopo che questi cantarono nel pianto,
moccio, sangue e disperazione di qualcosa da bravi figli di un paese di
primo mondo dove per loro non cèra da pagare, fece cosa fece
stare male tutti e tre. Avevano perso il fiaco già quando
lei
pestò male i genitali di tutti sotto la scarpa, e gli si
seccò la bocca, dicendo che avevano sentito anche loro iul
tutto. Fu il dopo.
NOn erano solo lei, il gruppo femminile e loro tre. Ma alcuni di quelli
che aveva raccattato con problemi e che sfogavano i loro pruriti
facendo i boia. Tenendoli lontano dalla società e aiutandoli
come poteva, sebbene fosse un esperimento. E questi su suo ordine,
presero i tizi, li bloccarono e fecero a metà il loro
attrezzo,
con cui si divertivano a rovinare la gente e trattarla da proprio
sollazzo e non come persone, dicendo loro tenendoli svegli e
cosnapevoli a suo di ceffoni, mentre gli altri guardavano e tentavano
di urlare ma imbavagliati e il rombo della discoteca celava, che erano
serpenti schifosi negli atti, e sarebbero stati serpenti fino in fondo,
nel loro fondo, divertendosi a vedere come avrebbero abusato ancora da
lì in poi. Fu una scena che lei resse e desise, ma quei tre
ce
l'avevano ancora scolpita. QUando si incavolava, quando vedeva che lo
schifo era tale da farla andare fuori di testa, la punizione era
così dura che la società l'avrebbe reputata
negativa. Ma
loro sapevano che quando faceva quelle cose, era da contare su una mano
e mandava poi filmati e foto espliciti ad altre prede perchè
si
sentano come topi in trappola e lo faceva solo su chi meritava quello e
oltre. Poi dei militari, che potevano dirle di fatto? La vedevano solo
sfogarsi, male, su gente che doveva soffrire per quanto fatto... la
lasciavano fare. Ma ogni volta che lei faceva qualcosa del genere,
andandoci col pugno di ferro perchè diceva che ormai i
soggetti
dal dopoguerra erano tutti cresciuti di merda e non avevano avuto
insegnato il rispetto di certe cose e la considerazione di queste, era
suo compito come Veròna rimettere dei paletti
perchè la
cosa restasse ben impressa in loro. E a Kovacs e agli altri due era
rimasto imperituro cosa lei disse alla fine.
"Rallegratevi, è solo un trattamente estetico, io avrei
fatto di
peggio ma secondo i buonisti del cazzo io non ho diritto di togliervi
il DIRITTO, col cazzo che a certuni darei questo diritto ma lasciamo
perdere, di poter fare sesso con tutti gli ormoni e figliare. Non
potevo calpestare le noci fino a impedirvi di riprovare cosa vi fa
essere BESTIE e merde, non potendo calpestare inoltre quei diritti che
per me voi non meritereste, allora agisco in altro modo. In questo modo
il vostro stronzetto non entra più, e dovrete sudare mille
camicie per.... ahhh, che me ne frega di spiegarvi. Per rendere la cosa
ancora più incisiva, prima di fasciarveli, i miei ragazzi
hanno
spalmato sulle parti tagliate a metà un prodotto nostro
che...
aumenta il periodo di cicatrizzazione, quindi per quando andrete in
ospedale non sanguinerete più ma... per trovare una
soluzione
dovranno tagliare la parte giù rimarginata, quindi la
circonferenza diminuisce oltre che non riavrete più il robo
come
prima ma dovrete piangere sangue e dolore se vorrete di nuovo
scopare e figliare. Spero che vi godiate questa punizione stra
meritata, merde! E' assurdo che io, che non ho avuto niente dalla vita,
neanche una persona per cui io provassi qualcosa che però mi
desse rispetto tanto da dire -vabbè, tu vali qualcosa,
voglio
starci!- e invece solo sputi in faccia e devo pure rendere rispetto
allo scopare degli altri... vaffanculo!" andandose indignata, lasciando
quel gruppetto mezzo nudo e col davanti imballato come se avessero un
pannallone strano, con l'ambulanza chiamata e l'ira fuesta in corpo da
sbollire.
Kovacs poggiato al muro dietro la porta chiusa si riscosse mentre lei
non rideva. NOn faceva niente. Si accorse del silenzio e
inattività troppo prolungati.
Lia rimase attimi, lunghi, a fissar el'uomo svenuto, come in preda a
depressione e dopo che i valori dell'aria erano tornati respirabili per
loro, tutti erano tornati. Con le Stoddarde, Lia poteva avvertire solo
come una puntura leggera nella mente, qualche impercettibile segno
dell'effetto
delle droghe volatili nel sistema dell'aria. Dopo attimi di lieve
stordimetno, diceva come quando beveva un bicchiere di vino frizzante
che le piaceva, tornava se stessa. Le nanomacchine aveva fatto il loro
lavoro e lei non risentiva di nessun tipodi prodotto per drogarsi e
drogare. peccato come diceva Milan che le Stoddrde erano
così
poche salvate dopo la morte del loro creatore che lei era la prima con
una consistente quantuità in corpo e le reggeva e loro
funzionavano, ma non bastavano per altri test, così dovevano
crearne di nuove e loro e lei doveva fare da cavia per capire i
risultati e come progrmmarle.
E questo significava che rispetto tutti gli altri lei non risentiva di
certe cose.
E quando i tre furono dietro di lei, le chiesero, vedendola
non muoversi, se andasse tutto bene.
"Eh..." si riscosse lei, voltando il capo verso la spalla ma senza
guardarli "Certo! Come sempre!"
ma in verità voleva urlare. Dissociarsi ancora, non lo
faceva in
toto perchè cèrano Torque e gli altri, ed
eruttare
ciò che provava contro nemici e stronzi immaginari facendo
il
peggio che potesse mai immaginare. A volte anche contro Dorde, Jd,
pochino Milan e tutto quelli della sua vita precedetne.
Le avevano sempre messo dei paletti, quello non piaceva, l'altro non
andava, non era buono quell'altro, diceva in maniera troppo genuina,
appariva troppo stupidina per molti, sembrava così, era
meglio
se stava calma, tranquilla, non esternasse troppo, non... non... non...
sempre porte in faccia e commenti, discussioni e "consigli" dati
però come un rimprovero che alla fine pesavano quanto quelli
dati da chi aveva lasciato indietro. E questo non lo sopportava. E cosa
era uscito fuori dalla sua famiglia! Tutto troppo!!
"preparatevi, questo potrà proseguire senza di noi, ci
penserà Torque. Voglio andare alla Dimora rossa" lanciando
in
aria la mini motosega che Zidgi cercò di acchiappare come un
disperato, visto il costo essendo di loro creazione, dai loro
laboratori, e rischiando di farsi male. Lei però non ci
badò e con un'aria depressa si avviò verso la
porta.
"Capo... che succede?"intervenne Kovacs seguendola, mentre Zidgi e
Django litigavano per come l'avevano acchiappata "cosa succede? E' da
quando ha litigato con il Leader che fa così!" constatando
alle
sue spalle, standole un paio di passi dietro, un modo di fare quasi
scazzato e scocciato, peggiorando in certi momenti dove lei sembrava
uno zombie perso con la testa da qualche parte " mi sente? Vuole
davvero andare in Italia alla Casa Rossa?"
"Ti ho sentito, ci sono, non sono fuori di capoccia o come pensano
tutti, che da come mi comporto sembro una stupida e sciocca!! E
qualsiasi sia la motivaizone, che importa? Voglio stare per ora per i
fatti miei!" continuando a camminare veloce per il corridoio, mentre
rodeva dentro per la mattina.
Lia parlava con Norvil che si stava curando dal cancro e quando non era
di sotto, ovviamente senza vedere nulla nel percorso, era con lei,
discutendo nei salottini. Aveva studiato finanza senza terminare e ora
che poteva continuare, gli aveva chiesto di
gestire per lei un capitale, senza dirgli che era la parte nascosta che
lei
aveva messo da parte, il quinto dei Ori e ritrovamenti vari ed
entrate e per certi progetti con Madame e altri. Era un conto...
nascosto. Con il nome fittizio che utilizzava. E gli aveva chiesto di
non dire niente a nessuno, neanche
davanti Milan, semplicemente perchè entambi volevano che
fosse
un conto nascosto e di cui era meglio non fare mensione, mai, tranne se
erano loro due a parlarle e che con quei soldi aiutava le persone.
Quello era vero, da quel fondo suddivideva somme per varie agenzie
loro, da aiuto per i poveri, a cambiamenti dei quartieri, pagare dei
gettoni di aiuto a chi lavorava per loro, ma gestito da lei, da Legeia
come IA con autorizzazioni speciali bancarie e al bisogno con sue
deleghe. Questo perchè quei tre o come comuni come
Lèon
Ligueau. Di cui si fidava da dare un tetto massimo di prelievo ad
autorizzazione e di cui sapeva non si intascavano nulla per gola. Ma
era appunto, segreto, Milan non sapeva che ne teneva uno a nome
fittizio e disse a Norvil che doveva restare segreto perchè
era
destinato ad aiuti e se qualcuno conosceva anche solo la presenza,
avrebbero potuto additarle manovre o altro. mezza verità,
come
faceva sempre. E il giovane aveva accettato, contento di ricambiare i
favori che lei faceva, sembrava non pensare più a cosa aveva
fatto quel giorno che lui per sbaglio volò fuori dalla
finestra
per una bombae lo raccattò, insieme all'anziano e i suoi
amici,
che ormai lavoravano altrove la lui li avrebbe rincontrati
nell'Avamposto che avrebbe gestito. Ovviamente, sotto ben controllo e
gestiione maggiore. ma sembrava che fossero persone perbene, e quindi
si fidava. Norvil con il conto non doveva far altro che farle un
resoconto giornaliero dei movimenti e cosa restava, e aggiornarla su
chi aveva prelevato, chi versato, che fondi vi erano in stallo e altri
conservati. In quel conto mancavano i tesoretti fisici, ossia oggetti
antichi del quinto, che teneva da parte dei Sepolcri dei Crell, i
luoghi fisici dove vi era il Core dei Crell. Milan e Dorde sapevano che
si trovavano nello Chateau. Errore. Per preservare quelle IA
perchè fossero i regolatori e controllori super partes,
giusti e
senza la sporcizia umana, aveva deciso con David e Imogen di acquistare
dei luoghi privati, far fare lavori sotterranei per delle camere
segrete in cui conservare la metne delle IA fisiche e agganciarle con i
migliori metodi di collegamento esistenti, quindi varie strade oltre
l'etere e nuove tecnologie, anche antiche, perchè
continuassero
ad operare anche senza che qualcosa potesse accadere allo Chateau.
Tutti i Crell più Legeia quindi, avevano un loro Sepolcro
segreto solo a una manciata di persone e nessuna di queste erano i due
fratelli e i veterani. Inoltre il sepolcro di Legeia presentava un
luogo speciale di fuga di emergenza dove rifugiarsi o, come un lettino
stile criogenia, infilarsi e addormentarsi in stasi, il tempo
necessario. Il mantenimento in stasi e griogenia erano studiato, ma
meno, e David le aveva detto che era sempre meglio avere
un'unità al bisogno, non si sapeva mai. E quindi quei
Sepolcri
erano segreti, custoditi solo da Helias al massimo ma con il segreto
obbligato del Master di sistema, ossia Lia o chi per lei. Non
più i fratelli. I quali facendosi i fatti loro e non
interessandosi di amministare cosa gli doveva, non sapevano niente.
Questo aveva permesso a Lia di decentralizzare tutto il potere
dell'organizzaizone in due punti, uno dei sistemi di intelligenza e
protezione e l'altro la parte fisica e umana. Se ve ne fosse stato
bisogno, avendo un cervello fittizio di appoggio che Milan e Dorde
crevano ancora i Core, lei avrebbe potuto bloccare tutto e far cadere
lo Stato esistente con Milan e fratello a capo, dicendogli che o
mettevano la testa a posto, dalle stronzate che stavano facendo e lei
cercava di bloccare, o col cavolo che tornavano a capo di tutto. Era un
modo estremo, ma vedeva sempre più che quei due operavano
per
due vie. Cambiare il mondo prendendo dalla feccia ogni cosa gli
appartenesse e quindi rimpinguando il potere e ricchezza
dell'organizzaizone, facendo affari e alimentando certi soggetti
voelndoli poi far cadere dall'interno ma comportandosi come a lei non
piaceva, e l'idea del sovreannatureale. Quel dannato desiderio di aver
ele Chiavi della Continuità per cui con i misteri
dell'occulto
dei preticelli delle sette che frequentavano, potevano prevaricare
sulla Ruota del tempo, del Ciclo naturale e bypassare l'idea della
reincarnazione. Con il potere che quelli dicevano di avere, potevano
riportare in vita chiunque in un corpo nuovo. A lei non andava a genio.
Primo. Quale corpo? Di chi? Chi butavano fuori per prenderlo loro?
Secondo. Lei no ncredeva che quella roba esistesse perchè
significava che realmente cose più grandi di quello in cui
credeva... esistessero da far ribaltare molte cose.che per lei
semplicemnte erano idelogie di vecchie guardie legate ai misteri non
conosciuti, perchè per la religione tutto ciò che
era
scienza era contro Dio. E poteva starci, credevano nei giocatori dei
cieli con loro come in the Sims. Amen. Ma non nel loro secolo con sotto
di loro i migliroi laboratori di ricerca di svariate discipline
scientifiche. E lei, si mangiava le mani vedendoli con occhi
lampegianti di orgoglio per gli stronzi che poeggio di loro, se la
sentivano con libri e menate su misteri segretissimi. E voleva
strozzare qauei due con somma goduria perchè come per chi
prtaticava il soffocamento erotico, poi dicevano che la metne si apriva
e tutto era grandisoo. vabbè, pensava, ma se funzionasse con
loro... E poi il tradimento di tutti quanti.
E lei
ragionava. E Norvil stava
sempre non davanti a lei come lei
gli chiedeva, ma in disparte, perchè si sentiva un
pò in
soggezione da tempo tra quelle persone e con lei, perchè
sembrava sempre pronta a ribaltare le cose e rimettere ordine, per cose
positive ma sempre però in modo determinato e con il
broncio. Se
prima lavorava per gente che camminava sugli altri e li sfruttava, lei
e loro non lo facevano, anzi aiutavano e tentavano di cambiare le cose,
ma era lei quella come sempre in conflitto con se stessa e col mondo. E
non sapeva se rapportarsi ocn lei come gli chiedeva, da pari o persone
di fiducia, come vedeva che faceva con altri e sopratutto con quei tre,
o un pò lontano come qualcuno che lavorava per lei e
manteneva
le distanze. E molte volte parlavano ma lui stava sul salottino che
stava parallelo alle finestre, quindi dando loro le spalle e alla sua
sinistra sul muro poco distante, quel ritratto di lei nel pieno di un
turbamento di depressione da parlare da solo. E mentre discorrevano,
studiavano i conti o lei lo preparava per i suoi compiti finite le
cure, l'occhio gli cadeva sempre sul ritratto e poi su lei, come un
confronto continuo. E aveva visto che era più il tempo di
lei
con il viso triste, a volte perso nei suoi pensieri da essere distante
e quasi sofferente, che con sorriso e istanti di pace interiore. In
effetti la vedeva ridere ma solo quando era Veròna o
combinava
cose e quando pareva un sorriso sincero, era più amaro che
altro.
Milan aprì la
porta e rimase
freddo, gelato, a fissare lei e poi
il ragazzo che si era voltato sorpreso per l'entrata, e aveva staccato
lo sguardo da quel dannato ritratto. Dorde in verità, come
lei
vide dagli
atteggiamenti e lo sguardo adirato al ritratto, faceva sempre
così quando lo vedeva, odiava tanto quel dannato dipinto che
lei
non lo lasciava in quel salottino e basta. NO! Faceva in modo che
girasse
ovunque andasse. Quando finiva nei salottini, quei tre lo prendevano
dal muro e lo tenevano da parte per poi riappenderlo quando lei
occupava una stanza. A sfregio, dicevano tra loro, come monito per
chiunque volesse parlare con lei. per parlare con lei dovevano vedere
quello. E siccome Dorde sapeva quando e perchè era stato
realizzato, molto velocemente anche per gli standard del russo, gli
faceva venire l'ulcera perchè era come schiaffargli in
faccia le
sue colpe. E cèra volte in cui litigavano, che voleva levare
quel dipinto che sembrava urlargli -colpevole- o prenderlo a colpi di
pistola per non vedere più quell'espressione. Per poi darsi
del
coglione da solo letteralmente perchè era come voler sparare
a
lei per togliere a lei, il suo.
E come quel giorno, più di una settimana prima, lei non
voleva
mai lo sguardo su di lui, solo quando vedeva chi fosse entrato e poi
volgeva il capo altrove anche se discutevano. Con lui, gli diceva, non
aveva nulla da dire.
"Esci, per cortesia" fece al ragazzo serio e questi guardò
Lia, facendolo innervosire.
"Se... avete bisogno di qualcosa, suonate il campanello,
sarò
subito da voi" disse il ragazzo, ma più a lei, alla fine
nonostnate le zona d'ombra della ragazza, le portava rispetto e
considerazione. E osservando il modo di fare dei due, che ormai
conosceva ma sapeva che stavano nella stanza insieme pochissimo,
restò nel corridoio pronto a vedere lui sbattere la porta e
andarsene per rientrare e finire il lavoro. Trovava la cosa strana. A
volte lo vedeva entrare come
l'uomo più felice del mondo e lei gli sorrideva e parlavano
come
amici, anche con lui davanti ma solo se non vi erano dicsorsi
particolari o parlando in una lingua strana, metnre altre volte lui
sembrava quasi l'opposto e Lia
minimizzava dicendo che erano giornate -no- e altre negative. Ma no
ncapiva
perchè a voltre finisse a litigio con lei ancora peggio di
prima
e a volte discorrevano bevedendo e parlando di tante cose come cari
amici.
"Quel ragazzo resta sempre con te, adesso?" fece lui serio e tirato
"Dopo cosa gli è accaduto è il minimo cosa faccio
per lui
adesso. Dopo, andrà per la sua strada con gli incarichi che
gli
daremo. Non ci vedo niente di strano, ho sempre fatto così!"
"Ma te lo tieni smepre..."
"Dorde, che vuoi!" fece lei fissando le finestre e mai lui, con aria
demoralizzata
"Sono venuto per
chiederti di non fare
lo stesso con loro. Se sei
arrabbiata con me, non mettere in mezzo loro. Sono tutti confusi sul
tuo rifiuto di vedere qualcuno o interagirci. hai detto loro solo di
lasciarti sola. Come fai sempre. non costruire una prigione
per
te stesso con l'opinione degli altri verso la tua vita. E hai un brutto
difetto, se stai male non chiedi aiuti ma fai da sola. In fondo
è vero i ldetto -sei tutti i limiti che superi-, ma tendi a
sparire e tornare sol oquando stai bene. Tranne quando ti fanno
incazzare, in quel caso avivene come con Rò, Zay, ric...."
"..."
"Senza spiegazioni ne altro. NOn farlo a loro. Milan mi
ha chiamato preoccupato perchè sono giorni che eviti tutti.
Senza spiegazioni! E ti vedono con quel ragazzo e genti che pilucchi in
giro per la Raccolta... a questo proposito, non sono affatto contento
della tua mania di raccogliere micetti spauriti per strada e portarli
in giro... non trovo..."
"Primo, non sono micetti... secondo, non ho motivo per darti
spiegazioni su cosa faccio, contando sul fatto che a voi della gestione
di questo porcilaio non vi ha mai interessati... voi vi fate la vostra
bella vita, fortunatamente senza la bamba, almeno quello, e venite qui
solo quando avete da sbrigare la vostra roba o perchè questa
è, di fatto, casa vostra... la principale... è
qui che tu
hai il tuo studio di pittura, insinuato sotto la gente come i vermi,
è qui che hai molte delle tue cose... come la tua collezione
di
zippo di pregio e dal costo che secondo me, con i prezzi attuali degli
organi visto che per povertà ormai tutti vendono qualcosa...
a
voi davvero interessa delle persone? Quanto consocete gli uomini qui,
nonostnate vi vedano con rispetto e idolatria, quanto siete buoni con
loro e saggi... facendo passare ME come stronza!"
"Lia..." fece lui stancamente portandosi l'indice come a sistemarsi gli
occhiali, poi sospirando perchè aveva le lentine e se le
mise in
tasca "Agiamo secondo..."
