chapter
37
ricordo
che l'altra "fic" presente nel mio profilo è la versione
leggermente aggiustata di questa a livello di codice, non so
perchè ma sul vecchio supporto il codice era andato per i
fatti suoi cancellando pensieri e altre cose, continuo questa anche ma
quella sarà quela definitiva e più completa.
Ho postato le varie parti nei capitoli precedente ma ci sono sempre
problemi di codice con parti edlla fic saltate, intanto ho cercato di
mettere il testo completo come dovrebbe essere, capitolo dopo capitoli.
Inoltre ringrazio
_Briareos_ per
cosa mi ha scritto e consiglio le sue fic.
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L'uomo
soffocò un conato di vomito e la fissò. Appariva
come un qualcosa di innaturale, impossibile da esistere. Aveva oltre
l'aspetto un cè da apparizione da fantasma che inquetava.
Voltava
di poco di lato il volto per fissarlo con un ghigno e poi un sorriso
allucinante, come godendo di ciò che osservava e della sua
sofferenza, con gli occhi grandi aperti e freddi. Con il volto un
pò verso sinistra, con il mento alto e gli occhi calati su
di lui, fumava da un cannello da donna anni trenta una sigaretta
dall'odore strano. Abbigliata maestosamente in un abito di stile antico
a metà tra il periodo settecentesco con qualcosa del secolo
dopo, con maniche ampie e varie rouches, livelli di gonne arricciate e
a cascata, gonna tonda di forma e una sorta di strascico che partiva
dalle reni a strusciar e per terra, come pensava lui, le parti finali
di un fiocco troppo lungo ma senzan fiocco. I capelli
raccolti tranne una bella ciocca che compariva sempre su una spalla a
boccolone e vari decori che balugiavano tra i capelli.
Pareva
sempre avvolta da qualche nebbiolina fine e argentata e come si muoveva
col corpo e viso sembrava non una persona normale.
A
una frase simile detta per sbeffeggiarla si era ritrovato con qualcosa
in faccia di appiccicoso senza averne avuto sentore, cone lei che era
partita offesa, ma davvero arrabbiata dicendo ai tre con lei tipo
"è mai possibile che a questo fottuto mondo non
cè ne uno che dice che io sono normale? Che poi, cosa
è la normalità? Abbiamo rottinculo madornali,
snobbisti teste di cazzo, bulli di buona famiglia spacciati per gente
per bene e poi merde o gente devastata dalla vita che non riesce a fare
altro che sfogare sugli altri il prorpio male, arraffoni merdosi,
politici che sono quel che sono, gente che riesce ad apparire normale e
poi sotto sono psicopatici, sociopatici, sclerati, abusatori e la lista
è lunga... ah, se noi lo sappiamo!! E poi... arriva la gente
che dice A ME che sono strana o non normale... posso
indignarmi?? E poi dicono che io mi sfogo in modo stronzo sugli
altri.... e in quanto a te" tornando all'uomo che legato scuoteva la
testa per scrollarsi di dosso la roba appiccicaticci che gli sembrava,
quella caduta sugli abiti, rosella "sono anormale? Sono fuori dalla
logica? Bene, visto che il mondo mi vuole così e io non ho
intenzione più di lottare e combattere ma mi areno... che lo
sia, allora...." e quella volta si ritrovò un animale color
miele o cannella, era comparzo dietro di quei quattro e si era fiondato
elegante e grosso più di un pastore tedesco su di lei ocn le
zampe anteriori, mentre con la lingua pungente e rasposa gli leccava la
faccia e lui stava impazzendo.
"Sono
stronza e fguori di testa? Vediamo questa torturella...
perchè è .. Ella!!" scoppiando a ridere fumando
L'aura
che emanava sempre e in quel momento che l'aveva davanti di
nuovo, era cattiveria pura e follia, le risate non sguaiate
ma di cuore e di scherno, maliziose e e malignità. Gli
atteggiamenti che si accavallavano. Dall'abbigliamento a certi
movimenti nonostante la stranezza, parevano pregni di eleganza e
fierezza, compostezza e qualcosa di più della sua
età. ma parecchie volte quando le partiva il momento di
follia sadica, di scherno da bulla, pareva perdere in eleganza e a
tratti pareva mancare compostezza apparendo quasi... sguaiata ma non da
gente di basso livello ma da una che si divertiva ad esserlo.
Schizzando in alto al fierezza e arroganza, supponenza, il senso di
potere che aveva su di loro e azzerando tutto il resto come ci si
sarebbe aspettato da qualcuno con quegli abiti e le storie raccontate
su di se..
Le
cos eche pensava ogni volta che lei appariva e si comportava in modo
strano erano "una cafona con arroganza", " esponente degli
arroganti", leggenda di coattagine e stronzaggine",
"è una criminale a piede libero ed è
così criminale che denunce e confronti con gentaglia che lui
aveva affrontato era riduttivo, con comportamenti da gente fuori di
testa dei peggiori cartelli e gestione delle sostanze
peggiori" e poi la "camminata cafona" che non era cafona come
una persona che se la sente e tira con abiti di pregio ma non ha
classe, eleganza, capacità di muoversi con leggerezza o
stile e via dicendo. Come accadeva con cantanti o gente che diventava
famosa e poi quando appariva davanti ai fotografi ti chiedevi chi
cavolo fosse. Lei si comportava, gli sembrava, con cafonaggine di un
bambino che fa e prova cose per la prima volta e appare goffo e
impacciato apparendo come gente che entra in un luogo di altre classi e
si nota SUBITO. Ma era artificioso e voluto, si chiedeva sempre?
Quella
donna, che pareva giovane ma a tratti più matura in molte
cose, aveva portato quasi a follia tutti loro. Dopo averli cacciati e
catturati comparendo di persona e inseguendoli camminando con calma e
tranquillità mentre quelli con lei sembravano militari
esperti. E lui che era stato in carceri duri o in situazioni estreme,
non risuciva a reggere quello che lei emanava e lo inquetava. L'aveva
vista, con quegli stessi abiti, osservarli divertita per come erano
ridotti dopo ore di interrogatorio e sevizie. Ma non classiche, ma che
lui no naveva mai neanche conosciuto. E per l'ennesima volta lei
apparve, sena fargli capire quanto tempo era passato, cosa pensava o
volesse. Facevano mille domande e interrogatori ma sempre slegati, di
cose opposte alle altre e via dicendo, non comprendendo lui stesso cosa
volessero davvero. La spiazzata che gli diede, a lui e agli altri, fu
tempo prima quando se ne uscì appena entrata, con domande
personali su di loro. Tanto che tra loro legati e messi in fila ma
molto distanziati, in un modo assurdo per lui, con le sedie legate da
catene che pendevano fino al soffitto alto e che tirandole non sapeva
da dove le sedie si sollevavano e si ribaltavano, dondolavano,
roteavano con loro ben stretti come fossero su un ottovolante e ancora
no ncapiva il perchè, si fissavano incerti quando non
storditi e si chiedevano tra loro "ma che significa?"
Chiedeva
del loro trascorso da bambini, un altro momento ragazzini, poi appena
uomini. Amicizie, amori, legami, cosa provavano e cosa sentivano loro
su queste cose, come le conoscevano e riconoscevano. E poi chiese delle
loro relazioni, del sesso e di nuovo, cosa provavano e cosa sentivano
loro su queste cose, come le conoscevano e riconoscevano.
Ma
quella volta che ricomparve, gli sembrava parecchio più
dura, che una tipa strana che si meteva, bevendo e fumando, a chiedere
di cose personali ai suoi prigionieri.
Sfrontata,
come se fluttuasse sul pavimento, tanto da sembrare irreale e pronta a
scomparire, si udivano i ticchettiii dei tacchi ma non si vedevano le
scarpe perchè l'orlo carezzava il pavimento. Con un ghigno
inquietante e rabbia e follia che plendenva negli occhi verdi. Era
sicuro che ore prima fossero castani.
"..."
lei fumava, abbracciando con le labbra il bocchino che pareva in
metallo argento o simile, creando attorno a lei una nebbiolina e
impalpabile velo argentati che aumentavano l'aria che aveva di suo. Di
nuovo l'ambiente sembrav quasi irreale e non umano, come dislocato
altrove.
E
quando espirava lo faceva sempre come fosse un gioco, semplice e
d'abitudine, e come se soffiasse con dolcezza su delle candeline
immaginarie. Il suo trucco non era esagrato, volgare, troppo presente
come per tutte normalmente ma si vedeva che aveva del trucco sul viso.
Già dall'inizio le aveva detto per scherno che se si
colorava di rosa gli zigomi come tutte le donne normali, sarebbe stata
anche più carina, meno una morta, dalle parti più
accennate color bronzo chiaro sfumato dove si voleva dare volume o
snellire sul viso certe parti, gli occhi e labbra truccate ma mai
esagerate come certe donne che avevano chili di prodotti addosso.
E
quelle zone truccate per risaltare o altro lui non ne capiva di truppo
certe parti erano più scure del suo colore naturale, sebbene
non fossero esagerate ma si vedeva dal contrasto che era trucco.Troppo
chiara, lei, tranne i giochi di luce del trucco, ma senza
quella roba che mettevano le donne rosata per dare colore al viso
chiazzando le gote. Lui la sfotteva quando poteva anche per contrastare
cose gli facevano, dicendole che sarebbe stata uno schianto ccon quella
roba rosa sulle guance, di mettere un rossetto rosa invece di quel tipo
mattone non sapeva, di enfatizzare gli occhi meglio perchè
potevano essere ancora più da gatta. Lei fumava portando
indice e medio che tenevano la sigaretta al centro delle labbra,
parallele, inchiodando gli occhi in quelli di lui o degli altri che
parlavano, e sorrideva come se si divertisse. Ma a parte gli abiti,
sembrva che si truccasse sempre allo stesso modo. così come
le unghie. Mai laccate o decorate come le altre. Sembre come se fossero
con uno smalto trasparente, questo si capiva dalla luce, che avesse uno
smalto, e le unghie erano poco lunghe, sembrava mezzo centimentro
massimo dalla distanza in cui restava in piedi o sedeva da loro, e
tondeggianti. NOn studiate o da manicure come tutte le donne facevano
con unghie finte. Non vedeva la bombatura tipica delle unghie finte
aggiunte che a lui semrbava ocme se le avessero prese a martellate e
queste si erano gonfiate.
Alla
fine per ztuzzicarla le sorrise beffardamente, sfottendola
che non sembrasse graziosa senza un pò di colore rosa al
solito e che si chiedeva che aspetto avesse sotto quell'abito
ingombrante "anche ci sono, visto che per non so quanto tempo ci hai
chiesto del sesso che abbiamo fatto". Risse lui mentre gli altri lo
seguirono stretti alle sedie, ma queste ancorate a terra nonostante la
catena dritta dietro di loro.
E
lei sorrideva beffarda e come pronta, nel suo cervello, a ribattere ma
in modo orribile. Pareva ammantata di malignità fin nelle
ossa. e le sue mani, aveva sempre notato, si muovevano come tutto il
resto come calcolato e facendo degli archi immaginari ma le dita, le
vedeva sempre sempre muoversi e restare posizionate in pose strane.
Avrebbe detto come le muovesse per qualche danza o simili. E anche
quando teneva quel bocchino, le dita erano in modo a metà
tra il naturale per lei e lo studiato, armonico.
E
poi rispetto la volta precedente che era apparsa... Aveva tenuto un
braccio dietro la schiena, il capo e un pò il busto verso
destra, non molto ma si capiva, e lo fissava come le
prostitute che stavano davanti a lui sorridendo, pronte ad agire per il
loro lavoro. Fu quella la sensazione di dejavù che ebbe
vedendola in quel modo, in quel momento. Il suo atteggiametno sembrava
come un sorriso malizioso e monello, come pronta come quelle donne a
dar il via ai giochi piccanti partendo da uno spogliarello. Ma lui
terminò come uno specchio rotto quel senso di giù
visto, quando lei sorrise in un modo terrificante, metnre gli uomini
che parevano militari intorno a lei restavano in disparte, che lo
osservavano, altri torturavano, altri ancora stavano sempre dietro di
lei e pronti a cosa le servisse, non proferivano mai parola se non
chiedere a lei qualcosa in una lingua che non conosceva o solo
osservando lei e poi agendo, come se parlassero nella mente.
E aveva mostrato nella mano sinista un oggetto che l'aveva lasciato
interdetto.
"Io
ADORO le miniature, le riproduzioni in scala, questo vostro mondo
moderno è perfino meglio del mio!! Sai, ai miei tempi era
difficile e costoso far creare riproduzioni da collezione di tante
cose... e ancora di più, se funzionavano. Riuscivano a
creare bellissimi carillon o meccanismi minuziosi nelle parti piccole
ma... questo vostro mondo è straordinario per come avete
rimpicciolito molte cose... ma anche il cervello, purtroppo! E' triste
vedere come una come me si aspettasse... un'evoluzione al meglio della
razza umana dai selvaggi. sporchi e maschilisti e invece... siete
peggio, a causa anche della stessa nuova tecnologia che rende facile
per tutti fare lo schifo! E ora io sono qui per potare i rami
danneggiati! Io sono la Giardiniera del Sogno, intendo colei che per un
ideale coltiva o estirpa, si prende cura o elimina in base alle
necessità che rovinano le persone e il mondo. E ora, grazie
al potere della tecnologia del vostro mondo..." elevando con una mano
l'oggetto e con l'altra come presentandolo, con occhi come se
osservasse qualcosa di straordinario..." procedo di mia mano,
perchè mi sono stancata delle gentilezze dei miei servi e...
desidero che tu mi dia delle risposte. Non voglio sprecare il mio
potere magico ocn voi, è così semplice utilizzare
di mia sponte questi gioiellini che ai tempi sarebbero stati definiti
diabolici per provare da mè, per una volta, cosa significa
ottenere ciò che desidero... ma prima, voglio capire
l'utilizzo, vediamo..."
Portando
l'oggetto nella mano destra, portò la sinsitra in
una delle pose delle dita come studiava dal basso verso l'alto creando
dal niente una sorta di blocco di fogli. E lo studiò e poi
iniziò a commentare, votlandosi con busto un pò e
viso verso quelle pagine che levitavano per aria.
"...Mh...Mini
motosega da potatura a catena con batteri4, con 2 catene
intercambiabili da 4e 6 pollici e due batterie da 24 V e caricatore
rapido, per tagliare il legno e lavori di giardinaggio. Pesa solo 1 kg,
risparmiando tempo e fatica. La lunghezza è di soli 35
cm.una batteria che può durare fino a 20-40 minuti. Questo
è sufficiente per 50 tagli efficienti di maxdiametro di
taglio massimo 14 cm. Con la comodità di questa motosega
elettrica portatile, non vedi l'ora di tagliare i rami del tuo
giardino! FANTASTICO! .Il motore in rame puro ottiene una trasmissione
diretta forte e durevole che ti consente di tagliare in modo fluido ed
efficiente. Con 20.000 giri/min,non cè cosa che non puoi
fare! La cosa più importante è che se
il motore si surriscalda inaspettatamente, smetterà
automaticamente di funzionare, il che può proteggere
efficacemente la vita del motore stesso, e dissipare il calore in modo
efficiente e offrirti un'esperienza più sicura. Prestare
attenzione al primo utilizzo ad impostare la tensione della catena...
ma questo lo hanno già fatto loro..." fece muovendo le dita
come se scacciasse un moscerino ma le pagine si voltavano da sole "Per
sicurezza, tua e del lavoro, indossa i nostri occhiali e guanti
antitaglio prima di prepararti a tagliare per... non cè
bisogno! Cosa vuoi che succeda a una Strega centenaria che varca i
piani come se saltasse alla corda...?!?...Mh... non pare ci sia altro
di interessante! bene allora... procediamo...!!" fece questa. Mostrando
una motosega piccolina che pure nelle sue mani piccole e fini sembrava
anche troppo grande.Sembrava di impugnatura troppo larga per
la sua mano , nera e come di ottima qualità, non le
cinesate da poco, mentre la mostrava compiaciuta a tutti loro
vontandosi col busto come se alzandola in alto la luce la evidenziasse
meglio, con una contentenzza che faceva a cazzotti con quanto appariva
poco prima.
"perdoni,
mia Signora, ma per mia esperienza con quelle che abbiamo usato
prima... La catena si allenta facilmente e mangia troppo
cioò che si deve tagliare. La causa è dovuta alla
qualità di arrotatura della catena e un ' dentino davanti ai
denti taglianti troppo basso.La motosega saltella e diventa
pericolosa non avendo nessun sistema di sicurezza se non una barretta a
copertura della parte superiore della catena, che,a mio avviso,
inibisce il taglio da sotto. Quest'ultimo è
fondamentale nella potatura perché evita che il soggetto da
tagliare si strappi e divelti in modo orribile. Lo dico da ex
potatore professionista. Il commutatore di verso posto sopra il
grilletto di avvio è troppo lontano per le vostre dita. Per
questo mi offro come..."
"Rifiuto!"
sebbene fosse tutto parte della messinscena, il modo in cui
lei lo disse come altre cose apparve a tutti come offeso,
vergognoso, come se le rivoltasse contro "Continua con il tuo compito,
oggi ho deciso come onore per quest'uomo che ha retto molto bene,
provvedere io... a un ballo, insieme!" fece lei tornando come prima.
Gli si avvicinò, leggera e quasi saltellando, ghigno e occhi
lumionosi, per poi essere così vicina da prendergli entrambi
i lembi della camicia aperta e sporchissima e chiuderli nel suo pugno,
tirandolo un pò verso di sè, inclinandosi un
pò "Tu e io danzeremo insieme in questo demoniaco duetto di
disperazione. La tua tenacia mi inebria, mi regala qualcosa che non
provo da tempo e quindi, come gesto di rispetto, sarò io a
provvedere al nostro tète a tète!!!" Guardandolo
negli occhi a pochi centimentri l'uno dall'altro, lui senza capire "E
tutti voi ne uscirete disperati e dannati, nel corpo, mente e anima,
così come lo è la mia...! E sebbene io abbia
smesso la mia amicizia con quelle persone rispetto a prima, visto che
non mi accettano per come sono e si aspettano per i loro pruriti io
debba cambiare... allora non mi resta che continuare con solo gli
accordi e il mio impegno! E fare ciò per cui mi sono
prodigata di aiutarli. Se io devo essere stronza agli occhi degli
altri, allora che lo sia davvero!! E sarete tutti voi feccia
e pagare per il dolore che mi procurano loro... perchè
sarò egosita adesso e non posso di certo bastonarli! Mi
servono! Devo giungere al momento di andare con la mia pace, e ho
bisogno di loro! Se quella persona mi ha pregato, senza però
chiedermi scusa, di pensare a suo fratello, Jd e gli altri
perchè non avevano colpe... quanto sbaglia!... Allora che
sia così! Farò finta che non sia accaduto
qualcosa con loro, e resterò in parte amichevole, ma tutto
ciò che per la feccia di prima e loro per dirmi sempre di
cambiare e di esser cosa dicono... erutterò la mia rabbia e
dolore in un mare di terrore perchè questo mondo possa
avvertire pure nell'aria i miei malesseri! Che questa notte speciale
sia di avvio per il mio SFOGO! Finchè non sarò
andata, non posso punirli, devo tacere, la poi sentiranno, OH SE
SENTIRANNO!!... la mia rabbia fin nella testa!" torcendo il colletto
dell'uomo che mostrò senso di fastidio nel respirare "E se
in nessuna parte del mondo cè un posto per me per come sono
e sento di essere dentro, che il mondo urli di paura per la mia
risposta! Io non resterò docile al morir della
luce!" Urlo e mi rivolto in ogni bel giorno e oscura notte! Se
io non posso essere amata e voluta per come sono, che il mio
essere Giardiniera del Mondo e del Sogno sia portato al completo anche
per mia mano!" lasciandolo e prendendo con entambi le mani l'attrezzo
che iniziò a rotare e fare casino, segno che era di ottima
fattura. Lei rise e ghignò, le luci parvero perdere
luminosità di un pò e attorno a lei apparvero
cose mostruose e assurde, che si muovevano e le si accostavano mentre
lei rideva di cattiveria. La testa dell'uomo iniziò a
girare, inizil a sentgirsi male ma non per le sevizie, ma qualcosa gli
giungeva al cervello e parve non vedere più gli uomini, la
testa gli cadeva sul torace e quando la riportava in alto, no nsapeva
gli altri, lei era smepre lì ma non cèra
più nessuno degli uomini. E quelle cose! Sembravano la
rappresentazione come un'allegoria macabra e horrorifica di peggiori
incubi o come disse lei, sono la rappresentazione e allegorica del
epggio dell'uomo. Poi la vide ridere con un sorriso enorme e muovere
l'attrezzo come in un film americano tipo- non aprire quella porta- con
movenza cafona e arodre bifolco, e calare la catena contro di lui, ma
fra le sue gambe e un terrore indescrivibile lo avvolse.
