L'inaugurazione
aveva avuto successo: il salone si era riempito di turisti,
appassionati di antichità e specialisti del settore. Cleo e
la sua amica Natasha erano appoggiate a una colonna. <<
Ma tu guarda come fa il cascamorto...! >>,
grugnì Cleo mentre osservava inviperita un Taj con un calice
di birra in mano che si vantava con altre studentesse della sua nuova Sala
Egizia! << Ehm, non sarai mica gelosa?? >>,
la stuzzicò Natasha. << Io!?? Ma
neanche per sogno! >>,
rispose stizzita l'amica. << Sììì, come no!! >>,
ironizzò civettuola quella. << Pensavo non ci fosse nessuno peggio del Professor
Behdety...Devo ricredermi!! Metà del lavoro l'ho fatto io,
lui sempre seduto a comandare! Che nervi!! Ma mi stai
ascoltando?? >>, si lamentava Cleo.
<< Oh scusami Cleo, ma è appena arrivato il
mio ragazzo!! Vado. Tu divertiti qui!! >>, rispose
Natasha. La giovane sospirò spazientita, e si
allontanò. Da quando era arrivato quel Taj al museo lei era
diventata invisibile...E non era certo la prima volta! La sua ira
cessò non appena si ritrovò davanti una persona a
lei molto familiare: Jake! Fu colta
alla sprovvista: non sapeva se essere felice o meno. << Jake!?? >>, esclamò
esterrefatta. << Ti avevo promesso che sarei venuto!
>>, le rispose con voce suadente. << E
Katie...? E la gara?? >>, chiese lei confusa.
<< Naa con Katie è finita! E lo skate
può aspettare! Vieni con me! >>,
ribattè lui ammiccandole. Cleo fu sorpresa da quello strano
comportamento, nonostante tutto si lasciò trasportare e lo
seguì. Nel frattempo, il ladro diventato custode rovistava
tra le varie carte e i vari scatoloni nello studio che Tutenstein stava
sfruttando. << Ma dove diavolo l'avrà messo
quel maledetto??! >>, borbottava mentre cercava invano lo
specchio di Iside. "Lascia perdere lo
specchio! ", gli disse una voce. Egli
sussultò e si guardò intorno, ma non vide
nessuno. << Chi parla??! >>, chiese
sospettoso. "Sono
Seth, il Dio del Caos! Noi due vogliamo la stessa cosa: eliminare quel
faraone e quella ragazza! Aiutami a recuperare lo scettro, e io ti
darò quello che vuoi! ", lo
persuase il dio. << Ohh l'aiuto di una
divinità...Un affare! Mi sembra ci sia poco da scegliere,
cosa proponete di fare, ora?? >>, azzardò il
delinquente. " Tu distrai il faraone, io penso
alla ragazza! ",
ordinò Seth. Il ladro ghignò, uscì
dalla stanza, attivò l'allarme e si dileguò. Il
suono attirò l'attenzione di tutti gli invitati. Tutenstein
si voltò di scatto: percepì una forte energia
negativa. Il calice gli cadde di mano e si frantumò sul
pavimento. << No...Cleo...! >>,
ansimò.
Intanto
Jake aveva trascinato Cleo in un corridoio isolato del museo.
<< Jake, l'allarme...Qualcuno ha tentato di rubare
qualcosa! Devo andare a vedere! >>, disse la ragazza
preoccupata. << No, tranquilla, il custode e Taj sistemeranno
tutto...! >>, le
rispose lui con una strana intonazione e un ambiguo sorrisetto in
volto, spingendola con forza contro il muro. Cleo era completamente
pietrificata: per la prima volta in vita sua non riusciva a reagire.
Possibile che Jake stesse per abusare di lei?? Non era più lui.
Tutenstein
era corso al suo studio, e notò che la serratura era stata
forzata. Luxor saltò fuori: << Sire,
è fuggito!! >>, esclamò il gatto
riferendosi al ladro. Il ragazzo strinse i denti. << Farabutto! >>,
imprecò. << Luxor, dov'è Cleo??
>>, aggiunse allarmato.
Jake
l'aveva bloccata per i polsi. Non poteva fare nulla. Con tutta quella
confusione forse non l'avrebbe sentita nessuno...Eppure, nonostante si
trovasse in quella situazione, la sua mente andò a lui. Urlò il suo nome. Fu
un'azione istintiva. << TUT, AIUTAMI! >>.