"Guarda, non mi interessa... so solo che sono sicura che del mondo per
ogni strato... voi non sapete niente! Se ti chiedessi quanto costa
qualsiasi cosa di prima necessità... tu sapresti la
risposta?"
"A che serve questa domanda?" come scocciato
"Chi no nconosce lo stato medio di vita, medio almeno, basso sarebbe
anche meglio ma... non può fare molto per capire lo stato
delle
persone ogni giorno e come potrebbe vivere e farcela con il
necessario... Ci sono persone che arrancano a fare tre pasti al giorno
e questo vivendo in un paese del primo mondo, e parlo dei nati e
cresciuti lì, non stranieri! O n ei paesi di secondo mondo,
per
essere più tragici, ho resoconti di persone che non possono
permettersi una cavolo di torta di compleanno, quindi una volta
all'anno, per i figli... una torta economica in generale in pasticceria
costa sui... 18 euro? La classica? per tot persone, non mini! Non
possono permettersela! E farla in casa è difficile
perchè
o comprano gli ingredienti oppuer non mangiano perchè non
posso
spendere per entrambi... tu e tuo fratello sebbene... partiti dal
basso, avete dimenticato cosa significa sgobbare e trovars pochi pezzi
in tasca che devono quadrare una settimana o un mese! Tu hai le tue
entrate grazie al generale, e hai la tua rendita da qui! Milan vive sul
suo ruolo ma -vive- al massimo come fosse il principe del Galles. Avete
dimenticato da tanto tempo cosa significa essere niente..." con astio,
non guardandolo mai
"Mi guardi, per favore?!? Sei ancora offesa e in sciopero per quel
giorno? Sei ancora adirata?"
"AH!" fece lei con un colpo del petto come se le uscisse con tutto il
sentimento, un verso di frustrazione "non sei venuto quinid per
chiedermi scusa, ma no, non sia mai!!! Come fu per Rò, che
non
comprese mai il male che mi fece, quei due, per tornare indietro. Tanto
sono io con disperazione che ho incubi, momenti in cui rivedo e riprovo
tutto... che vuoi che sia, siete voi tutti offesi e scocciati dal mio
di comportamento, il vostro, di tutti, va benissimo!"
"Vuoi che chieda scusa? Che ti chieda perdono per un mio..."
"Certo! Chiedi a me cosa dovresti fare, tu che vuoi cambiare il mondo e
renderlo giusto, domandando a me però se devi proprio... poi
mi
si chiede perchè odio..." alzandosi scazzata e andando su un
tavolino a fianco del salottino "nulla cambierà, e quindi a
che
mi serve restare? Meglio la morte e lasciarvi nella merda che vi piace
tanto!" trafficandovi sopra
"LIA! Come ti dissi....!" ma sussultò e si voltò
rigido
verso di lei, che gl idava la schiena, per gli scatti metallici che gli
arrivarono e si fece più serio "Posso capire il tuo dolore,
ma
arrivare a puntarmi un'arma contro, perchè io capisca dai
tuoi
gesti estremi i miei errori... non è esagerato? Cosa risolvi
con
una pistola in mano!?"
Lia si fermò, alzando la testa, e poi voltando solo il viso
verso la spalla, finchè un altro clack metallico e un gesto
con le spalle non sostituirono eventuli risposte, e mentre lo
fissava come per dire < ma stai parlando con me?!? > non
si
voltò col corpo mostrando che stava armeggiando con una pipa
da
donna metallica e gli scatti erano le sezioni ad aggancio
"Serio!!
Eri seriamente convinto che ti avrei minacciato con una pistola verso
la tua fronte, incazzatissima, perchè secondo te sono
così di bassa lega da avere questo comportamento standard?
Che
bello avere amici di questo calibro, che mi conoscono da pensare che
sarebbe come i mafiosi che regolo le cose..." pronunciando tutto con
astio e rabbia, occhi non rabbiosi ma quasi di delusione e pervarsi da
tristezza, mentre sistemava la sigaretta e la accedneva
"Dai rumori sembrava una pistola e ho pensato che fossi arrivata al
capolinea da mandare un messaggio... su questo ho sbagliato, mi
dispiace, ammetto il mio errore! Ero sicuro che volessi fronteggiarmi
ma... solo in certe situazioni lo faresti, sei più sottile e
psicologica quando ti ci metti. Ma ammetto di aver avuto paura dei tuoi
scatti d'ira..." tenendo le mani ancora nelle tasche ma si vedeva che
stava sull'avviso
"hai fatto la fiammata, ammetilo! Ti è venuta la stizza e
...
cosa! Pensavi che io fossi pazza da puntarti un'arma e finire le cose
così? Cosa pensavi, che io fossi una di quelle che per amore
sono pronte a morire?? Come la storia di quell'idiota scrittore Shimei
Futabatei... Quando l'inglese venne introdotto in Giappone, tradusse - I love you -
come - Che bella Luna -. Diceva che i giapponesi, essendo riservati,
non usavano parole
come - Ti amo -e che dicendolo era troppo... e così
ecco che Ti amo , lo aveva tradotto come - Sarei
disposto anche a morire. -... o -Per te... Sarei disposto
anche a morire-
E ancora,
perchè non è
finita, pensava che con -Quando sono con te, la Luna mi sembra
bellissima - riuscissero
comunque a trasmettere lo stesso significato... che poesia
quest'uomo! E' un peccato che questi anedotti
siamo per lo più nascosti ai più... quell'uomo
era il
novello Dante e Casanova insieme... e vorrei vedercelo qualcuno che
è pronto a crepare per qualcun altro che desidera solo delle
cose... "
"Quindi tu reputi sempre e comunque il romanticismo l'antitesi della
stronzaggine?" vedendo quanto fosse cinica e prendesse in giro,
sfottesse con l'espressione sul volto, i concetti appena espressi
mentre la sigaretta creava un fumo particolare
"Sempre e comunque,
perchè
è da tanto che ho deciso e lo
giuro così tanto da restare indelebile nell'anima, visto che
credete nella reincazione, che mai e poi mai mi farò
più
prendere in giro da nessuno, me ne fosso di chiunque, per me non esiste
più nessuno che merta niente da me! Alla fine è
vero che
è per quyella cosa che si avvicina qualcuno, non la persona.
E
io lo so bene! Io già non provo niente..."
"Bugiarda! Bugia! Ricordiamo quel segreto?" vedendola irata voltata con
gli occhi soli su di lui
"...E se Milan e Zay hanno
ragione e cèra qualcuno per me di speciale... che vada a
farsi
fottere! Che se la meni e vada altrove, come Rò, so che ne
ha
una anche se non ho controllato ma me ne fotto, perchè so
che
troveranno sempre e comunque qualcuna che li renderà
felici...
dici di no?" vedendo l'espressione di lui che pareva essere contrario e
col broncio "io dico di si! La menata del - cè solo un
amore,
solo una pallottola a persona, non esisterà mai nessuno che
possa sostituire tizia o caio, mai.. - e poi puntalmente trovano,
oh, se trovano... sopratutto gli uomini. Come con me, sono solo IO che
ci perdo, tutto e tanto, rimandendo senza niente. QUando dissi a quei
due imbecilli di Ric e Zay delle cos,e loro compresero solo cosa
volevano... come quando dissi che io credevo nel mondo ma il mondo, non
fece neinte per me... io intendevo che rispetto ai miei per esempio
credevo che vi fossero delle persone decenti che mi avrebbero
accettata, voluta, magari provato affezione per me... e se anche non
cèra nessuno e questo parli prima di avere a che fare con
ZAy,
magari nonostnate l oschifo che ero per le medicine, che mi volesse
bene da convidere quello... ma poi tutto è andato a fanculo,
ho
allontanato al gente, ho visto solo che si voleva quella cosa e non me
e che serve alla fine? SArei finita per essere solo una buona da farsi
una volta, presa in giro magari, e ancora con video nascosti come si
vede per ora e chissà che altro, ricevendo solo merda. Ecco
cosa
io ho avuto e avrei avuto. NIENTE!! Che ci fosse stato qualcuno che
fosse veramente felice di me... avrei tanto voluto qualcuno non
interessatoa impegnarsi, magari, ma pronto ad esserci nel
bene o
nel male senza scappare, farsi indietro, agire per il bene... lascia
stare a che pro...?"
"... stai parlando di quel Charles di quella serie comica/giallo di
libri che leggi dove l'unico interesante è questo tizio?
Che si comporta in un modo che hai elogiato? Lui è
finzione, Lia..."
"COME TUTTO!" esasperata" E nella realtà, che trovi?
Pretendono,
voglio, si aspettano... e se tu non provi niente per fare quello ma ti
azzardi a fare una cosa, ecco che tutto va a schifio perchè
la
gente pensa col secondo cervello, eh!?" fissandolo male "Se va
amerda, quella nelo schifo sono io, perchè a loro
che
accade? niente, non gliela dai? Non ci si perde tempo, amicizia buttata
nel cesso, legami ma cosa sono senza scopare... e quindi ecco che
lasciano te come una merda e loro sono già con la
sostituzione.
Appena trovano una che si fa
scopare, vedi come tutto si dimentica e pure vai di figli, dopo anche
che ne avevano dodici! Che amorini! Hanno il cuore proprio
scartavetrato dagli eventi e vogliosi di compagnia da trovare subito
una pronta a farsi bombare e via che la vita continua... Ma oh!!! Mi
dice che non è vero! Che..."
"Lia..."
"Cosa!! ANCHE TU COME I
MIEI ODI
SENTIRMI? NON POSSO SFOGARMI PERCHè A VOI TUTTI STA SUL
CAZZO LA
MIA VOCE E IL MIO LAGNARMI? MI DISPAICE COSì TANTO ESISTERE
E
ROVINARVI I PRANZI, LA VITA... COME SEMPRE" balbettando per la rabbia
"...Cosa vuoi, vedendo qui!?! Avevo inteso che non volevo
più avere a che fare con voi oltre l'ambito lavorativo,
sopratutto TE!!!"
"Si, come quello che mi hai lasciato gentilmente la notte stessa di
quel
giorno che abbiamo litigato! MI ero svegliato per qualcosa di strano e
sono andato in bagno, e al mio ritorno mi sono imbattuto in un
cuscinicidio e una propensione incendiaria alla mia porta..."
"BUGIARDO!!" fece lei con astio "ho solo zaccagnato UNA volta il tuo
cuscino perchè trovassi facilmente cosa ti ho lasciato, e
nessun
incendio, sempre ad esagerare..."
"LIA!" fece lui come a rimproverare un bambino che no vuole capire "hai
pugnalato con uno stiletto, e non so come tu non abbia toccato il
materasso, il centro del mio cuscino con una busta di plastica che
conteneva dei fogli... minacce più che altro mischiate a
quanto hai appena detto... e quando mi sono
accorto di strani odori, non quelli dei tuoi saponi, è anhce
da
quelli che ho capito che eri tu, anche nessuno farebbe tali cose, posso
dire, per lasciare dei messaggi... mi sono accorto di fumo che si
levava dalla porta chiusa della mia stanza! Quella porta a doppio
battente antica, originale, su cui tu hai attaccato de..."
"era la nostra plastilina collosa per non rovinare i muri, smettila di
lagnarti per la porta, sono giorni che sento da tutti questa cosa, ma
non è vero, non rovinerei a cazzum qualcosa!!!"
"... e quel fumo che usciva da sotto la porta chiusa, sono andato di
corsa a controllare e... che cosa strana, non era fuoco, ma a terra
qualcuno,
aveva poggiato dell'incenso acceso con un cono che dirottava il fumo
verso il basso, entrando da sotto... che dobbiamo fare, devi sempre
fare teatrini per enunciare i tuoi..."
"Se non ti piace... uccidimi!" lei fece secca, diretta, guardandolo
negli occhi "se io sono per tutti un fastidio, cè sempre il
metodo classico e semplice... uccidimi, e tutti i tuoi fastidi
svaniranno..."
"stai tentando di farmi
arrabbiare per
un mio comportamento... non accadrà come con quella spia,
signorina! Che ci ha incontrati dopo tempo che non lo assumevamo e tu
sei andata a parlargli con occhi speranzosi che lui ha scambiato per
ammirazione, almeno, quella cèra per cosa lui sapeva fare,
ma tu
gli hai chiesto se aveva licenza d'uccidere ma Milan ti ha rimproverata
dicendoti chiaramente di non sperare che lo facesse con te,
perchè lavorava per noi....e quando ti ho rimproverata io,
dopo,
mi hai accusato di volerti far soffrire sempre di più e che
avevi solo chiesto se dietro pagamento faceva lavori puliti, ma ioe
milan ti conosciamo o uno come lui non ti avrebbe rimproverata... E no,
non starò al tuo gioco come con la spia perchè ti
si
uccida, mi fai arrabbiare..."
"come quello nella Casa delle lapidi?" fece con un grugnito lei
"penoso, ti avrei preso a sberle!"
"Ma quella volta abbiamo chiarito e tutto era tornato normale..."
"Come no!!!... come è stato bello, sentito per me, vedere te
che
facevi nervi e i tuoi atteggiamenti perchè avevo chiesto di
mangiare per una volta insieme, io, te e tuo fratello visto che eravamo
tutti presenti, e hai fatto casino! Che bel pranzo...! guarda, ce l'ho
così qui dentro" toccandosi la testa con un indice "che
è
messo proprio fianco a fianco con quelli ocn la mia famiglia, le feste
del cazzo in cui dovevo partecipare a forza che di festa non avevano
nulla, e quel dannato compleanno
dei diciiotto anni che è stato l'inferno per me! Si, hai
ragione... è stato così bello che è
sul podio
delle volte di merda in cui mni sono sentita una merda...."
"Non era mia intenzione, ma io..."
"Cosa....COSA PER DIO!!!" fece lei uscendo dai gangheri mentre lui
appariva tranquillo "pensavo che fossi contento anche tu di passare del
tempo insieme, e sopratutto parlando da persone normali con tuo
fratello a tavola!! Invece avevi sempre quell'espressione costipata,
offesa, scocciata... così..." facendo gesti con le braccia e
come pensando a elencare come appariva "e il modo in cui guardavi tuo
fratello o avevi iniziato a dirmi di calmarmi, fare così,
stare
in quel modo... voi come i miei, non vi accorgete quanto dolore e
quanto uccidete gli altri con i vostri modi e frasi, parole, affermando
però che non è vero...! Ma vi si vede! E come
fate stare
noi... non ve ne frega nietne! E il peggio è che chiedete a
me e
quelli come me di cambiare, trattenersi, fingere!!! "
"..."
"io non ho vissuto un cazzo perchè la mia famiglia non
faceva
altro che dirmi che ero una delusione per qualsiasi cosa, che se
commettevo uno sbaglio anche non dipeso da me ma dagli stronzi che mi
hanno rovinato la vita.... ah gli errori! sbagliare è il
miglior
modo per capire se stessi e come crescere, e bla bla ma con
loro
non si poteva. Se sbagliavi ti facevano sentire una merda umana, come
se fossi feccia e non meritevole di un cazzo. Sempre a dirmi che se io
facevo sesso o qualcosa con qualcuno ero una schifosa, se me volevo
andare ecco a descrivere altre ragazze che erano andate via e sempre a
dire che chi lascia la famiglia, va solo a fare una cosa. E io mi
sentivo male a sentire queste cose. Ho avuto compagni di scuola da
schifo, insegnanti stronzi come loro, non mi hanno mai trattata bene e
chi all'nizio che mi conosceva sembrava così, come quel
ragazzo
alle medie che invitai in pizzeria, poi finivo sempre per restare sola,
cornuta e mazziata come fossi feccia. Tu, tutti quanti qui mi fate
sentire come là fuori e pure vi vengono in mente
stronzate... se
io avessi voluto fare roba con qualcuno tanto non provavo niente,
guarda, meglio andare con un gigolò e pagare. Se devo vedere
gente che non vuoloe passare del tempo con me, ma a scopare si, meglio
pagare io il tempo di qualcunoma senza sesso, visto che non sono
iltipo... e quindi alla fine ci rimetto sempre io!! mostra un
pò di pelle e arriveranno tutti, eccome! eccome il tempo si
trova.... ma mostra anche solo un pò della tua
profondirà
e fuggiranno tutti. Ti chiameranno strana, non comune, ambigua, fuori
di testa...Mi trattate tutti come odio, da piccola sognavo il mio
posto, un gruppo di persone che .... non ci sarà mai niente
di
ciò, così come una casa per me. setnirsi a casa
ed essere
a casa sono due sentimenti diversi. E nessuno di questi comunque
è in me per stare qui. Tutti volete la gente intorno a voi
plasmata come la volete..."
"..."
"Perchè voi non
volete rogne, voi... come i miei che non amavano i fastidi e i
problemi, e avere figli problematici, che mi si ordinava di cambiare ed
essere... chi dovevo essere? Sarebbe stato meglio se fossi morta da
piccola, o anni fa, così da togliermi tutto questo dolore e
sofferenza e risparmiare a tutti voi beoti del cazzo fastidi e problemi
della mia esistenza!!"
"..." guardando fuori dalla finestra come se aspettasse qualcosa
"NOn ho mai smesso di desiderare di andarmene. Nelle altre esistenze
dei piani paralleli magari sto tentando di farlo, sperando nel profondo
di andarmene subito, on venir scoperta preso e così trovare
pace. Non ho avuto nenache un aiuto da due imbecilli che dicevano di
essere miei amici e poi per chiedere l'unica cosa che desideravo
così da non soffrire più... non sia mai!! Solo
frasi
buoniste del cazzo. E io ho continuato a soffrire, dopo averli mandati
a cagare per tante cose la gente della mia città ha
continuato
per lavoro e corsi a trattarmi da schifo, ho soffferto, mi hanno
sputato in faccia e combinato cose, ho sopportato e ricevuto niente. Il
mondo non mi ha dato niente in cambio e loro con la faccia di bronzo a
dirmi che pensare che il mondo mi dovesse qualcosa, come fossi come
tutti loro che volevano soldi, figli, potere, visibvilità e
altro... le poche cose che desideravo erano così enormi,
impossibili, difficili da avere...? Avere qualche amico come Charles
che non ti sputi davanti e dica stronzate dietro è
impossibile?
Il tempo di qualcuno? Lui... per quanti difetti avesse era sempre
pronto a passare del tempo con la protagonista, a cenare o pranzare
insieme, a fare tremila cose e quando cèra da esserci lui
cèra, così come per lui lei. E si,
quante volte mi
sono chiesta cosa significasse il modo in cui la tratta e la consola e
che cosa significasse nella realtà avere qualcuno
così,
ma poi dopo Rò non me ne è fregato
più... non
avrei avuto nessuno vicino così, niente di quel qualcosa che
creevo poter avere dal mondo....Vivere dei domani che non ho mai visto
o vissuto? Affezione di qualcuno da essere al mio fianco
perchè
sente di volerlo... e non vivere neinte di ciò che ho
provato
con Rò. HO compreso solo di aver provato solitudine,
mancanza,
dolore, ingratitudine degli altri nei miei confronti, un senso di
degrado dentro pauroso le volte che mi sono arresa a cosa gli altri
dicevano che dovessi fare di normale... per tutti il tempo che era mio
amico non ha fatto altro che rompere per avere quello. Accusandomi di
non amare, di non voler dare l'affetto che tutti davano, di essere
cretina a non voler fare... come se fossi io solo la stronza frigida
cagacazzo... ne lui ne altri mi hanno mai ascoltata e poi sentendomi
dire certe cose capivo che la gente non mi conosceva o peggio non mi
aveva scoltata... ogni volta che diceva quelle cose non così
dirette ma il succo era quello... e poi come mi sono sentita dopo che
per quel tempo che ho abbozzato per non sentirmi dire ancora dz tutti
che non valevo niente perchè non ero come le altre... quando
non
ha avuto niente perchè ero rigida, nervosa, desiderosa solo
di
andar via e non farmi toccare, che no nsentivo niente e che lui non
avrebbe scopato mi ha lasciata sola a vestirmi e mi sono sentita...
è stato denigrante, vergognoso... ecco cosa mi
è
rimasto! Ma pensi che valga per gl ialtri? NO! LORO VANNO AVANTI A
VIVERE, IO SONO RIMASTA NELLA MERDA SENZA AVERE IL MINIMO CHE LORO
AVEVANO!!"
"..."