Cinque
minuti dopo
Lia
mise giù la motosega che si era fermata da qualche attimo.
Lo fissò come se fosse qualcosa di sporco e fastidioso. Con
il broncio. per le droghe nell'aria, lui e gli altri erano prima
impazziti con visioni e momenti di orrore creati dalle loro menti,
unite ai usoi gesti che mimavano atti atroci su di loro, e poi erano
svenuti. Il sistema di protezione del cervello aveva preso il
sopravvento, facendo loro perdere coscienza nel momento di eccesso di
risposte.. E di nuovo erano svenuti per il troppo dolore fittizio, non
reale, e la situazione eccessiva per loro. Non erano stati veramente
torturati e il sangue che si vedevano nei momenti di veglia, erano solo
tagli superficiali con i rasoi da barbiere. E lei aveva solo calato
l'attrezzo acceso fra le sue gambe a colpire la parte imbottita della
sedia, che era infarcita con una sacca di sangue che con le lame
rotanti si era squarciata e si era visto il sangue uscire a fiotti, ma
a lui no naveva tagliato niente.
Kovacs
sospirava tranquillo a questo. Era accaduto solo una manciata di volte
di rendere l'attrezzo di abusatori e stronzi fin nell'anima biforcuti
ma per davvero, perchè imparassero a vita che gli atti fatti
su donne trattandole come vagine semoventi sarebbe finito pagato.
Letteralmente si era spacciata con Etta e le altre una ragazza normale
pronta per essere abusata prendendo ispirazione da cosa loro avevano
fatto,c on tanto di video delle loro bravate online ma solo loro non
riconoscibili, e aveva creato una se stessa invitante per quell
oschifo. E aveva retto anche quando loro l'avevano presa, essendo sola
e avevano con le altre creato un piano per cui erano estranee, e
tentato di abusare. Kovacs e gli altri due sudavano freddo, sapevano
benissimo i suoi terrori e paure, eppure constatarono che la rabbia e
la voglia di fare MALE l'avevano resa lucida e pronta a...far male. E
Kovacs si era chiesto quelle paure e terrori non erano solo nella sua
testa dopo le esperienze e cosa si portava dietro. E aveva assistito
non potendo agire prima, a lei attorniata e poi avevano preso Etta e le
altre e in una zona di un parcheggio pronti a fare il loro schifo, ma
tutte le loro vittime precedenti non erano Lia. Infatti lei morse con
rabbia la faccia del tipo che non si capiva se avess eperso un pezzo di
carne o era penzolante e prese a legnate, suonandoli come tamburi, i
presenti con le altre del gruppo militare speciale, che facevano il
loro. Zidgi si entusiasmava smepre quando lei menava malissimo la
gente, co ntanto di incoraggiamento e tifo e commento.
Ma
il peggio venne dopo. Dopo che li affettò un pò e
questi spifferarono chi abusava, chi teneva solo, se erano tutti o
mancavano all'appalllo alcuni... dopo che questi cantarono nel pianto,
moccio, sangue e disperazione di qualcosa da bravi figli di un paese di
primo mondo dove per loro non cèra da pagare, fece cosa fece
stare male tutti e tre. Avevano perso il fiaco già quando
lei pestò male i genitali di tutti sotto la scarpa, e gli si
seccò la bocca, dicendo che avevano sentito anche loro iul
tutto. Fu il dopo.
NOn
erano solo lei, il gruppo femminile e loro tre. Ma alcuni di quelli che
aveva raccattato con problemi e che sfogavano i loro pruriti facendo i
boia. Tenendoli lontano dalla società e aiutandoli come
poteva, sebbene fosse un esperimento. E questi su suo ordine, presero i
tizi, li bloccarono e fecero a metà il loro attrezzo, con
cui si divertivano a rovinare la gente e trattarla da proprio sollazzo
e non come persone, dicendo loro tenendoli svegli e cosnapevoli a suo
di ceffoni, mentre gli altri guardavano e tentavano di urlare ma
imbavagliati e il rombo della discoteca celava, che erano serpenti
schifosi negli atti, e sarebbero stati serpenti fino in fondo, nel loro
fondo, divertendosi a vedere come avrebbero abusato ancora da
lì in poi. Fu una scena che lei resse e desise, ma quei tre
ce l'avevano ancora scolpita. QUando si incavolava, quando vedeva che
lo schifo era tale da farla andare fuori di testa, la punizione era
così dura che la società l'avrebbe reputata
negativa. Ma loro sapevano che quando faceva quelle cose, era da
contare su una mano e mandava poi filmati e foto espliciti ad altre
prede perchè si sentano come topi in trappola e lo faceva
solo su chi meritava quello e oltre. Poi dei militari, che potevano
dirle di fatto? La vedevano solo sfogarsi, male, su gente che doveva
soffrire per quanto fatto... la lasciavano fare. Ma ogni volta che lei
faceva qualcosa del genere, andandoci col pugno di ferro
perchè diceva che ormai i soggetti dal dopoguerra erano
tutti cresciuti di merda e non avevano avuto insegnato il rispetto di
certe cose e la considerazione di queste, era suo compito come
Veròna rimettere dei paletti perchè la cosa
restasse ben impressa in loro. E a Kovacs e agli altri due era rimasto
imperituro cosa lei disse alla fine.
"Rallegratevi,
è solo un trattamente estetico, io avrei fatto di peggio ma
secondo i buonisti del cazzo io non ho diritto di togliervi il DIRITTO,
col cazzo che a certuni darei questo diritto ma lasciamo perdere, di
poter fare sesso con tutti gli ormoni e figliare. Non potevo calpestare
le noci fino a impedirvi di riprovare cosa vi fa essere BESTIE e merde,
non potendo calpestare inoltre quei diritti che per me voi non
meritereste, allora agisco in altro modo. In questo modo il vostro
stronzetto non entra più, e dovrete sudare mille camicie
per.... ahhh, che me ne frega di spiegarvi. Per rendere la cosa ancora
più incisiva, prima di fasciarveli, i miei ragazzi hanno
spalmato sulle parti tagliate a metà un prodotto nostro
che... aumenta il periodo di cicatrizzazione, quindi per quando andrete
in ospedale non sanguinerete più ma... per trovare una
soluzione dovranno tagliare la parte giù rimarginata, quindi
la circonferenza diminuisce oltre che non riavrete più il
robo come prima ma dovrete piangere sangue e dolore se
vorrete di nuovo scopare e figliare. Spero che vi godiate
questa punizione stra meritata, merde! E' assurdo che io, che non ho
avuto niente dalla vita, neanche una persona per cui io provassi
qualcosa che però mi desse rispetto tanto da dire
-vabbè, tu vali qualcosa, voglio starci!- e invece solo
sputi in faccia e devo pure rendere rispetto allo scopare degli
altri... vaffanculo!" andandose indignata, lasciando quel gruppetto
mezzo nudo e col davanti imballato come se avessero un pannallone
strano, con l'ambulanza chiamata e l'ira fuesta in corpo da sbollire.
Kovacs
poggiato al muro dietro la porta chiusa si riscosse mentre lei non
rideva. NOn faceva niente. Si accorse del silenzio e
inattività troppo prolungati.
Lia
rimase attimi, lunghi, a fissar el'uomo svenuto, come in preda a
depressione e dopo che i valori dell'aria erano tornati respirabili per
loro, tutti erano tornati. Con le Stoddarde, Lia poteva avvertire solo
come una puntura leggera nella mente, qualche impercettibile segno
dell'effetto delle droghe volatili nel sistema dell'aria. Dopo attimi
di lieve stordimetno, diceva come quando beveva un bicchiere di vino
frizzante che le piaceva, tornava se stessa. Le nanomacchine aveva
fatto il loro lavoro e lei non risentiva di nessun tipodi prodotto per
drogarsi e drogare. peccato come diceva Milan che le Stoddrde erano
così poche salvate dopo la morte del loro creatore che lei
era la prima con una consistente quantuità in corpo e le
reggeva e loro funzionavano, ma non bastavano per altri test,
così dovevano crearne di nuove e loro e lei doveva fare da
cavia per capire i risultati e come progrmmarle.
E
questo significava che rispetto tutti gli altri lei non risentiva di
certe cose.
E
quando i tre furono dietro di lei, le chiesero, vedendola non muoversi,
se andasse tutto bene.
"Eh..."
si riscosse lei, voltando il capo verso la spalla ma senza guardarli
"Certo! Come sempre!"
ma
in verità voleva urlare. Dissociarsi ancora, non lo faceva
in toto perchè cèrano Torque e gli altri, ed
eruttare ciò che provava contro nemici e stronzi immaginari
facendo il peggio che potesse mai immaginare. A volte anche contro
Dorde, Jd, pochino Milan e tutto quelli della sua vita precedetne.
Le
avevano sempre messo dei paletti, quello non piaceva, l'altro non
andava, non era buono quell'altro, diceva in maniera troppo genuina,
appariva troppo stupidina per molti, sembrava così, era
meglio se stava calma, tranquilla, non esternasse troppo, non... non...
non... sempre porte in faccia e commenti, discussioni e "consigli" dati
però come un rimprovero che alla fine pesavano quanto quelli
dati da chi aveva lasciato indietro. E questo non lo sopportava. E cosa
era uscito fuori dalla sua famiglia! Tutto troppo!!
"preparatevi,
questo potrà proseguire senza di noi, ci penserà
Torque. Voglio andare alla Dimora rossa" lanciando in aria la mini
motosega che Zidgi cercò di acchiappare come un disperato,
visto il costo essendo di loro creazione, dai loro laboratori, e
rischiando di farsi male. Lei però non ci badò e
con un'aria depressa si avviò verso la porta.
"Capo...
che succede?"intervenne Kovacs seguendola, mentre Zidgi e Django
litigavano per come l'avevano acchiappata "cosa succede? E' da quando
ha litigato con il Leader che fa così!" constatando alle sue
spalle, standole un paio di passi dietro, un modo di fare quasi
scazzato e scocciato, peggiorando in certi momenti dove lei sembrava
uno zombie perso con la testa da qualche parte " mi sente? Vuole
davvero andare in Italia alla Casa Rossa?"
"Ti
ho sentito, ci sono, non sono fuori di capoccia o come pensano tutti,
che da come mi comporto sembro una stupida e sciocca!! E qualsiasi sia
la motivaizone, che importa? Voglio stare per ora per i fatti miei!"
continuando a camminare veloce per il corridoio, mentre rodeva dentro
per la mattina.
Lia
parlava con Norvil che si stava curando dal cancro e quando non era di
sotto, ovviamente senza vedere nulla nel percorso, era con lei,
discutendo nei salottini. Aveva studiato finanza senza terminare e ora
che poteva continuare, gli aveva chiesto di gestire per lei un
capitale, senza dirgli che era la parte nascosta che lei aveva messo da
parte, il quinto dei Ori e ritrovamenti vari ed entrate e per certi
progetti con Madame e altri. Era un conto... nascosto. Con il nome
fittizio che utilizzava. E gli aveva chiesto di non dire niente a
nessuno, neanche davanti Milan, semplicemente perchè entambi
volevano che fosse un conto nascosto e di cui era meglio non fare
mensione, mai, tranne se erano loro due a parlarle e che con quei soldi
aiutava le persone. Quello era vero, da quel fondo suddivideva somme
per varie agenzie loro, da aiuto per i poveri, a cambiamenti dei
quartieri, pagare dei gettoni di aiuto a chi lavorava per loro, ma
gestito da lei, da Legeia come IA con autorizzazioni speciali bancarie
e al bisogno con sue deleghe. Questo perchè quei tre o come
comuni come Lèon Ligueau. Di cui si fidava da dare un tetto
massimo di prelievo ad autorizzazione e di cui sapeva non si
intascavano nulla per gola. Ma era appunto, segreto, Milan non sapeva
che ne teneva uno a nome fittizio e disse a Norvil che doveva restare
segreto perchè era destinato ad aiuti e se qualcuno
conosceva anche solo la presenza, avrebbero potuto additarle manovre o
altro. mezza verità, come faceva sempre. E il giovane aveva
accettato, contento di ricambiare i favori che lei faceva, sembrava non
pensare più a cosa aveva fatto quel giorno che lui per
sbaglio volò fuori dalla finestra per una bombae lo
raccattò, insieme all'anziano e i suoi amici, che ormai
lavoravano altrove la lui li avrebbe rincontrati nell'Avamposto che
avrebbe gestito. Ovviamente, sotto ben controllo e gestiione maggiore.
ma sembrava che fossero persone perbene, e quindi si fidava. Norvil con
il conto non doveva far altro che farle un resoconto giornaliero dei
movimenti e cosa restava, e aggiornarla su chi aveva prelevato, chi
versato, che fondi vi erano in stallo e altri conservati. In quel conto
mancavano i tesoretti fisici, ossia oggetti antichi del quinto, che
teneva da parte dei Sepolcri dei Crell, i luoghi fisici dove vi era il
Core dei Crell. Milan e Dorde sapevano che si trovavano nello Chateau.
Errore. Per preservare quelle IA perchè fossero i regolatori
e controllori super partes, giusti e senza la sporcizia umana, aveva
deciso con David e Imogen di acquistare dei luoghi privati, far fare
lavori sotterranei per delle camere segrete in cui conservare la metne
delle IA fisiche e agganciarle con i migliori metodi di collegamento
esistenti, quindi varie strade oltre l'etere e nuove tecnologie, anche
antiche, perchè continuassero ad operare anche senza che
qualcosa potesse accadere allo Chateau. Tutti i Crell più
Legeia quindi, avevano un loro Sepolcro segreto solo a una manciata di
persone e nessuna di queste erano i due fratelli e i veterani. Inoltre
il sepolcro di Legeia presentava un luogo speciale di fuga di emergenza
dove rifugiarsi o, come un lettino stile criogenia, infilarsi e
addormentarsi in stasi, il tempo necessario. Il mantenimento in stasi e
griogenia erano studiato, ma meno, e David le aveva detto che era
sempre meglio avere un'unità al bisogno, non si sapeva mai.
E quindi quei Sepolcri erano segreti, custoditi solo da Helias al
massimo ma con il segreto obbligato del Master di sistema, ossia Lia o
chi per lei. Non più i fratelli. I quali facendosi i fatti
loro e non interessandosi di amministare cosa gli doveva, non sapevano
niente.
Questo
aveva permesso a Lia di decentralizzare tutto il potere
dell'organizzaizone in due punti, uno dei sistemi di intelligenza e
protezione e l'altro la parte fisica e umana. Se ve ne fosse stato
bisogno, avendo un cervello fittizio di appoggio che Milan e Dorde
crevano ancora i Core, lei avrebbe potuto bloccare tutto e far cadere
lo Stato esistente con Milan e fratello a capo, dicendogli che o
mettevano la testa a posto, dalle stronzate che stavano facendo e lei
cercava di bloccare, o col cavolo che tornavano a capo di tutto. Era un
modo estremo, ma vedeva sempre più che quei due operavano
per due vie. Cambiare il mondo prendendo dalla feccia ogni cosa gli
appartenesse e quindi rimpinguando il potere e ricchezza
dell'organizzaizone, facendo affari e alimentando certi soggetti
voelndoli poi far cadere dall'interno ma comportandosi come a lei non
piaceva, e l'idea del sovreannatureale. Quel dannato desiderio di aver
ele Chiavi della Continuità per cui con i misteri
dell'occulto dei preticelli delle sette che frequentavano, potevano
prevaricare sulla Ruota del tempo, del Ciclo naturale e bypassare
l'idea della reincarnazione. Con il potere che quelli dicevano di
avere, potevano riportare in vita chiunque in un corpo nuovo. A lei non
andava a genio. Primo. Quale corpo? Di chi? Chi butavano fuori per
prenderlo loro? Secondo. Lei no ncredeva che quella roba esistesse
perchè significava che realmente cose più grandi
di quello in cui credeva... esistessero da far ribaltare molte cose.che
per lei semplicemnte erano idelogie di vecchie guardie legate ai
misteri non conosciuti, perchè per la religione tutto
ciò che era scienza era contro Dio. E poteva starci,
credevano nei giocatori dei cieli con loro come in the Sims. Amen. Ma
non nel loro secolo con sotto di loro i migliroi laboratori di ricerca
di svariate discipline scientifiche. E lei, si mangiava le mani
vedendoli con occhi lampegianti di orgoglio per gli stronzi che poeggio
di loro, se la sentivano con libri e menate su misteri segretissimi. E
voleva strozzare qauei due con somma goduria perchè come per
chi prtaticava il soffocamento erotico, poi dicevano che la metne si
apriva e tutto era grandisoo. vabbè, pensava, ma se
funzionasse con loro... E poi il tradimento di tutti quanti.
E
lei ragionava. E Norvil stava sempre non davanti a lei come lei gli
chiedeva, ma in disparte, perchè si sentiva un pò
in soggezione da tempo tra quelle persone e con lei, perchè
sembrava sempre pronta a ribaltare le cose e rimettere ordine, per cose
positive ma sempre però in modo determinato e con il
broncio. Se prima lavorava per gente che camminava sugli altri e li
sfruttava, lei e loro non lo facevano, anzi aiutavano e tentavano di
cambiare le cose, ma era lei quella come sempre in conflitto con se
stessa e col mondo. E non sapeva se rapportarsi ocn lei come gli
chiedeva, da pari o persone di fiducia, come vedeva che faceva con
altri e sopratutto con quei tre, o un pò lontano come
qualcuno che lavorava per lei e manteneva le distanze. E molte volte
parlavano ma lui stava sul salottino che stava parallelo alle finestre,
quindi dando loro le spalle e alla sua sinistra sul muro poco distante,
quel ritratto di lei nel pieno di un turbamento di depressione da
parlare da solo. E mentre discorrevano, studiavano i conti o lei lo
preparava per i suoi compiti finite le cure, l'occhio gli cadeva sempre
sul ritratto e poi su lei, come un confronto continuo. E aveva visto
che era più il tempo di lei con il viso triste, a volte
perso nei suoi pensieri da essere distante e quasi sofferente, che con
sorriso e istanti di pace interiore. In effetti la vedeva ridere ma
solo quando era Veròna o combinava cose e quando pareva un
sorriso sincero, era più amaro che altro.
Milan
aprì la porta e rimase freddo, gelato, a fissare lei e poi
il ragazzo che si era voltato sorpreso per l'entrata, e aveva staccato
lo sguardo da quel dannato ritratto. Dorde in verità, come
lei vide dagli atteggiamenti e lo sguardo adirato al ritratto, faceva
sempre così quando lo vedeva, odiava tanto quel dannato
dipinto che lei non lo lasciava in quel salottino e basta. NO! Faceva
in modo che girasse ovunque andasse. Quando finiva nei salottini, quei
tre lo prendevano dal muro e lo tenevano da parte per poi riappenderlo
quando lei occupava una stanza. A sfregio, dicevano tra loro, come
monito per chiunque volesse parlare con lei. per parlare con lei
dovevano vedere quello. E siccome Dorde sapeva quando e
perchè era stato realizzato, molto velocemente anche per gli
standard del russo, gli faceva venire l'ulcera perchè era
come schiaffargli in faccia le sue colpe. E cèra volte in
cui litigavano, che voleva levare quel dipinto che sembrava urlargli
-colpevole- o prenderlo a colpi di pistola per non vedere
più quell'espressione. Per poi darsi del coglione da solo
letteralmente perchè era come voler sparare a lei per
togliere a lei, il suo.
E
come quel giorno, più di una settimana prima, lei non voleva
mai lo sguardo su di lui, solo quando vedeva chi fosse entrato e poi
volgeva il capo altrove anche se discutevano. Con lui, gli diceva, non
aveva nulla da dire.
"Esci,
per cortesia" fece al ragazzo serio e questi guardò Lia,
facendolo innervosire.
"Se...
avete bisogno di qualcosa, suonate il campanello, sarò
subito da voi" disse il ragazzo, ma più a lei, alla fine
nonostnate le zona d'ombra della ragazza, le portava rispetto e
considerazione. E osservando il modo di fare dei due, che ormai
conosceva ma sapeva che stavano nella stanza insieme pochissimo,
restò nel corridoio pronto a vedere lui sbattere la porta e
andarsene per rientrare e finire il lavoro. Trovava la cosa strana. A
volte lo vedeva entrare come l'uomo più felice del mondo e
lei gli sorrideva e parlavano come amici, anche con lui davanti ma solo
se non vi erano dicsorsi particolari o parlando in una lingua strana,
metnre altre volte lui sembrava quasi l'opposto e Lia minimizzava
dicendo che erano giornate -no- e altre negative. Ma no ncapiva
perchè a voltre finisse a litigio con lei ancora peggio di
prima e a volte discorrevano bevedendo e parlando di tante cose come
cari amici.
"Quel
ragazzo resta sempre con te, adesso?" fece lui serio e tirato
"Dopo
cosa gli è accaduto è il minimo cosa faccio per
lui adesso. Dopo, andrà per la sua strada con gli incarichi
che gli daremo. Non ci vedo niente di strano, ho sempre fatto
così!"