Era un grido disperato. Cosa sperava di ottenere?? Lui non c'era
più! Non sarebbe mica riuscita a richiamarlo dal mondo dei
morti?! Ma proprio mentre le labbra del suo ex ragazzo stavano per
raggiungere le sue, nel caos più totale, le
sembrò di udire un forte miagolìo...poi una voce
imperiosa: << Allontanati da lei! >>.
Alzò lo sguardo. Era Taj. Jake si staccò da lei,
e si rivolse a lui: << Battiti con me, se hai il
coraggio! >>, lo minacciò. Egli
guardò Cleo. << Scappa! >>, le
intimò. La ragazza rimase senza parole, ma
obbedì. << Cosa credi di fare, Faraone?? >>,
sibilò la voce che fuoriuscì dal corpo di Jake, i
cui occhi si erano tramutati in due luci rosse, simili alle fiamme
dell'Inferno. Tutenstein si irrigidì. << SETH!
>>, esclamò con orrore. << Proprio io! >>,
rispose quello librandosi in aria e piombando su di lui.
<< E'
arrivato il momento della tua fine! Dov'è
lo scettro?? >>,
gli alitò in faccia. << Sparisci, Seth! La mia
missione non è ancora terminata! Gli altri dèi
sono dalla mia parte! >>, ribattè il giovane
durante il combattimento corpo a corpo. << Ah, povero
illuso! Tu morirai, e la perderai...e
questa volta per sempre! >>, sibilò
il dio. L'ira pervase il cuore del faraone, e, contemporaneamente, in
un luogo sconosciuto, dei frammenti dello scettro di Uas si
illuminarono. Tutenstein avvertì una grande energia dentro
di sè, e il suo corpo emanò una grande luce. Era
troppo forte per Seth. << Maledetto! Non finisce qui! >>,
e, detto questo, il dio abbandonò il corpo di Jake, che
cadde pesantemente per terra. Il giovane faraone era rimasto immobile,
col volto corrucciato. Mostrava lo sguardo di chi aveva ricevuto una
delle condanne peggiori mai esistite. Purtroppo il dio del Caos aveva
ragione.
Cleo
era stata condotta fuori l'uscita del museo dalla Dottoressa
Vanderwheele. Era preoccupata e confusa. Molti si chiedevano cosa fosse
successo. Improvvisamente, videro Taj spalancare le porte
dell'ingresso. << Tutto risolto. >>,
asserì col sorriso sulle labbra. Sapeva fingere benissimo.
<< C'è stata...un'aggressione.
>>, disse. Poi fece un cenno a Cleo come per
tranquillizzarla, e tranquillizzarsi a sua volta. << Il
colpevole è stato preso. Grazie di essere stati qui oggi.
>>Tutti rimasero esterrefatti, poi applaudirono con
gioia. Mentre Tutenstein si allontanava, Cleo gli corse dietro.
<< Aspetta, Taj...>>, lo
richiamò. << No, Cleo, devo andare!
>>, la bloccò con un gesto della mano, senza
darle a vedere la sua stanchezza e il suo tormento. La
ragazza sospirò dispiaciuta mentre lo osservava andare via.
Jake
riprese conoscenza in ospedale. Cleo era accanto a lui. Finire
all'ospedale non era più una novità per lei. Ci
aveva fatto l'abitudine! << Ma...Cleo...che ci fai qui??
Che ci facciamo qui?? >>, chiese lui spaesato.
<< Sei venuto a trovarmi all'Inaugurazione del Museo, per
la riapertura delle Sale Egizie...>>, cercò di
rinfrescargli la memoria lei. Lui la guardò sorpreso.
<< Davvero?? Non ricordo nulla...Ho per caso fatto
qualcosa di male?? Se sì, l'ho completamente cancellato...Mi
dispiace tanto...>>, le confessò. La ragazza
cambiò espressione: quelle parole la sconvolsero. A quel
punto, prese una decisione. << Ehm, si è fatto
tardi, io vado. >>, fece per alzarsi, ma lui la
afferrò per il polso. Lei sussultò per quel
gesto, e lo fulminò con lo sguardo. Egli si rese conto, e
mollò la presa. Quando lei arrivò alla porta, lui
continuò: << Volevo chiederti scusa per quello
che ti ho detto e fatto, io...volevo chiederti se potevamo tornare ad
essere quello che eravamo stati...>>, ma lei lo
interruppe: << Non ricordo nulla. Ho cancellato. >>.