"è esattamnete
come i miei, con
quei due... ancora quei due
continuano a dire boiate!! Zay e Ric e le loro stronzate positive e
buoniste... continuano a scassare con l'idea che tutto va per un motivo
e che forse è un bene... è un bene la mia
situazione del
cazzo e che secondo loro non cè niente di male e tutto si
risolve... NON Cè PIù POSSIBILITà,
GRANDISSIMI
STRONZI! COME SE L'ETA', LA MIA MALATTIA, TUTTE COSE NON VALESSERO E
BASTA PENSARE CHE CERTE COSE ACCADONO PER VOLTARE PAGINA E VIA... MA
ANDATE A FANCULO, COSì MI FATE SOLO CAPIRE MILLE PER MILLE
CHE
NON MI AVETE MAI ASCOLTATA NE NIENTE, NON E' PER TUTTI E IN TUTTI POTER
AVERE QUALCOSA A QUALSIASI ETA' O SITUAZIONE.... ancora continuano a
perseverare con l'idea di merda che
tutto può andare bene perchè a loro bene
o male o
è andato nel giusto verso di loro... perchè
giustamente
è per tutti la cosa!! E mi domando quando cresceranno di
testa
per capire che in questo fottuto mondo non cè niente per
tutti
quanti? Credono seriamente che le cose come sono andate a loro vanno
per altri... ah! guarda qui, me... sono scappata come una merda,
è così che a volte mi vedo, sernza affrontarli ma
sai una
cosa...!?! Cosa cèra da affrontare se ho urlato, parlato,
pregato, battuto i piedi a terra per cercare di farmi ascoltare e che
fossi vista... io, non la finta... e non è servito a niente.
Tutta al mia intera vita e per seguire quel qualcosa in me che ha
spinto le mie azioni e i piedi, sono scappata... e ho concluso cosa?!?
Per sentire te e tuo fratello ho messo una finta al mio posto e qui mi
sono ritrovata in un altro ambiente in cui non ci so stare, in cui non
sono vista come me, ma coe tutti si aspettano e... nessuno, alla fine,
accetta me come sono da arrivare a dirmi di cambiare. Dagli uomini che
sono scassapalle, ai ragazze, i veterani, che dicono che sono dura e
cattiva e non è da me, a... fino a te, che hai osato dirmi
di no
n essere me perchè a te non piaceva... per poi scoprire che
non
siamo più amici per le vostre stronzate ornmonali del cazzo,
invece di parlarne tra l'altro, cacciandomi come un cane merdoso e
facendomi sentire da schifo... e ritrovandomi a star male, accusata di
cose, e capendo che oltre tutto ciò che mi ha resa
così
rovinata, devo pure avere sembre sbattuto davanti il fatto che non la
dò a nessuno e quindi credo fastidi... cosa ho dentro,
quanto
soffro e altro no! Ho lasciato un'altra al mio posto e mentre quella
vive, io sono qui a rovinarmi l'anima come là, a che pro?
Madame, Milan, tu, gli altri mi si accusano di non approittare di
quella cosa che ho di nascita come se fossi stronza io, per poi
scoprire che lei che mi sostituisce è stata incontrata dalle
merde che mi hanno rovinato la vita e... a loro piace! Ha contatti con
loro e io non me lo aspettavo e non l'avevo preparata su chi evitare...
e Milan mi è venuto a dire -dai, magari lei se la spassa e
vive
la vita che tu non hai avuto- non rendendosi conto del male che mi
faceva..."
Si andò a sedere indispettita sul divanetto prima della
porta,
affiancato al muro, mentre lui restava al centro della stanza.
"sono venuto anche a parlarti di questo... della tua famiglia..." fece
lui serio e con un atteggiametno molto tirato
"... eccatè" bofonchiò di rimando Lia adirata,
fumando
tantissimo con boccate più profonde "annamo bene... che
è
successo, le hanno detto qualcosa e lei mi ha contattata per..."
"l'hanno scoperta..."
"..." Lia trattenne un respiro e mancò un battito, restando
a
bocca dischiusa dallo stupore, guardando davanti a se, come la libreria
contro la parete di fronte, e vicino a sè, alla sua destra,
poco
distante, la porta da cui si sentivano rumori della vita dello Chateau,
ma lei pareva come perda con gli occhi, come quando era in
dissociazione, ma con lo sguardo tormentato
"Sono venuto, e ho deciso di affrontare la tua ira per questo motivo.
Ha contattato lo Chateau, con il numero speciale che le avevi dato,
disperata perchè hanno scoperto che lei non è
te...e..."
"come... come è potuto accadere! Avevi detto che la plastica
facciale era perfetta, che come l'avevamo preparata era perfetto, che
tutti i dati clinici erano stati..."
"ho sbagliato..." tagliò corto lui, mentre lei squadrava
solo
spostando gli occhi fumando rigida, con il petto che si alzava e
abbassava per l'agitazione "non ho calcolato una cosa, quelli come
te..."
Lia sussultò e lo fissò stavolta voltando il
capo.
Sembrava terribilmente impaurita e in preda ad ansia. Lui
continuò il discorso.
"COme avevamo studiato, quella ragazza risultava te sotto molti punti,
a aprte i danni dell'esplosione... erano veri su di lei, scappata da
anni di abusi e con i traumi veri della sua vita del peggio della
società. L'abbiamo scelta poer il corpo simile, il viso che
modificato dava più risultati certi, il fatto che fosse
italiana
e la voce niente paura, sopravvissuta a un taglio della gola, aveva
già di suo problemi vocali, ha accettato però di
ulteriori modifiche fisiche così da celare..."
"si, loo so bene, lo so..." fece lei nervosastringendo forte con le
dita il bocchino
"ma non abbiamo calcolato delle cose. Per far fare a me, abbiamo spinto
le analisi della tua personalità originale verswo le sue,
entrando dei database e cloud sanitari, compresi i medici che ti ebbero
in cura. Con le modernità la gente no tiene più
niente di
fisico, tranne quelli come te per avere un backup anche cartaceo o
fisico... e così ecco la magagna, come la chiami tu! Nel
centro
di analisi dove andavate sempre, per analisi di routine, e stranamente
non si sono accorti dei tuoi valori di diabete, di..."
"lo so..."
".. fammi finire! Abbiamo spacciato con i nostri inferiri che l'hanno
portata nella tua città, lei come curata anche da quelle
cose!
Infatti tutte le tue malattie e problematiche erano sparite o lei un
pò le dissimulava, l'hai addestrata apposta, ma comunque il
normale periodicamente va fatto... non ho calcoato, colpa mia, che
alcuni centri clinici minori potevano tenere conservati vecchi prelievi
e analisi ahce se non creedvo possibile...e alla fine però
quello che non immaginavo è accaduto! Si sono accorti ancora
non
è chiaro che il nome e dati della tua personalità
originale non combaciavano con i vecchi, non so bene ma hanno riapreto
le vecchie analisi che guarda caso tenevano conservati e... si osno
accorti che molte cose, dal gruppo sanguigno a..."
"quindi l'hanno cioccata" fece lei laconica
"in pratica si... da questo, essendo tuo padre a fare sempre tutto..."
"e quando mai! non cèra mai modo per me di fare qualkcosa da
me,
anche da adulta, che fosse medico, documenti o... doveva fare lui e se
mi azzardavo a fare qualcosa montava il delirio e il casino
perchè sbraitava furente che facevo le cose di nascosto, che
ero
vergognosa da nascondere le cose..."
"... e ha continuato pare, perchè ritirando lui le analisi,
lo
hanno messo a parte della cosa ed è corso a casa furente,
urlando che cèra una truffa o qualcosa del genere, quando
lei ha
chiamato e cè la registrazone che ho sentito, parlava veloce
e
in preda ad ansia e si capisce poco di tutto in senso cronologico....
comunque, pare che aveva tutta la tua documentazione cartacea vecchia
di tutte le tue malattie dalla nascita, dalle allergie e problemi
di...."
"si, si... conosco quella carpetta, fin troppo bene..." iniziando a
fumare per nervosismo portandosi l'intedno dell'indice e medio che
tenevano il boccino al centro delle labbra in perpendicolare, mentre di
solito lo faceva di lato. QUindi stava adando di matto, lui comprese.
"Pare che tuo padre l'abbia aggredita e fatto mille domande, e abbia
cercato di ocntattare tutti quelli con aveva nei contatti all'epoca...
è fuori di sè e pare non accetti la presa in
giro,
già la questione che sei spuntata a caso dopo che ti avevano
dato per sparita o morta..."
"Quello siete stati voi a dirmelo. Solo perchè avevo
espresso
l'idea che nelel mie preghiere, che non sono servite a un cazzo, avevo
desiderato dare ciò che avevo, dal corpo a tutto il resto, a
chi
se lo meritava per io morire... o sparire, sarebbe stato meglio
così niente reincarnazione... ho constatato che questo mondo
è solo merda che nonostante tutto non vuole cambiare, quindi
perchè io devo continuare? lascio tutto a voi, ho lottato e
combattuto abbastanza..."
"..." sospirando "Cosa dobbiamo fare... sono venuto per questo motivo,
anche se non volevi vedermi, perchè devo sapere che cosa
vuoi
che faccia!"
"TU niente....! Adesso prenderò in mano io la situazione. E'
chiaro che è necessario mettere la parola fine a tutto,
ossia
alla mia identità originale. Che tutto sia terminato per
sempre.
E' chiaro che non mi sarà mai possibile scappare da catene
chiamate famiglia! Tu appartieni a loro e con loro devi crepare, ancora
di più badare a loro perchè è gisuto.
Sempre le
frasi del cazzo che ti hanno fatto nascere e ti hanno cambiato il
pannolino, cose per te... ed è obbligo che tu sia schiava o
schiavo con loro, anche se per te sono estranei..."
"Infatti non hai pensato
a loro o hai
provato nietne in questo periodo
con noi, tranne per i tuoi incubi o la paura che ti odiassero...
questo tuo terrore o paura viscerale come quando andasti da
Zay,
che potessero considerarti con odio,r abbia e simili, perchè
scappavi e cercavi la tua vita... che ti viene la tremarella al
pensiero di essere etichettata negativamente o con odio... non te ne
liberi e solo sentire la tua famiglia ti fa venire un infarto. Non hai
vissuto niente per loro, per le pressioni e il terrore del giudizio, e
per quanto Rò sia stato un imbecille ad agire in quel modo
con
te nonostante ti dovesse conoscere non vuol dire che tu hai colpe. E
con i tuoi. E'
così che le famiglie agiscono mentalmente sui figli... la
mia
famiglia non accettava molto che entrambi fuggissimo dalla vita che...
per noi non andava bene. Ma ho comprato a mia madre cosa voleva da
sempre, l'appartamento e molto migliore di quello che sognava con i
risparmi, vive una vita borghese, lei e mio padre stanno bene e sebbene
a volte tornino nella vecchia casa per l'estate per vivere come prima
come un ritorno al passato, alla fine non ci odiano. E regaliamo loro
cosa vogliono. Non siamo così in conflitto da provocarci per
le
delusioni che provavano, cosa hai tu. Erano così assillanti
e
asfissianti con frasi e concetti da far star male...?"
"Chiamerò io
lei più
tardi, è chiaro che andranno
a fondo della cosa. SOno eremiti e orsi del cazzo, tutti, se non sei
del sangue sei merda. proprio così, ci hanno cresciuti in
questa
maniera e poi pretendevano che io mi facessi sposare da un
tizio
che doveva entrare in famiglia e dare loro nipoti. Mi obbligavano a
mentire in modo merdoso, tenere tutti lontani, stare isolati e poi
rompevano il cazzo che volevano i nipoti. Come si apsettavano che
crescesse qualcuno pressato a quel modo con i contatti umani? Loro, che
prima ci
facevano stare soli tranne scuola e stronzate della musica, ma
dicevano peste e corna della gente anche se loro erano uguali, e
pretendevano che cercassimo fidanzati efidanzate. E
perchè!?! Perchè stare soli è brutto!
Patetici! E
ora fanno pure casino perchè hanno riavuto cosa
consideravano
loro... vorrà dire che Lia sarà morta per sempre.
In
fondo non ne ho bisogno, della mia idendità reale e
originale.
Posso sfruttare la prima Personalità creata alla scuola
media,
MariaElisa Ferguson, o usando cognomi come Croce o Portini, con nomi
del tipo CORNELIA, Cordelia, Clelia, Lianna, Coelia, Aurelia..."
"Che sarà mai... per persone come te è importante
avere
personalità base per cosa devi fare... sei scappata dal
mondo
creando le tue nei mondi che hai creato. Dalla prima
personalità
inglese, la Ferguson, a tutti gli altri. E ora li rendi reali a tutti
gli effetti con documenti e..."
"...immaginarsi qualcun altro che non si è mai stato o si
pensa di essere, altro la strega che avete creato...o una me
di un'altro piano o mondo parallelo, uno dei tanti, per cui io valgo
e... ho potere dove non ne ho, ho forza e potenza dentro... ove io non
mi
sentissi inferiore, un rifiuto umano, come ora che in confronto ad
altre mi sento
uno schifo, non avere nessun potere, nessuna importanza al mondo, e
anche solo nell'immaginare di aver e potere, di valore e volere di
più su
quelli, per un attimo, ppo avrei toccaot un punto incoscio in me... mi
metto davanti alla mia inutilità come essere umano, talmente
tale che sogno di essere pure una stronza...avere il potere di fare
qualcosa.." fumando, tornando a portarsi il bocchino di lato, con il
braccio sullo schienale del divanetto
"..."
"... più sollevata e mi sentivo forte, anchì'io
avevo le
mie forze adesso, combatti ocn me adesso, fai adesso, reagisci... ma io
valgo quanto o più di te..." come persa nei suoi pensieri
"e anche di dimenticare le paure e lasciarsi andare per vivere qualcosa
di normale, la vicinanza di qualcuno che..."
"Cosa vuoi" fece lei quasi infastidita dal continuo del discorso, come
ridestandosi
"Voglio discutere di quella volta..."
"ma smettila!" alnzandosi dal divano infastidita "non ho nulla da
dirti..."
" io invece si... mi hai ucciso il cuscino, affumicato la porta,
evitato, e mi consideri negativo come chiunque che ti ha fatta
incazzare... ma non posso dirti scusa, per il semplice fatto che il mio
modo di fare era solo per..."
"AH! non ho intenzione di perdere tempo con te e le tue scusanti
inutili... volete un mondo migliore, aperto, giusto, dove le persone
dicano chiaramente cosa pensano e sono e si confrontino con altri
magari per capire errori e sbagli.... ma non tu... tu!... TU, non
chiedi scusa...." andando di frotne da dove era seduta, alla libreria a
destra dell'entrata.
"Ti ho già spiegato che volevo solo evitare fraintendimenti
e situazioni che...."
"MA PER TE!" urlò lei irata, dandogli le spalle, con gli
occhi
verso la libreria, gli scaffali e i libri, e lui si accorse che stava
fissando, così pareva, la trilogia di Ring, spiral e loop,
quella che per lei aveva molte cose interessanti, più di
matrix
a suo parere. Che considerava scopiazzata forse da quest'ora
più
i due manga di genere fantascienza e cyberpunk con cyborg e concetti
filososfici e introspettivi. E più dei contetti di the
matrix,
per lei veniva prima la trilogia, i romanzi, di Ring. Tranne
alcuni personaggi zozzi come li definiva, ma adorava quella serie
dell'autore giappone e a volte lo usava per predere cose nei
suoi
ragionamenti. E a fianco la serie di trenta volumi di quei gialli dove
compariva quel Charles.
"Cosa per me..."
"per te... per me non ci
sono
fraintendimenti o altro! Seriamente da
cosa sembra, per quello scherzo per scoprire che avevi le lentine e non
eri Milan, hai avuto come i flashback del vietnam? Comportandoti da
stronzo, buttandomi fuori, parlandomi sempre rimproverando... niente
discorsi da UMANI dicendo cose giuste e con tono di voce corretto,
invitandomi in modi cortesi a cambiare abitudini con te, a... fanculo!"
"Ho ritenuto fosse il comportamento migliore..."
"Stronzate! Eravamo amici cazzo...."
"E tu, non puoi
pretendere, credere,
che ti si possa amare solo come
vuoi tu!" facendola irrigidire da volta re col capo, mento verso la
spalla sinistra ma senza guardarlo "... non esisterà mai
cosa
desideri! NOn ci sarà mai nessuno che ti amerà, e
ameròà itnendo anche amicizia
ovviamente, come tu
desideri da rifiutare ciò che non può vivere.
Questo
è il punto. Puoi arrabbiarti quanto vuoi, puoi offenderti
quanto
puoi, ma non esisterò mai nessuno che possa amarti
come tu
desideri perchè, qualsiasi sia la ragione, ti è
difficile
e di sofferenza, sopportare qualcuno per amare ed essere amati..."
"non dire cazzate! quello non è amore!" dando una pedata
alla
libreria che fece tremare lui perchè alcuni volumi in alto
tremarono e temeva potessero caderfle in testa, mentre lei restava
testardamente a dargli la schiena
"Che ti piaccia o no,
Lia, per
l'essere umano quello è amore. Significa anche fare sesso se
occorre perchè è una insita nell'animale, quello
che
siamo. Sei rimata bruciata così tante volte riuscendo
però a no nfarlo mai con nessuno ma di fatto non hai vissuto
niente e seppur è stato da cretini cosa Rò ha
fatto da
farti peggiorare tutto in te...Anche
se per te è solo compromesso, un dovere quasi, un obbligo
visto
che lo fu per te ed è stato cosa sappiamo, sarebbe anche
giusto
che tu facessi pace e patta con la cosa e accettassi che quello
è amore. Per non sentirti
sbagliata, inferiore alle altre con cui ti mettevano in competizione,
di non essere quella della famiglia, in gereale visto che tutti anche i
parneti che vedevi poche volte ma sapevano sempre di te.... e poi lui.
Per non sentirti dire più che non amavi, che non volevi bene
e..."
"SMETTILA!"
"Invece no! Sei
arrabbiata con mio
fratello e Madame per averti sempre
pressata su ripercorrere i tuoi passi di isolamento... hai scelto di
allontanare tutti, da Rò a Zay e Ric perchè eri
delusa,
amareggiata, offesa da certe cose e hai detto basta! Tu parlavi di te
ma loro sempre a dirti cose come se non ti conoscessero o non capissero
che le frasi che vanno bene per altri o tutti... non sono per te! Come
per Rò, che non ha visto te e il tuo star male, che
è
andato avanti imperterrito e invece di vedere e capire, di parlarti se
ne è andato scocciato lasciandoti là senza
dignità
e altro per tirarti su. Non saresti stata
più sotto altri, ti bastavano i tuoi... ti sei sentita
trattata
come un cane con ordini su cosa fare e come metterti, sulla sua rabbia
perchè eripiù scazzata e annoiata che cosa voleva
lui,
oltre che terrorizzata e non desiderosa di qualcosa che dall'inizio gli
facevi capire che non ti piaceva. Non ti biasimo per gli attacchi di
paura che ti vengono o le tue fughe quando vedi che qualcuno
mette piede troppo vicino alla tua zona intima. Un pò come
quelli al bar dell'albergo dove tu e Zay stavate, che ti sei bloccata
per qualcosa di strano che avvertivi appena visti, ti sei raggelata un
attimo
entrando e vedendoli e hai iniziato a sudare freddo, hai avvertito
qualcosa che non ti piaceva... La cosa triste di tutto quanto
è
che tu sei una delle poche che vede in modo aperto, libero, giusto il
concetto sul sesso e amore fisico ma per gli altri. Tu lo rifuggi e
odi, ti orripila letteralmente l'accoppiamento degli animali e cosa
deve accadere per ottenere queli ormoni del piacere che, come dici tu,
sono solo sfogo fisico. IN realtà credo di no, ma..."
"Già, tu e tuo fratello siete grandi conoscitori delle
cose...
come quella tua amichetta con cui sei stato che ti sei
portato
qui... quella segretaria fastidiosa che mi odia..."
"La mia relazione con lei
non fa parte
del lavoro. Era stato tempo fa e
solo perchè è una donna che merita. In effetti
come te e
altre, vale più di molti dei gruppi delle leggie di cui
faccio
parte, che giudicano sempre gli altri perchè esterni che per
le
qualità oggettive... non le
piaceva più la vita militare per le sue... contaddizioni e
negatività e così, essendo capace e abile, le ho
chiesto
se le andava un lavoro. Si occupa di ogni nostra cosa da appuntamenti a
relazioni pubbliche per telefono e documenti, ma non ci segue mai e la
vediamo poco e ammetto che è deleterio perchè
parlandole
poco ci dimetnichiamo appuntamenti e tutto... su quello hai ragione...,
cosa
che ti fa sempre dire che dovremmo trovare una moglie... ammetto che
non ha quei compiti perchè a volte sa essere troppo..."