"Ma
te lo tieni smepre..."
"Dorde,
che vuoi!" fece lei fissando le finestre e mai lui, con aria
demoralizzata
"Sono
venuto per chiederti di non fare lo stesso con loro. Se sei arrabbiata
con me, non mettere in mezzo loro. Sono tutti confusi sul tuo rifiuto
di vedere qualcuno o interagirci. hai detto loro solo di lasciarti
sola. Come fai sempre. non costruire una prigione per te
stesso con l'opinione degli altri verso la tua vita. E hai un brutto
difetto, se stai male non chiedi aiuti ma fai da sola. In fondo
è vero i ldetto -sei tutti i limiti che superi-, ma tendi a
sparire e tornare sol oquando stai bene. Tranne quando ti fanno
incazzare, in quel caso avivene come con Rò, Zay, ric...."
"..."
"Senza spiegazioni ne altro. NOn farlo a loro. Milan mi ha chiamato
preoccupato perchè sono giorni che eviti tutti. Senza
spiegazioni! E ti vedono con quel ragazzo e genti che pilucchi in giro
per la Raccolta... a questo proposito, non sono affatto contento della
tua mania di raccogliere micetti spauriti per strada e portarli in
giro... non trovo..."
"Primo,
non sono micetti... secondo, non ho motivo per darti spiegazioni su
cosa faccio, contando sul fatto che a voi della gestione di questo
porcilaio non vi ha mai interessati... voi vi fate la vostra bella
vita, fortunatamente senza la bamba, almeno quello, e venite qui solo
quando avete da sbrigare la vostra roba o perchè questa
è, di fatto, casa vostra... la principale... è
qui che tu hai il tuo studio di pittura, insinuato sotto la gente come
i vermi, è qui che hai molte delle tue cose... come la tua
collezione di zippo di pregio e dal costo che secondo me, con i prezzi
attuali degli organi visto che per povertà ormai tutti
vendono qualcosa... a voi davvero interessa delle persone? Quanto
consocete gli uomini qui, nonostnate vi vedano con rispetto e
idolatria, quanto siete buoni con loro e saggi... facendo passare ME
come stronza!"
"Lia..."
fece lui stancamente portandosi l'indice come a sistemarsi gli
occhiali, poi sospirando perchè aveva le lentine e se le
mise in tasca "Agiamo secondo..."
"Guarda,
non mi interessa... so solo che sono sicura che del mondo per ogni
strato... voi non sapete niente! Se ti chiedessi quanto costa qualsiasi
cosa di prima necessità... tu sapresti la risposta?"
"A
che serve questa domanda?" come scocciato
"Chi
no nconosce lo stato medio di vita, medio almeno, basso sarebbe anche
meglio ma... non può fare molto per capire lo stato delle
persone ogni giorno e come potrebbe vivere e farcela con il
necessario... Ci sono persone che arrancano a fare tre pasti al giorno
e questo vivendo in un paese del primo mondo, e parlo dei nati e
cresciuti lì, non stranieri! O n ei paesi di secondo mondo,
per essere più tragici, ho resoconti di persone che non
possono permettersi una cavolo di torta di compleanno, quindi una volta
all'anno, per i figli... una torta economica in generale in pasticceria
costa sui... 18 euro? La classica? per tot persone, non mini! Non
possono permettersela! E farla in casa è difficile
perchè o comprano gli ingredienti oppuer non mangiano
perchè non posso spendere per entrambi... tu e tuo fratello
sebbene... partiti dal basso, avete dimenticato cosa significa sgobbare
e trovars pochi pezzi in tasca che devono quadrare una settimana o un
mese! Tu hai le tue entrate grazie al generale, e hai la tua rendita da
qui! Milan vive sul suo ruolo ma -vive- al massimo come fosse il
principe del Galles. Avete dimenticato da tanto tempo cosa significa
essere niente..." con astio, non guardandolo mai
"Mi
guardi, per favore?!? Sei ancora offesa e in sciopero per quel giorno?
Sei ancora adirata?"
"AH!"
fece lei con un colpo del petto come se le uscisse con tutto il
sentimento, un verso di frustrazione "non sei venuto quinid per
chiedermi scusa, ma no, non sia mai!!! Come fu per Rò, che
non comprese mai il male che mi fece, quei due, per tornare indietro.
Tanto sono io con disperazione che ho incubi, momenti in cui rivedo e
riprovo tutto... che vuoi che sia, siete voi tutti offesi e scocciati
dal mio di comportamento, il vostro, di tutti, va benissimo!"
"Vuoi
che chieda scusa? Che ti chieda perdono per un mio..."
"Certo!
Chiedi a me cosa dovresti fare, tu che vuoi cambiare il mondo e
renderlo giusto, domandando a me però se devi proprio... poi
mi si chiede perchè odio..." alzandosi scazzata e andando su
un tavolino a fianco del salottino "nulla cambierà, e quindi
a che mi serve restare? Meglio la morte e lasciarvi nella merda che vi
piace tanto!" trafficandovi sopra
"LIA!
Come ti dissi....!" ma sussultò e si voltò rigido
verso di lei, che gl idava la schiena, per gli scatti metallici che gli
arrivarono e si fece più serio "Posso capire il tuo dolore,
ma arrivare a puntarmi un'arma contro, perchè io capisca dai
tuoi gesti estremi i miei errori... non è esagerato? Cosa
risolvi con una pistola in mano!?"
Lia
si fermò, alzando la testa, e poi voltando solo il viso
verso la spalla, finchè un altro clack metallico e un gesto
con le spalle non sostituirono eventuli risposte, e mentre lo fissava
come per dire < ma stai parlando con me?!? > non si
voltò col corpo mostrando che stava armeggiando con una pipa
da donna metallica e gli scatti erano le sezioni ad aggancio
"Serio!! Eri seriamente convinto che ti avrei minacciato con una
pistola verso la tua fronte, incazzatissima, perchè secondo
te sono così di bassa lega da avere questo comportamento
standard? Che bello avere amici di questo calibro, che mi conoscono da
pensare che sarebbe come i mafiosi che regolo le cose..." pronunciando
tutto con astio e rabbia, occhi non rabbiosi ma quasi di delusione e
pervarsi da tristezza, mentre sistemava la sigaretta e la accedneva
"Dai
rumori sembrava una pistola e ho pensato che fossi arrivata al
capolinea da mandare un messaggio... su questo ho sbagliato, mi
dispiace, ammetto il mio errore! Ero sicuro che volessi fronteggiarmi
ma... solo in certe situazioni lo faresti, sei più sottile e
psicologica quando ti ci metti. Ma ammetto di aver avuto paura dei tuoi
scatti d'ira..." tenendo le mani ancora nelle tasche ma si vedeva che
stava sull'avviso
"hai
fatto la fiammata, ammetilo! Ti è venuta la stizza e ...
cosa! Pensavi che io fossi pazza da puntarti un'arma e finire le cose
così? Cosa pensavi, che io fossi una di quelle che per amore
sono pronte a morire?? Come la storia di quell'idiota scrittore Shimei
Futabatei... Quando l'inglese venne introdotto in Giappone,
tradusse - I love you - come - Che bella Luna -. Diceva che i
giapponesi, essendo riservati, non usavano parole come - Ti amo -e che
dicendolo era troppo... e così ecco
che Ti amo , lo aveva tradotto come - Sarei disposto
anche a morire. -... o -Per te... Sarei disposto anche a morire-
E
ancora, perchè non è finita, pensava che con
-Quando sono con te, la Luna mi sembra bellissima -
riuscissero comunque a trasmettere lo stesso significato...
che poesia quest'uomo! E' un peccato che questi anedotti siamo per lo
più nascosti ai più... quell'uomo era il novello
Dante e Casanova insieme... e vorrei vedercelo qualcuno che
è pronto a crepare per qualcun altro che desidera solo delle
cose... "
"Quindi
tu reputi sempre e comunque il romanticismo l'antitesi della
stronzaggine?" vedendo quanto fosse cinica e prendesse in giro,
sfottesse con l'espressione sul volto, i concetti appena espressi
mentre la sigaretta creava un fumo particolare
"Sempre
e comunque, perchè è da tanto che ho deciso e lo
giuro così tanto da restare indelebile nell'anima, visto che
credete nella reincazione, che mai e poi mai mi farò
più prendere in giro da nessuno, me ne fosso di chiunque,
per me non esiste più nessuno che merta niente da me! Alla
fine è vero che è per quyella cosa che si
avvicina qualcuno, non la persona. E io lo so bene! Io già
non provo niente..."
"Bugiarda! Bugia! Ricordiamo quel segreto?" vedendola irata voltata con
gli occhi soli su di lui
"...E se Milan e Zay hanno ragione e cèra qualcuno per me di
speciale... che vada a farsi fottere! Che se la meni e vada altrove,
come Rò, so che ne ha una anche se non ho controllato ma me
ne fotto, perchè so che troveranno sempre e comunque
qualcuna che li renderà felici... dici di no?" vedendo
l'espressione di lui che pareva essere contrario e col broncio "io dico
di si! La menata del - cè solo un amore, solo una pallottola
a persona, non esisterà mai nessuno che possa sostituire
tizia o caio, mai.. - e poi puntalmente trovano, oh, se trovano...
sopratutto gli uomini. Come con me, sono solo IO che ci perdo, tutto e
tanto, rimandendo senza niente. QUando dissi a quei due imbecilli di
Ric e Zay delle cos,e loro compresero solo cosa volevano... come quando
dissi che io credevo nel mondo ma il mondo, non fece neinte per me...
io intendevo che rispetto ai miei per esempio credevo che vi fossero
delle persone decenti che mi avrebbero accettata, voluta, magari
provato affezione per me... e se anche non cèra nessuno e
questo parli prima di avere a che fare con ZAy, magari nonostnate l
oschifo che ero per le medicine, che mi volesse bene da convidere
quello... ma poi tutto è andato a fanculo, ho allontanato al
gente, ho visto solo che si voleva quella cosa e non me e che serve
alla fine? SArei finita per essere solo una buona da farsi una volta,
presa in giro magari, e ancora con video nascosti come si vede per ora
e chissà che altro, ricevendo solo merda. Ecco cosa io ho
avuto e avrei avuto. NIENTE!! Che ci fosse stato qualcuno che fosse
veramente felice di me... avrei tanto voluto qualcuno non interessatoa
impegnarsi, magari, ma pronto ad esserci nel bene o nel male
senza scappare, farsi indietro, agire per il bene... lascia stare a che
pro...?"
"... stai parlando di quel Charles di quella serie comica/giallo di
libri che leggi dove l'unico interesante è questo tizio?
Che si comporta in un modo che hai elogiato? Lui è
finzione, Lia..."
"COME TUTTO!" esasperata" E nella realtà, che trovi?
Pretendono, voglio, si aspettano... e se tu non provi niente per fare
quello ma ti azzardi a fare una cosa, ecco che tutto va a schifio
perchè la gente pensa col secondo cervello, eh!?" fissandolo
male "Se va amerda, quella nelo schifo sono io,
perchè a loro che accade? niente, non gliela dai? Non ci si
perde tempo, amicizia buttata nel cesso, legami ma cosa sono senza
scopare... e quindi ecco che lasciano te come una merda e loro sono
già con la sostituzione. Appena trovano una che si fa
scopare, vedi come tutto si dimentica e pure vai di figli, dopo anche
che ne avevano dodici! Che amorini! Hanno il cuore proprio
scartavetrato dagli eventi e vogliosi di compagnia da trovare subito
una pronta a farsi bombare e via che la vita continua... Ma oh!!! Mi
dice che non è vero! Che..."
"Lia..."
"Cosa!!
ANCHE TU COME I MIEI ODI SENTIRMI? NON POSSO SFOGARMI PERCHè
A VOI TUTTI STA SUL CAZZO LA MIA VOCE E IL MIO LAGNARMI? MI DISPAICE
COSì TANTO ESISTERE E ROVINARVI I PRANZI, LA VITA... COME
SEMPRE" balbettando per la rabbia "...Cosa vuoi, vedendo qui!?! Avevo
inteso che non volevo più avere a che fare con voi oltre
l'ambito lavorativo, sopratutto TE!!!"
"Si,
come quello che mi hai lasciato gentilmente la notte stessa di quel
giorno che abbiamo litigato! MI ero svegliato per qualcosa di strano e
sono andato in bagno, e al mio ritorno mi sono imbattuto in un
cuscinicidio e una propensione incendiaria alla mia porta..."
"BUGIARDO!!"
fece lei con astio "ho solo zaccagnato UNA volta il tuo cuscino
perchè trovassi facilmente cosa ti ho lasciato, e nessun
incendio, sempre ad esagerare..."
"LIA!"
fece lui come a rimproverare un bambino che no vuole capire "hai
pugnalato con uno stiletto, e non so come tu non abbia toccato il
materasso, il centro del mio cuscino con una busta di plastica che
conteneva dei fogli... minacce più che altro mischiate a
quanto hai appena detto... e quando mi sono accorto di strani odori,
non quelli dei tuoi saponi, è anhce da quelli che ho capito
che eri tu, anche nessuno farebbe tali cose, posso dire, per lasciare
dei messaggi... mi sono accorto di fumo che si levava dalla porta
chiusa della mia stanza! Quella porta a doppio battente antica,
originale, su cui tu hai attaccato de..."
"era
la nostra plastilina collosa per non rovinare i muri, smettila di
lagnarti per la porta, sono giorni che sento da tutti questa cosa, ma
non è vero, non rovinerei a cazzum qualcosa!!!"
"...
e quel fumo che usciva da sotto la porta chiusa, sono andato di corsa a
controllare e... che cosa strana, non era fuoco, ma a terra qualcuno,
aveva poggiato dell'incenso acceso con un cono che dirottava il fumo
verso il basso, entrando da sotto... che dobbiamo fare, devi sempre
fare teatrini per enunciare i tuoi..."
"Se
non ti piace... uccidimi!" lei fece secca, diretta, guardandolo negli
occhi "se io sono per tutti un fastidio, cè sempre il metodo
classico e semplice... uccidimi, e tutti i tuoi fastidi svaniranno..."
"stai
tentando di farmi arrabbiare per un mio comportamento... non
accadrà come con quella spia, signorina! Che ci ha
incontrati dopo tempo che non lo assumevamo e tu sei andata a parlargli
con occhi speranzosi che lui ha scambiato per ammirazione, almeno,
quella cèra per cosa lui sapeva fare, ma tu gli hai chiesto
se aveva licenza d'uccidere ma Milan ti ha rimproverata dicendoti
chiaramente di non sperare che lo facesse con te, perchè
lavorava per noi....e quando ti ho rimproverata io, dopo, mi hai
accusato di volerti far soffrire sempre di più e che avevi
solo chiesto se dietro pagamento faceva lavori puliti, ma ioe milan ti
conosciamo o uno come lui non ti avrebbe rimproverata... E no, non
starò al tuo gioco come con la spia perchè ti si
uccida, mi fai arrabbiare..."
"come
quello nella Casa delle lapidi?" fece con un grugnito lei "penoso, ti
avrei preso a sberle!"
"Ma
quella volta abbiamo chiarito e tutto era tornato normale..."
"Come
no!!!... come è stato bello, sentito per me, vedere te che
facevi nervi e i tuoi atteggiamenti perchè avevo chiesto di
mangiare per una volta insieme, io, te e tuo fratello visto che eravamo
tutti presenti, e hai fatto casino! Che bel pranzo...! guarda, ce l'ho
così qui dentro" toccandosi la testa con un indice "che
è messo proprio fianco a fianco con quelli ocn la mia
famiglia, le feste del cazzo in cui dovevo partecipare a forza che di
festa non avevano nulla, e quel dannato compleanno dei diciiotto anni
che è stato l'inferno per me! Si, hai ragione...
è stato così bello che è sul podio
delle volte di merda in cui mni sono sentita una merda...."
"Non
era mia intenzione, ma io..."
"Cosa....COSA
PER DIO!!!" fece lei uscendo dai gangheri mentre lui appariva
tranquillo "pensavo che fossi contento anche tu di passare del tempo
insieme, e sopratutto parlando da persone normali con tuo fratello a
tavola!! Invece avevi sempre quell'espressione costipata, offesa,
scocciata... così..." facendo gesti con le braccia e come
pensando a elencare come appariva "e il modo in cui guardavi tuo
fratello o avevi iniziato a dirmi di calmarmi, fare così,
stare in quel modo... voi come i miei, non vi accorgete quanto dolore e
quanto uccidete gli altri con i vostri modi e frasi, parole, affermando
però che non è vero...! Ma vi si vede! E come
fate stare noi... non ve ne frega nietne! E il peggio è che
chiedete a me e quelli come me di cambiare, trattenersi, fingere!!! "
"..."
"io non ho vissuto un cazzo perchè la mia famiglia non
faceva altro che dirmi che ero una delusione per qualsiasi cosa, che se
commettevo uno sbaglio anche non dipeso da me ma dagli stronzi che mi
hanno rovinato la vita.... ah gli errori! sbagliare è il
miglior modo per capire se stessi e come crescere, e bla bla
ma con loro non si poteva. Se sbagliavi ti facevano sentire una merda
umana, come se fossi feccia e non meritevole di un cazzo. Sempre a
dirmi che se io facevo sesso o qualcosa con qualcuno ero una schifosa,
se me volevo andare ecco a descrivere altre ragazze che erano andate
via e sempre a dire che chi lascia la famiglia, va solo a fare una
cosa. E io mi sentivo male a sentire queste cose. Ho avuto compagni di
scuola da schifo, insegnanti stronzi come loro, non mi hanno mai
trattata bene e chi all'nizio che mi conosceva sembrava
così, come quel ragazzo alle medie che invitai in pizzeria,
poi finivo sempre per restare sola, cornuta e mazziata come fossi
feccia. Tu, tutti quanti qui mi fate sentire come là fuori e
pure vi vengono in mente stronzate... se io avessi voluto fare roba con
qualcuno tanto non provavo niente, guarda, meglio andare con un
gigolò e pagare. Se devo vedere gente che non vuoloe passare
del tempo con me, ma a scopare si, meglio pagare io il tempo di
qualcunoma senza sesso, visto che non sono iltipo... e quindi alla fine
ci rimetto sempre io!! mostra un pò di pelle e
arriveranno tutti, eccome! eccome il tempo si trova.... ma mostra anche
solo un pò della tua profondirà e fuggiranno
tutti. Ti chiameranno strana, non comune, ambigua, fuori di testa...Mi
trattate tutti come odio, da piccola sognavo il mio posto, un gruppo di
persone che .... non ci sarà mai niente di ciò,
così come una casa per me. setnirsi a casa ed essere a casa
sono due sentimenti diversi. E nessuno di questi comunque è
in me per stare qui. Tutti volete la gente intorno a voi plasmata come
la volete..."
"..."
"Perchè voi non volete rogne, voi... come i miei che non
amavano i fastidi e i problemi, e avere figli problematici, che mi si
ordinava di cambiare ed essere... chi dovevo essere? Sarebbe stato
meglio se fossi morta da piccola, o anni fa, così da
togliermi tutto questo dolore e sofferenza e risparmiare a tutti voi
beoti del cazzo fastidi e problemi della mia esistenza!!"
"..."
guardando fuori dalla finestra come se aspettasse qualcosa
"NOn ho mai smesso di desiderare di andarmene. Nelle altre esistenze
dei piani paralleli magari sto tentando di farlo, sperando nel profondo
di andarmene subito, on venir scoperta preso e così trovare
pace. Non ho avuto nenache un aiuto da due imbecilli che dicevano di
essere miei amici e poi per chiedere l'unica cosa che desideravo
così da non soffrire più... non sia mai!! Solo
frasi buoniste del cazzo. E io ho continuato a soffrire, dopo averli
mandati a cagare per tante cose la gente della mia città ha
continuato per lavoro e corsi a trattarmi da schifo, ho soffferto, mi
hanno sputato in faccia e combinato cose, ho sopportato e ricevuto
niente. Il mondo non mi ha dato niente in cambio e loro con la faccia
di bronzo a dirmi che pensare che il mondo mi dovesse qualcosa, come
fossi come tutti loro che volevano soldi, figli, potere,
visibvilità e altro... le poche cose che desideravo erano
così enormi, impossibili, difficili da avere...? Avere
qualche amico come Charles che non ti sputi davanti e dica stronzate
dietro è impossibile? Il tempo di qualcuno? Lui... per
quanti difetti avesse era sempre pronto a passare del tempo con la
protagonista, a cenare o pranzare insieme, a fare tremila cose e quando
cèra da esserci lui cèra, così come
per lui lei. E si, quante volte mi sono chiesta cosa
significasse il modo in cui la tratta e la consola e che cosa
significasse nella realtà avere qualcuno così, ma
poi dopo Rò non me ne è fregato più...
non avrei avuto nessuno vicino così, niente di quel qualcosa
che creevo poter avere dal mondo....Vivere dei domani che non ho mai
visto o vissuto? Affezione di qualcuno da essere al mio fianco
perchè sente di volerlo... e non vivere neinte di
ciò che ho provato con Rò. HO compreso solo di
aver provato solitudine, mancanza, dolore, ingratitudine degli altri
nei miei confronti, un senso di degrado dentro pauroso le volte che mi
sono arresa a cosa gli altri dicevano che dovessi fare di normale...
per tutti il tempo che era mio amico non ha fatto altro che rompere per
avere quello. Accusandomi di non amare, di non voler dare l'affetto che
tutti davano, di essere cretina a non voler fare... come se fossi io
solo la stronza frigida cagacazzo... ne lui ne altri mi hanno mai
ascoltata e poi sentendomi dire certe cose capivo che la gente non mi
conosceva o peggio non mi aveva scoltata... ogni volta che diceva
quelle cose non così dirette ma il succo era quello... e poi
come mi sono sentita dopo che per quel tempo che ho abbozzato per non
sentirmi dire ancora dz tutti che non valevo niente perchè
non ero come le altre... quando non ha avuto niente perchè
ero rigida, nervosa, desiderosa solo di andar via e non farmi toccare,
che no nsentivo niente e che lui non avrebbe scopato mi ha lasciata
sola a vestirmi e mi sono sentita... è stato denigrante,
vergognoso... ecco cosa mi è rimasto! Ma pensi che
valga per gl ialtri? NO! LORO VANNO AVANTI A VIVERE, IO SONO RIMASTA
NELLA MERDA SENZA AVERE IL MINIMO CHE LORO AVEVANO!!"