Ma quello non si arrese: << Io sto per ripartire, che ne
dici se domani ci andiamo a prendere qualcosa insieme??
>>. Lei si bloccò sull'uscio,
riflettè per qualche secondo, poi pensò che non
ne valesse più la pena, inoltre non avrebbe potuto lasciare
Taj solo! Così si voltò e rispose:
<< Mi dispiace, non posso più. Sono impegnata.
>>. << E' un addio? >>,
chiese lui affranto. Lei esitò per un attimo, poi rispose
secca: << Sì, mi dispiace. >>, e
si richiuse la porta alle spalle. Le risposte di Jake non l'avevano
soddisfatta abbastanza. Era dispiaciuta di aver chiuso con lui, ma
forse era meglio così. Aveva altro a cui pensare...altro da scoprire.
Si
addormentò presto, senza neanche aver cenato. Qualcosa,
però, la fece svegliare all'improvviso: avevano bussato alla
porta. Cleo sobbalzò. Chi è che rompeva le
scatole in piena notte?? Cos'altro doveva accadere??! Si
alzò dal letto di malavoglia, scese le scale al buio
barcollando per la stanchezza, e raggiunse la porta d'ingresso. Quando
la aprì, si ritrovò davanti una persona che non
avrebbe mai immaginato andasse a trovarla: Taj ! Egli la guardò
da capo a piedi, facendo trasparire un lieve imbarazzo. La ragazza era
impresentabile: era scalza, aveva solo una camicia da notte, la faccia
assonnata e i capelli tutti arruffati! Cercò di darsi un
tono, imbarazzata anche lei. << Ehm...Cosa
c'è?? >>, gli domandò. Lui si
schiarì la voce, e mormorò: <<
Volevo accertarmi che tu stessi bene! >>. Cleo rimase
sorpresa. << Oh...ah, ora va tutto bene. Volevo
ringraziarti oggi, ma...>>, balbettò.
<< Ehm, si, scusami se ti ho salutata frettolosamente!
Comunque spero di essere arrivato giusto in tempo prima
che...>>, ovviamente si riferiva alla tentata violenza.
<< Sì, giusto in tempo!! >>, lo
interruppe Cleo in difficoltà. << Devi dirmi
qualcos'altro?? >>, gli chiese. <<
S-sì, ti ho portato una cosa. >>, e
così dicendo, le porse quello che le sembrò un
piccolo rotolo di papiro. "E te pareva!!", pensò la ragazza.
Altri compiti per lei!! << E' in geroglifico. Niente che
riguardi il lavoro. Consideralo...un regalo!
>>, continuò lui abbozzando un sorriso. Cleo
rimase senza parole. << Ora devo andare!
>>, terminò il ragazzo, e scappò
via. La ragazza chiuse la porta, aprì il rotolo, e vide un
papiello! Si mise le mani tra i capelli, sospirò, e lo
lasciò sul mobiletto all'ingresso. Era troppo stanca per
tradurlo! Risalì in camera, e tentò di
riaddormentarsi. Beh, doveva ammettere che quel ragazzo aveva fatto una
cosa carina, salvandola! Doveva essergliene grata! Taj la sorprendeva
ogni giorno di più.
<<
Mio Signore, cosa c'è scritto su quel rotolo di papiro??
>>, gli chiese Luxor. << Lei lo
capirà. >>, rispose il faraone con sentimento.
<< Mmh...non sapete ancora esprimere a parole i vostri
sentimenti, vedo! Perchè?? In fondo Cleo è sempre
stata una vostra amica...! >>, osservò il
gatto. << Lei non è un'amica qualunque!
>>, controbattè il giovane. <<
Paura di essere rifiutato??>>, azzardò Luxor.
Tutenstein abbassò lo sguardo. I suoi occhi esprimevano
inquietudine e rimpianto. Quanto tempo avrebbe avuto ancora?
Rieccomi qui dopo tanto tempo!!
Scusatemi se ho aggiornato solo ora, ma ho avuto dei problemi!! Non
abbandonatemi, questa storia deve continuare!! Alla prossima!! :-*
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