"Si, ricordo bene
dall'inizio il suo
sdilinguirsi per te! E pensavo
fosse per Milan ma come epr altre cose la sue espressione e il suo modo
di fare, chiaro segno che non era verso di lui e... AH! Comunque, non
mi interessano i tuoi interventi anche se hai esperierienze da dire la
tua! E' assurdo sentire un amico, NON AMANTE, che si fa piccato
così perchè... che schifo! Sono tue, non mie!
Quindi
basta!"
"Già abbiamo deviato... non puoi pretendere, obbligare me e
altri, non importa cosa si prova o meno, a fingere che..."
"AH AH Ah AH" rise lei
andando verso
la aprete opposta alla porta,s
enza mai guardarlo, ma con una risata quasi amara "è proprio
vero, IO, sempre IO, non troverò mai qualcuno che possa
restarmi
al fianco dandomi rispetto e considerazione se c qualcosa che posso o
non posso fare! Avere amici? MAI, perchè poi come dicono i
film,
libri e altre storie del cazzo e tutti ci credono, NON
POSSONO
ESISTERE AMICI DI SESSO DIVERSO, deve esserci sempre il cazzo di sesso
in mezzo! Dare!Dare!Dare!....
L'amarezza della vita umana è che io non
volevo UNA sola persona, quella stronzata della persona speciale unica
e tutto quanto... io volevo vivere tra persone! Poi decisi di vedere se
ce ne fosse una, almeno una... ma non cè altro che amarezza
in
questa vita fottuta, io stavo sola, isolata, in una vita piatta e de
merda perchè quegli orsi dovevano vivere lontano dalla
gente! La
gente fa schifo, la gente è una merda! E io per credere che
il
mondo in cui credevo prima delle medie potesse darmi qualcosa, Zay e
Ric a fare i moralisti del cazzo a cavolo loro però
perchè prima erano tutto pro tutti, appena ho detto quello
-ah,
non puoi pensare queste cose-. Ma andate a fare in culo tutti quanti.
Solo Milan mi è amico ma il resto per me è
invivibile e
ora tu... AH AH AH ....Ho toppato in tutto e questo solo
perchè non è da me per la vita privata fingere e
mettere
una maschera! Io volevo..."
"Già come quella canzone di Rzeznik .- Loro non mi
conoscono,
perchè io non sono qui. E io voglio un momento che sia
reale , voglio toccare cose che non riesco a
sentire. Voglio
tenere duro e sentire che appartengo a qualcosa. Come può il
mondo volere che io cambi. Quando sono loro che rimangono gli stessi,
fingendo.NOn possono spezzarmi finchè io so chi sono. - E
poi la
parte che non dirai mai a nessuno. -A qualcuno. E tu vedi quello che
loro non
vedono ma. Tutto ciò che volevi, io potevo esserlo. Ora mi
conosci e io non ho paura. E voglio dirti chi sono.- E..."
"...voglio un sentimento che sia reale. Voglio raggiungere cose che non
sento! voglio fermarmi, e sentire di appartenere a qualcosa! Loro non
mi conoscono... ma io sono ancora qui!.." cantando il brano con
amarezza.
"La tua pretesa..."
"LA MIA PRETESA!?!" si volto irata a fronteggiarlo con rabbia "come
osi, tu che usi le persone con tuo fratello..."
"Io non uso per cattiveria, ma per il Sogno di un mondo..."
"E IO SIIII!!!!!???? Un mondo che non raggiungerete mai!
Perchè per fare ciò
che tu vuoi, con tuo fratello, dovrete vivere tre vite complete e devi
ringraziare se riesci a vedere UMANI! negli ultimi decenni con lentezza
le donne hanno raggiunto finalmente più diritti paritari con
gli
uomini ma solo nei paesi di primo mondo e molte volte si scopre che non
è completa la cosa. Professionisti identici come
qualità
e capacità ma... lo stipendio si scopre poi che è
differente. Permessi e premi, tutte le cose gli uomini hanno o non gli
si dice che rompono per diritti per badare ai figli come le donne...
E poi le
altre figure smerdate ogni istante!NO, no... ancora cè
merda nel mondo sul valore delle donne e non
puoi negarlo! Finchè la feccia delle generazioni
più
vecchie di noi è ancora viva e peggio quelli della nostra,
equiparo te e Milan a me visto che con lui differisco di un paio di
anni e con te cinque.... quelli della nostra infarciti di schifo dagli
adulti la pensano uguale e smerdano questo mondo... quando, quando
pensi che il mondo sarà meritevole e giusto? Io non ho avuto
speranze e avevo ragione...Quando
l'umanità sarà umana? Dopo millenni siamo sempre
là! Quindi smettila di pensare al bene! Lo vedo
già su di
me... speranze fallate, desideri bucati come palloncini..."
"L'amore non è come lo vedi tu..."
"STAI ZITTO! " ma iniziando a tossire, dando copi di colpi per
liberarli come se fosse oppressa da qualcosa da dentro, con un suono da
qualcuno con una polmonite, come gli pareva sempre quando la sentiva
star male
"Aspetta..." disse prendendo una sigaretta da quel tavolinetto e
dandoglielo con uno zippo dei usoi, che trovava però sempre
tra
le sue mani e la rimproverava per questo, essendo pezzi di pregio, per
poi vedere che prendeva sempre quelli dalla scrivania dell'ufficio, non
dicendo più niente. Non toccava mai quelli della collezione
ma
quelli meno di valore che lui teneva in cassetti appositi.
"..." dopo aver respirato profondamente con dei suoni che parevano
cigolio a ogni inspirazione ed espirazione, gli prese di mano c on
rabbia gli oggetti e si voltò, dandogli la schiena
tenendosela
stretti tra le mani "stai lontano da me!" accendosela da sola guardando
i libri dell'altra libreria, tornando a parlare con rabbia. "Come osi dire a ME che l'amore
non è come lo vedo io?!? Io che
sono la prima ad aver portato qui il concetto che l'amore non
è
solo uno, coppia e scopare. Sono io che ho portato il concetto che
l'amore può essere qualsiasi sentimenti in qualcuno verso
qualcun altro, e sotto la parola amore cè amore genitoriale,
filiale, d'amicizia, di pari, di amicizia tra sesso diverso come me e
Milan per esempio ma la gente pensa che non è possibile
avere
amici maschi per chi ha una vagina, tra compaesani, tra..."
"Lo so! So che hai cercato di far sbiadire le sicurezze su certe cose
della gente..."
"Per tutti è bianco o nero. L'amore è solo per il
sangue
o sesso. Non cè altro. Una persona o è come la
società dice che deve essere o è da deridere ,
trattare
male, allontanare... questo è il mondo là fuori e
un
pò ancora qui! Mai, mai vedrai cosa tu sogni! E sai
perchè...!?!" andando verso la finesta ampia che dava sulla
zona
anteriore dello Chateau, a guardare la vita dello stesso da un punto da
osservatore, come faceva sempre. Con sguardo addolorato, fumando questa
volta tirando più boccate in una volta.
"A meno che non si fa come DIo... già!" fece lui ma con la
parte finale come scherno, con una sorta di risatina finale
"Ah, ghigni!" fece
amaramente con una
smorfia delle labbra dopo aver
soffiato via il fumo ancora con evidente dolore ai polmoni, facendo
colpi gutturali per liberarli "bello sentire le frecciatine su qualcosa
che è seria. Questo mondo fa schifo da sempre eppure tutti
buonisti del cazzo! Quando quelli come me, esasperati, al punto di
rottura si scassano i maroni e fanno casino anche come in america,
urlando con armi in mano... eh, sono folli loro! Quando si raggiunge il
limite, poi sei fuori di testa tu! Non il mondo retto dalla merda...!"
con durezza, fissando la gente oltre il vetro. "è assurdo,
tutti
dichiarano che ognuno pensa come vuole, eppire quando non la pensi come
loro stai sbagliando. le persone, tra cui io, che mollano non
sono deboli, sono stanche, il cuore a pezzi e la mente consumata. io
non ho ceduto perchè ero stanca, ero stanca solo di
arrendermi e
mi si deve giudicare sempre senza mettersi nei miie panni, e sapere
quanto soffro... vattene, sei solo un fastidio e accusatore del
cazzo..."
"Ti prego... quando parli arrabbiata come una del volgo sai che mi
dà fastidio..."
"Tu e io veniamo dal volgo... e sai anche tu che come le bestemmie
parlare in certi modi è come sfogarsi... e io non sono una
militare, una di voi... come per là fuori quando
dò corpo
a Veròna, io sono fuori le regole, no? Non è
così...!?" Quindi io posso....!" con un ghigno e un tono
provocatorio.
"..." lui sospirò e si rimise le mani in tasca "... vorrei
solo..."
"Ho già detto che con Teresa me la vedrò io,
sistemerò la cosa una buona volta! Che la mia
personalità
civile muoia una buona volta. Affrontarli... quanto lo vorrei adesso
ma... so bene, lo so, che mi verrebbe come da Zay, andando fuori di
testa per il terrore del giudizio, di ocme mi facevano sentire, mi
aggredivano, trattavano... niente sbagli, neanche minuscoli, non esiste
che si sbaglia, devi essere come.... se io vado da loro, lo so che
monterò un casino ma da parte mia e non servirebbe a niente!
Se
prima urlavo, mi disperavo, andavo in disperazione davanti a loro
mostran do come stavo e non serviva... a che serve, adesso? Lia deve
morire!! Che Teresa torni all'ovile e invece di Veròna, che
sia
la personalità originale a morire. Per sempre! lei doveva
morire
molto prima ma quando credevo con Phib che lui potesse aiutarmi, Zay mi
fece venire i complessi!! Cosa gli chiedi? Si sporcherà
l'anima
uccidendo qualcuno, anche con i suoi libri... e mi venne il rimorso,
dicendogli di non fare più niente. Solo che... dopo che gli
parlai mi diedi della stupida! Cosa gli dici non farlo più
quando NON poteva fare neitne essendo scherzo? Ero capace pur di morire
di accettare perfino di essere un sacrificio, sai come si leggeva e
raccontava dell'idiozia delle bestie di satana... tutti là
stupidi di cose che in realtà non erano, ma i giornali
usavano
quei temrini... "
"Sarebbe stato inutile. Per le qualità di un sacrificio, il
tuo
proporti e aspettare il momento non valevano... tanto è
vicino
il legame o di valore la persona scelta per certe cose e più
ha potere anche se tutti
di solito scelgono delle vittime esterne ritenute ottime... una vittima
che si presta alzando la mano tranquilla e desiderosa della sua fine,
non ha valenza magica... un sacrificio deve avere un significato.
Scegliere e dare un individuo in sacrificio ha dei dettami che..."
"Si, si... voi e il vostro occultismo... insomma, per me non
cè
trippa per gatti in nessun modo... che devo fare, gettarmi in un
incendio? In qualche macchinario? Che vita grama per quelli come me che
già di loro non hanno motivo di esistere..."
"stai ancora pensando al fatto che la tua prima di prima era un
fallimento per cosa ti dicevano e ti facevano sentire? Degli errori che
non dovevi commettere o eri una persona orribile?"
"Io sono un niente!! Un nulla! Posso cercare di fare mille cose giuste
ma nulla cancellerà cosa mi opprime dentro! Questa
è la
verità! Accettare il niente che ero prima mi è
impedito,
incubi e sogni e momenti in cui tutto mi torna alla mente mi castigano
ogni giorno... superarli, come!?! non ho niente per riuscirci! Bravi
quelli che riescono piccoli cari, facendosi famiglie, avviando cose...
io ci ho provato solol per il tempo di accontentare voi, ed
è un
supplizio!! Nessuno può capire cosè, cosa provo
vedendo
altri, assistendo a cose, rivivendo tutto e vedendo... gli specchi!!
Quanto li odio!!"
"Tu e il tuo odio per gli specchi! Sei giunta al punto da rivedere allo
specchio non te come vediamo noi ma come vieni in foto. Un
mostro
orrendo! Quando sei giunta qui eri quel che eri per le medicine, adesso
non più, guardati...! Ti struggevi per cosa non eri
più
di prima, e lo sei ora ma... lo specchio invece per te ti rimanda a
prima e non ne uscirai... E ora vuoi uccidere Lia di là
fuori!
Sei pronta per questo? Saperti viva mentre l'altra è morta?
E ancora che sei così rotta da non voler seguire
quelle
parole in cui speravi..."
"Tanto... tanto tempo
fa!! DA
Rò e Zay e Ric non è stato
più lo stesso! COn il primo ho solo capito che l'amore come
lo
considerano gli altri non è per me, per lui come per tutti
cè sempre un'altra dietro l'angolo se non la dai, che le
promesse di sto cazzo non valgono perchè appena si annoiano
ecco
che spunta un nuovo interesse e vai di corna..."
"detto da te che credi che lasciare libero l'altro di fare sesso e
avere altri legami è normale..."
"perchè è normale cosa dobbiamo vedere, di
promesse fatte
solo per avere un posto in società e poi dietro di schifo..."
"questo è vero, ma una relazione del genere e... mah"
"Io non ero niente visto che
non davo cosa volevano.... e se lo davo, poi finivo da parte
perchè..."
"Per uno solo non puoi credere che sia così per tutti..."
"Invece si! NOn hai
provato tu il
precipizio della tua dignità e tanto altro per tutto il
tempo
che l'ho conosciuto, aggiungendoci la famiglia ttuta e quanto fa schifo
che diceva che non ero femminile, carina, dolce, gentile..."
"stronzate"
".. che non ne trovaov manco morto uno e una volta allo
specchio
mi chiesi -ma così combinata per le medicine chi mai mi
vorrebbe
anche solo pe r una botta e via? ovviamente era solo per
schernire
me ma ai disperati e quelli che -basta che respiri- va bene uguale ma
io non sono così! NOn riesco e non sento niente sugli altri,
quindi perchè devo essere sbagliata io!?! Ecco
perchè per
come si sono sentita, trattata e
rimproverata, non accetto più ninete che io non voglia...
sono
stufa marcia da Rò e quelli come lui, di tutti, di
tutto
questo, come mi si trattava, come
una povera demente, che mi si diceva -ma sei stronza? Sei
scema?
Che cazzo dici? Cosa fai?- E tanto, tanto... che dopo cosa
sentivo da Zay e Ric ho detto basta! Avevo deciso di credere a cosa
diceva come ulteriore piano di realtà e vedere come andavano
le
cose, che forse cèra qualche risposta per me... invece..."
"Ma ti comporti così anche con noi..."
"E voi come mi trattate?
Quelli che
fingono che vada tutto bene
nascondendo cose come se fossi scema, e parli degli altri non la vostra
messinscema di scambio, poi tu... trattarmi come facevano loro invece
di un dialogo sano... è per questo che basta! Tutti vogliono
cose, fingono o agiscono come imbecilli come hai fatto tu solo
perchè certe cose dal lato vostro è cambiato...
per me
non esiste nessuno speciale con cui condividere cose che voi chiamate
NATURALI!! Mia madre mi faceva sentire uno schifo già prima,
poi
mi ammalai proprio per come vivevo, e per come ero ridotta
per le medicine che mi avevano obbligato a prendere mi
trattava... come fossi l'ennesimo fastidio urlando che
dovevo stare zitta e non rompere, quando lei sbraitava tutto il giorno
per il suo lavoro... diceva che era un inferno vivere la sua vita,
quando a vederla era normalissima ma non voleva fare un cazzo, questa
è la verità. Il lavoro le toglieva riposo e
giornate
diceva e quando stava a casa... stava a casa senza uscire a guardare la
tv, basta. niente hobby, niente amici o persone da vedere, niente vita
secondo me che io avrei fatto al posto suo se potevo e avevo i suoi
soldi... sebbene tutto, lei guadagnava e qualcosa poteva comprarlo
almeno una volta al mese come una pizza ma no! Poter mangiare qualcosa
di diverso dal cibo preso direttamente dalle confezioni, qualcosa con
del sapore... NOn si godeva nulla
della vita, solo a casa a stare a rompere il cazzo con quella voce a
guardare solo la tv. Che vita grama! E io urlavo!!"
"se tutti avessero le passioni e interessi, hobby che hai tu, non
vivrebbe il niente che mi hai raccontato. io stesso non so affato come
facessero. E come rimasi quando ti mostrai..."
"già tu quel giorno, non Milan..."
"Lo so, grazie di averlo
fatto
presente" sorridendo, ma lei non fece
nulla, solo fissare con sguardo addolorato oltre la finestra "ti
mostrai scambiandomi con Milan perchè aveva un
appuntamento lo
Chateau stanza per stanza, e per cosa erano utilizzate, e ti feci
vedere
la vecchia sezione dei bagni e docce, e tu sorpresa e titubante mi
chiedesti se potevi usare la vasca, se ti era permesso e quando ti
chiesi perchè quella domanda, mi dicesti che non la usavi
mai,
non era possibile da te..."
"Si consuma troppa acqua, come la doccia... per poi sprecarne a
tonnellate per lavarsi a pezzi... quando si è tarati ma per
loro
era così, lavatrice e lavastoviglie no, consumano trippo, a
mano
tutto.... imbecilli!"
"... dicesti che la vasca era usata...Solo per le tende, per lavare
quelle e non le
persone, perchè si sporcava il bagno, come con la doccia. E
come
ti vidi quando ti dissi che potevi usarla tutte le volte che volevi
senza limitazioni e appresi dalle tue parole che non ti era concesso
mai e da piccola volevi giocarci con i giocattoli tipo navi e
sottomarini e paperelle. O quando ti dicevano che una pizza costava
troppo e non andava bene, così come tutti i prodotti da
forno
che adori ma non mangiavi mai, neanche da piccola. A scuola volevi una
pizzetta o altro ma invece ti davano le merendine confezionate che tif
acevano schifo... e poi manco quelle, per i medicinali non
dovevi
mangiare oltre
cosa ti dava il medico. Che torroni e meringhe non esistevano
più, ed era vero, solo i torroni morbidi che odi e niente
più meringhe perchè la gente non le mangiava
più e
restavi solo a sognare. Che guardavi i vestiti nell'armadio che volevi
mettere ma non potevi. E aggiungevi con una nota triste -e poi anche
se, per quale motivo dovevo metterli? Non cèra nessuno che
voleva passare del tempo con me...- Sei scappata su tuo impulso quel
giorno perchè come quella persona dell'opera magna avevi
deciso
di ribaltare le cose. L'amarezza quando parlavi di quell'opera e di
lei..."
"Ah! un'altra cosa che quei due non hanno capito!" arrabbiata,
poggiando la testa sul vetro "E' veramnete triste quando parli e
nessuno ti ascolta veramnete. QUando dissi che LUI dopo aver compreso e
si era salvato, aveva deciso di renderle omaggio, lei che non aveva
conosciuto davvero ma compreso, perchè anche altre persone
potessero sapere che esisteva. lei che era sempre rimasta sola.
Quell'opera è un viaggio in cui tutti gli elementi,
tutti,
degli esseri umani sono profondamente indagati. Insegna che
se
cè qualcosa dentro, anche se lo chiama amore, tutto si
può comprendere e che pensare che un trucco sia una vera
magia
mostra la capacità di apertura mentale della gente..."
"Allietare qualcuno e darle forza affermando di eseguire magie,
ringraziare per quel trucco affermando che fosse vera magia per cosa
riusciva a dare... lo so"
"...Lui non può impedire la sua morte nell’ultimo
incontro, seppur lui incontri alla fine la vera Lei. Ma tutto era
così troppo distruttivo che semplicmente lei
sparì. Anche
per il fatto che non l'avrebbe accettata nessuno...Di fronte a questoo,
sopravvissuto, non gli resta che rendere eterno il ricordo di quella
persona facendola conoscere a tutti, anche se.... la cosa che Zay e ric
non hanno capito dalle mie parole mi fa imbestialire. Ho sempre detto
che non voglio essere ricordata e ne simili. Sebbene mi sia lasciata
andare in rancore e infelicità per cosa non avevo, non
voglio
essere rimpianta. Non desidero essere pianta. E quando dissi del dono
che lui anche da Lord le fece, quel libro con cosa lui scrisse per lei,
perchè almeno lì lei fosse felice, se stessa,
viva anche
dentro, in vari vissuti dove non fosse sola e... esistesse davvero. La
cosa amara è che nonostante le sue belle parole, non credo
affatto che l'avrebbe accettata se fosse rimasta viva e che il suo
pentimento sfociato nelle storie è solo perchè si
sentì incapace. NOn la conosceva, era rimasto solo colpito d
cosa gli era apparso davanti che si sblocco sol ritratto. Sia per lei
che per me non cè storia, on ci sono possibilità.