"..."
"è
esattamnete come i miei, con quei due... ancora quei due continuano a
dire boiate!! Zay e Ric e le loro stronzate positive e buoniste...
continuano a scassare con l'idea che tutto va per un motivo e che forse
è un bene... è un bene la mia situazione del
cazzo e che secondo loro non cè niente di male e tutto si
risolve... NON Cè PIù POSSIBILITà,
GRANDISSIMI STRONZI! COME SE L'ETA', LA MIA MALATTIA, TUTTE COSE NON
VALESSERO E BASTA PENSARE CHE CERTE COSE ACCADONO PER VOLTARE PAGINA E
VIA... MA ANDATE A FANCULO, COSì MI FATE SOLO CAPIRE MILLE
PER MILLE CHE NON MI AVETE MAI ASCOLTATA NE NIENTE, NON E' PER TUTTI E
IN TUTTI POTER AVERE QUALCOSA A QUALSIASI ETA' O SITUAZIONE.... ancora
continuano a perseverare con l'idea di merda che tutto può
andare bene perchè a loro bene o male o
è andato nel giusto verso di loro... perchè
giustamente è per tutti la cosa!! E mi domando quando
cresceranno di testa per capire che in questo fottuto mondo non
cè niente per tutti quanti? Credono seriamente che le cose
come sono andate a loro vanno per altri... ah! guarda qui, me... sono
scappata come una merda, è così che a volte mi
vedo, sernza affrontarli ma sai una cosa...!?! Cosa cèra da
affrontare se ho urlato, parlato, pregato, battuto i piedi a terra per
cercare di farmi ascoltare e che fossi vista... io, non la finta... e
non è servito a niente. Tutta al mia intera vita e per
seguire quel qualcosa in me che ha spinto le mie azioni e i piedi, sono
scappata... e ho concluso cosa?!? Per sentire te e tuo fratello ho
messo una finta al mio posto e qui mi sono ritrovata in un altro
ambiente in cui non ci so stare, in cui non sono vista come me, ma coe
tutti si aspettano e... nessuno, alla fine, accetta me come sono da
arrivare a dirmi di cambiare. Dagli uomini che sono scassapalle, ai
ragazze, i veterani, che dicono che sono dura e cattiva e non
è da me, a... fino a te, che hai osato dirmi di no n essere
me perchè a te non piaceva... per poi scoprire che non siamo
più amici per le vostre stronzate ornmonali del cazzo,
invece di parlarne tra l'altro, cacciandomi come un cane merdoso e
facendomi sentire da schifo... e ritrovandomi a star male, accusata di
cose, e capendo che oltre tutto ciò che mi ha resa
così rovinata, devo pure avere sembre sbattuto davanti il
fatto che non la dò a nessuno e quindi credo fastidi... cosa
ho dentro, quanto soffro e altro no! Ho lasciato un'altra al mio posto
e mentre quella vive, io sono qui a rovinarmi l'anima come
là, a che pro? Madame, Milan, tu, gli altri mi si accusano
di non approittare di quella cosa che ho di nascita come se fossi
stronza io, per poi scoprire che lei che mi sostituisce è
stata incontrata dalle merde che mi hanno rovinato la vita e... a loro
piace! Ha contatti con loro e io non me lo aspettavo e non l'avevo
preparata su chi evitare... e Milan mi è venuto a dire -dai,
magari lei se la spassa e vive la vita che tu non hai avuto- non
rendendosi conto del male che mi faceva..."
Si
andò a sedere indispettita sul divanetto prima della porta,
affiancato al muro, mentre lui restava al centro della stanza.
"sono
venuto anche a parlarti di questo... della tua famiglia..." fece lui
serio e con un atteggiametno molto tirato
"...
eccatè" bofonchiò di rimando Lia adirata, fumando
tantissimo con boccate più profonde "annamo bene... che
è successo, le hanno detto qualcosa e lei mi ha contattata
per..."
"l'hanno
scoperta..."
"..."
Lia trattenne un respiro e mancò un battito, restando a
bocca dischiusa dallo stupore, guardando davanti a se, come la libreria
contro la parete di fronte, e vicino a sè, alla sua destra,
poco distante, la porta da cui si sentivano rumori della vita dello
Chateau, ma lei pareva come perda con gli occhi, come quando era in
dissociazione, ma con lo sguardo tormentato
"Sono
venuto, e ho deciso di affrontare la tua ira per questo motivo. Ha
contattato lo Chateau, con il numero speciale che le avevi dato,
disperata perchè hanno scoperto che lei non è
te...e..."
"come...
come è potuto accadere! Avevi detto che la plastica facciale
era perfetta, che come l'avevamo preparata era perfetto, che tutti i
dati clinici erano stati..."
"ho
sbagliato..." tagliò corto lui, mentre lei squadrava solo
spostando gli occhi fumando rigida, con il petto che si alzava e
abbassava per l'agitazione "non ho calcolato una cosa, quelli come
te..."
Lia
sussultò e lo fissò stavolta voltando il capo.
Sembrava terribilmente impaurita e in preda ad ansia. Lui
continuò il discorso.
"COme
avevamo studiato, quella ragazza risultava te sotto molti punti, a
aprte i danni dell'esplosione... erano veri su di lei, scappata da anni
di abusi e con i traumi veri della sua vita del peggio della
società. L'abbiamo scelta poer il corpo simile, il viso che
modificato dava più risultati certi, il fatto che fosse
italiana e la voce niente paura, sopravvissuta a un taglio della gola,
aveva già di suo problemi vocali, ha accettato
però di ulteriori modifiche fisiche così da
celare..."
"si,
loo so bene, lo so..." fece lei nervosastringendo forte con le dita il
bocchino
"ma
non abbiamo calcolato delle cose. Per far fare a me, abbiamo spinto le
analisi della tua personalità originale verswo le sue,
entrando dei database e cloud sanitari, compresi i medici che ti ebbero
in cura. Con le modernità la gente no tiene più
niente di fisico, tranne quelli come te per avere un backup anche
cartaceo o fisico... e così ecco la magagna, come la chiami
tu! Nel centro di analisi dove andavate sempre, per analisi di routine,
e stranamente non si sono accorti dei tuoi valori di diabete, di..."
"lo
so..."
"..
fammi finire! Abbiamo spacciato con i nostri inferiri che l'hanno
portata nella tua città, lei come curata anche da quelle
cose! Infatti tutte le tue malattie e problematiche erano sparite o lei
un pò le dissimulava, l'hai addestrata apposta, ma comunque
il normale periodicamente va fatto... non ho calcoato, colpa mia, che
alcuni centri clinici minori potevano tenere conservati vecchi prelievi
e analisi ahce se non creedvo possibile...e alla fine però
quello che non immaginavo è accaduto! Si sono accorti ancora
non è chiaro che il nome e dati della tua
personalità originale non combaciavano con i vecchi, non so
bene ma hanno riapreto le vecchie analisi che guarda caso tenevano
conservati e... si osno accorti che molte cose, dal gruppo sanguigno
a..."
"quindi
l'hanno cioccata" fece lei laconica
"in
pratica si... da questo, essendo tuo padre a fare sempre tutto..."
"e
quando mai! non cèra mai modo per me di fare qualkcosa da
me, anche da adulta, che fosse medico, documenti o... doveva fare lui e
se mi azzardavo a fare qualcosa montava il delirio e il casino
perchè sbraitava furente che facevo le cose di nascosto, che
ero vergognosa da nascondere le cose..."
"...
e ha continuato pare, perchè ritirando lui le analisi, lo
hanno messo a parte della cosa ed è corso a casa furente,
urlando che cèra una truffa o qualcosa del genere, quando
lei ha chiamato e cè la registrazone che ho sentito, parlava
veloce e in preda ad ansia e si capisce poco di tutto in senso
cronologico.... comunque, pare che aveva tutta la tua documentazione
cartacea vecchia di tutte le tue malattie dalla nascita, dalle allergie
e problemi di...."
"si,
si... conosco quella carpetta, fin troppo bene..." iniziando a fumare
per nervosismo portandosi l'intedno dell'indice e medio che tenevano il
boccino al centro delle labbra in perpendicolare, mentre di solito lo
faceva di lato. QUindi stava adando di matto, lui comprese.
"Pare
che tuo padre l'abbia aggredita e fatto mille domande, e abbia cercato
di ocntattare tutti quelli con aveva nei contatti all'epoca...
è fuori di sè e pare non accetti la presa in
giro, già la questione che sei spuntata a caso dopo che ti
avevano dato per sparita o morta..."
"Quello
siete stati voi a dirmelo. Solo perchè avevo espresso l'idea
che nelel mie preghiere, che non sono servite a un cazzo, avevo
desiderato dare ciò che avevo, dal corpo a tutto il resto, a
chi se lo meritava per io morire... o sparire, sarebbe stato meglio
così niente reincarnazione... ho constatato che questo mondo
è solo merda che nonostante tutto non vuole cambiare, quindi
perchè io devo continuare? lascio tutto a voi, ho lottato e
combattuto abbastanza..."
"..."
sospirando "Cosa dobbiamo fare... sono venuto per questo motivo, anche
se non volevi vedermi, perchè devo sapere che cosa vuoi che
faccia!"
"TU
niente....! Adesso prenderò in mano io la situazione. E'
chiaro che è necessario mettere la parola fine a tutto,
ossia alla mia identità originale. Che tutto sia terminato
per sempre. E' chiaro che non mi sarà mai possibile scappare
da catene chiamate famiglia! Tu appartieni a loro e con loro devi
crepare, ancora di più badare a loro perchè
è gisuto. Sempre le frasi del cazzo che ti hanno fatto
nascere e ti hanno cambiato il pannolino, cose per te... ed
è obbligo che tu sia schiava o schiavo con loro, anche se
per te sono estranei..."
"Infatti
non hai pensato a loro o hai provato nietne in questo periodo con noi,
tranne per i tuoi incubi o la paura che ti odiassero...
questo tuo terrore o paura viscerale come quando andasti da
Zay, che potessero considerarti con odio,r abbia e simili,
perchè scappavi e cercavi la tua vita... che ti viene la
tremarella al pensiero di essere etichettata negativamente o con
odio... non te ne liberi e solo sentire la tua famiglia ti fa venire un
infarto. Non hai vissuto niente per loro, per le pressioni e il terrore
del giudizio, e per quanto Rò sia stato un imbecille ad
agire in quel modo con te nonostante ti dovesse conoscere non vuol dire
che tu hai colpe. E con i tuoi. E' così che le famiglie
agiscono mentalmente sui figli... la mia famiglia non accettava molto
che entrambi fuggissimo dalla vita che... per noi non andava bene. Ma
ho comprato a mia madre cosa voleva da sempre, l'appartamento e molto
migliore di quello che sognava con i risparmi, vive una vita borghese,
lei e mio padre stanno bene e sebbene a volte tornino nella vecchia
casa per l'estate per vivere come prima come un ritorno al passato,
alla fine non ci odiano. E regaliamo loro cosa vogliono. Non siamo
così in conflitto da provocarci per le delusioni che
provavano, cosa hai tu. Erano così assillanti e asfissianti
con frasi e concetti da far star male...?"
"Chiamerò
io lei più tardi, è chiaro che andranno a fondo
della cosa. SOno eremiti e orsi del cazzo, tutti, se non sei del sangue
sei merda. proprio così, ci hanno cresciuti in questa
maniera e poi pretendevano che io mi facessi sposare da un
tizio che doveva entrare in famiglia e dare loro nipoti. Mi obbligavano
a mentire in modo merdoso, tenere tutti lontani, stare isolati e poi
rompevano il cazzo che volevano i nipoti. Come si apsettavano che
crescesse qualcuno pressato a quel modo con i contatti umani? Loro, che
prima ci facevano stare soli tranne scuola e stronzate della musica, ma
dicevano peste e corna della gente anche se loro erano uguali, e
pretendevano che cercassimo fidanzati efidanzate. E
perchè!?! Perchè stare soli è brutto!
Patetici! E ora fanno pure casino perchè hanno riavuto cosa
consideravano loro... vorrà dire che Lia sarà
morta per sempre. In fondo non ne ho bisogno, della mia
idendità reale e originale. Posso sfruttare la prima
Personalità creata alla scuola media, MariaElisa Ferguson, o
usando cognomi come Croce o Portini, con nomi del tipo CORNELIA,
Cordelia, Clelia, Lianna, Coelia, Aurelia..."
"Che
sarà mai... per persone come te è importante
avere personalità base per cosa devi fare... sei scappata
dal mondo creando le tue nei mondi che hai creato. Dalla prima
personalità inglese, la Ferguson, a tutti gli altri. E ora
li rendi reali a tutti gli effetti con documenti e..."
"...immaginarsi
qualcun altro che non si è mai stato o si pensa di essere,
altro la strega che avete creato...o una me di un'altro piano o mondo
parallelo, uno dei tanti, per cui io valgo e... ho potere dove non ne
ho, ho forza e potenza dentro... ove io non mi sentissi inferiore, un
rifiuto umano, come ora che in confronto ad altre mi sento uno schifo,
non avere nessun potere, nessuna importanza al mondo, e anche solo
nell'immaginare di aver e potere, di valore e volere di più
su quelli, per un attimo, ppo avrei toccaot un punto incoscio in me...
mi metto davanti alla mia inutilità come essere umano,
talmente tale che sogno di essere pure una stronza...avere il potere di
fare qualcosa.." fumando, tornando a portarsi il bocchino di lato, con
il braccio sullo schienale del divanetto
"..."
"...
più sollevata e mi sentivo forte, anchì'io avevo
le mie forze adesso, combatti ocn me adesso, fai adesso, reagisci... ma
io valgo quanto o più di te..." come persa nei suoi pensieri
"e
anche di dimenticare le paure e lasciarsi andare per vivere qualcosa di
normale, la vicinanza di qualcuno che..."
"Cosa
vuoi" fece lei quasi infastidita dal continuo del discorso, come
ridestandosi
"Voglio
discutere di quella volta..."
"ma
smettila!" alnzandosi dal divano infastidita "non ho nulla da dirti..."
"
io invece si... mi hai ucciso il cuscino, affumicato la porta, evitato,
e mi consideri negativo come chiunque che ti ha fatta incazzare... ma
non posso dirti scusa, per il semplice fatto che il mio modo di fare
era solo per..."
"AH!
non ho intenzione di perdere tempo con te e le tue scusanti inutili...
volete un mondo migliore, aperto, giusto, dove le persone dicano
chiaramente cosa pensano e sono e si confrontino con altri magari per
capire errori e sbagli.... ma non tu... tu!... TU, non chiedi
scusa...." andando di frotne da dove era seduta, alla libreria a destra
dell'entrata.
"Ti
ho già spiegato che volevo solo evitare fraintendimenti e
situazioni che...."
"MA
PER TE!" urlò lei irata, dandogli le spalle, con gli occhi
verso la libreria, gli scaffali e i libri, e lui si accorse che stava
fissando, così pareva, la trilogia di Ring, spiral e loop,
quella che per lei aveva molte cose interessanti, più di
matrix a suo parere. Che considerava scopiazzata forse da quest'ora
più i due manga di genere fantascienza e cyberpunk con
cyborg e concetti filososfici e introspettivi. E più dei
contetti di the matrix, per lei veniva prima la trilogia, i
romanzi, di Ring. Tranne alcuni personaggi zozzi come li definiva, ma
adorava quella serie dell'autore giappone e a volte lo usava
per predere cose nei suoi ragionamenti. E a fianco la serie di trenta
volumi di quei gialli dove compariva quel Charles.
"Cosa
per me..."
"per
te... per me non ci sono fraintendimenti o altro! Seriamente da cosa
sembra, per quello scherzo per scoprire che avevi le lentine e non eri
Milan, hai avuto come i flashback del vietnam? Comportandoti da
stronzo, buttandomi fuori, parlandomi sempre rimproverando... niente
discorsi da UMANI dicendo cose giuste e con tono di voce corretto,
invitandomi in modi cortesi a cambiare abitudini con te, a... fanculo!"
"Ho
ritenuto fosse il comportamento migliore..."
"Stronzate!
Eravamo amici cazzo...."
"E
tu, non puoi pretendere, credere, che ti si possa amare solo come vuoi
tu!" facendola irrigidire da volta re col capo, mento verso la spalla
sinistra ma senza guardarlo "... non esisterà mai cosa
desideri! NOn ci sarà mai nessuno che ti amerà, e
ameròà itnendo anche amicizia
ovviamente, come tu desideri da rifiutare ciò che
non può vivere. Questo è il punto. Puoi
arrabbiarti quanto vuoi, puoi offenderti quanto puoi, ma non
esisterò mai nessuno che possa amarti come tu desideri
perchè, qualsiasi sia la ragione, ti è difficile
e di sofferenza, sopportare qualcuno per amare ed essere amati..."
"non
dire cazzate! quello non è amore!" dando una pedata alla
libreria che fece tremare lui perchè alcuni volumi in alto
tremarono e temeva potessero caderfle in testa, mentre lei restava
testardamente a dargli la schiena
"Che
ti piaccia o no, Lia, per l'essere umano quello è
amore. Significa anche fare sesso se occorre perchè
è una insita nell'animale, quello che siamo. Sei rimata
bruciata così tante volte riuscendo però a no
nfarlo mai con nessuno ma di fatto non hai vissuto niente e seppur
è stato da cretini cosa Rò ha fatto da farti
peggiorare tutto in te...Anche se per te è solo
compromesso, un dovere quasi, un obbligo visto che lo fu per te ed
è stato cosa sappiamo, sarebbe anche giusto che tu facessi
pace e patta con la cosa e accettassi che quello è amore.
Per non sentirti sbagliata, inferiore alle altre con cui ti mettevano
in competizione, di non essere quella della famiglia, in gereale visto
che tutti anche i parneti che vedevi poche volte ma sapevano sempre di
te.... e poi lui. Per non sentirti dire più che non amavi,
che non volevi bene e..."
"SMETTILA!"
"Invece
no! Sei arrabbiata con mio fratello e Madame per averti sempre pressata
su ripercorrere i tuoi passi di isolamento... hai scelto di allontanare
tutti, da Rò a Zay e Ric perchè eri delusa,
amareggiata, offesa da certe cose e hai detto basta! Tu parlavi di te
ma loro sempre a dirti cose come se non ti conoscessero o non capissero
che le frasi che vanno bene per altri o tutti... non sono per te! Come
per Rò, che non ha visto te e il tuo star male, che
è andato avanti imperterrito e invece di vedere e capire, di
parlarti se ne è andato scocciato lasciandoti là
senza dignità e altro per tirarti su. Non saresti stata
più sotto altri, ti bastavano i tuoi... ti sei sentita
trattata come un cane con ordini su cosa fare e come metterti, sulla
sua rabbia perchè eripiù scazzata e annoiata che
cosa voleva lui, oltre che terrorizzata e non desiderosa di qualcosa
che dall'inizio gli facevi capire che non ti piaceva. Non ti biasimo
per gli attacchi di paura che ti vengono o le tue fughe quando
vedi che qualcuno mette piede troppo vicino alla tua zona
intima. Un pò come quelli al bar dell'albergo dove tu e Zay
stavate, che ti sei bloccata per qualcosa di strano che avvertivi
appena visti, ti sei raggelata un attimo entrando e vedendoli e hai
iniziato a sudare freddo, hai avvertito qualcosa che non ti piaceva...