E per
dire che comunque ammiravo cosa lui fece, anche un pò con
invidia, solo per quel dono di cuore... dissi a ZAy e Ric il fatto che
sarebbe stato bello sapere che qualcuno ti dava l'ultimo saluto con
qualcosa scritto di cui, su di te. Ma non hanno capito un cazzo. Come
sempre. Intendevo dire che era solo il SAluto, non un perpetum di
memoria. NOn ho mai smesso di desiderare di sparire, andar via,
evaporare dalle memorie così da essere in pace... ma
invidiavo,
solo per quel dono, Lei. Sebbene morta salvando in se il mondo che
aveva creato tramite dissociazione e visualizzazione, quel paradiso che
mai si sarebbe avverato, ma che lui riprese in sua mano e fece tornare
vivo e prospero.... la cosa triste è che lui per affetto
afferma, ha ripreso in mano quel mondo e ne è diventato Lord
per
proteggerlo, per farla tornare e riaverla al fianco per vivere felici
almeno in quel mondo... lui che non la conosceva e al solito ha visto
solo l'aspetto!! Ma ho provato un pò di invidia solo per
quel
dono. Sebbene alla fine lui volesse mettere a tutti i costi cosa lui
vedeva, voleva, credeva e via dicendo... e quei due scemi hanno osato
dirmi cagate sul ricordarmi senza aver capito niente... al solito io
non avrò mai niente di ciò che desiderio. Davvero
cosa
desidero e sognavo è così impossibile rispetto a
soldi,
potere, fama, famiglia, figli e via dicendo?!? Veramente è
così..." restando con altre domande in sospeso "io e lei
eravamo
così simili per tante cose..."
"... di come, esattamente come Babydoll, e me, Lei fuggiste
in altri piani e
mondi creati con la mente, rifugiandovi lì... e di come
vivessi
sola e disperata fra quelle mura perchè per come eri
combinata
per i medicinali e come era la gente con chi era diverso, non aveva
senso uscire... eppure ti vedevo baccagliare con gli uomini
perchè vedessero quel che tu notavi in loro e si
svegliassero.
Che vedessero che la vita andava vissuta in modo diverso da come
facevano loro. E tu sapevi perchè...Perchè avesse
un valore, invece di essere e
diventare come... così come il sesso. Sei l'unica persona
che
conosco che è aperta mentalmente su questo tema, che per te
obbligare l'altra persona a giuramenti e simili è come
mettergli
o metterle le catene e che se tu non puoi dare all'altra persona
qualcosa, non è giusto vietarle di viverle altrove. Lo so
sul
fatto che non faresti niente con chi ti sta accanto, ma non
è
troppo... non so, liberale, permettere all'altra persona di avere
relazioni quando tu non ne avresti, perchè viva e faccia
cosa tu
non vuoi dare? Che una relazione non deve essere, perchè tu
odi
gli obblighi a meno che non siano sentiti e mantenuti perchè
lo
si vuole, solo a due e se hai bisogni per le promesse non dovresti fare
niente per poi scoprire se si hanno amanti? IO..."
"Cosa cè di strano? Cosa è meglio, obbligare a
promesse
che alla fine l'altro non riesce a mantenere perchè non le
sentiva ma desiderava sfogare cosa aveva dentro ,con un'altra persona
con feromoni compatibili? perchè là siamo..."
"Si, la tua teoria dei feromoni compatibili, delle coppie che stanno
bene insieme tra altre perchè sono più
compatibili a
livello... ed è questo che
attrae come il concetto del sesso con... Diversi tipi di
pene
secondo le dimensioni...!?! Cosa era quella Lezione che hai fatto
l'altro giorno?!? Gli uomini si dividono in tre classi, come
le
donne e a seconda della grandezza
del loro lingam, il membro sessuale maschile vi sono diversi tipi di
vagina secondo le dimensioni... mi sono perso! Milan si sarebbe
divertito con quella Lezione, quello è sicuro, ma ho trovato
la
cosa davvero assurda dal mio parere! Seriamente credi che..."
"gli uomini
lepre, gli uomini toro e gli uomini cavallo... la donna,
secondo
la profondità della sua yoni , è una cerva, una
giumenta
o un'elefantessa.... sono solo concetti presi da una dottrina antica
per specificare le dimensioni dell'apparato riproduttivo e la loro
compatibilità... o sessuale,
dipende chi le chiama come... "con una smorfia della bocca indecisa,
guardando in alto a destra, facendolo ridere "E comunque non
è
niente di così assurdo! E' la verità! Tu stesso
quando ti
spacciavi per Milan mi raccontavi le poche, rispetto a lui, avventure e
di come ti era capitata una ragazza parecchio troppo... grande per te!"
con un verso di derisione e divertimento "Hai solo provato nei fatti
questi concetti...."
"Vuoi metterla
così!?! E' una
sorta di avvertimento ulteriore
per cosa non ti va bene?" fissandola malamente come a voler dire
qualcosa con gli occhi che lei comprese e si voltò
"Mi
vuoi dire questa cosa per metter chiaro che
tu... lascia stare!" fece lui sospirando osservando la stanza, evitando
il ritratto "Resta il fatto che continui a isolarti da tutti! E non va
bene! Per te e loro. Loro non ti hanno fatto nulla e non è
giusto che..."
"Parli proprio tu che ti chiudi nel tuo studio a dipingere o fare
cretinate che solo tu sai... e ti spacci per tuo fratello senza mai
farti conoscere... Sei proprio..." acidamente finchè non lo
vide
avvicinarsi e fece passi indietro col rabbia.
"TU...!! Sei quella che ho fatto entrare nel mio studio e ha
turlupinato la mia buona fede per vandalizzare la mia statua!!!" con
impeto di nervosismo. Strappando a lei un'altra smorfia di risa.
Dorde,
dopo che l'aveva scoperto,
l'aveva invitata nel suo studio, sotto la Casa della Lapidi. E appena
entrata era rimasta ferma a fissare tutto muovendo solo gli occhi e le
sopracciglia in un miscuglio di cose che lui non comprese. Poi
guardò la statua, ma la sua faccia sembrava quasi quando
stava
per fare qualcosa di stronzo a qualcuno, per liquidare la cosa con una
battuta, per chiedere perchè ci fosse una sua statua
lì.
"E'
solo una statua di Rimando. Sono
opere come quelle che trovi in quegli angoli laggiù di donne
e
uomini che hanno fatto molto per il mondo e ho ritratto in loro onore,
o di elementi importanti raffigurati da uomini e donne.
La statua doveva raffigurare altro in stile greco ma... un giorno
scambiandomi con Milan ti vidi a fare niente, invece di meditare, e
solo dopo un attento momento di capire che combinavi... ti ho vista con
gli occhi persi come quando dissociavi nei tuoi mondi... e lo stavi
facendo! Nonostante la base principale fosse rilassarsi col corpo e
usare la mente... invece a te serve muoverti nel corpo anche
dissociando! Sei negata con la meditazione...Un controsenso di
ciò che conoscevo che mi ha fatto
capire come tu rappresenti il contrario di tutto... è solo
una
sorta di monito per me quando lavoro... ultimamente ho pensato di
approcciarmi ad altri stili per osservarla e farmi domande..."
"Mh..."
con suono gutturale fissandola in modo particolare " E... dimmi,
dimmi... cè altro che rappresenta...!?!"
"Eh?"
fece lui fissandola dubbioso
"il concetto poteva non avere il mio volto..!?!. per questo chiedevo..."
"Le
statue greche hanno volti, tu eri l'esempio perfetto per il concetto
e..."
"Capito!"
chiudendo lì la cosa
voltandosi a sinistra e adestra con qualche passo, per poi fissare il
cavalletto con tela di fronte a loro, prima della statua, con colori,
barattoli di vernice a terra e altro "E dimmi, raccontami un
pò
cosa conservi qui... Quello per esempio, raccontami un pò
questo
ritratto di gruppo" indicando alla sua destra dietro la cancellata che
divideva lo spazio tra quello camminabile e utlizzabile e la zona dopo,
con i ritratti, segnando con un indice un ritratto con tre soggetti.
"Ah,
quello. Si tratta dei..."
iniziando a descriverlo con passione. Finchè non si
voltò
dovèra lei prima per parlarle viso a viso ma si
bloccò
raggelato. Era sparita.
La
vide correndo con gli occhi per
l'ambiente acquattata sula statua, precisamente aveva scavalcato la
base rettangolare per raggiungere la statua con lei seduta e stava con
le ginocchia sopra la base, vicino le gambe dellas tatua, a
reggere tra le mani un barattolo di
vernice che vomitava il suo contenuto a onde cascanti sulla testa
marmorea.
"CHE
FAII!!!" fece lui di getto allarmato.
Lia
si
comportò, e così
gli parve, come un gatto. Si voltò piano verso di lui con
un'espressione come si vedeva su di un gatto che lei chiamava stronzo
che faceva roba rompendo e facendo cadere come se andasse tutto bene,
a fissare come a dire -che cè, che vuoi- continuando a
tenere il
barattolo sopra la testa della statua che riversava colore.
"Scendi!
Che fai!!" avvicinandosi, imperioso.
Ma
lei, niente. Come un gatto stronzo
lo fissava in quel modo perpetrando la sua opera, anche quando lui si
era avvicinato alla base rettangolare e allungando la mano
cercò
di farla scendere. lei fissandolo negli occhi senza cambiare una
virgola, lasciò lentamente la presa del barattolo, che
sembrò attirato dalla figura di marmo come calamita da fare
un
Planf sonoro sulla capoccia, restando in equilibrio continuando a
perdere colore, che scendeva gentilmente per ogni lato della statua
dalla testa alle gambe. Un Blu che lui non aveva e si rese conto che
fosse una mischia. Sembrava un Blu Candy 2 metalizzato a vederlo in
quel modo e voltandosi anche se aveva il cavalletto a fare da
impedimento, si accorse che molti colori, dai base alle scatoline con i
brillantini e altri effetti che usava per le minuzie ed effetti
particolari, erano stati toccati. IN pochi minuti aveva mischiato
più roba, che scendeva come mollemente senza tempo scolando
sul marmo, sopra
la statua a coprirla.
Lia
fissandolo sempre negli occhi,
accentuò di un millimetro il sorrisino che prima era serio,
che
sicuro aveva dentro da voler sghignazzare, e con fare elegante, quasi a
prendere in giro gli spettacoli di Burlesque, si voltò e
scese
dalla statua, mostrando labbra più stirate come un sorriso
di
cattiveria che però cercava di mitigare.
"Lia!!!
Che hai fatto!! Come la pulisco!! Non verrà via da solo!!
PERCHE'!!"
"Per
motivi miei, seppur uno brillante
come te dovrebbe... arrivarci! Sai bene che odio certe cose, e seppur
tu affermi essere un omaggio simbolico a un significato prendendo
spunto da me, preferisco mettere in chiaro le cose che trovo
eccessive... e prima che tu inizi a urlare o incavolarti come
tu fai,
non tuo fratello, mi auguro che la cosa fosse solo questo. Un omaggio a
qualcosa che prima non consideravi e simili, non altro... Bene! vediamo
questi dipinti!" camminando accanto alla cancellata
"AH!
Tu ora mi aiuti a pulire questa
roba, non intendo lasciare la statua così e non ho voglia di
sporcarmi i vestiti quando sei stata tu.."
"Allora
spogliati!" seria e diretta
per poi fare un sorriso a ghigno carogno "Togliti tutto e inizia a
pulire, se aspetti ancora, si asciugherà! Dimostrami che
tieni
all'opera e il concetto, ripulisci dal mio visibile disappunto anche
sporcandoti ma rivendicando ciò in cui credi... "
"Mi
prendi in giro? E' un tuo test o
simile?" fece lui arrabbiato, voltando il capo verso la statua che
sembrava piangere in modo particolare blu metalizzato e perlescente
alla luce come avesse un velo sulla testa che scendeva fino alle gambe
"Cosa vuoi...."
"..."
lei si era seduta su sedie
particolari che erano presneti con braccioli prima come una regina e
poi accavallando le gambe e alzando il mento come una sfida, sempre con
quel ghigno carogno a guardarlo negli occhi "Dai, urla tutto il tuo
essere UMANO correndo a salvare ciò in cui credi e consideri
da
mettere lì, al centro, con il cavalletto davanti... io
osserverò la forza dell'uomo che salva e toglie lo schifo
che ho
riversato sopra per dire la mia..."
"Invece
sarai tu a pulire cosa hai
fatto! Ti ho portata qui, sei l'unica oltre Milan a sapere e aver visto
questo posto, e non accetto che..."
"Io
ho espresso il mi odisappunto per
certe cose, e come per altre punizioni volevo che l'impegno portasse a
ragionare e avere considerazioni su..."
"PULISCI!!"
fece lui perentorio indicando la statua
"A me
sembra che abbia ora un
significato migliore... il velo di Maya che copre certe cose... per me
ha quel non so che di più significativo..." poggiando una
guancia su due dita della mano, reggendosi anche col gomito
"Lia..."
fece lui arrabbiatissimo "Hai
fatto questo e ora pulisci, deve tornare come prima!" mentre lei
voltava il capo co nonchalance alla sua destra alzando il mento, come
se si annoiasse, per poi alzare gli occhi come a riflettere e
sorridergli.
"Bene...
su questo sono d'accordo, ho
sporcato e devo pulire... ma tu pulirai pure e nel mentre discutiamo
sulla questione della statua..." fece lei puntigliosa sulle condizioni
mentre si toglieva la camicetta con nelle cuciture arricciature e
piegoline e sotto aveva solo il reggiseno per il periodo caldo.
"CHE
FAI!!" vedendola scivolare sul le braccia, solo quelle, la
camicetta a fissarlo negli occhi
"NOn
è
consigliabile sporcarsi
i vestiti, se usciamo di qui pieni di vernice qualcuno si
farà
domande e siamo amici, ci siamo sistemati i vestiti a vicenda, non
abbiamo problemi su certe cose e quindi prima iniziamo e prima
finiamo... sebbene non mi spoglio mai davanti a nessuno
perchè
una cosa è che a me non tocca minimante degli altri, ma i
maschi
pensando ocn il cervello numero due, se mi spoglio poi sono stronzi,
quindi evito..."
"Rivestiti!!
No
intendevo
così!! Puoi essere una persona pratica e tutto, ma non
metterti
idee di stare nuda a fare roba... rimettila!!" fece lui adirato
prednedole dalle mani la camicetta color panna con scollo quadrato e
arricciture sul fondo tipo rouches cucita dalla loro sartoria e
rimettendola come se fosse una bambina, continuando a rimproverarla,
metnre lei se la rideva. Voleva dirgli -OK papà, quando mi
hai
vestita discutiamo della cosa- ma si limità
perchè rideva
troppo dentro nel vederlo sconvolto ogni volta per cose sulla privacy.
Quando gliela tirò pure sul fondo
perchè fosse ben messa lei lo fissò mentre si
risollevava,
dovendo chinarsi perchè piìù bassa di
lui, e lo
guardò negli occhi come se fosse tutto divertente.
"Mi
spieghi da quando sei diventato
pudico!?! Io non sono mai rimasta nuda, per le feste, per i bagni
nelle vasche dello Chateau, per tutto non abbiamo mai avuto problemi
anche perchè sempre con qualcosasopra,
così con tuo fratello o con Jd per fare un esempio..."
"Infatti,
non sei
mai stata nuda e
solo per cambiarti e simili!! E indossi di solito gli indumenti intimi
degli abiti e periodi, non restare mai con il tuo, di intimo! Non fare
più cose del genere!! E
non iniziare che Milan non ti avrebbe rimproverata! Lui è
lui,
siete come fratello e sorella e non vi toccano certe cose ma io non
sono lui! E non toccare più le mie cose per fare danni!!"
rimproverandola con un dito puntato contro di lei
"QUindi...?
POssiamo ripulirla con un
tubo a pressione con acqua e poi il viso, impossibile da pulire,
potremmo sistemarlo con scalpello e..." detto con tono di consiglio
guardando la statua ma lui le prese un braccio e la trascinò
fuori chiudendo la porta, senza lasciarla ma facendo tutto con una mano
e poi la tirò su per le scale e girato per la Casa delle
lapidi
con lei al trotto dietro che se la rideva, contatato che erano soli,
andò in fondo alla costruzione, la nuova sezione ancora con
sporadiche lapidi appese e l'affrontò.
"Troverò
il
modo di farti
perdonare per lo scempio che hai fatto!! " mentre lei ghignava e gli
faceva il verso cantilenando -troverò il modo di farti
perdonare, si... ok, è come epr tutti gli altri?- "Ma ora
voglio
che tu la smetta
di impartire le tue lezioni a tutti, compreso me, a modo tuo!! E questa
storia di punzecchiare la gente e studiarla, non come me!! Dopo lo
scherzo che mi hai fatto alla Casa della Seta, non intendo accettarlo
più! Mi hai mancato di rispetto già prima, ma hai
vandalizzato una statua!!"
"Si...
una statua che mi
raffigurava..." fece lei tranquilla, sedendosi con un salto su quella
che era a prima vista per altri un altare spostabile utilizzato per
varie cose che per altare stesso "io come dovrei prenderla...?"
"Bastava
parlarmi e avremmo chiarito..."
"Era
il cosa che mi faceva incazzare... sai che odio certe cose che la
gente..."
"Cosa
vuoi!!" le fece arrabbiato "dimmi che cosa vuoi... la faccio
distruggere? La..."
"Esagerato!!
ora che l'ho vista e ho
inteso il mio punto di vista, perchè rovinarla... Chi sono
io per
dire di distruggere qualcosa..." ghignando malefica, e lui pareva sul
punto di voler sclerare "Comunque, mi sembra che tu sia parecchio...
cambiato! Sembri prevenuto e tutto sul fatto..."
"Non
sono prevenuto, ma siamo amici e
con me non fare qualsiasi cosa ti giri per la testa come fai con gli
altri. Sei pratica, non hai problemi su certe cose anche se stai tra
maschi e sono cose tue, ma non ti aspettare che per gli altri siano la
stessa cosa!! Non puoi cambiare il fatto che stai tra maschi...
cè adesso la sezione femminile che hai voluto isnerire e il
gruppo di donne che hai scelto come speciale e ai tuoi ordini per..."
"le
donne sono una
palla! Sono inette, imbecilli, gelose per tutto anche quando non
cè bisogno e mi fanno venire il nervoso! Hanno le
loro cose da donne anche se sono militari e sono considerate al pari su
ogni cosa... mi sono scocciata di stare tra loro. La cosa cosa assurda
è che qualsiasi sia l'argomento, dal sesso a partite di
qualunque sport di itneresse, animali e tanto altro, con loro
è
da noia e da...
femmine! Non so davvero come reggano con quei dialoghi!! Non sono fatta
per stare tra femmine!..." dicendolo offesa finchè
iniziò
a sentire fastidio ai polmoni per aver troppo mezzo urlato nella
discussione e rovistò nelle tasche alla ricerca di sigarette
e
accendino. Zippo. Dorde cercò di calmarsi nel vederle sempre
lo
zippo con i gighli per le mani e lei lo notò, ridendo mentre
accendeva con letnezza e mostrando per bene l'oggetto, per poi
rimetterlo in tasca. lei sapeva che lui non amava quando gli toccavano
le cose, e i zippo erano una delle sue passioni da collezionare, e
sebbene fosse uno di quelli di meno valore che lui teneva nei cassetti,
non mancava mai di fare facce arrabbiate e come pronto a rimproverare
quando notava che lei ne sgraffignava sempre uno.
"..."
lui alzò gli occhi al
cielo "Comunque, smettila anche di divertitrti a prendere in giro la
gente!! ok che ti piace quando ti aiutiamo a svestirti..." con un modo
di dirlo che lei colse, alzando lo sguardo verso di lui dalla sigaretta
tra le dita
"Cosè
quel tono... stai dicendo qualcosa?"
"...
qualcuno potrebbe prenderlo per gusto sessuale e non puoi giocare con
le reazioni della gente intorno a te..."
"Aspetta,
aspetta..." gli fece alzando
una mano a stopparlo "la stai mettendo come se fosse un gioco sessuale
per prendere in giro qualcuno... solo perchè non ho paura
di essere aituata a togliere i vestiti, che per inciso
parliamo
di quelli che utilizzo per le vostre recite, non significa che vi
stuzzico. Cosè, un'altra cosa che cogliete solo voi?"
"Smettila,
forse l'ho notato solo io ma non fare quella faccia di
bronzo,
ricordi quel segreto?" vedendola voltare il capo con ztizza e fumare
come uan doona anni trenta "Di quello che hai appena detto, cosa
era vero e cosa falso...?" sfidandola con gli occhi, e lei con un verso
distolse l osguardo di nuovo guardando a destra "Certe volte non ti
capisco! E
sono serio! Ti comporti come se tutto fosse normale per te come se
fossi tra bambini che non hanno impulsi sessuali, o non sanno cosa
siano
e puoi andare tranquilla ad atteggiamenti come se giocassi... che ne
so, come qualcuno come Madame con un uomo... e la cosa grave
è
che lo fai ma non per veramente qualche motivo sessuale, ma come se
avessi degli impulsi che getti là nel mucchio di cose che
combini e dici solo per togleire la mano e vedere che succede... ma non
siamo tutti te!"
"Perchè,
che vorresti dire, che
per qualche cavolata che dico o faccio chiunque mi sia intorno lo
prende o lo vede come un segno sessuale e allora sono cattiva...? Mi
stai dicendo che offendo i sesso-dotati?"
"Cosa
sono... i sesso-dotati!?!" fece lei scuotendo un attimo la testa confuso
"AHH!
Mi si rimprovera di offendere
gli ormoni altrui... come se mi interessasse..." mentre si vedeva
guardata male come un rimprovero muto
"Ti
sto dicendo qualcosa che secondo
me non va bene in cosa fai tra gli altri! Milan non te lo direbbe
perchè lui neanche li vede, o al massimo ti trova comica e
divertente, non avete niente da vedere tra voi e
quindi lui non conta. Ma Jd per fare un esempio è troppo
buono e
paziente, a meno che tu non esageri troppo e ti si ponga come freno, e
così altri non ti direbbero niente perchè di
norma un
maschio fa questo. O interpreta cosa recepisce..."
"O
pensa di recepire..." fece lei puntualizzando
"...mh...
recepisce!... e decide di
provarci, o aspetta e vede se aveva ragione o fa finta di niente per
non perdere l'amicizia..."
"Che
tristezza! E io che pensavo che almeno qui avessi amici che non
credessero..."
"LIA!"
fermandola da frasi poco
corrette "le persone come dici tu sono diverse tanti quanti sono i
cuori nel mondo, ma non puoi decidere per altri di bloccare anche gli
ormoni e cosa provano..."
"perchè! gli altri lo fanno con me... no? Che io sia come
vogliono, che faccia cose come voglio... come alcuni tuoi
clienti
che hanno usato una frase come la tua -nessun problema per
l'imprevisto, magari vi fate perdonare in altri modi- guardando me! E
io lo capisco cosa vogliono e pensano i maschi e cosa stava
immaginando. pensano che non si capisca, ma gli occhi, cazzo, lo
dicono... e non intendo mettere la mia bravura sempre e
sempre
per sollazzare il pennacchio di qualcuno, che se lo perdano... che
imparino come fece lui perdendo..." mentre lui la fissava cupo per fare
due passi e darle un colpo su un ginocchio da farle cadere la gamba
accavallata, facendole assumere un'espressione stupita.
"L'essere umano è anche questo, fattene
una ragione e smettila con queste frasi...." fissandola serio mentre
lei sospirava infastidita, con le
gambe che si agitavano nell'aria, fumando "Non puoi fare come hai fatto
con me per scoprire se avevi ragione e avevo le lentine o portavo gli
occhiali, pensando che..."
"Cosa...!
Dai, esprimimi cosa ti passa
per il cervello, così ho chiara la situazione.
Perchè
vorrei capire solo un punto! Ok, ho fatto cosa ho fatto con te solo per
due motivi. Confondere gli uomini è facile se li si raggira
con
i vecchi metodi, funziona sempre, e visto che tu sei sempre come punto
da una vespa sul
deretano per tante cose e sei sempre ombroso quando qualcosa non va
come vuoi..."
"Stai
esagerando!"
"Eh...
vogliamo metter ele volte che
perdi la pazienza e rimproveri o agisci in maniera arrabbiata che
Milan... non fa?!? Cercare di imitarlo, usando anche i suoi termini
come -bimba- e sorridendo come un ebete come lui, quando poi esci dai
gangheri, a volte a ragione ma non sempre , ma sempre con troppo impeto
che lui non fa
e..."
"Quando
si perde la pazienza..."
"Si,
si... come
con le porte. Tu devi avere qualche flash del vietnam con le porte che
quando si incazzi, SBAM! ma non riesci a reggere
troppo la farsa perchè inizi a dire - benedetta ragazza- o
rimproveri aspri, sbotti e sembra che tu voglia prendere a ceffoni o le
porte...
cosè che hai detto quella volta quando mi hai detto che
dovevo
darmi una regolata con il mio carattere...?!? Se fossi a casa di una
delle tue nonne, mi avrebbe presa a sculaccioni...?!" ridendo in
maniera
nasale per contenersi con una mano"tu affermi di aver fermato le
influenze della
cultura da cui vieni ma se non cè il tuo controllo, se
qualcosa
sfugge o non è come lo vuoi, fissi la gente o rimproveri
come se
volessi rimettere in gira..."
"ma
l'ho mai fatto?"
"No,
è vero. Non è da te
essere manesco come quelli del tuo passato, così come Milan.
E
questo è un bene per voi, ma i tuoi scatti di
disapprovazione e
di rabbia momentanei sono l'opposto di MIlan che sorride sempre e
risponde, ma per le rime, in maniera acuta, arguta, intellignete e che
colpisce dove serve... ecco come mi sono accorta, tra le altre cose di
certe... questioni! E quindi se tu sei più sanguigno di tuo
fratello, e oltre questo, sei un bel tipo se quel giorno quando siamo
arrivati qui allo Chateau dopo il volo, dove mi sono imbucata e mi hai
mostrato il tuo ufficio... hai parlato di tuo fratello che era
quello che agiva e più focoso ma ... parlavi di te, non di
Milan. Sei tu quello che
più di lui agisce e si sporca le mani se devi, che ..."
"Perchè
mi rinfacci sempre quando..."
"perchè
sei patetico... fai
questioni su come mi comporto io, ma il tuo prendere per i fondelli la
gente spacciandoti per qualcun altro, usando un modificatore di voce
attaccato alla giacca quando stai dietro i paraventi... parlavi di tuo
fratello quando intendevi te stesso mentendo, e fai la predica a me!!"
"Perchè
agisci in un modo che
io non comprendo! Seriamente!! Ti fai avvicinare, resti tra noi, ti
comporti come tu fossi tra persone asessuate ma se noti che
cè
qualche parola e o atteggiamento d'affetto..."
"no,
sessuale, non d'affetto..." buttando fuori poi il fumo come se fosse in
attesa dal dottore, tranquilla
"HHHMMM..."
fissandola malissimo
"Chiedi sempre di aiutarti a toglierti gli abiti, prendiamo questo
esempio, per poi correre in intimo a cambiarti o a fare la
doccia sparendo! Chi lo farebbe normalmente..."
"IO!
Qualè
il problema scusa!! Sei umano, sei uomo, non sei un animale che devi
sfoderare per sfogare gli istinti... puoi contenerti..."
"non puoi dire a un uomo questo..."
"Stai prendendo come esempio momenti riguardanti, chiariamo, le feste,
i
cambi d'abito, le volte che sei qui e siamo in camera tua o mia e io
voglio mettermi comoda, cambiandomi cosa indosso! Quale sarebbe il
problema?
Neanche ti... che ne so, obbligassi a fare il bagno con me nelle vasche
tutte e due nell'acqua per farti roba!!. io resto fuori, ti aggiorno su
tutto, ti
ascolto e bla bla... come lo dici è come s efossi uan delle
ragazze di Madame con i clienti quando questi vogliono solo parlare. Ti
chiedo di togliermi gli abiti tu
perchè mi viene meglio, ma credi solo te!! Milan, Jd, Lubo,
oltre gli addetti delle sartorie siete gli unici con cui non ho
problemi di sortasempre restando con l'intimo! E che è...
come
ne parli sembra che ti dica -spogliami e vieni qui-, cosa che
capirebbero altri... a proposito. Non hai paura che qualcuno ci senta
entrando...?" ridendogli sfacciata
"Questo
portone come altri si sente pure sottoterra, non cè
pericolo. Se qualcuno entra, sappiamo..."
"Si...
comunque,
per chiudere e me ne
vado, sono stanca, ti comporti come se ti sbattessi qualcosa davanti"
guardandolo fisso fumando con la mano destra, sorreggendosi
sul
braccio sinitro puntellato, col busto all'indietro, con mezzo sorriso
dondolando allegramente le gambe "quando non è
così! Ti
comporti come se fossi una stronza che cerca di fare la stronza con gli
uomini ma fregandoli sempre. Quando non ho intenzione di niente e lo
sai, o stai sicuro che sarei io andata a cercare il tizio di interesse.
E dico questo perchè da come l'hai
messa, ad altri sembra così! E' un pò come se
quello che
ho fatto per farti abbassare le difese alla Casa della Seta fosse un
invito... nonostante tu sappia..."
"Lo
vedi come ti comporti?" guardandola freddamente, stando vicino
l'entrata di quella sezione, col broncio, le man i in tasca
"eh
eh eh" rise
con quella
risata cristalllina da bambina che combina roba e si diverte "ti stai
offendendo per una cosa che non è niente rispetto a cosa tu
e
tuo fratello avete fatto nei miei confronti. Quindi spiegami, tu sai
come sono e come la penso, ok...?... bene. Tu sei uno dei pochissimi
che non mi crea problemi a fare quella cosa, baciarti per un motivo,
come fu per Rò, e l'ho sfruttato anche se una volta sola,
non
è che perchè io non ho quei problemi solo con te
lo
faccio sempre,... anche no... se fosse stato un altro,
chiunque ,potrei capire che... boh, legge al contrario la cosa e pensa
che io ci provi, ma tu sei uno dei pochissimi che sa come sono e come
vede le cose, ma ipotizziamo... Adesso, in questa situazione,
perchè mi va ti dico così, a cazzum, avvicinati,
e quando
sei qui a centimetri ti porto un braccio dietro il collo avvicinandoti
e baciandoti mezz'ora, tenendoti a me col braccio per il tempo
che voglio... dimmi, dimmi... tu come la interpreti? Penseresti che ci
sto provando? Che ho fini sexxuali..." dicendolo in un modo da presa in
giro con le x al posto delle s, ridendo "... o semplicemente ti
incazzeresti come ora, pensando che ti stia facendo un torto? Tu che mi
conosci, anche per le prese in giro spacciandoti per Milan... cosa mi
dici...?"
"Che
giochino stai giocando..." come offeso ma anche stanco del suo
comportamento
"Sono
seria! Se io per pazzia facessi
ciò, tu come la prendersti? Saresti offeso di quello che
chiami
gioco, penseresti come gli uomini comuni per cui a che ci sono ne
approfitto o ... ti chiederesti perchè e per quale motivo?"
vedendolo riflettere a quelle parole, contraendo i muscoli del viso
"ecco vedi...? Una terza opzione che non consideravi...
perchè
mai una come me dovrebbe fare ciò? ...." fumando e
osservando il
fumo danzare per aria lasciando in sospeso il concetto
"Intendi
che che ti comporti in quei modi per un motivo??"
":.."
lo sguado che gli lanciò
fu di offesa e anche un -mi prendi in giro- "NO! Quello è
perchè come ho detto no nho problemi a chiedervi quei favori
e..."
"Ah,
quindi non ti piace quando ti
aiutiamo a toglierti gli abiti e lo chiedi solo per non sciuparli...?"
domandò fronteggiandola più duro facendo un paio
di passi
più verso di lei e dando le spalle all'entrata senza porta,
vedendola seria a fissarlo abbassando il mento verso il petto, per poi
fumare e alzare il viso verso destra in alto e come per molte cose
aveva un significato. E se prima non disse niente, la sent' ridere.
"Come
fossi la meretrice di Babilonia....E pensi che sia una cosa sessuale?
Questo mi stai dicendo?" gli fece senza guardarlo
"Spiegami
i motivi, così so che devo ignorarti..."
"AH,
ignorarmi... allora non mi aiuti più, non..."
"Non
dicevo questo!" tagliò corto, vedendola sempre fissarlo nei
discorsi e poi togliere l osguardo
"Quindi
qualsiasi cosa tu mi ignorerai
perchè pensi che sia per egoismo...?" , facendo girare lui,
fissandola diretto quando lei alzò la gamba destra e strinse
a
sè, verso il busto, avvolgendola co lbraccio dopo aver
passato
la sigaretta alla mano sinistra ed ebbe attimo di flashback
che
lo fece sussultare.
"Ho...
capito!" facendola voltare
esterrefatta "Forse ho capito..." vedendola in un'espressione tra il
-che vuol dire- e preoccupato del -lo ha capito vero?- "è
per
quel motivo con un pizzico di interesse che tu..."
"COSA!"
fece lei piccata
"Tu
menti a te stessa e pensi che la
gente non se ne accorga!" indicandola con l'indice "piccole cose che
sembrano stupide, ma sommate dicono chiaramente..." ma si
fermò
quando un telefono suonò. Lia lo prese di getto,
urlò un
"Oh, accidenti!! Mi chiamano... Devo andare....!" con un tono da
tagliare corto ma con sfregio e scese dalla tavola-altare. Dorde le
disse di fermarsi e quando cercò di prenderla con le mani
sulle
braccia, lei driblò di lato e se ne andò
urlandoti un
"Ciaone!" in italiano.
"...cosa!?!" fece lei
quando Dorde la
richiamò indietro. Stava pensando a quella volta prima del
litigio finale in camera di lui.
"Che intenzioni hai? Li tratterai come fai con me?"
"Che cosa vuoi, esattamente?" Ti dissi già più
volte che
non ha senso continuare ad essere amici nelle considizioni in cui..."
"Veramente sie stata tu a offednerti a morte perchè..."
"TU MI CACCIAVI VIA!! Mi hai detto chiaramente nella Casa delle lapidi
che non volevi che entrassi più nella tua stanza, non
importava
la situazione, solo nel salottino...quello intimo, dopo il salottimo
per gli ospiti quando ne accogli qualcuno qui...e come mi hai trattata!
E' stato il trattamento cosa mi ha fatta incazzare..."
"Mi sembrava decoroso per entrambi, ho semplicemente cambiato idea e
considerato che è corretto accoglierti in un ambiente..."
"Fanculo, lasciamelo dire!! Ti continui a dire che è la
stanza
il problema, quando ti ho esposto che la questione è COME mi
ha
trattata, COSA mi hai detto, e come mi hai buttata fuori la stanza
affermando che il mio carattere ti dava fastidio!! Tu, che dici di
volere un mondo dove l'etichetta esiste ma in maniera corretta e..."
"E che dovevo fare!! Mi sentivo a disagio ad averti nella mia stanza
mentre tu ti comportavi ocme fai con chiunque, tipo Milan,
pensando che siamo tutti come te!! E se devo dirtela tutta, trovo
assurdo il tuo prendertela per i miei comportamenti, perchè
i
miei hanno un senso, i tuoi no!!" lasciandola a bocca aperta,
fissandolo in viso sconvolta
"Come, come!?! Ridillo! Le mie motivazioni finiscono nell'umido, mentre
le tue che sei arrivato a rimproverarmi più volte e a
buttarmi
fuori la stanza, chiudendo a chiave la tua da entrambi i lati, e quella
sul corridoio, che Milan per andare in bagno anche la notte deve andare
nel corridio dalla sua ed entrare in bagno... E solo perchè
io
non ti venga a trovare... chi è il patetico?!? Bastava che
mi
dicessi tipo -senti, per questioni mie preferirei che tu non entrassi
in camera mia, dammi la mia privacy per cortesia e vieni nel salottino
privato... - o qualcosa del genere ma che mi dicesse che ti dava
fastidio la mia presenza per stupidaggini tue e non ad abbaiare come un
pazzo come se fossi arrabbiato per tutto!! Invece mi urlavi ESCI,
ESCI!!!"
"Io..."
"NO!! Qui la questione è che sei cambiato per stupidaggini!!
Tu
sarai anche non me e un uomo, ma solo pera cosa accaduta per certi
motivi non è normale che ti viene la cavolata e butti per
aria
tutto trincerandoti in un bunker mentale. Perchè questo
è...! Ti
sei chiuso la stanza a chiave, tutte le porte, mi hai vietato
di
venire in camera tua e quando sei nei bagni, quando semplicemente stavo
seduta in un angolo a bere vino e parlare con te mentre facevi le tue
meditazioni in acqua... anche se altri, a sentir questo, penserebbero
altro, a che parliamo di stronzate sessuali...." con un verso finale da
-beccati questa-
"COSA?!" come se non sentisse alle sue orecchie"Solo tu potresti pensare..."
"AH NO! Se io ti dicessi Tizio era con Tizia nella sala dei bagni, lui
ammollo e lei seduta, e lui stava meditando... a prima cosa a sentirlo
che pensi...? E non mi dire che giocavamo a scacchi perchè
sei
ridicolo..."
"E io so la verità e non è così..."
"Ma va!?! Ma per dirti che le cagate le credono e sentono chi crede in
ciò che vuole... e siamo sempre là, ricordi la
sfida che
ti lancia nella casa delle lapidi la volta della statua...? bene,
succede quella cosa che ti dissi come esempio, tu penseresti che solo
per far quello cè altro...? NOrmalmente penserei di no!"
"TU!! Tu penseresti di no! Sai e capisci ma non vuoi ammettere che
ciò che per te è normale e solo affetto di basso
livello,
ossia senza interessi sessuale, sia una sciocchezza e non una cosa
diversa per altri! Vuoi prendere quell'esempio? Chiunque dall'esterno
vedrebbe te che baci una persona x e lo tieni a te vicina con un
braccio intorno al collo per qualche tipo di voglia... tu invece sai
che non è così, è solo affetto e
desiderio di un
momento di calore con una persona che consideri così
vicina...
ma lo vedi tu!! Non gli altri..."
"Ah, quindi mi stai dicendo che non posso farlo perchè anche
quell'altra persona..."
"Non puoi, perchè o sei chiara e quella persona lo sa e
accetta ciò, o non puoi farlo"
"Ah, benissimo. NOn posso... almeno lo so, non farò niente
d'affetto con nessuno e mi risparmio altri nervi..."
"Andiamo, intendevo..."
"no, sei stato chiarissimo..."
"NOn è colpa mia se sei amorale..." fece lui in italiano
stanco come se fosse triste della cosa.
Lia restò un attimo impassibile, poi aggrottò le
sopracciglia e si voltò lentamente a fissarlo, il quale
ricambiò non capendo quella sua espressione dura.
"... stai dicendo che sono una poco di buono....!? Che sono una persona
de merda agendo contro il senso giusto e del bene e faccio schifo?"
chiese lei senza capire
"Cosa? Perchè? Che cèntra... ti offendi per tutto
anche
quando non ti si dicono le cose. Ma non vuoi capire, non vuoi davvero
capire, se non riesci ad amare o capire se e quando lo provi, non sei
capace a sentire e /o comunicare a parole le tue emozioni e fuggi anche
i contatti di tipo fisico. È come se provassi
terrore per
ogni cosa che sia vicina o intima, sempre intesa come vicinanza fisica,
ma scappare terrorizzata e piena di paura da..."
"Aspetta...! Allora intendevi anaffettiva..." disse lei in italiano
bloccandolo perchè lui continuava in quella lingua ma non si
capivano
"IN che senso... no amorale... non è amorale? O è
immorale? Privo di amore e
concezione dell'affetto?" fece lui stupito, a disagio e turbato nel
caso avesse sbaglio
"Amorale in italiano si dice quando qualcuno si comporta in modo che
è contrario o no nriflette la morale comune. La morale
è
l’insieme di norme e valori di un soggetto, se agisce contro
quelle anche di base, è amorale e... vuoi mettere in
correlazione la mia personalità con il concetto di assenza
di
morale per qualche motivo affermando che sono stronza?!?"