La cosa triste di tutto quanto è che tu sei una delle poche
che vede in modo aperto, libero, giusto il concetto sul sesso e amore
fisico ma per gli altri. Tu lo rifuggi e odi, ti orripila letteralmente
l'accoppiamento degli animali e cosa deve accadere per ottenere queli
ormoni del piacere che, come dici tu, sono solo sfogo fisico. IN
realtà credo di no, ma..."
"Già,
tu e tuo fratello siete grandi conoscitori delle cose... come
quella tua amichetta con cui sei stato che ti sei portato qui... quella
segretaria fastidiosa che mi odia..."
"La
mia relazione con lei non fa parte del lavoro. Era stato tempo fa e
solo perchè è una donna che merita. In effetti
come te e altre, vale più di molti dei gruppi delle leggie
di cui faccio parte, che giudicano sempre gli altri perchè
esterni che per le qualità oggettive... non le piaceva
più la vita militare per le sue... contaddizioni e
negatività e così, essendo capace e abile, le ho
chiesto se le andava un lavoro. Si occupa di ogni nostra cosa da
appuntamenti a relazioni pubbliche per telefono e documenti, ma non ci
segue mai e la vediamo poco e ammetto che è deleterio
perchè parlandole poco ci dimetnichiamo appuntamenti e
tutto... su quello hai ragione..., cosa che ti fa sempre dire che
dovremmo trovare una moglie... ammetto che non ha quei compiti
perchè a volte sa essere troppo..."
"Si,
ricordo bene dall'inizio il suo sdilinguirsi per te! E pensavo fosse
per Milan ma come epr altre cose la sue espressione e il suo modo di
fare, chiaro segno che non era verso di lui e... AH! Comunque, non mi
interessano i tuoi interventi anche se hai esperierienze da dire la
tua! E' assurdo sentire un amico, NON AMANTE, che si fa piccato
così perchè... che schifo! Sono tue, non mie!
Quindi basta!"
"Già
abbiamo deviato... non puoi pretendere, obbligare me e altri, non
importa cosa si prova o meno, a fingere che..."
"AH
AH Ah AH" rise lei andando verso la aprete opposta alla porta,s enza
mai guardarlo, ma con una risata quasi amara "è proprio
vero, IO, sempre IO, non troverò mai qualcuno che possa
restarmi al fianco dandomi rispetto e considerazione se c qualcosa che
posso o non posso fare! Avere amici? MAI, perchè poi come
dicono i film, libri e altre storie del cazzo e tutti ci
credono, NON POSSONO ESISTERE AMICI DI SESSO DIVERSO, deve esserci
sempre il cazzo di sesso in mezzo! Dare!Dare!Dare!.... L'amarezza
della vita umana è che io non volevo UNA sola persona,
quella stronzata della persona speciale unica e tutto quanto... io
volevo vivere tra persone! Poi decisi di vedere se ce ne fosse una,
almeno una... ma non cè altro che amarezza in questa vita
fottuta, io stavo sola, isolata, in una vita piatta e de merda
perchè quegli orsi dovevano vivere lontano dalla gente! La
gente fa schifo, la gente è una merda! E io per credere che
il mondo in cui credevo prima delle medie potesse darmi qualcosa, Zay e
Ric a fare i moralisti del cazzo a cavolo loro però
perchè prima erano tutto pro tutti, appena ho detto quello
-ah, non puoi pensare queste cose-. Ma andate a fare in culo tutti
quanti. Solo Milan mi è amico ma il resto per me
è invivibile e ora tu... AH AH AH ....Ho toppato in tutto e
questo solo perchè non è da me per la vita
privata fingere e mettere una maschera! Io volevo..."
"Già
come quella canzone di Rzeznik .- Loro non mi conoscono,
perchè io non sono qui. E io voglio un momento che sia
reale , voglio toccare cose che non riesco a
sentire. Voglio tenere duro e sentire che appartengo a
qualcosa. Come può il mondo volere che io cambi. Quando sono
loro che rimangono gli stessi, fingendo.NOn possono spezzarmi
finchè io so chi sono. - E poi la parte che non dirai mai a
nessuno. -A qualcuno. E tu vedi quello che loro non vedono ma. Tutto
ciò che volevi, io potevo esserlo. Ora mi conosci e io non
ho paura. E voglio dirti chi sono.- E..."
"...voglio
un sentimento che sia reale. Voglio raggiungere cose che non sento!
voglio fermarmi, e sentire di appartenere a qualcosa! Loro non mi
conoscono... ma io sono ancora qui!.." cantando il brano con amarezza.
"La
tua pretesa..."
"LA
MIA PRETESA!?!" si volto irata a fronteggiarlo con rabbia "come osi, tu
che usi le persone con tuo fratello..."
"Io
non uso per cattiveria, ma per il Sogno di un mondo..."
"E
IO SIIII!!!!!???? Un mondo che non raggiungerete mai! Perchè
per fare ciò che tu vuoi, con tuo fratello, dovrete vivere
tre vite complete e devi ringraziare se riesci a vedere UMANI! negli
ultimi decenni con lentezza le donne hanno raggiunto finalmente
più diritti paritari con gli uomini ma solo nei paesi di
primo mondo e molte volte si scopre che non è completa la
cosa. Professionisti identici come qualità e
capacità ma... lo stipendio si scopre poi che è
differente. Permessi e premi, tutte le cose gli uomini hanno o non gli
si dice che rompono per diritti per badare ai figli come le donne... E
poi le altre figure smerdate ogni istante!NO,
no... ancora cè merda nel mondo sul valore delle donne e non
puoi negarlo! Finchè la feccia delle generazioni
più vecchie di noi è ancora viva e peggio quelli
della nostra, equiparo te e Milan a me visto che con lui differisco di
un paio di anni e con te cinque.... quelli della nostra infarciti di
schifo dagli adulti la pensano uguale e smerdano questo mondo...
quando, quando pensi che il mondo sarà meritevole e giusto?
Io non ho avuto speranze e avevo ragione...Quando l'umanità
sarà umana? Dopo millenni siamo sempre là! Quindi
smettila di pensare al bene! Lo vedo già su di me...
speranze fallate, desideri bucati come palloncini..."
"L'amore
non è come lo vedi tu..."
"STAI
ZITTO! " ma iniziando a tossire, dando copi di colpi per liberarli come
se fosse oppressa da qualcosa da dentro, con un suono da qualcuno con
una polmonite, come gli pareva sempre quando la sentiva star male
"Aspetta..."
disse prendendo una sigaretta da quel tavolinetto e dandoglielo con uno
zippo dei usoi, che trovava però sempre tra le sue mani e la
rimproverava per questo, essendo pezzi di pregio, per poi vedere che
prendeva sempre quelli dalla scrivania dell'ufficio, non dicendo
più niente. Non toccava mai quelli della collezione ma
quelli meno di valore che lui teneva in cassetti appositi.
"..."
dopo aver respirato profondamente con dei suoni che parevano cigolio a
ogni inspirazione ed espirazione, gli prese di mano c on rabbia gli
oggetti e si voltò, dandogli la schiena tenendosela stretti
tra le mani "stai lontano da me!" accendosela da sola guardando i libri
dell'altra libreria, tornando a parlare con rabbia. "Come
osi dire a ME che l'amore non è come lo vedo io?!? Io che
sono la prima ad aver portato qui il concetto che l'amore non
è solo uno, coppia e scopare. Sono io che ho portato il
concetto che l'amore può essere qualsiasi sentimenti in
qualcuno verso qualcun altro, e sotto la parola amore cè
amore genitoriale, filiale, d'amicizia, di pari, di amicizia tra sesso
diverso come me e Milan per esempio ma la gente pensa che non
è possibile avere amici maschi per chi ha una vagina, tra
compaesani, tra..."
"Lo
so! So che hai cercato di far sbiadire le sicurezze su certe cose della
gente..."
"Per
tutti è bianco o nero. L'amore è solo per il
sangue o sesso. Non cè altro. Una persona o è
come la società dice che deve essere o è da
deridere , trattare male, allontanare... questo è il mondo
là fuori e un pò ancora qui! Mai, mai vedrai cosa
tu sogni! E sai perchè...!?!" andando verso la finesta ampia
che dava sulla zona anteriore dello Chateau, a guardare la vita dello
stesso da un punto da osservatore, come faceva sempre. Con sguardo
addolorato, fumando questa volta tirando più boccate in una
volta.
"A
meno che non si fa come DIo... già!" fece lui ma con la
parte finale come scherno, con una sorta di risatina finale
"Ah,
ghigni!" fece amaramente con una smorfia delle labbra dopo aver
soffiato via il fumo ancora con evidente dolore ai polmoni, facendo
colpi gutturali per liberarli "bello sentire le frecciatine su qualcosa
che è seria. Questo mondo fa schifo da sempre eppure tutti
buonisti del cazzo! Quando quelli come me, esasperati, al punto di
rottura si scassano i maroni e fanno casino anche come in america,
urlando con armi in mano... eh, sono folli loro! Quando si raggiunge il
limite, poi sei fuori di testa tu! Non il mondo retto dalla merda...!"
con durezza, fissando la gente oltre il vetro. "è assurdo,
tutti dichiarano che ognuno pensa come vuole, eppire quando non la
pensi come loro stai sbagliando. le persone, tra cui io, che
mollano non sono deboli, sono stanche, il cuore a pezzi e la mente
consumata. io non ho ceduto perchè ero stanca, ero stanca
solo di arrendermi e mi si deve giudicare sempre senza mettersi nei
miie panni, e sapere quanto soffro... vattene, sei solo un fastidio e
accusatore del cazzo..."
"Ti
prego... quando parli arrabbiata come una del volgo sai che mi
dà fastidio..."
"Tu
e io veniamo dal volgo... e sai anche tu che come le bestemmie parlare
in certi modi è come sfogarsi... e io non sono una militare,
una di voi... come per là fuori quando dò corpo a
Veròna, io sono fuori le regole, no? Non è
così...!?" Quindi io posso....!" con un ghigno e un tono
provocatorio.
"..."
lui sospirò e si rimise le mani in tasca "... vorrei solo..."
"Ho
già detto che con Teresa me la vedrò io,
sistemerò la cosa una buona volta! Che la mia
personalità civile muoia una buona volta. Affrontarli...
quanto lo vorrei adesso ma... so bene, lo so, che mi verrebbe come da
Zay, andando fuori di testa per il terrore del giudizio, di ocme mi
facevano sentire, mi aggredivano, trattavano... niente sbagli, neanche
minuscoli, non esiste che si sbaglia, devi essere come.... se io vado
da loro, lo so che monterò un casino ma da parte mia e non
servirebbe a niente! Se prima urlavo, mi disperavo, andavo in
disperazione davanti a loro mostran do come stavo e non serviva... a
che serve, adesso? Lia deve morire!! Che Teresa torni all'ovile e
invece di Veròna, che sia la personalità
originale a morire. Per sempre! lei doveva morire molto prima ma quando
credevo con Phib che lui potesse aiutarmi, Zay mi fece venire i
complessi!! Cosa gli chiedi? Si sporcherà l'anima uccidendo
qualcuno, anche con i suoi libri... e mi venne il rimorso, dicendogli
di non fare più niente. Solo che... dopo che gli parlai mi
diedi della stupida! Cosa gli dici non farlo più quando NON
poteva fare neitne essendo scherzo? Ero capace pur di morire di
accettare perfino di essere un sacrificio, sai come si leggeva e
raccontava dell'idiozia delle bestie di satana... tutti là
stupidi di cose che in realtà non erano, ma i giornali
usavano quei temrini... "
"Sarebbe
stato inutile. Per le qualità di un sacrificio, il tuo
proporti e aspettare il momento non valevano... tanto è
vicino il legame o di valore la persona scelta per certe cose e
più ha potere anche se tutti di solito scelgono delle
vittime esterne ritenute ottime... una vittima che si presta alzando la
mano tranquilla e desiderosa della sua fine, non ha valenza magica...
un sacrificio deve avere un significato. Scegliere e dare un individuo
in sacrificio ha dei dettami che..."
"Si,
si... voi e il vostro occultismo... insomma, per me non cè
trippa per gatti in nessun modo... che devo fare, gettarmi in un
incendio? In qualche macchinario? Che vita grama per quelli come me che
già di loro non hanno motivo di esistere..."
"stai
ancora pensando al fatto che la tua prima di prima era un fallimento
per cosa ti dicevano e ti facevano sentire? Degli errori che non dovevi
commettere o eri una persona orribile?"
"Io
sono un niente!! Un nulla! Posso cercare di fare mille cose giuste ma
nulla cancellerà cosa mi opprime dentro! Questa è
la verità! Accettare il niente che ero prima mi è
impedito, incubi e sogni e momenti in cui tutto mi torna alla mente mi
castigano ogni giorno... superarli, come!?! non ho niente per
riuscirci! Bravi quelli che riescono piccoli cari, facendosi famiglie,
avviando cose... io ci ho provato solol per il tempo di accontentare
voi, ed è un supplizio!! Nessuno può capire
cosè, cosa provo vedendo altri, assistendo a cose, rivivendo
tutto e vedendo... gli specchi!! Quanto li odio!!"
"Tu
e il tuo odio per gli specchi! Sei giunta al punto da rivedere allo
specchio non te come vediamo noi ma come vieni in foto. Un
mostro orrendo! Quando sei giunta qui eri quel che eri per le medicine,
adesso non più, guardati...! Ti struggevi per cosa non eri
più di prima, e lo sei ora ma... lo specchio invece per te
ti rimanda a prima e non ne uscirai... E ora vuoi uccidere Lia di
là fuori! Sei pronta per questo? Saperti viva mentre l'altra
è morta? E ancora che sei così rotta da
non voler seguire quelle parole in cui speravi..."
"Tanto...
tanto tempo fa!! DA Rò e Zay e Ric non è stato
più lo stesso! COn il primo ho solo capito che l'amore come
lo considerano gli altri non è per me, per lui come per
tutti cè sempre un'altra dietro l'angolo se non la dai, che
le promesse di sto cazzo non valgono perchè appena si
annoiano ecco che spunta un nuovo interesse e vai di corna..."
"detto da te che credi che lasciare libero l'altro di fare sesso e
avere altri legami è normale..."
"perchè è normale cosa dobbiamo vedere, di
promesse fatte solo per avere un posto in società e poi
dietro di schifo..."
"questo è vero, ma una relazione del genere e... mah"
"Io non ero niente visto che non davo cosa volevano.... e se lo davo,
poi finivo da parte perchè..."
"Per
uno solo non puoi credere che sia così per tutti..."
"Invece
si! NOn hai provato tu il precipizio della tua dignità e
tanto altro per tutto il tempo che l'ho conosciuto, aggiungendoci la
famiglia ttuta e quanto fa schifo che diceva che non ero femminile,
carina, dolce, gentile..."
"stronzate"
".. che non ne trovaov manco morto uno e una volta allo
specchio mi chiesi -ma così combinata per le medicine chi
mai mi vorrebbe anche solo pe r una botta e via? ovviamente
era solo per schernire me ma ai disperati e quelli che -basta che
respiri- va bene uguale ma io non sono così! NOn riesco e
non sento niente sugli altri, quindi perchè devo essere
sbagliata io!?! Ecco perchè per come si sono sentita,
trattata e rimproverata, non accetto più ninete che io non
voglia... sono stufa marcia da Rò e quelli come lui, di
tutti, di tutto questo, come mi si trattava, come una povera
demente, che mi si diceva -ma sei stronza? Sei scema? Che
cazzo dici? Cosa fai?- E tanto, tanto... che dopo cosa
sentivo da Zay e Ric ho detto basta! Avevo deciso di credere a cosa
diceva come ulteriore piano di realtà e vedere come andavano
le cose, che forse cèra qualche risposta per me... invece..."
"Ma
ti comporti così anche con noi..."
"E
voi come mi trattate? Quelli che fingono che vada tutto bene
nascondendo cose come se fossi scema, e parli degli altri non la vostra
messinscema di scambio, poi tu... trattarmi come facevano loro invece
di un dialogo sano... è per questo che basta! Tutti vogliono
cose, fingono o agiscono come imbecilli come hai fatto tu solo
perchè certe cose dal lato vostro è cambiato...
per me non esiste nessuno speciale con cui condividere cose che voi
chiamate NATURALI!! Mia madre mi faceva sentire uno schifo
già prima, poi mi ammalai proprio per come vivevo, e per
come ero ridotta per le medicine che mi avevano obbligato a prendere
mi trattava... come fossi l'ennesimo fastidio urlando che
dovevo stare zitta e non rompere, quando lei sbraitava tutto il giorno
per il suo lavoro... diceva che era un inferno vivere la sua vita,
quando a vederla era normalissima ma non voleva fare un cazzo, questa
è la verità. Il lavoro le toglieva riposo e
giornate diceva e quando stava a casa... stava a casa senza uscire a
guardare la tv, basta. niente hobby, niente amici o persone da vedere,
niente vita secondo me che io avrei fatto al posto suo se potevo e
avevo i suoi soldi... sebbene tutto, lei guadagnava e qualcosa poteva
comprarlo almeno una volta al mese come una pizza ma no! Poter mangiare
qualcosa di diverso dal cibo preso direttamente dalle confezioni,
qualcosa con del sapore... NOn si godeva nulla della vita, solo a casa
a stare a rompere il cazzo con quella voce a guardare solo la tv. Che
vita grama! E io urlavo!!"
"se
tutti avessero le passioni e interessi, hobby che hai tu, non vivrebbe
il niente che mi hai raccontato. io stesso non so affato come
facessero. E come rimasi quando ti mostrai..."
"già
tu quel giorno, non Milan..."
"Lo
so, grazie di averlo fatto presente" sorridendo, ma lei non fece nulla,
solo fissare con sguardo addolorato oltre la finestra "ti mostrai
scambiandomi con Milan perchè aveva un
appuntamento lo Chateau stanza per stanza, e per cosa erano utilizzate,
e ti feci vedere la vecchia sezione dei bagni e docce, e tu sorpresa e
titubante mi chiedesti se potevi usare la vasca, se ti era permesso e
quando ti chiesi perchè quella domanda, mi dicesti che non
la usavi mai, non era possibile da te..."
"Si consuma troppa acqua, come la doccia... per poi sprecarne a
tonnellate per lavarsi a pezzi... quando si è tarati ma per
loro era così, lavatrice e lavastoviglie no, consumano
trippo, a mano tutto.... imbecilli!"
"... dicesti che la vasca era usata...Solo per le tende, per lavare
quelle e non le persone, perchè si sporcava il bagno, come
con la doccia. E come ti vidi quando ti dissi che potevi usarla tutte
le volte che volevi senza limitazioni e appresi dalle tue parole che
non ti era concesso mai e da piccola volevi giocarci con i giocattoli
tipo navi e sottomarini e paperelle. O quando ti dicevano che una pizza
costava troppo e non andava bene, così come tutti i prodotti
da forno che adori ma non mangiavi mai, neanche da piccola. A scuola
volevi una pizzetta o altro ma invece ti davano le merendine
confezionate che tif acevano schifo... e poi manco quelle,
per i medicinali non dovevi mangiare oltre cosa ti dava il medico. Che
torroni e meringhe non esistevano più, ed era vero, solo i
torroni morbidi che odi e niente più meringhe
perchè la gente non le mangiava più e restavi
solo a sognare. Che guardavi i vestiti nell'armadio che volevi mettere
ma non potevi. E aggiungevi con una nota triste -e poi anche se, per
quale motivo dovevo metterli? Non cèra nessuno che voleva
passare del tempo con me...- Sei scappata su tuo impulso quel giorno
perchè come quella persona dell'opera magna avevi deciso di
ribaltare le cose. L'amarezza quando parlavi di quell'opera e di lei..."
"Ah! un'altra cosa che quei due non hanno capito!" arrabbiata,
poggiando la testa sul vetro "E' veramnete triste quando parli e
nessuno ti ascolta veramnete. QUando dissi che LUI dopo aver compreso e
si era salvato, aveva deciso di renderle omaggio, lei che non aveva
conosciuto davvero ma compreso, perchè anche altre persone
potessero sapere che esisteva. lei che era sempre rimasta sola.
Quell'opera è un viaggio in cui tutti gli elementi,
tutti, degli esseri umani sono profondamente indagati.
Insegna che se cè qualcosa dentro, anche se lo
chiama amore, tutto si può comprendere e che pensare che un
trucco sia una vera magia mostra la capacità di apertura
mentale della gente..."
"Allietare qualcuno e darle forza affermando di eseguire magie,
ringraziare per quel trucco affermando che fosse vera magia per cosa
riusciva a dare... lo so"
"...Lui non può impedire la sua morte nell’ultimo
incontro, seppur lui incontri alla fine la vera Lei. Ma tutto era
così troppo distruttivo che semplicmente lei
sparì. Anche per il fatto che non l'avrebbe accettata
nessuno...Di fronte a questoo, sopravvissuto, non gli resta che rendere
eterno il ricordo di quella persona facendola conoscere a tutti, anche
se.... la cosa che Zay e ric non hanno capito dalle mie parole mi fa
imbestialire. Ho sempre detto che non voglio essere ricordata e ne
simili. Sebbene mi sia lasciata andare in rancore e
infelicità per cosa non avevo, non voglio essere rimpianta.
Non desidero essere pianta. E quando dissi del dono che lui anche da
Lord le fece, quel libro con cosa lui scrisse per lei,
perchè almeno lì lei fosse felice, se stessa,
viva anche dentro, in vari vissuti dove non fosse sola e... esistesse
davvero. La cosa amara è che nonostante le sue belle parole,
non credo affatto che l'avrebbe accettata se fosse rimasta viva e che
il suo pentimento sfociato nelle storie è solo
perchè si sentì incapace. NOn la conosceva, era
rimasto solo colpito d cosa gli era apparso davanti che si sblocco sol
ritratto. Sia per lei che per me non cè storia, on ci sono
possibilità. E per dire che comunque ammiravo cosa lui fece,
anche un pò con invidia, solo per quel dono di cuore...
dissi a ZAy e Ric il fatto che sarebbe stato bello sapere che qualcuno
ti dava l'ultimo saluto con qualcosa scritto di cui, su di te. Ma non
hanno capito un cazzo. Come sempre. Intendevo dire che era solo il
SAluto, non un perpetum di memoria. NOn ho mai smesso di desiderare di
sparire, andar via, evaporare dalle memorie così da essere
in pace... ma invidiavo, solo per quel dono, Lei. Sebbene morta
salvando in se il mondo che aveva creato tramite dissociazione e
visualizzazione, quel paradiso che mai si sarebbe avverato, ma che lui
riprese in sua mano e fece tornare vivo e prospero.... la cosa triste
è che lui per affetto afferma, ha ripreso in mano quel mondo
e ne è diventato Lord per proteggerlo, per farla tornare e
riaverla al fianco per vivere felici almeno in quel mondo... lui che
non la conosceva e al solito ha visto solo l'aspetto!! Ma ho provato un
pò di invidia solo per quel dono. Sebbene alla fine lui
volesse mettere a tutti i costi cosa lui vedeva, voleva, credeva e via
dicendo... e quei due scemi hanno osato dirmi cagate sul ricordarmi
senza aver capito niente... al solito io non avrò mai niente
di ciò che desiderio. Davvero cosa desidero e sognavo
è così impossibile rispetto a soldi, potere,
fama, famiglia, figli e via dicendo?!? Veramente è
così..." restando con altre domande in sospeso "io e lei
eravamo così simili per tante cose..."
"... di come, esattamente come Babydoll, e me, Lei fuggiste
in altri piani e mondi creati con la mente, rifugiandovi
lì... e di come vivessi sola e disperata fra quelle mura
perchè per come eri combinata per i medicinali e come era la
gente con chi era diverso, non aveva senso uscire... eppure ti vedevo
baccagliare con gli uomini perchè vedessero quel che tu
notavi in loro e si svegliassero. Che vedessero che la vita andava
vissuta in modo diverso da come facevano loro. E tu sapevi
perchè...Perchè avesse un valore, invece di
essere e diventare come... così come il sesso. Sei l'unica
persona che conosco che è aperta mentalmente su questo tema,
che per te obbligare l'altra persona a giuramenti e simili è
come mettergli o metterle le catene e che se tu non puoi dare all'altra
persona qualcosa, non è giusto vietarle di viverle altrove.
Lo so sul fatto che non faresti niente con chi ti sta accanto, ma non
è troppo... non so, liberale, permettere all'altra persona
di avere relazioni quando tu non ne avresti, perchè viva e
faccia cosa tu non vuoi dare? Che una relazione non deve essere,
perchè tu odi gli obblighi a meno che non siano sentiti e
mantenuti perchè lo si vuole, solo a due e se hai bisogni
per le promesse non dovresti fare niente per poi scoprire se si hanno
amanti? IO..."
"Cosa
cè di strano? Cosa è meglio, obbligare a promesse
che alla fine l'altro non riesce a mantenere perchè non le
sentiva ma desiderava sfogare cosa aveva dentro ,con un'altra persona
con feromoni compatibili? perchè là siamo..."
"Si,
la tua teoria dei feromoni compatibili, delle coppie che stanno bene
insieme tra altre perchè sono più compatibili a
livello... ed è questo che attrae come il concetto
del sesso con... Diversi tipi di pene secondo le
dimensioni...!?! Cosa era quella Lezione che hai fatto l'altro
giorno?!? Gli uomini si dividono in tre classi, come le donne
e a seconda della grandezza del loro lingam, il membro sessuale
maschile vi sono diversi tipi di vagina secondo le dimensioni... mi
sono perso! Milan si sarebbe divertito con quella Lezione, quello
è sicuro, ma ho trovato la cosa davvero assurda dal mio
parere! Seriamente credi che..."
"gli
uomini lepre, gli uomini toro e gli uomini cavallo... la
donna, secondo la profondità della sua yoni , è
una cerva, una giumenta o un'elefantessa.... sono solo concetti presi
da una dottrina antica per specificare le dimensioni dell'apparato
riproduttivo e la loro compatibilità... o sessuale, dipende
chi le chiama come... "con una smorfia della bocca indecisa, guardando
in alto a destra, facendolo ridere "E comunque non è niente
di così assurdo! E' la verità! Tu stesso quando
ti spacciavi per Milan mi raccontavi le poche, rispetto a lui,
avventure e di come ti era capitata una ragazza parecchio troppo...
grande per te!" con un verso di derisione e divertimento "Hai solo
provato nei fatti questi concetti...."
"Vuoi
metterla così!?! E' una sorta di avvertimento ulteriore per
cosa non ti va bene?" fissandola malamente come a voler dire qualcosa
con gli occhi che lei comprese e si voltò "Mi vuoi
dire questa cosa per metter chiaro che tu... lascia stare!" fece lui
sospirando osservando la stanza, evitando il ritratto "Resta il fatto
che continui a isolarti da tutti! E non va bene! Per te e loro. Loro
non ti hanno fatto nulla e non è giusto che..."
"Parli
proprio tu che ti chiudi nel tuo studio a dipingere o fare cretinate
che solo tu sai... e ti spacci per tuo fratello senza mai farti
conoscere... Sei proprio..." acidamente finchè non lo vide
avvicinarsi e fece passi indietro col rabbia.
"TU...!!
Sei quella che ho fatto entrare nel mio studio e ha turlupinato la mia
buona fede per vandalizzare la mia statua!!!" con impeto di nervosismo.
Strappando a lei un'altra smorfia di risa.
Dorde,
dopo che l'aveva scoperto, l'aveva invitata nel suo studio, sotto la
Casa della Lapidi. E appena entrata era rimasta ferma a fissare tutto
muovendo solo gli occhi e le sopracciglia in un miscuglio di cose che
lui non comprese. Poi guardò la statua, ma la sua faccia
sembrava quasi quando stava per fare qualcosa di stronzo a qualcuno,
per liquidare la cosa con una battuta, per chiedere perchè
ci fosse una sua statua lì.
"E'
solo una statua di Rimando. Sono opere come quelle che trovi in quegli
angoli laggiù di donne e uomini che hanno fatto molto per il
mondo e ho ritratto in loro onore, o di elementi importanti raffigurati
da uomini e donne. La statua doveva raffigurare altro in stile greco
ma... un giorno scambiandomi con Milan ti vidi a fare niente, invece di
meditare, e solo dopo un attento momento di capire che combinavi... ti
ho vista con gli occhi persi come quando dissociavi nei tuoi mondi... e
lo stavi facendo! Nonostante la base principale fosse rilassarsi col
corpo e usare la mente... invece a te serve muoverti nel corpo anche
dissociando! Sei negata con la meditazione...Un controsenso di
ciò che conoscevo che mi ha fatto capire come tu rappresenti
il contrario di tutto... è solo una sorta di monito per me
quando lavoro... ultimamente ho pensato di approcciarmi ad altri stili
per osservarla e farmi domande..."
"Mh..."
con suono gutturale fissandola in modo particolare " E... dimmi,
dimmi... cè altro che rappresenta...!?!"
"Eh?"
fece lui fissandola dubbioso
"il concetto poteva non avere il mio volto..!?!. per questo chiedevo..."
"Le
statue greche hanno volti, tu eri l'esempio perfetto per il concetto
e..."
"Capito!"
chiudendo lì la cosa voltandosi a sinistra e adestra con
qualche passo, per poi fissare il cavalletto con tela di fronte a loro,
prima della statua, con colori, barattoli di vernice a terra e altro "E
dimmi, raccontami un pò cosa conservi qui... Quello per
esempio, raccontami un pò questo ritratto di gruppo"
indicando alla sua destra dietro la cancellata che divideva lo spazio
tra quello camminabile e utlizzabile e la zona dopo, con i ritratti,
segnando con un indice un ritratto con tre soggetti.
"Ah,
quello. Si tratta dei..." iniziando a descriverlo con passione.
Finchè non si voltò dovèra lei prima
per parlarle viso a viso ma si bloccò raggelato. Era sparita.
La
vide correndo con gli occhi per l'ambiente acquattata sula statua,
precisamente aveva scavalcato la base rettangolare per raggiungere la
statua con lei seduta e stava con le ginocchia sopra la base,
vicino le gambe dellas tatua, a reggere tra le mani un barattolo di
vernice che vomitava il suo contenuto a onde cascanti sulla testa
marmorea.
"CHE
FAII!!!" fece lui di getto allarmato.
Lia
si comportò, e così gli parve, come un gatto. Si
voltò piano verso di lui con un'espressione come si vedeva
su di un gatto che lei chiamava stronzo che faceva roba rompendo e
facendo cadere come se andasse tutto bene, a fissare come a dire -che
cè, che vuoi- continuando a tenere il barattolo sopra la
testa della statua che riversava colore.
"Scendi!
Che fai!!" avvicinandosi, imperioso.
Ma
lei, niente. Come un gatto stronzo lo fissava in quel modo perpetrando
la sua opera, anche quando lui si era avvicinato alla base rettangolare
e allungando la mano cercò di farla scendere. lei fissandolo
negli occhi senza cambiare una virgola, lasciò lentamente la
presa del barattolo, che sembrò attirato dalla figura di
marmo come calamita da fare un Planf sonoro sulla capoccia, restando in
equilibrio continuando a perdere colore, che scendeva gentilmente per
ogni lato della statua dalla testa alle gambe. Un Blu che lui non aveva
e si rese conto che fosse una mischia. Sembrava un Blu Candy 2
metalizzato a vederlo in quel modo e voltandosi anche se aveva il
cavalletto a fare da impedimento, si accorse che molti colori, dai base
alle scatoline con i brillantini e altri effetti che usava per le
minuzie ed effetti particolari, erano stati toccati. IN pochi minuti
aveva mischiato più roba, che scendeva come mollemente senza
tempo scolando sul marmo, sopra la statua a coprirla.
Lia
fissandolo sempre negli occhi, accentuò di un millimetro il
sorrisino che prima era serio, che sicuro aveva dentro da voler
sghignazzare, e con fare elegante, quasi a prendere in giro gli
spettacoli di Burlesque, si voltò e scese dalla statua,
mostrando labbra più stirate come un sorriso di cattiveria
che però cercava di mitigare.
"Lia!!!
Che hai fatto!! Come la pulisco!! Non verrà via da solo!!
PERCHE'!!"
"Per
motivi miei, seppur uno brillante come te dovrebbe... arrivarci! Sai
bene che odio certe cose, e seppur tu affermi essere un omaggio
simbolico a un significato prendendo spunto da me, preferisco mettere
in chiaro le cose che trovo eccessive... e prima che tu inizi a urlare
o incavolarti come tu fai, non tuo fratello, mi auguro che la
cosa fosse solo questo. Un omaggio a qualcosa che prima non consideravi
e simili, non altro... Bene! vediamo questi dipinti!" camminando
accanto alla cancellata
"AH!
Tu ora mi aiuti a pulire questa roba, non intendo lasciare la statua
così e non ho voglia di sporcarmi i vestiti quando sei stata
tu.."
"Allora
spogliati!" seria e diretta per poi fare un sorriso a ghigno carogno
"Togliti tutto e inizia a pulire, se aspetti ancora, si
asciugherà! Dimostrami che tieni all'opera e il concetto,
ripulisci dal mio visibile disappunto anche sporcandoti ma rivendicando
ciò in cui credi... "
"Mi
prendi in giro? E' un tuo test o simile?" fece lui arrabbiato, voltando
il capo verso la statua che sembrava piangere in modo particolare blu
metalizzato e perlescente alla luce come avesse un velo sulla testa che
scendeva fino alle gambe "Cosa vuoi...."
"..."
lei si era seduta su sedie particolari che erano presneti con braccioli
prima come una regina e poi accavallando le gambe e alzando il mento
come una sfida, sempre con quel ghigno carogno a guardarlo negli occhi
"Dai, urla tutto il tuo essere UMANO correndo a salvare ciò
in cui credi e consideri da mettere lì, al centro, con il
cavalletto davanti... io osserverò la forza dell'uomo che
salva e toglie lo schifo che ho riversato sopra per dire la mia..."
"Invece
sarai tu a pulire cosa hai fatto! Ti ho portata qui, sei l'unica oltre
Milan a sapere e aver visto questo posto, e non accetto che..."
"Io
ho espresso il mi odisappunto per certe cose, e come per altre
punizioni volevo che l'impegno portasse a ragionare e avere
considerazioni su..."
"PULISCI!!"
fece lui perentorio indicando la statua
"A
me sembra che abbia ora un significato migliore... il velo di Maya che
copre certe cose... per me ha quel non so che di più
significativo..." poggiando una guancia su due dita della mano,
reggendosi anche col gomito
"Lia..."
fece lui arrabbiatissimo "Hai fatto questo e ora pulisci, deve tornare
come prima!" mentre lei voltava il capo co nonchalance alla sua destra
alzando il mento, come se si annoiasse, per poi alzare gli occhi come a
riflettere e sorridergli.
"Bene...
su questo sono d'accordo, ho sporcato e devo pulire... ma tu pulirai
pure e nel mentre discutiamo sulla questione della statua..." fece lei
puntigliosa sulle condizioni mentre si toglieva la camicetta con nelle
cuciture arricciature e piegoline e sotto aveva solo il reggiseno per
il periodo caldo.
"CHE
FAI!!" vedendola scivolare sul le braccia, solo quelle, la
camicetta a fissarlo negli occhi
"NOn
è consigliabile sporcarsi i vestiti, se usciamo di qui pieni
di vernice qualcuno si farà domande e siamo amici, ci siamo
sistemati i vestiti a vicenda, non abbiamo problemi su certe cose e
quindi prima iniziamo e prima finiamo... sebbene non mi spoglio mai
davanti a nessuno perchè una cosa è che a me non
tocca minimante degli altri, ma i maschi pensando ocn il cervello
numero due, se mi spoglio poi sono stronzi, quindi evito..."
"Rivestiti!!
No intendevo così!! Puoi essere una persona pratica e tutto,
ma non metterti idee di stare nuda a fare roba... rimettila!!" fece lui
adirato prednedole dalle mani la camicetta color panna con scollo
quadrato e arricciture sul fondo tipo rouches cucita dalla loro
sartoria e rimettendola come se fosse una bambina, continuando a
rimproverarla, metnre lei se la rideva. Voleva dirgli -OK
papà, quando mi hai vestita discutiamo della cosa- ma si
limità perchè rideva troppo dentro nel vederlo
sconvolto ogni volta per cose sulla privacy. Quando gliela
tirò pure sul fondo perchè fosse ben messa lei lo
fissò mentre si risollevava, dovendo chinarsi
perchè piìù bassa di lui, e lo
guardò negli occhi come se fosse tutto divertente.
"Mi
spieghi da quando sei diventato pudico!?! Io non sono mai rimasta nuda,
per le feste, per i bagni nelle vasche dello Chateau, per tutto non
abbiamo mai avuto problemi anche perchè sempre con
qualcosasopra, così con tuo fratello o con Jd per fare un
esempio..."
"Infatti,
non sei mai stata nuda e solo per cambiarti e simili!! E indossi di
solito gli indumenti intimi degli abiti e periodi, non restare mai con
il tuo, di intimo! Non fare più cose del genere!! E non
iniziare che Milan non ti avrebbe rimproverata! Lui è lui,
siete come fratello e sorella e non vi toccano certe cose ma io non
sono lui! E non toccare più le mie cose per fare danni!!"
rimproverandola con un dito puntato contro di lei
"QUindi...?
POssiamo ripulirla con un tubo a pressione con acqua e poi il viso,
impossibile da pulire, potremmo sistemarlo con scalpello e..." detto
con tono di consiglio guardando la statua ma lui le prese un braccio e
la trascinò fuori chiudendo la porta, senza lasciarla ma
facendo tutto con una mano e poi la tirò su per le scale e
girato per la Casa delle lapidi con lei al trotto dietro che se la
rideva, contatato che erano soli, andò in fondo alla
costruzione, la nuova sezione ancora con sporadiche lapidi appese e
l'affrontò.
"Troverò
il modo di farti perdonare per lo scempio che hai fatto!! " mentre lei
ghignava e gli faceva il verso cantilenando -troverò il modo
di farti perdonare, si... ok, è come epr tutti gli altri?-
"Ma ora voglio che tu la smetta di impartire le tue lezioni a tutti,
compreso me, a modo tuo!! E questa storia di punzecchiare la gente e
studiarla, non come me!! Dopo lo scherzo che mi hai fatto alla Casa
della Seta, non intendo accettarlo più! Mi hai mancato di
rispetto già prima, ma hai vandalizzato una statua!!"
"Si...
una statua che mi raffigurava..." fece lei tranquilla, sedendosi con un
salto su quella che era a prima vista per altri un altare spostabile
utilizzato per varie cose che per altare stesso "io come dovrei
prenderla...?"
"Bastava
parlarmi e avremmo chiarito..."
"Era
il cosa che mi faceva incazzare... sai che odio certe cose che la
gente..."
"Cosa
vuoi!!" le fece arrabbiato "dimmi che cosa vuoi... la faccio
distruggere? La..."
"Esagerato!!
ora che l'ho vista e ho inteso il mio punto di vista, perchè
rovinarla... Chi sono io per dire di distruggere qualcosa..." ghignando
malefica, e lui pareva sul punto di voler sclerare "Comunque, mi sembra
che tu sia parecchio... cambiato! Sembri prevenuto e tutto sul fatto..."
"Non
sono prevenuto, ma siamo amici e con me non fare qualsiasi cosa ti giri
per la testa come fai con gli altri. Sei pratica, non hai problemi su
certe cose anche se stai tra maschi e sono cose tue, ma non ti
aspettare che per gli altri siano la stessa cosa!! Non puoi cambiare il
fatto che stai tra maschi... cè adesso la sezione femminile
che hai voluto isnerire e il gruppo di donne che hai scelto come
speciale e ai tuoi ordini per..."
"le
donne sono una palla! Sono inette, imbecilli, gelose per tutto anche
quando non cè bisogno e mi fanno venire il nervoso! Hanno le
loro cose da donne anche se sono militari e sono considerate al pari su
ogni cosa... mi sono scocciata di stare tra loro. La cosa cosa assurda
è che qualsiasi sia l'argomento, dal sesso a partite di
qualunque sport di itneresse, animali e tanto altro, con loro
è da noia e da... femmine! Non so davvero come reggano con
quei dialoghi!! Non sono fatta per stare tra femmine!..." dicendolo
offesa finchè iniziò a sentire fastidio ai
polmoni per aver troppo mezzo urlato nella discussione e
rovistò nelle tasche alla ricerca di sigarette e accendino.
Zippo. Dorde cercò di calmarsi nel vederle sempre lo zippo
con i gighli per le mani e lei lo notò, ridendo mentre
accendeva con letnezza e mostrando per bene l'oggetto, per poi
rimetterlo in tasca. lei sapeva che lui non amava quando gli toccavano
le cose, e i zippo erano una delle sue passioni da collezionare, e
sebbene fosse uno di quelli di meno valore che lui teneva nei cassetti,
non mancava mai di fare facce arrabbiate e come pronto a rimproverare
quando notava che lei ne sgraffignava sempre uno.
"..."
lui alzò gli occhi al cielo "Comunque, smettila anche di
divertitrti a prendere in giro la gente!! ok che ti piace quando ti
aiutiamo a svestirti..." con un modo di dirlo che lei colse, alzando lo
sguardo verso di lui dalla sigaretta tra le dita
"Cosè
quel tono... stai dicendo qualcosa?"
"...
qualcuno potrebbe prenderlo per gusto sessuale e non puoi giocare con
le reazioni della gente intorno a te..."