"Ho sbagliato..."
"Sbagliato... TU!! Potevo capire Milan, ma tu... ah, questa
è bella!"
"...intendevo che non capisci e non provi il senso di
amore e affezione come gli altri.. .ero sicuro..." fece lui perplesso
ripassando le amore Amore, Amorale, anaffettivo
"...Comunque...Seriamente, non troverai mai nessuno che ti ami a tal
punto da accettare quell'esempio per prenderne uno e non volere altro
da te... fattene una ragione! So che alla fine ti eri tranquillizzata
da avvicinarti a noi in amicizia, ma per fare anche solo questa cosa,
un abbraccio o un bacio per te normali d'affetto E BASTA!....
non
credo ci sia verso di essere felici con chi ti ama per come sei da
restare... solo come vuoi tu non è affezione o amore come
è per gli altri..."
"perchè la metti sempre che devo fare o niente,
perchè..."andando di nuovo verso la scrivania, dietro.
"Non puoi pensare veramente che in un legame con qualcuno, lasci libero
l'altro di cercarsi cosa vuole altrove... sarebbe da pazzi lasciare
libero l'altro di fare quel che vuole per sfogarsi, e non con te,
perchè tu non vuoi dare e ritieni che mettere le catene per
promesse che poi non vengono considerate..."
"Appunto! Io la penso
così! Ci
fu perfino Zela che se ne
uscì dicendo -se fossi maschio ti sposerei- dicendo che non
credeva che per me andasse bene ciò. Sposare sarebbe pure
troppo
per me, non ci credo, ma per dire che io trovo vergognoso l'obbligare a
recitare promesse che in realtà non si sentono,
perchè
questo è o non ci sarebbero miliardi di tradimenti dopo le
promesse anche a Dio e davanti a tutti, per cercare qualcosa che non si
ha nel rapporto...! Tu dici a me pazza, ma non è pazzo
mettere
la palla al piede alla gente perchè sia moralmente sistemata
per
la società, obbligando ad accettare cosa il matrimonio
porta,
eprchè questo è... ficnhè si
è fidanzati
è perfetto, appena ti sposi è la morte della
relazione e
di tutto quanto e poi la gente si cerca cosa gli manca o la boccata
d'ossigeno che non aveva più... io non incateno, non
obbligo,
non mi aspetto fedeltà perchè... lo hai detto tu
stesso
più volte! Siete umani! Siete uomini! Anche donne ma qui si
parla dal mio lato... credi davvero che esista qualcuno che ami
che dopo aver avuto cosa vuole, vuole bene a me e come sono,
per
chi sono, da essere felice al mio fianco sempre come amici intimi, e di
vecchia data, e con profondo affetto quando si sarà stancato
di
ciò che ha avuto? Tutta me?!? Sei folle se pensi questo...
Perchè una volta data tutto cambia... basta vedere te con
una
cazzata con quello scherzo... Io
sono la stessa che per come erocombinata col corpo prima e per i
medicinali, odiava lo specchio, anche ora, per questo mi
specchio
pochissimo, ma ancora prima di incontrarvi ed essere così
come
sono ora... credi che non stessi male? Le volte che mia madre mi diceva
che facevo schifo, ero un roito, una vacca malandata che era solo
vergogna per come stavo male e mi avevano ridotto... che mi urlava che
non trovavo uno buono neanche a pagarlo... Zay mi ha conosciuta a
metà dello schifo che ero, poi ero ancora, ancora peggio di
quando mi ha incontrata e solo se esistono Dei, loro solo sanno oltre
me, come mi sentivo a guardarmi allo ispecchio e a sentire lei e
Rò e tutti nella mia vita, anche estranei, che mi chiedevano
perchè non avessi nessuno e non avessi vita amorosa... Io
che
ero sola, senza amici perchè mi sputavano in un occhio
perchè non nei canoni, che nona vevo un briciolo di
affezione e
vicinanza da nessuno...ci osno
state volte che guardavo lo specchio con la voglia di piangere e
pensavo -se anche se fosse solo per sesso, chi mi vorrebbe? Sarei solo
uno schifo che non può muoversi rovinato da medicine e
disperazione, neanche un incell mi troverebbe interessante anche solo
per sesso occasionale-... quindi smettila di farmi la paternarle
perchè l'hai detto, io so la verità, non ho
bisogno di te
o Zay e Ric che mi dicono le cos epensando di parlarmi come esterni a
me e quindi non sono consapevole... IO SONO CONSAPEVOLE di come appaio
all'esterno!! Da quella volta nel video dei miei 18 anni in cui vidi
sull oschemo una ragazza e non capivo chi cavolo fosse, non la
conoscevo e poi appena parlò.... solo allora, capii che ero
io,
e ho compreso che non avrei avuto nulla perchbè non
è
solo dipeso da me, ma da altri... e se perfino voi che ritenevo amici
dopo quei due che ho allontanato... s eper voi come sono nel profondo,
come mi comporto e tutto no nvanno bene perfino...amici... che senso
ha?!?"
"Ascolta....tu e ,la tua
ricerca
spasmodica di capire, comprendere, di
raggiungere a risposte ma che di fatto alcune... non possono essere
raggiunte con la sola testa e pensiero. ma tu già lo sai,
l'unica cosa che non puoi con la dissociazione e visualizzazione
è come questo esempio... tu non puoi avere nulla neanche
sforzandoti, non puoi sapere le cose come sono neanche in quel modo,
perchè ti senti mancante di pezzi per raggiungervi... " le
disse
avvicinandosi un passo alla volta, calmo con le mani nelle tasche, e
visto
che tu normalmente, di solito, non provi niente per spingerti verso
qualcuno, anche se cè quel tuo piccolo segreto... nonostnate
questo non hai risposte su cose che alla fine non conoscerai mai. E
anche cosa leggi e trovi in giro, per te sono cose dubbie? Ricordiamo
le volte che leggevi e ti fermavi dubbiosa perchè non
comprendevi quelle fasi? io le ricordo perchè solo quando ti
incalzavo che ti vedevo con quell'espressione quasi rammaricata e
rassegnata, tra te e te senza trovare modo di comprendere, non ti
prendevo il libro e capivo cosa ti turbava, ma per restare in tema,
ricordiamo bene i pezzi che ti mettevano in crisi da non capire i
personaggi e la lettura e ti facevano bloccare dall'andare avanti
perchè no nsapevi come interpretarli?" metnre lei voltava il
capo con sguardo affilato e offeso "primi libri... -stava usando
lei come uno sfogo per il suo desiderio -.... -affermato ad alta
voce che l'amore coincideva con il desiderio carnale -, -
stesse continuando quel loro rapporto solamente per avere una
valvola di sfogo -, - capitava che venisse preso da
un insopportabile pensiero crudele. Volerla violare fino al punto di
farle perdere se stessa. Fare in modo che non pensasse a nessun altro
tranne che a lui. Fare in modo che solo sua nel vero senso
della
parola. Quello, era il segno di un desiderio molto forte -, -
poteva essere considerato un “legame”, un
rapporto costruito solamente sull’unione
dei loro corpi? -, - tenere legato a se qualcuno con il
proprio corpo è una cosa crudele, mi sono chiesta se fosse
una
cosa non fare mai -, - però invece di dire quelle parole,
non posso far altro che legarsmi a lei con il mio corpo -, o quello
che ricordo ti fece venire dei dubbi da non volerne parlare e pensare
di chiamare Madame per capire almeno quel pensiero,- fu senza calore e
senza tenerezza-, - Era come
scorgere per la prima volta il viso di un'amante nella luce incerta del
sole e vedere finalmente quale aspetto ha, dopo una notte di membra
intrecciate e orgasmi condivisi al buio-, era stato pieno di calore e
piacevole- e ancora, -mi chiedo come te la caveresti con un uomo che ti
chiedesse intimità, amore e affetto-, e per finire
gli
ultimi due che ricordo. - osservò allo specchio il suo corpo
nudo, che sembrava riprecipitato nei suoi terrori, e che ai suoi occhi
amareggiati già appariva come mai, mai amato-. E sai
qualè la
cosa più penosa? Che tu vuoi capire il concetto senza sapere
veramente cosa cè a monte, perchè rifuggi
l'intimità. Ma come per quanto detto sopra, non
avrai mai niente, e quindi, sei destinata a ciò che
già
sai..."
"Che cosa vuoi,... cosa?"
"non capisci..."
"E BASTA CON QUESTO NON CAPISCI!! Fate tutti a dire che io non capisco!
Quei due in Scozia dove cazzo stanno a dirmi non capisci, voi a dirmi
non capisci ma sempre quando si tratta di cose mie!! NOn capisco
l'amore, non capisco questo, non capisco i miei comportamenti che per
voi non vanno bene... a me!! Che ho dovuto prendere a calci in culo gli
stronzi perchè si comportassero decemente!! Più
vi si
dice che offendete solo e basta con queste frasi, senza capire voi cosa
dico, come mi sento, cosa desidero e ttuto il resto... Vattene, sono
stanca e ancora devo ricevere quella gente... vattene a farti la tua
vita...."
"Quindi vuoi andartene?"
"Certo che lo farò, adesso più che mai!! Se fossi
morta
molto prima... invece di dispiacermi ancora e ancora... e come ultima
lode a quelli come me, il mio saluto a me stessa
sarà
alla Giacomo Leopardi nel suo -A se stesso-... per chi come me capisce
che si può tentare di tutto ma non ci sarà o non
si
potrà ottenere cosa si desidera E PER SE' sono qualcosa che
valgano che le cose basiche per altri... voglio solo andarmene stavolta
docile col morire della luce e non udire più...."
"E loro..."
"Loro me la vedo io, non te ne fregava prima e ora continuii a ripetete
a pappagallo quel -loro- come se per te fossero importanti!! Prima li
prendevi in giro spacciandoti per qualcun altro, davi solo ordini e
quando non ti andava ti rintanavi nello Studio. E ora di colpo ti
preoccupi per loro che tratto con distanza..."
"Certe cose possono cambiare, ti sbagli quando credi che non
è
così... anche se ti spiegassi... ancora non comprendi cosa
significa amore e legami per tutti noi e... non capisci...."
Lia scaratterò malissimo, prese un fermalibri sulla
scrivania
pesante e con rabbia, avendola seguita e si trovava quasi di fronte a
lei ma dietro la scrivania, un pò verso destra, glielo
tirò contro con sguardo omicida. Dorde si sporse
per
schivare alla sua di destra e l'oggetto colpì la nave,
riproduzione di un sottomarino di qualità che lei teneva in
varie stanze quanti erano i modelli di quei mezzi, che si
sfrantumò in una parte e i pezzi colpirono il ritratto
pessimista, che ballò sul chiodo e fece un tonfò
a terra.
"Vi odio!! VI ODIO!!! Se questo è il vostro cazzo di
pensiero,
che io non posso meritare affetto o amore come lo desiderio
io
senza soffrire o mi trattate di merda o si finge solo per tenermi
buona, AFFANCULO allora non cè niente per messuno, in nessun
modo, potete stare freschi, andate a quel paese del cazzo che vi piace
tanto....!!!" fece con rabbia lei contro Dorde che cercava di
calmarla e vedere cosa era accaduto. Sapeva che la sua rabbia era anche
per i danni ma stava sfogando ciò che era maturato nella
loro
discussione.
Dalla porta entrarono il giovane che lei stava curando dal cancro e i
tre dell'ave Maria, che uditi i rumori e le urla di entrambi, erano
accorsi.
"Sparisci! Più vi si dice a tutti quanti quanto fa venire il
nervoso sentirsi dire che non capisco, che non posso capire, che non
posso comprendere e più manderei ben più di un
diluvio
universale per togliere la feccia è l'umanità!
Vattene,
cazzo, ono farti vedere, sapete tutti quanti solo trattarmi da schifo,
come una demente, allontanarmi o affermare che sbaglio e solo io!! E
voi restate tutti uguali!! VATTENE!!" tirandogli altra roba, mentre i
tre recuperarono il quadro, che aveva cornice rotta in una angolo e il
vetro in frantumi, e raccattarono pezzi del sottomarino in giro,
constatando che cèra un buco in quella ancora sul mobile di
fianco la libreria dal lato del quadro.
"MALEDIZIONE!!" dicenva a denti stretti lei rabbiosa "non fanno altro
tutti a rimproverarmi facendomi sentire fuori posto, sbagliata... una
merda...!!" Sbattendo le mani sulla scrivania, mentre Norvil la fissava
non sapendo che fare e rattristandosi per lei. Rispetto altre volte in
cui lui era entrato con un sorriso ed era uscito ocn un sorriso,
bevendo qualcosa con lei o giocando o dialogando, lasciandosi da cari
amici, era finita malissimo.
Non capiva la situazione ma sembrava che lui avesse toccato qualcosa di
doloroso e ora lei era fuori controllo.
Dorde sbattè un'anta della porta con rabbia per aprirla,
facendola abbattere contro il muro e urlò arrabbiato "Fuori
tutti! Adesso! E non fatevi più vedere a entrare senza
permesso!! ORA!!" guardando male i tre e il ragazzo.
"Ma..." fece Norvel ma Kovacs gl idisse all'orecchio -andiamo-
"perchè dobbiamo finire così da quando abbiamo
litigato?"
proruppe Dorde appena soli "dicevi di odiare la situazione nella tua
famiglia, che odi i litigi e tutto quanto, e continui a cadere nella
frustrazione di tenerti tutto dentro e poi esplodere e per cosa?! Ti
arrabbi per niente quando io e gli altri vorremmo solo..."
"Come osi!! Per neitne!?! Hai davvero detto per niente? Mi volete
costringere a non essere io per essere accettata e non è
niente?
Mi stai accusando anche tu come le merde della mia famiglia di non
consdierare gli altri? Di no navere considerazione degli altri? Mi
ripetevano questo, paragonandomi a gente che veramente se ne fotteva ma
sapeva essere amata!! Fa male cazzo, fa mele come la merda le accuse e
non capite!! Se fossi rimasta là avrei subito ogni giorno
tutto
quanto mi svuotava e distruggeva, con quelle frasi accusatorie di cose
che io no nero. Ma se sono così ora, è colpa di
tutti voi
e..."
"Ragazzi..." Milan apparve dal passaggio segreto presente nella stanza
e li rimproverò "avete allarmato tutti e sono dovuto venire
qui
di persona per dirvi di smetterla!"
Lia e Dorde si voltarono verso di lui così sorpresi da aver
perso le espressioni di rabbia, per una di stupore e
incredulità. Lia disse qualcosa guardandolo stranita dalla
testa
ai piedi come, con un'espressione diversa, come se stesse dicendo
qualcosa
che voleva tenersi per sè "Ma... ti stavi preparando per una
sessione particolare alla Casa della seta?"
Milan era vestito con una divisa degli addetti a pulizia e
manutenzione, ogni gruppo o reparto aveva la sua divisa, e aveva i
capelli a vedersi tenuti sotto la calotta pre parrucca per indossare
una parrucca appena visibile scura corta e aderente alla testa usate
per ceercare di non far capire di avere davvero capelli artificiali, e
un cappello militare con visiera.
Lui rise "Ma no... mi sono accorto dall'ufficio, dopo che la nostra
valente segretaria ha ultimato i resoconti della giornata, che dai
monitor lui era in giro "indicando il fratello" e dopo averlo chiamato
ha detto che doveva parlarti... poi ho notato che eravate rimasti soli
e sapendo che ultimamente vi scornate ho deciso di avvicinarmi a questa
stanza di soppiatto ma è partito il casino e tutti sono
accorsi
e sono dovuto passare per i lati... nascosti. Ragazi davvero,
perchè dovete litigare?"
"Mi stai dicendo che le mie lamentele non hanno valore?" fece lei offesa
"Ma no, bimba.." andando da lei a braccia aperte per abbracciarla,
stringendola a sè" itnendenvo che capisco che cè
qualcosa
che ti fa star male, non so cosa... perchè non voglio
intromettermi, ma sei troppo agitata per..."
"Milan... primo! NOn hai lavorato davvero per finta con questi
indumenti con cui mi abbracci?"
"Scema, ho solo finto di passare l'aspirapolvere che mi sono trascinato
in una delle altre stanze collegate col passaggio. Ti regalo un
frammento di affetto e ti lamenti che ti sporco?" ridendo divertito
"MMMHHH!!" fece lei con il viso verso il suo petto "ti ricordo che
ovunque ti muovi e cosa tocchi se dei gruppi direttamente, è
toccato da tanti..."
"Si l oso, ma goditi la mossa Milan. Un abbraccio d'affetto
per dirti che tutto va bene. OK? Ora, potete fare pace?"
"..." lei non disse niente finchè non
capì che
anche Milan si era zittito e cèra silenzio vero nella
stanza.
Così si voltò.
Dorde stava a fissarli arrabbiato. Come quel giorno. un paio prima del
litigio, che lei gli dava una mano nella stanza di Dorde stesso, a
controllare un video di una persona che dovevano cercare
perchè
rapita e compariva mesi dopo in video non proprio speranzosi, essendo
destinati alla vendita per gruppi di malati che amavano abusi e
omicidi. Dorde era incavolato perchè non trovava elementi
utili
a localizzarla e peggio sapere se era viva, e Lia, nonostante i
tentativi con varie agenzie governative segrete nel mondo e tutti i
Crell all'opera, non aveva cavato un ragno dal buco.
Per lei si poteva continuare a perseverare ma significava cercare solo
chi l'aveva accoppata e stop. Per Dorde no, lui sentiva, diceva che era
viva.
Per la terza volta, gli disse di fare una pausa, spremersi in quel modo
era solo deleterio, ed era meglio fare pausa ma lui niente.
Lei era seduta al solito sul copriletto tutto trapuntino ma in eccesso
di qualità, ori e tutto. Sembrava diceva sempre di entrare
in
qualche palazzo reale e vedere l'urlo di "guardami, sono da riccone" di
ogni cosa.
Non
si metteva mai
dentro i letti, ma solo sui copriletti perchè
trovava interessante vedere come era restare più tempo su
materasso di piume come lo avevano loro, ma si limitava a quello.Solo
da Zay aveva accettato l'invito di dormire nel suo letto, ma erano
entrambe ragazze e e lei non le avrebbe fatto nulla.
Una
voce li fece
voltare verso la porta a doppio battente che faceva
comunicare la camera di Dorde cone quella di Milan. Questi era appena
entrato, Lia riconobbe la voce ma non poteva vederlo perchè
il
letto era più rientrato rispetto la porta mentre Dorde in
piedi
a vedere la proiezione contro l'armadio bianco fece un'espressione e un
sospiro. Trovava il fratello sempre troppo infantile e sapev ache
quando lui era in stanza, tutto diventava allegrotto. Si
arrabbiò quando la vide contenta e su di giri da
scendere dal letto e andare verso il fratello minore, che la
placò dalla corsa abbracciandola come faceva sempre.
"Ragazzi, sono venuto visto che non tenete nessuno di guardia, con
Helias a controllo... sono sgusciato qui, ma di sicuro sanno che un
Milan
cè comunque... come vi va? Tutto bene bimba? E tu
fratellone?
Cosè... quell'espressione!?" facendo voltare anche Lia.
Dorde era letteralmente incavolato, scazzato, li fissava con le mani in
tasca con un'aria che avrebbe voluto buttare tutto per aria e andarsene.
"E' solo stanco, sono ore che cerchiamo di capire dove si trova...
Ho un'idea, è quasi ora di pranzo, ti va di
pranzare tutti
insieme?" disse lei a Milan contenta
"Intendi come hai sempre desiderato un pasto con chi ti era amico,
tutti insieme, ma non hai mai avuto? Per me va bene..."
guardando
poi il fratello "Potremmo mangiare nel salottino, quello più
intimo, che ne dici?" guardando il fratello con aria bonaria mentre
quello sembrava volersi lamentare di cose
"Se proprio dobbiamo..."
"Davvero?!?! QUindi possiamo?" fece Lia contenta a Milan che le disse
di accompagnarlo a prendere il tavolo.