"Aspetta,
aspetta..." gli fece alzando una mano a stopparlo "la stai mettendo
come se fosse un gioco sessuale per prendere in giro qualcuno... solo
perchè non ho paura di essere aituata a togliere i
vestiti, che per inciso parliamo di quelli che utilizzo per le vostre
recite, non significa che vi stuzzico. Cosè, un'altra cosa
che cogliete solo voi?"
"Smettila,
forse l'ho notato solo io ma non fare quella faccia di
bronzo, ricordi quel segreto?" vedendola voltare il capo con ztizza e
fumare come uan doona anni trenta "Di quello che hai appena detto, cosa
era vero e cosa falso...?" sfidandola con gli occhi, e lei con un verso
distolse l osguardo di nuovo guardando a destra "Certe volte non ti
capisco! E sono serio! Ti comporti come se tutto fosse normale per te
come se fossi tra bambini che non hanno impulsi sessuali, o non sanno
cosa siano e puoi andare tranquilla ad atteggiamenti come se
giocassi... che ne so, come qualcuno come Madame con un uomo... e la
cosa grave è che lo fai ma non per veramente qualche motivo
sessuale, ma come se avessi degli impulsi che getti là nel
mucchio di cose che combini e dici solo per togleire la mano e vedere
che succede... ma non siamo tutti te!"
"Perchè,
che vorresti dire, che per qualche cavolata che dico o faccio chiunque
mi sia intorno lo prende o lo vede come un segno sessuale e allora sono
cattiva...? Mi stai dicendo che offendo i sesso-dotati?"
"Cosa
sono... i sesso-dotati!?!" fece lei scuotendo un attimo la testa confuso
"AHH!
Mi si rimprovera di offendere gli ormoni altrui... come se mi
interessasse..." mentre si vedeva guardata male come un rimprovero muto
"Ti
sto dicendo qualcosa che secondo me non va bene in cosa fai tra gli
altri! Milan non te lo direbbe perchè lui neanche li vede, o
al massimo ti trova comica e divertente, non avete niente da vedere tra
voi e quindi lui non conta. Ma Jd per fare un esempio è
troppo buono e paziente, a meno che tu non esageri troppo e ti si ponga
come freno, e così altri non ti direbbero niente
perchè di norma un maschio fa questo. O interpreta cosa
recepisce..."
"O
pensa di recepire..." fece lei puntualizzando
"...mh...
recepisce!... e decide di provarci, o aspetta e vede se aveva ragione o
fa finta di niente per non perdere l'amicizia..."
"Che
tristezza! E io che pensavo che almeno qui avessi amici che non
credessero..."
"LIA!"
fermandola da frasi poco corrette "le persone come dici tu sono diverse
tanti quanti sono i cuori nel mondo, ma non puoi decidere per altri di
bloccare anche gli ormoni e cosa provano..."
"perchè! gli altri lo fanno con me... no? Che io sia come
vogliono, che faccia cose come voglio... come alcuni tuoi
clienti che hanno usato una frase come la tua -nessun problema per
l'imprevisto, magari vi fate perdonare in altri modi- guardando me! E
io lo capisco cosa vogliono e pensano i maschi e cosa stava
immaginando. pensano che non si capisca, ma gli occhi, cazzo, lo
dicono... e non intendo mettere la mia bravura sempre e
sempre per sollazzare il pennacchio di qualcuno, che se lo
perdano... che imparino come fece lui perdendo..." mentre lui la
fissava cupo per fare due passi e darle un colpo su un ginocchio da
farle cadere la gamba accavallata, facendole assumere un'espressione
stupita.
"L'essere umano è anche questo, fattene una ragione e
smettila con queste frasi...." fissandola serio mentre lei sospirava
infastidita, con le gambe che si agitavano nell'aria, fumando "Non puoi
fare come hai fatto con me per scoprire se avevi ragione e avevo le
lentine o portavo gli occhiali, pensando che..."
"Cosa...!
Dai, esprimimi cosa ti passa per il cervello, così ho chiara
la situazione. Perchè vorrei capire solo un punto! Ok, ho
fatto cosa ho fatto con te solo per due motivi. Confondere gli uomini
è facile se li si raggira con i vecchi metodi, funziona
sempre, e visto che tu sei sempre come punto da una vespa sul deretano
per tante cose e sei sempre ombroso quando qualcosa non va come vuoi..."
"Stai
esagerando!"
"Eh...
vogliamo metter ele volte che perdi la pazienza e rimproveri o agisci
in maniera arrabbiata che Milan... non fa?!? Cercare di imitarlo,
usando anche i suoi termini come -bimba- e sorridendo come un ebete
come lui, quando poi esci dai gangheri, a volte a ragione ma non sempre
, ma sempre con troppo impeto che lui non fa e..."
"Quando
si perde la pazienza..."
"Si,
si... come con le porte. Tu devi avere qualche flash del vietnam con le
porte che quando si incazzi, SBAM! ma non riesci a reggere
troppo la farsa perchè inizi a dire - benedetta ragazza- o
rimproveri aspri, sbotti e sembra che tu voglia prendere a ceffoni o le
porte... cosè che hai detto quella volta quando mi hai detto
che dovevo darmi una regolata con il mio carattere...?!? Se fossi a
casa di una delle tue nonne, mi avrebbe presa a sculaccioni...?!"
ridendo in maniera nasale per contenersi con una mano"tu affermi di
aver fermato le influenze della cultura da cui vieni ma se non
cè il tuo controllo, se qualcosa sfugge o non è
come lo vuoi, fissi la gente o rimproveri come se volessi rimettere in
gira..."
"ma
l'ho mai fatto?"
"No,
è vero. Non è da te essere manesco come quelli
del tuo passato, così come Milan. E questo è un
bene per voi, ma i tuoi scatti di disapprovazione e di rabbia
momentanei sono l'opposto di MIlan che sorride sempre e risponde, ma
per le rime, in maniera acuta, arguta, intellignete e che colpisce dove
serve... ecco come mi sono accorta, tra le altre cose di certe...
questioni! E quindi se tu sei più sanguigno di tuo fratello,
e oltre questo, sei un bel tipo se quel giorno quando siamo arrivati
qui allo Chateau dopo il volo, dove mi sono imbucata e mi hai mostrato
il tuo ufficio... hai parlato di tuo fratello che era quello
che agiva e più focoso ma ... parlavi di te, non di Milan.
Sei tu quello che più di lui agisce e si sporca le mani se
devi, che ..."
"Perchè
mi rinfacci sempre quando..."
"perchè
sei patetico... fai questioni su come mi comporto io, ma il tuo
prendere per i fondelli la gente spacciandoti per qualcun altro, usando
un modificatore di voce attaccato alla giacca quando stai dietro i
paraventi... parlavi di tuo fratello quando intendevi te stesso
mentendo, e fai la predica a me!!"
"Perchè
agisci in un modo che io non comprendo! Seriamente!! Ti fai avvicinare,
resti tra noi, ti comporti come tu fossi tra persone asessuate ma se
noti che cè qualche parola e o atteggiamento d'affetto..."
"no,
sessuale, non d'affetto..." buttando fuori poi il fumo come se fosse in
attesa dal dottore, tranquilla
"HHHMMM..."
fissandola malissimo "Chiedi sempre di aiutarti a toglierti gli abiti,
prendiamo questo esempio, per poi correre in intimo a cambiarti o a
fare la doccia sparendo! Chi lo farebbe normalmente..."
"IO!
Qualè il problema scusa!! Sei umano, sei uomo, non sei un
animale che devi sfoderare per sfogare gli istinti... puoi
contenerti..."
"non puoi dire a un uomo questo..."
"Stai prendendo come esempio momenti riguardanti, chiariamo, le feste,
i cambi d'abito, le volte che sei qui e siamo in camera tua o mia e io
voglio mettermi comoda, cambiandomi cosa indosso! Quale sarebbe il
problema? Neanche ti... che ne so, obbligassi a fare il bagno con me
nelle vasche tutte e due nell'acqua per farti roba!!. io resto fuori,
ti aggiorno su tutto, ti ascolto e bla bla... come lo dici è
come s efossi uan delle ragazze di Madame con i clienti quando questi
vogliono solo parlare. Ti chiedo di togliermi gli abiti tu
perchè mi viene meglio, ma credi solo te!! Milan, Jd, Lubo,
oltre gli addetti delle sartorie siete gli unici con cui non ho
problemi di sortasempre restando con l'intimo! E che è...
come ne parli sembra che ti dica -spogliami e vieni qui-, cosa che
capirebbero altri... a proposito. Non hai paura che qualcuno ci senta
entrando...?" ridendogli sfacciata
"Questo
portone come altri si sente pure sottoterra, non cè
pericolo. Se qualcuno entra, sappiamo..."
"Si...
comunque, per chiudere e me ne vado, sono stanca, ti comporti come se
ti sbattessi qualcosa davanti" guardandolo fisso fumando con la mano
destra, sorreggendosi sul braccio sinitro puntellato, col
busto all'indietro, con mezzo sorriso dondolando allegramente le gambe
"quando non è così! Ti comporti come se fossi una
stronza che cerca di fare la stronza con gli uomini ma fregandoli
sempre. Quando non ho intenzione di niente e lo sai, o stai sicuro che
sarei io andata a cercare il tizio di interesse. E dico questo
perchè da come l'hai messa, ad altri sembra così!
E' un pò come se quello che ho fatto per farti abbassare le
difese alla Casa della Seta fosse un invito... nonostante tu sappia..."
"Lo
vedi come ti comporti?" guardandola freddamente, stando vicino
l'entrata di quella sezione, col broncio, le man i in tasca
"eh
eh eh" rise con quella risata cristalllina da bambina che
combina roba e si diverte "ti stai offendendo per una cosa che non
è niente rispetto a cosa tu e tuo fratello avete fatto nei
miei confronti. Quindi spiegami, tu sai come sono e come la penso,
ok...?... bene. Tu sei uno dei pochissimi che non mi crea problemi a
fare quella cosa, baciarti per un motivo, come fu per Rò, e
l'ho sfruttato anche se una volta sola, non è che
perchè io non ho quei problemi solo con te lo faccio
sempre,... anche no... se fosse stato un altro, chiunque ,potrei capire
che... boh, legge al contrario la cosa e pensa che io ci provi, ma tu
sei uno dei pochissimi che sa come sono e come vede le cose, ma
ipotizziamo... Adesso, in questa situazione, perchè mi va ti
dico così, a cazzum, avvicinati, e quando sei qui a
centimetri ti porto un braccio dietro il collo avvicinandoti e
baciandoti mezz'ora, tenendoti a me col braccio per il tempo che
voglio... dimmi, dimmi... tu come la interpreti? Penseresti che ci sto
provando? Che ho fini sexxuali..." dicendolo in un modo da presa in
giro con le x al posto delle s, ridendo "... o semplicemente ti
incazzeresti come ora, pensando che ti stia facendo un torto? Tu che mi
conosci, anche per le prese in giro spacciandoti per Milan... cosa mi
dici...?"
"Che
giochino stai giocando..." come offeso ma anche stanco del suo
comportamento
"Sono
seria! Se io per pazzia facessi ciò, tu come la prendersti?
Saresti offeso di quello che chiami gioco, penseresti come gli uomini
comuni per cui a che ci sono ne approfitto o ... ti chiederesti
perchè e per quale motivo?" vedendolo riflettere a quelle
parole, contraendo i muscoli del viso "ecco vedi...? Una terza opzione
che non consideravi... perchè mai una come me dovrebbe fare
ciò? ...." fumando e osservando il fumo danzare per aria
lasciando in sospeso il concetto
"Intendi
che che ti comporti in quei modi per un motivo??"
":.."
lo sguado che gli lanciò fu di offesa e anche un -mi prendi
in giro- "NO! Quello è perchè come ho detto no
nho problemi a chiedervi quei favori e..."
"Ah,
quindi non ti piace quando ti aiutiamo a toglierti gli abiti e lo
chiedi solo per non sciuparli...?" domandò fronteggiandola
più duro facendo un paio di passi più verso di
lei e dando le spalle all'entrata senza porta, vedendola seria a
fissarlo abbassando il mento verso il petto, per poi fumare e alzare il
viso verso destra in alto e come per molte cose aveva un significato. E
se prima non disse niente, la sent' ridere.
"Come
fossi la meretrice di Babilonia....E pensi che sia una cosa sessuale?
Questo mi stai dicendo?" gli fece senza guardarlo
"Spiegami
i motivi, così so che devo ignorarti..."
"AH,
ignorarmi... allora non mi aiuti più, non..."
"Non
dicevo questo!" tagliò corto, vedendola sempre fissarlo nei
discorsi e poi togliere l osguardo
"Quindi
qualsiasi cosa tu mi ignorerai perchè pensi che sia per
egoismo...?" , facendo girare lui, fissandola diretto quando lei
alzò la gamba destra e strinse a sè, verso il
busto, avvolgendola co lbraccio dopo aver passato la sigaretta alla
mano sinistra ed ebbe attimo di flashback che lo fece
sussultare.
"Ho...
capito!" facendola voltare esterrefatta "Forse ho capito..." vedendola
in un'espressione tra il -che vuol dire- e preoccupato del -lo ha
capito vero?- "è per quel motivo con un pizzico di interesse
che tu..."
"COSA!"
fece lei piccata
"Tu
menti a te stessa e pensi che la gente non se ne accorga!" indicandola
con l'indice "piccole cose che sembrano stupide, ma sommate dicono
chiaramente..." ma si fermò quando un telefono
suonò. Lia lo prese di getto, urlò un "Oh,
accidenti!! Mi chiamano... Devo andare....!" con un tono da tagliare
corto ma con sfregio e scese dalla tavola-altare. Dorde le disse di
fermarsi e quando cercò di prenderla con le mani sulle
braccia, lei driblò di lato e se ne andò
urlandoti un "Ciaone!" in italiano.
"...cosa!?!"
fece lei quando Dorde la richiamò indietro. Stava pensando a
quella volta prima del litigio finale in camera di lui.
"Che
intenzioni hai? Li tratterai come fai con me?"
"Che
cosa vuoi, esattamente?" Ti dissi già più volte
che non ha senso continuare ad essere amici nelle considizioni in
cui..."
"Veramente
sie stata tu a offednerti a morte perchè..."
"TU
MI CACCIAVI VIA!! Mi hai detto chiaramente nella Casa delle lapidi che
non volevi che entrassi più nella tua stanza, non importava
la situazione, solo nel salottino...quello intimo, dopo il salottimo
per gli ospiti quando ne accogli qualcuno qui...e come mi hai trattata!
E' stato il trattamento cosa mi ha fatta incazzare..."
"Mi
sembrava decoroso per entrambi, ho semplicemente cambiato idea e
considerato che è corretto accoglierti in un ambiente..."
"Fanculo,
lasciamelo dire!! Ti continui a dire che è la stanza il
problema, quando ti ho esposto che la questione è COME mi ha
trattata, COSA mi hai detto, e come mi hai buttata fuori la stanza
affermando che il mio carattere ti dava fastidio!! Tu, che dici di
volere un mondo dove l'etichetta esiste ma in maniera corretta e..."
"E
che dovevo fare!! Mi sentivo a disagio ad averti nella mia stanza
mentre tu ti comportavi ocme fai con chiunque, tipo Milan,
pensando che siamo tutti come te!! E se devo dirtela tutta, trovo
assurdo il tuo prendertela per i miei comportamenti, perchè
i miei hanno un senso, i tuoi no!!" lasciandola a bocca aperta,
fissandolo in viso sconvolta
"Come,
come!?! Ridillo! Le mie motivazioni finiscono nell'umido, mentre le tue
che sei arrivato a rimproverarmi più volte e a buttarmi
fuori la stanza, chiudendo a chiave la tua da entrambi i lati, e quella
sul corridoio, che Milan per andare in bagno anche la notte deve andare
nel corridio dalla sua ed entrare in bagno... E solo perchè
io non ti venga a trovare... chi è il patetico?!? Bastava
che mi dicessi tipo -senti, per questioni mie preferirei che tu non
entrassi in camera mia, dammi la mia privacy per cortesia e vieni nel
salottino privato... - o qualcosa del genere ma che mi dicesse che ti
dava fastidio la mia presenza per stupidaggini tue e non ad abbaiare
come un pazzo come se fossi arrabbiato per tutto!! Invece mi urlavi
ESCI, ESCI!!!"
"Io..."
"NO!!
Qui la questione è che sei cambiato per stupidaggini!! Tu
sarai anche non me e un uomo, ma solo pera cosa accaduta per certi
motivi non è normale che ti viene la cavolata e butti per
aria tutto trincerandoti in un bunker mentale. Perchè questo
è...! Ti sei chiuso la stanza a chiave, tutte le
porte, mi hai vietato di venire in camera tua e quando sei nei bagni,
quando semplicemente stavo seduta in un angolo a bere vino e parlare
con te mentre facevi le tue meditazioni in acqua... anche se altri, a
sentir questo, penserebbero altro, a che parliamo di stronzate
sessuali...." con un verso finale da -beccati questa-
"COSA?!"
come se non sentisse alle sue orecchie"Solo
tu potresti pensare..."
"AH
NO! Se io ti dicessi Tizio era con Tizia nella sala dei bagni, lui
ammollo e lei seduta, e lui stava meditando... a prima cosa a sentirlo
che pensi...? E non mi dire che giocavamo a scacchi perchè
sei ridicolo..."
"E
io so la verità e non è così..."
"Ma
va!?! Ma per dirti che le cagate le credono e sentono chi crede in
ciò che vuole... e siamo sempre là, ricordi la
sfida che ti lancia nella casa delle lapidi la volta della statua...?
bene, succede quella cosa che ti dissi come esempio, tu penseresti che
solo per far quello cè altro...? NOrmalmente penserei di no!"
"TU!!
Tu penseresti di no! Sai e capisci ma non vuoi ammettere che
ciò che per te è normale e solo affetto di basso
livello, ossia senza interessi sessuale, sia una sciocchezza e non una
cosa diversa per altri! Vuoi prendere quell'esempio? Chiunque
dall'esterno vedrebbe te che baci una persona x e lo tieni a te vicina
con un braccio intorno al collo per qualche tipo di voglia... tu invece
sai che non è così, è solo affetto e
desiderio di un momento di calore con una persona che consideri
così vicina... ma lo vedi tu!! Non gli altri..."
"Ah,
quindi mi stai dicendo che non posso farlo perchè anche
quell'altra persona..."
"Non
puoi, perchè o sei chiara e quella persona lo sa e accetta
ciò, o non puoi farlo"
"Ah,
benissimo. NOn posso... almeno lo so, non farò niente
d'affetto con nessuno e mi risparmio altri nervi..."
"Andiamo,
intendevo..."
"no,
sei stato chiarissimo..."
"NOn
è colpa mia se sei amorale..." fece lui in italiano stanco
come se fosse triste della cosa.
Lia
restò un attimo impassibile, poi aggrottò le
sopracciglia e si voltò lentamente a fissarlo, il quale
ricambiò non capendo quella sua espressione dura.
"...
stai dicendo che sono una poco di buono....!? Che sono una persona de
merda agendo contro il senso giusto e del bene e faccio schifo?" chiese
lei senza capire
"Cosa?
Perchè? Che cèntra... ti offendi per tutto anche
quando non ti si dicono le cose. Ma non vuoi capire, non vuoi davvero
capire, se non riesci ad amare o capire se e quando lo provi, non sei
capace a sentire e /o comunicare a parole le tue emozioni e fuggi anche
i contatti di tipo fisico. È come se provassi
terrore per ogni cosa che sia vicina o intima, sempre intesa come
vicinanza fisica, ma scappare terrorizzata e piena di paura da..."
"Aspetta...!
Allora intendevi anaffettiva..." disse lei in italiano bloccandolo
perchè lui continuava in quella lingua ma non si capivano
"IN
che senso... no amorale... non è amorale? O è
immorale? Privo di amore e concezione dell'affetto?" fece lui stupito,
a disagio e turbato nel caso avesse sbaglio
"Amorale
in italiano si dice quando qualcuno si comporta in modo che
è contrario o no nriflette la morale comune. La morale
è l’insieme di norme e valori di un soggetto, se
agisce contro quelle anche di base, è amorale e... vuoi
mettere in correlazione la mia personalità con il concetto
di assenza di morale per qualche motivo affermando che sono stronza?!?"
"Ho
sbagliato..."
"Sbagliato... TU!! Potevo capire Milan, ma tu... ah, questa
è bella!"
"...intendevo che non capisci e non provi il senso di amore e affezione
come gli altri.. .ero sicuro..." fece lui perplesso ripassando le amore
Amore, Amorale, anaffettivo "...Comunque...Seriamente, non troverai mai
nessuno che ti ami a tal punto da accettare quell'esempio per prenderne
uno e non volere altro da te... fattene una ragione! So che alla fine
ti eri tranquillizzata da avvicinarti a noi in amicizia, ma per fare
anche solo questa cosa, un abbraccio o un bacio per te
normali d'affetto E BASTA!.... non credo ci sia verso di essere felici
con chi ti ama per come sei da restare... solo come vuoi tu non
è affezione o amore come è per gli altri..."