"Che tavolo...." domandò lei senza capire
"A volte io e lui abbiamo discusso qui lontano dagli occhi di tutti,
qui possiamo senza nasconderci troppo, ma avevamo bisogno di un tavolo
per carte e altro, cosa che non cè nel salottino, sono bassi
per
il tè o per arredamento anche se vi poggiamo cose. Teniamo
alcune cose in una stanza della servitù che al bisogno
prendiamo
da noi, restando di sotto, con l'ordine di non salire se non dietro
chiamata, anche se sentono non vengono... quel tavolo è
apribile
ed è perfetto..."
"NO, lascia stare, vengo io, so come portarlo e montarlo" fece serio e
infastidito Dorde, seguendo Milan che si era tolto la giacca e si
avviò verso il corridio. Al loro ritorno protavano un tavolo
di
legno piegabile ma di ottima fattura. Era quadrato ma con parti che si
potevano agganciare si allungava.
"A me sembra, già chiuso, bello grande per contenere cosa ci
serve, non cè bisogno che lo allargate. Cavolo, sembra
quello di
mia nonna, seppur era ovale e aveva al centro le parti per fare una
sezione aggiuntiva e..."
"Sei
sicura che
basti così comè?" domandò Dorde poco
convinto
"siamo in tre, metti i piatti, le bottiglie..."
" Smettila di fare l'immusonito, ce la facciamo. ora ci serve cosa
mangiare, andrò giù e...." ma Dorde la
stoppò.
"Milan, se devi cambiarti o simili vai adesso. Ci penso io..." andando
al telefono presente nel salottino dove si trovavano, quello
più
intimo e meno formale che era prima di questo e riservato ad ospiti, e
parlò con la cucina.
"Si,
devo lavorare
con altre due persone e restiamo qui. Salite tre
porzioni complete con dei vini, tra cui uno rosso frizzante, e per
antipasto delle bruschette all'italiana, uno dei secondi di carne, se
non sbaglio ci sono gli involtini di spinati, poi patatine fritte come
contorno
e per dessert qualcosa al cioccolato bianco, anche non elaborato. Si.
SI. Esatto. Attendiamo tutto qui..." fece lui come se lo avesse fatto
altre volte e faceva finta di non notare Lia che voltava la testa a
volte a destra e a volte a sinistradietro di lui sporgendosi,
con
faccia stupitacome se non ci
credesse, attenta al dialogo.
Appena messo giù, le si voltò un pò
infastidito.
"La smetti di fare come un fantasma o una spia con la testa a guardare
me mentre ordino? Cosa cè?" Guardandola con alcora la mano
sulla
cornetta dell'antico telefono anni trenta.
"E' solo... hai davvero ordinato queste cose?!? Perchè?"
"... dici sempre che volevi da anni mangiare con qualcuno con queste
cose, ed ecco. Ora però calmati, e aiutami con la tavola,
visto
che dobbiamo fare questa cosa...." andando verso il tavolo
ancora senza
nulla.
"Perchè quel muso? Non ti va? Se no nti andava..."
"no, tutto ok..." chiuse lui e prese da un mobile l'occorrente. Era
chiaro che sapeva come sistemare tutto per un pranzo o cena come Milan
aveva detto.
"Ecco..." fece lui quando qualcosa risuonò nella stanza e
Lia si guardò intorno non comprendendo
"è
il nuovo cicalino di avviso,
quello di prima si era
danneggiato e lo abbiamo fatto cambiare, ora però sembra un
insetto con il mal di pancia "facendo ridere lei, ma lo vedeva sempre
come scocciato. Lo vide uscire verso il corridoio per le tre porte
subito a destra e sinistra della scala, prima di girare a gomito per
andare nelle stanze dei due fratelli ed erano luoghi per gli addetti
alle pulizie, mini magazzino da dove avevano preso il tavolo e zona per
l'elevatore dalla cucina e simili e quello per la lavanderia dietro
un'altra porta.
Lo
vide entrare con dei vassoi e si
offr' di aiutarlo ma lui rifiutò facendo più
viaggi per
portare tutto e lei si chiese perchè, visto che avevano un
carrello antico portavivande per portare tutto in una volta insieme,
senza tutto quel casino mentre i cibi e altro mandato da già
giungevano uno dopo l'altro.
Milan
tornò cambiato e sempre sorridente e placido e si sedettero.
Ma
quello che fu per Lia finalmente un
bel momento con amici a mangiare insieme, tranne le volte che lo aveva
fatto con il gruppo dei veterani nel boschetto o nella sala mensa,
cambiò.
Milan
parlava e raccontava, Lia
ascoltava e faceva domande, Dorde restava in silenzioe visibilmente
annoiato, contrariato, infastidito da qualcosa e sbuffava e
diceva ai due di calmarsi quando si prendevano in giro si stringevano
una mano, o Milan si allungava per mezzo abbraccio da fratelli,
rovinando tutta la pazienza del fratello maggiore.
Milan
vista la situazione cercò
di contenersi e fare come il fratello ma l'atmosfera divenne fredda e a
tratti tetra quando Dorde ricevette una telefonata per avere
informazioni su quella scomparsa e terminata iniziò a
lamentarsi
che stava perdendo tempo. Appena si accorse di cosa aveva detto, fatto
per frustrazione, cercò di spiegare ma Lia si
gelò, prese
piatto e posate e basta e si alzò, dicendo solo "continuate
pure" andandosene via.
"Dove
vai...!" fece Dorde senza capire
"Cosa
vuoi che ti dica! Avevo sognato
momenti con persone amiche che non avevo vissuto, a quanto pare non
posso averlo. ho passato la vita a vivere in un posto dove i pasti
insieme era obbligatori e sempre finivano da schifo. Mangiando da
schifo! Dove dovevo
sentire tutti loro lagnarsi e sbraitare i loro problemi, oddio che
problemi erano rispetto i miei, metnre se aparivo bocca rompevo i
coglioni e no volevano sentire la mia voce. Dove non mangiavo vose
buone, ma sempre roba da schifo. Dove non potevo avere discorsi o
risate, trnquillità e convivialità! Dividevo se e
solo se
erano miracolosamente in dispensa una birra da 33 in vetro in tre,
capisci in tre!?! perchè costavano e io nnostante
maggiorenne e
intendo fino a quando non sono venuta con voi, potessi bere! E non
potevo comprarliperchè senza soldi ma anche un posto dove
tenerli o poter buttare i resti. Niente quello, niente l'altro!! Sempre
a vedere loro a scassare il cazzo per le loro stronzate e io muta!! E
visto che ho capito che non ti piace stare a tavola con tuo fratello e
altri e mi sa che i vostri pasti insieme non erano amichevoli, vado a
mangiare da sola e grazie tante per quest'altra merda! Già
quei
coglioni del gruppo di Zay, Ric, Phib, Zelas che dicevano -faremo
questo, faremo quello, siamo amici veri- e poi si è visto!!
Chi
ha perso tutto sono stata solo io di tutti,
perchè lo so che
loro avanti con le loro vite e quella a vegetare con niente, finita
nonostante gli sforzi a restare là dove non voleva stare...
IO!!!:..e
chi se la rpende in culo sempre io!! Mangiate pure, io me ne vado!"
portandosi un solo piatto ammucchiando roba dai vassoi come un buffet.
Da quel momento aveva rifiutato inviti ulteriorii. Anche
quando Milan le disse che aveva preparato un luogo nei sotterranei dove
lui e Dorde potevano andare senza visti e come nel salottino avevano
uin tavolo da pranzo, anzi una stanza da pranzo completa e senza che
mancasse neinte, per pranzare o cenare insieme in pace. Ma non
accettò mai finchè non se ne andò
definitivamnete.
"possiamo discutere..." iniziò Dorde ma Lia si
arrabbiò e parlò guardando Milan.
"Io no ho intenzione di parlare più, come la mia cavolo di
famiglia ho detto così tanto che perfino queste mura
dovrebbero
sapere!! E invece tutti non fate altro che trattarmi da farmi stare
male e pretendete che io cambi!!" guardando con rabbia Milan "Nessuno
di voi comprende come si sento adesso, che è quando
stavo da loro. Ero sola tra stronzi e basta. Se riuscivo a dormire un
pelo meglio edi giorni di prima, l'inizio della giornata era una merda.
Ti si trattava
di merda. Mi si arrivava a dire, pure, che io godevo nell'urlare e
sbraitare e creare situazioni di litigi. IO!!! UIo stavo male,
soffrivo, mi sentivo male dentro ogni volta che mi alzavo e neanche il
tempo di andare in bagno, che mi trattavano da schifo. E mi diceva pure
che io ridicendo cosa mi avevano fatto ero come i vecchi che
riesumavano cazzate e le ripetevano in loop. Che rompevo o coglioni.
Bei giorni di bel tempo passato con altri, non ce l'ho nè in
casa ne altrove. Mi hanno trattata da merda e dopo anni dalle medie in
cui ho sentito che dovevo finirla lì di vivere,
perchè era
impensabile continuare in quel modo, non ho fatto altro che sentirmi
sbattere in faccia tutto lo schifo che pensavano fossi!!! Credevano
veramnete che io godessi nei litigi, che mi sentissi realizzata,
così mi dicevano mentre io volevo morire, morire, morire!!!
Facevo cose da autonoma, andavo qua e là risolvendo le cose
mie,
dopo che quella insegnante di piano mi aveva fatto capire che io
qualcosa potevo!! E invece è stato un discendere
nell'inferno,
nel mio restare tra loro a soffrire, sentirmi sola e abbandonata, dove
se avevo davvero dei soldi da parte li tenevano loro, io non sapevo
niente e non potevo sapere niente. Non mi hanno insegnato altro
checomportamenti come loro, che facevano i signori a parole e poi si
comportavano esattamente come tutti gli altri, in modo vergognoso che
io non accettavo. SOno al limite, ok!?! Anche adesso, VOGLIO ANDARMENE!
Voglio smettere questo, voglio che finisca tutto!! SOno stanca!NOn ho
ricevuto altro che schifo da tutti, in famiglia mi ballano tutti in
testa a cominciare dai fratelli che mi ordinano a me che sono la
maggiore di stare zitta e non intromettermi in niente come fossi un
cazzo di cane! Che mi urlano che io spendo soldi inutilmente e per
cazzate e loro hanno... lascia stare! Sono sempre io quella che perde!
Come a scuola media! Mi trattavano come a casa, insegnanti e compagni,
sempre a vedermi per quella che non ero e dovendo andare a una cena con
tutti, essendo gli insegnanti una merda che valutavano pure se tu eri
presente e partecipavi a tutto, decisi di invitare come compagnia per
me un ragazzino di un'altra classe che sembrava gentile e amichevole
nei miei riguardi e pensavo fosse amico. Gli chiesi se gli andava e
ovviamente dovetti avvisare quella grandissima...Irene, grandissima...
che le venisse qualcosa
e a questo punto si, che sono merda, che lei e tutti vivano una vita di
sofferenza... che ero accompagnata. Lui, stronzo maledetto,
arrivò e quando gli dissi grazie di essere venuto, fu
intercettato da Irene, merda maledetta che si
appicciòà
con altri come una cozza e lo invitò a sedersi accanto a
loro,
tra loro, al centro del tavolo. Io rimasi come una demente quando
questo pezzo di merda disse si e rimase con loro, non mi rivolse
più una parola mentre io alla fine del tavolo sola a
guardare in
giro tutti che si divertivano, a vegetare, a soffrire, a stare silenzio
per poi andarmene da sola non salutata da nessuno a tornare a casa,
altra merda di posto, a voler morire ancora e ancora. O le volte che mi
si incolpavano cose come epr i miei, di essere maligna, crudele,
stronza, merda... ed è così che vivo anche qui.
Con tutti
loro che sono come quelli là fuori, a questo cretino come
gli
altri che vuole che io cambi e sia come vogliono o si aspettano e pure
che debba abbassarmi a cose che non voglio... voglio finirla qui!!"
"Bimba... io non voglio che tu te ne vada, e..."
"Anche tu!! Vuoi farmi soffrire ancora per le tue stronzate?"
"No... è solo che... possibile che nonostnate cosa ti ho
permesso di avere che sognavi, non ti senti di vivere in pace?"
"Milan!! Puoi avermi dato una stanza, un cavallo, modo di comprarmi
qualcosa che desideravo ma a parte te, e un poco i veterani, tutto il
resto mi è avverso, come là. Le persone non mi
vogliono
fra i piedi. NOn piaccio a nessuno, perfino QUALCUNO afferma che io
devo calmarmi e comportarmi in modo diverso..."
"Seriamente, fratello. IN cosa dovrebbe cambiare? Conosce le buone
maniere, ha rafforzato le sue conoscesse di bon ton e comportamento con
Madame, sa come e quando comportarsi in ogni occasione, ha...."
"Non è per quello che..."
"Lui vuole che io mi comporti come più gli interessa... che
io non sia come con te per esempio..."
"Se ti viene di essere così con noi, perchè..."
fece Milan senza capire ma Dorde lo rimproverò.
"Per cortesia, non metterti in cose che non ti riguardano!"
"AH,NO!" fece lei vedendo che Milan era come sempre rimproverato dal
fratello maggiore "Non ti azzardare, già
altre volte ti ho fatto capire quando non sapevo della vostra truffa,
che non era corretto fare così con lui. Non lo merita. Solo
perchè io e lui abbiamo dei caratteri naturali meno
impomatati e
lascia perdere cosa penso quando fai come adesso, rispetto come tu
vorresti, non signfiica che siamo sbaglaiti o simili. Stai facendo come
da dove vengo io. E si è visto che cosa ha comportato
ciò
in me da farmi venire ansie, paure, terrori di errori. Errori che NON
AVREI DOVUTO FARE, neanche piccoli che servono a crescere, a capire,
solo con gli errori si migliora, si comprende, si cresce. ma no, dovevo
essere la figlia senza problemi ne altro che non rompeva il cazzo e non
creava problemi per loro, ma non essendolo ecco che sono una persona di
merda. E solo una cosa volevo dalla vita. Non ricchezza, non potere,
non successo, non case megagalattiche di dimensioni che no nso a che
servono, l'apparire, e tutte le stronzate che sogna la gente. Io volevo
solo un posto da chiamare Casa, con persone che vedevano me e non
avevano problemi ad accettarmi, e intendo la vera me non la falsa che
esce smepre per abitudine e non va bene lo stesso, che potessi vivere
una vita di pace, bei momenti, ottimi rapporti con gli atlri... ma
quanto pare io non posso avere niente di ciò,
perchè
QUALCUNO afferma che non posso essere amata se io non sono come
andrebbe bene, e non dò cosa io non sento di dare. E siccome
io
non provo niente per nessuno in quel senso e NON CE' NESSUNO CHE PER ME
E' INTERESSANTE O VICINO per le stronzate che consigliate. QUindi
basta... io me ne vado..."
"Aseptta, per favore.... ho parlato con mio fratello del fatto che
eviti un pò tutti per qualche motivo che ti ha fatta
arrabbiare
ma... fai pace con lui..."
"NO! Deve entrarvi chiaro in testa che dopo Rò e Zay e Ric
non
accetto più nulla e non mi faccio più ballare in
testa.
NOn accetto più ninete di ciò che mi ha fatto
solo
soffrire. Io non cambio e ne altro. Mi fai una cazzata, basta..."
voltando le spalle per andarsene
"Bimba, fallo per me! Per favore, è un musone e quando si
arrabbia è un pò scaratterato come dici, ma...
fai pace e
non mettiamo muri appena te ne vai. Ho promesso, ma non creiamo
litigi..."
"Perchè dovrei farlo? Sentiamo, dopo cosa ha fatto e detto,
io..."
"Sei arrabbiata, offesa, tutto quanto... lo so..." avvicinandosi e
stringendola a sè " ma fammi questo favore e non
allontanarlo ne
odiarlo, o te ne andrai via piena di ulterteriore dolore e rimorsi.
Fallo per me e perdonalo..."
"..." facendo i versi quando era arrabbiata facendolo ridere
"Per favoreeeeeee!" dondolandosi a destra a sinistra e viceversa mentre
la abbracciava.
"Mi devi 10 favori per questo!!"
"Urca! E va bene... se ti passa la rabbia...."
"Aspetta, ho detto nulla! Ancora! Solo perchè tu lo chiedi,
sarò magnanima... che persona buona e giusta
sono!....!!...Eh,
si, buona e giusta!!!" facendolo ridere perchè sapeva che
era
solo una battuta da cattiva "non torneremo amici come prima ma non gli
sputo in un occhio quando lo vedo..."
"Bimba, tu non sai sputare!!" le disse ridendo
" E ora ho cose da fare,
tanti
saluti..." fece lei dando le spalle a
Milan e andando verso la porta. "E comunque Milan, almeno tu, aiutami a
trovare la pace che desidero o sarò costretta a trovarla da
sola, con le mie mani, come avrà fatto ognuna delle ME di
ogni
piano parallelo se è vero... a morire male e con dolore,
sola e
disperata... l oso che questa è la mia fine, sempre...."
"Io... ok, se è ciò che desideri, proprio
perchè
ti volgio bene, anche se non sono la persona speciale per te, ti
accompagnerò sulla Soglia perchè tu te en vada..."
"Perchè dovremmo farlo? fece Dorde offeso "con noi
non
vivi bene?" vedendo fissato male da entrambi gl ialtri presenti
Appena giunse di fianco a Dorde lo
fissò irata "Passi, e per tuo fratello, ricordalo, tutto
questo
ma non saremo amici come prima ma solo alleati nel lavoro. Quindi non
pensare nemmeno di... qualsiasi cosa pensi, è solo per
lavoro e
cordialità formale. Non perdono, non da Rò e Zay
e Ric,
che sia chiaro. Ora vi lascio soli, sarò cordiale con te ma
come prima, MAI!!! NEIN!!"
Se ne andò con le frange del vestito anni trenta che
danzavano con aria offesa e piccata, lasciandoli soli.
"Fratello...." fece Milan stancamente "non so e non voglio sapere
perchè avete litigato a tal punto..."
"E' anche colpa vostra, tua e di Madame, io misono preso solo il
tornado che si è creato!"
"Mh" fece rimurginando un pò, poi fissando il maggiore "Non
credo, o meglio, non solo quello. E' testarda ma se non dice e non fa
le cose, a meno che non decide di fare uno strappo alla regola, non
è da lei nel profondo. Ripeto, non so niente, ma evita di
comportarti come sei abituato tra militari dove tra poco di sicuro
andrai, qui siamo diversi e lei lo è. Ha subito pressioni,
trattamenti da far impazzire chiunque, periodi orribili... e qui a
quanto dice non si sente affatto diversamente da tempo prima. Anzi,
ripete che ce l'ha messa tutta, ma non cè modo di trovare un
posto che la accolga veramente. E dice sempre che noi due, avendo
allontanato per paura di coltellate alla schiena, dovremmo capire la
solitudine e certe cose ed eessere i primi a comprendere e agire di
conseguenza. Eppure noto che tu non ci sei riuscito...."
"non ho voglia di discuterne. Io avevo capito anche dalla tua
telefonata che con voi avesse dissapori.."
"Ni... si è
freddata parecchio
ma non come hai creduto, non l'ho
detto esplicitamente e ho fatto in modo che fossi tu ad adnare da lei e
far pace, ma ho visto che non ci sei riuscito. Se si comporta
così ha un motivo, quindi non capisco... lascia stare.
Approfitta della tregua e fatti perdonare o ti odierà fino a
quel giorno e... perchè anche qui la si deve trattare come
là fuori, se qui abbiamo deciso di cambiare...?" ma Milan si
fermòper il telefono.
Rispose e poi cambio espressione così come colore. AL
termine dopo succinte risposte laconiche, sospirò.
"Che succede" chiese Dorde scocciato
"Ci ha fregati. A quanto pare si è presa i tre e il nuovo,
si
è cambiata e ha lasciato a Milan, qualunque sia disponibile
a
questo punto, l'intrattenimneto con quegli ospiti che ci faranno da
sponsor e supporto per quei contratti e le feste nel tema che amano,
anni ruggenti e proibizionismo. Ora, a chi tocca riceverli...?"
fissandosi a vicenda.
"...come sarebbe...
perchè..."
"Sasso-carta-forbici!!!AZZ...
hai
perso! Spiacente, io vado a cambiarmi e sistemare altre cose, preparati
con il completo scuro nell'armadio mio a righe, non ti diemtnicare gli
accessori sul comodino. Penitenza per averla fatta stare male!! disse
di corsa, velocissimo, Milan che si infilò nell'apertura del
passaggio segreto e lo lasciò solo, troppo scioccato per
capire
che Lia e suo fratello minore lo avevano fregato.
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