"perchè
la metti sempre che devo fare o niente, perchè..."andando di
nuovo verso la scrivania, dietro.
"Non
puoi pensare veramente che in un legame con qualcuno, lasci libero
l'altro di cercarsi cosa vuole altrove... sarebbe da pazzi lasciare
libero l'altro di fare quel che vuole per sfogarsi, e non con te,
perchè tu non vuoi dare e ritieni che mettere le catene per
promesse che poi non vengono considerate..."
"Appunto!
Io la penso così! Ci fu perfino Zela che se ne
uscì dicendo -se fossi maschio ti sposerei- dicendo che non
credeva che per me andasse bene ciò. Sposare sarebbe pure
troppo per me, non ci credo, ma per dire che io trovo vergognoso
l'obbligare a recitare promesse che in realtà non si
sentono, perchè questo è o non ci sarebbero
miliardi di tradimenti dopo le promesse anche a Dio e davanti a tutti,
per cercare qualcosa che non si ha nel rapporto...! Tu dici a me pazza,
ma non è pazzo mettere la palla al piede alla gente
perchè sia moralmente sistemata per la società,
obbligando ad accettare cosa il matrimonio porta, eprchè
questo è... ficnhè si è fidanzati
è perfetto, appena ti sposi è la morte della
relazione e di tutto quanto e poi la gente si cerca cosa gli manca o la
boccata d'ossigeno che non aveva più... io non incateno, non
obbligo, non mi aspetto fedeltà perchè... lo hai
detto tu stesso più volte! Siete umani! Siete uomini! Anche
donne ma qui si parla dal mio lato... credi davvero che esista qualcuno
che ami che dopo aver avuto cosa vuole, vuole bene a me e
come sono, per chi sono, da essere felice al mio fianco sempre come
amici intimi, e di vecchia data, e con profondo affetto quando si
sarà stancato di ciò che ha avuto? Tutta me?!?
Sei folle se pensi questo... Perchè una volta data tutto
cambia... basta vedere te con una cazzata con quello scherzo... Io sono
la stessa che per come erocombinata col corpo prima e per i
medicinali, odiava lo specchio, anche ora, per questo mi
specchio pochissimo, ma ancora prima di incontrarvi ed essere
così come sono ora... credi che non stessi male? Le volte
che mia madre mi diceva che facevo schifo, ero un roito, una vacca
malandata che era solo vergogna per come stavo male e mi avevano
ridotto... che mi urlava che non trovavo uno buono neanche a pagarlo...
Zay mi ha conosciuta a metà dello schifo che ero, poi ero
ancora, ancora peggio di quando mi ha incontrata e solo se esistono
Dei, loro solo sanno oltre me, come mi sentivo a guardarmi allo
ispecchio e a sentire lei e Rò e tutti nella mia vita, anche
estranei, che mi chiedevano perchè non avessi nessuno e non
avessi vita amorosa... Io che ero sola, senza amici perchè
mi sputavano in un occhio perchè non nei canoni, che nona
vevo un briciolo di affezione e vicinanza da nessuno...ci osno state
volte che guardavo lo specchio con la voglia di piangere e pensavo -se
anche se fosse solo per sesso, chi mi vorrebbe? Sarei solo uno schifo
che non può muoversi rovinato da medicine e disperazione,
neanche un incell mi troverebbe interessante anche solo per sesso
occasionale-... quindi smettila di farmi la paternarle
perchè l'hai detto, io so la verità, non ho
bisogno di te o Zay e Ric che mi dicono le cos epensando di parlarmi
come esterni a me e quindi non sono consapevole... IO SONO CONSAPEVOLE
di come appaio all'esterno!! Da quella volta nel video dei miei 18 anni
in cui vidi sull oschemo una ragazza e non capivo chi cavolo fosse, non
la conoscevo e poi appena parlò.... solo allora, capii che
ero io, e ho compreso che non avrei avuto nulla perchbè non
è solo dipeso da me, ma da altri... e se perfino voi che
ritenevo amici dopo quei due che ho allontanato... s eper voi come sono
nel profondo, come mi comporto e tutto no nvanno bene
perfino...amici... che senso ha?!?"
"Ascolta....tu
e ,la tua ricerca spasmodica di capire, comprendere, di raggiungere a
risposte ma che di fatto alcune... non possono essere raggiunte con la
sola testa e pensiero. ma tu già lo sai, l'unica cosa che
non puoi con la dissociazione e visualizzazione è come
questo esempio... tu non puoi avere nulla neanche sforzandoti, non puoi
sapere le cose come sono neanche in quel modo, perchè ti
senti mancante di pezzi per raggiungervi... " le disse avvicinandosi un
passo alla volta, calmo con le mani nelle tasche, e visto che tu
normalmente, di solito, non provi niente per spingerti verso qualcuno,
anche se cè quel tuo piccolo segreto... nonostnate questo
non hai risposte su cose che alla fine non conoscerai mai. E anche cosa
leggi e trovi in giro, per te sono cose dubbie? Ricordiamo le volte che
leggevi e ti fermavi dubbiosa perchè non comprendevi quelle
fasi? io le ricordo perchè solo quando ti incalzavo che ti
vedevo con quell'espressione quasi rammaricata e rassegnata, tra te e
te senza trovare modo di comprendere, non ti prendevo il libro e capivo
cosa ti turbava, ma per restare in tema, ricordiamo bene i pezzi che ti
mettevano in crisi da non capire i personaggi e la lettura e ti
facevano bloccare dall'andare avanti perchè no nsapevi come
interpretarli?" metnre lei voltava il capo con sguardo affilato e
offeso "primi libri... -stava usando lei come uno sfogo per il suo
desiderio -.... -affermato ad alta voce che l'amore coincideva con il
desiderio carnale -, - stesse continuando quel loro rapporto
solamente per avere una valvola di sfogo -, -
capitava che venisse preso da un insopportabile pensiero crudele.
Volerla violare fino al punto di farle perdere se stessa. Fare in modo
che non pensasse a nessun altro tranne che a lui. Fare in modo che
solo sua nel vero senso della parola. Quello, era il segno di
un desiderio molto forte -, - poteva essere considerato un
“legame”, un rapporto costruito solamente
sull’unione dei
loro corpi? -, - tenere legato a se qualcuno con il proprio
corpo è una cosa crudele, mi sono chiesta se fosse una cosa
non fare mai -, - però invece di dire quelle parole, non
posso far altro che legarsmi a lei con il mio corpo -, o quello che
ricordo ti fece venire dei dubbi da non volerne parlare e pensare di
chiamare Madame per capire almeno quel pensiero,- fu senza calore e
senza tenerezza-, - Era come scorgere per la prima volta il viso di
un'amante nella luce incerta del sole e vedere finalmente quale aspetto
ha, dopo una notte di membra intrecciate e orgasmi condivisi al buio-,
era stato pieno di calore e piacevole- e ancora, -mi chiedo come te la
caveresti con un uomo che ti chiedesse intimità, amore e
affetto-, e per finire gli ultimi due che ricordo. -
osservò allo specchio il suo corpo nudo, che sembrava
riprecipitato nei suoi terrori, e che ai suoi occhi amareggiati
già appariva come mai, mai amato-. E sai qualè la
cosa più penosa? Che tu vuoi capire il concetto senza sapere
veramente cosa cè a monte, perchè rifuggi
l'intimità. Ma come per quanto detto sopra, non avrai mai
niente, e quindi, sei destinata a ciò che già
sai..."
"Che
cosa vuoi,... cosa?"
"non
capisci..."
"E
BASTA CON QUESTO NON CAPISCI!! Fate tutti a dire che io non capisco!
Quei due in Scozia dove cazzo stanno a dirmi non capisci, voi a dirmi
non capisci ma sempre quando si tratta di cose mie!! NOn capisco
l'amore, non capisco questo, non capisco i miei comportamenti che per
voi non vanno bene... a me!! Che ho dovuto prendere a calci in culo gli
stronzi perchè si comportassero decemente!! Più
vi si dice che offendete solo e basta con queste frasi, senza capire
voi cosa dico, come mi sento, cosa desidero e ttuto il resto...
Vattene, sono stanca e ancora devo ricevere quella gente... vattene a
farti la tua vita...."
"Quindi
vuoi andartene?"
"Certo
che lo farò, adesso più che mai!! Se fossi morta
molto prima... invece di dispiacermi ancora e ancora... e come ultima
lode a quelli come me, il mio saluto a me stessa
sarà alla Giacomo Leopardi nel suo -A se stesso-... per chi
come me capisce che si può tentare di tutto ma non ci
sarà o non si potrà ottenere cosa si desidera E
PER SE' sono qualcosa che valgano che le cose basiche per altri...
voglio solo andarmene stavolta docile col morire della luce e non udire
più...."
"E
loro..."
"Loro
me la vedo io, non te ne fregava prima e ora continuii a ripetete a
pappagallo quel -loro- come se per te fossero importanti!! Prima li
prendevi in giro spacciandoti per qualcun altro, davi solo ordini e
quando non ti andava ti rintanavi nello Studio. E ora di colpo ti
preoccupi per loro che tratto con distanza..."
"Certe
cose possono cambiare, ti sbagli quando credi che non è
così... anche se ti spiegassi... ancora non comprendi cosa
significa amore e legami per tutti noi e... non capisci...."
Lia
scaratterò malissimo, prese un fermalibri sulla scrivania
pesante e con rabbia, avendola seguita e si trovava quasi di fronte a
lei ma dietro la scrivania, un pò verso destra, glielo
tirò contro con sguardo omicida. Dorde si sporse
per schivare alla sua di destra e l'oggetto colpì la nave,
riproduzione di un sottomarino di qualità che lei teneva in
varie stanze quanti erano i modelli di quei mezzi, che si
sfrantumò in una parte e i pezzi colpirono il ritratto
pessimista, che ballò sul chiodo e fece un tonfò
a terra.
"Vi
odio!! VI ODIO!!! Se questo è il vostro cazzo di pensiero,
che io non posso meritare affetto o amore come lo desiderio
io senza soffrire o mi trattate di merda o si finge solo per tenermi
buona, AFFANCULO allora non cè niente per messuno, in nessun
modo, potete stare freschi, andate a quel paese del cazzo che vi piace
tanto....!!!" fece con rabbia lei contro Dorde che cercava di calmarla
e vedere cosa era accaduto. Sapeva che la sua rabbia era anche per i
danni ma stava sfogando ciò che era maturato nella loro
discussione.
Dalla
porta entrarono il giovane che lei stava curando dal cancro e i tre
dell'ave Maria, che uditi i rumori e le urla di entrambi, erano accorsi.
"Sparisci!
Più vi si dice a tutti quanti quanto fa venire il nervoso
sentirsi dire che non capisco, che non posso capire, che non posso
comprendere e più manderei ben più di un diluvio
universale per togliere la feccia è l'umanità!
Vattene, cazzo, ono farti vedere, sapete tutti quanti solo trattarmi da
schifo, come una demente, allontanarmi o affermare che sbaglio e solo
io!! E voi restate tutti uguali!! VATTENE!!" tirandogli altra roba,
mentre i tre recuperarono il quadro, che aveva cornice rotta in una
angolo e il vetro in frantumi, e raccattarono pezzi del sottomarino in
giro, constatando che cèra un buco in quella ancora sul
mobile di fianco la libreria dal lato del quadro.
"MALEDIZIONE!!"
dicenva a denti stretti lei rabbiosa "non fanno altro tutti a
rimproverarmi facendomi sentire fuori posto, sbagliata... una
merda...!!" Sbattendo le mani sulla scrivania, mentre Norvil la fissava
non sapendo che fare e rattristandosi per lei. Rispetto altre volte in
cui lui era entrato con un sorriso ed era uscito ocn un sorriso,
bevendo qualcosa con lei o giocando o dialogando, lasciandosi da cari
amici, era finita malissimo.
Non
capiva la situazione ma sembrava che lui avesse toccato qualcosa di
doloroso e ora lei era fuori controllo.
Dorde
sbattè un'anta della porta con rabbia per aprirla, facendola
abbattere contro il muro e urlò arrabbiato "Fuori tutti!
Adesso! E non fatevi più vedere a entrare senza permesso!!
ORA!!" guardando male i tre e il ragazzo.
"Ma..."
fece Norvel ma Kovacs gl idisse all'orecchio -andiamo-
"perchè
dobbiamo finire così da quando abbiamo litigato?" proruppe
Dorde appena soli "dicevi di odiare la situazione nella tua famiglia,
che odi i litigi e tutto quanto, e continui a cadere nella frustrazione
di tenerti tutto dentro e poi esplodere e per cosa?! Ti arrabbi per
niente quando io e gli altri vorremmo solo..."
"Come
osi!! Per neitne!?! Hai davvero detto per niente? Mi volete costringere
a non essere io per essere accettata e non è niente? Mi stai
accusando anche tu come le merde della mia famiglia di non consdierare
gli altri? Di no navere considerazione degli altri? Mi ripetevano
questo, paragonandomi a gente che veramente se ne fotteva ma sapeva
essere amata!! Fa male cazzo, fa mele come la merda le accuse e non
capite!! Se fossi rimasta là avrei subito ogni giorno tutto
quanto mi svuotava e distruggeva, con quelle frasi accusatorie di cose
che io no nero. Ma se sono così ora, è colpa di
tutti voi e..."
"Ragazzi..."
Milan apparve dal passaggio segreto presente nella stanza e li
rimproverò "avete allarmato tutti e sono dovuto venire qui
di persona per dirvi di smetterla!"
Lia
e Dorde si voltarono verso di lui così sorpresi da aver
perso le espressioni di rabbia, per una di stupore e
incredulità. Lia disse qualcosa guardandolo stranita dalla
testa ai piedi come, con un'espressione diversa, come se stesse dicendo
qualcosa che voleva tenersi per sè "Ma... ti stavi
preparando per una sessione particolare alla Casa della seta?"
Milan
era vestito con una divisa degli addetti a pulizia e manutenzione, ogni
gruppo o reparto aveva la sua divisa, e aveva i capelli a vedersi
tenuti sotto la calotta pre parrucca per indossare una parrucca appena
visibile scura corta e aderente alla testa usate per ceercare di non
far capire di avere davvero capelli artificiali, e un cappello militare
con visiera.
Lui
rise "Ma no... mi sono accorto dall'ufficio, dopo che la nostra valente
segretaria ha ultimato i resoconti della giornata, che dai monitor lui
era in giro "indicando il fratello" e dopo averlo chiamato ha detto che
doveva parlarti... poi ho notato che eravate rimasti soli e sapendo che
ultimamente vi scornate ho deciso di avvicinarmi a questa stanza di
soppiatto ma è partito il casino e tutti sono accorsi e sono
dovuto passare per i lati... nascosti. Ragazi davvero,
perchè dovete litigare?"
"Mi
stai dicendo che le mie lamentele non hanno valore?" fece lei offesa
"Ma
no, bimba.." andando da lei a braccia aperte per abbracciarla,
stringendola a sè" itnendenvo che capisco che cè
qualcosa che ti fa star male, non so cosa... perchè non
voglio intromettermi, ma sei troppo agitata per..."
"Milan...
primo! NOn hai lavorato davvero per finta con questi indumenti con cui
mi abbracci?"
"Scema,
ho solo finto di passare l'aspirapolvere che mi sono trascinato in una
delle altre stanze collegate col passaggio. Ti regalo un frammento di
affetto e ti lamenti che ti sporco?" ridendo divertito
"MMMHHH!!"
fece lei con il viso verso il suo petto "ti ricordo che ovunque ti
muovi e cosa tocchi se dei gruppi direttamente, è toccato da
tanti..."
"Si
l oso, ma goditi la mossa Milan. Un abbraccio d'affetto per
dirti che tutto va bene. OK? Ora, potete fare pace?"
"..."
lei non disse niente finchè non capì
che anche Milan si era zittito e cèra silenzio vero nella
stanza. Così si voltò.
Dorde
stava a fissarli arrabbiato. Come quel giorno. un paio prima del litigio, che
lei gli dava una mano nella stanza di Dorde stesso, a controllare un
video di una persona che dovevano cercare perchè rapita e
compariva mesi dopo in video non proprio speranzosi, essendo destinati
alla vendita per gruppi di malati che amavano abusi e omicidi. Dorde
era incavolato perchè non trovava elementi utili a
localizzarla e peggio sapere se era viva, e Lia, nonostante i tentativi
con varie agenzie governative segrete nel mondo e tutti i Crell
all'opera, non aveva cavato un ragno dal buco.
Per
lei si poteva continuare a perseverare ma significava cercare solo chi
l'aveva accoppata e stop. Per Dorde no, lui sentiva, diceva che era
viva.
Per
la terza volta, gli disse di fare una pausa, spremersi in quel modo era
solo deleterio, ed era meglio fare pausa ma lui niente.
Lei
era seduta al solito sul copriletto tutto trapuntino ma in eccesso di
qualità, ori e tutto. Sembrava diceva sempre di entrare in
qualche palazzo reale e vedere l'urlo di "guardami, sono da riccone" di
ogni cosa.
Non
si metteva mai dentro i letti, ma solo sui copriletti perchè
trovava interessante vedere come era restare più tempo su
materasso di piume come lo avevano loro, ma si limitava a quello.Solo
da Zay aveva accettato l'invito di dormire nel suo letto, ma erano
entrambe ragazze e e lei non le avrebbe fatto nulla.
Una
voce li fece voltare verso la porta a doppio battente che faceva
comunicare la camera di Dorde cone quella di Milan. Questi era appena
entrato, Lia riconobbe la voce ma non poteva vederlo perchè
il letto era più rientrato rispetto la porta mentre Dorde in
piedi a vedere la proiezione contro l'armadio bianco fece
un'espressione e un sospiro. Trovava il fratello sempre troppo
infantile e sapev ache quando lui era in stanza, tutto diventava
allegrotto. Si arrabbiò quando la vide contenta e su di giri
da scendere dal letto e andare verso il fratello minore, che la
placò dalla corsa abbracciandola come faceva sempre.
"Ragazzi,
sono venuto visto che non tenete nessuno di guardia, con Helias a
controllo... sono sgusciato qui, ma di sicuro sanno che un Milan
cè comunque... come vi va? Tutto bene bimba? E tu
fratellone? Cosè... quell'espressione!?" facendo voltare
anche Lia.
Dorde
era letteralmente incavolato, scazzato, li fissava con le mani in tasca
con un'aria che avrebbe voluto buttare tutto per aria e andarsene.
"E'
solo stanco, sono ore che cerchiamo di capire dove si trova...
Ho un'idea, è quasi ora di pranzo, ti va di
pranzare tutti insieme?" disse lei a Milan contenta
"Intendi
come hai sempre desiderato un pasto con chi ti era amico, tutti
insieme, ma non hai mai avuto? Per me va bene..." guardando
poi il fratello "Potremmo mangiare nel salottino, quello più
intimo, che ne dici?" guardando il fratello con aria bonaria mentre
quello sembrava volersi lamentare di cose
"Se
proprio dobbiamo..."
"Davvero?!?!
QUindi possiamo?" fece Lia contenta a Milan che le disse di
accompagnarlo a prendere il tavolo.
"Che
tavolo...." domandò lei senza capire
"A
volte io e lui abbiamo discusso qui lontano dagli occhi di tutti, qui
possiamo senza nasconderci troppo, ma avevamo bisogno di un tavolo per
carte e altro, cosa che non cè nel salottino, sono bassi per
il tè o per arredamento anche se vi poggiamo cose. Teniamo
alcune cose in una stanza della servitù che al bisogno
prendiamo da noi, restando di sotto, con l'ordine di non salire se non
dietro chiamata, anche se sentono non vengono... quel tavolo
è apribile ed è perfetto..."
"NO,
lascia stare, vengo io, so come portarlo e montarlo" fece serio e
infastidito Dorde, seguendo Milan che si era tolto la giacca e si
avviò verso il corridio. Al loro ritorno protavano un tavolo
di legno piegabile ma di ottima fattura. Era quadrato ma con parti che
si potevano agganciare si allungava.
"A
me sembra, già chiuso, bello grande per contenere cosa ci
serve, non cè bisogno che lo allargate. Cavolo, sembra
quello di mia nonna, seppur era ovale e aveva al centro le parti per
fare una sezione aggiuntiva e..."
"Sei
sicura che basti così comè?" domandò
Dorde poco convinto "siamo in tre, metti i piatti, le bottiglie..."
"
Smettila di fare l'immusonito, ce la facciamo. ora ci serve cosa
mangiare, andrò giù e...." ma Dorde la
stoppò.
"Milan,
se devi cambiarti o simili vai adesso. Ci penso io..." andando al
telefono presente nel salottino dove si trovavano, quello
più intimo e meno formale che era prima di questo e
riservato ad ospiti, e parlò con la cucina.
"Si,
devo lavorare con altre due persone e restiamo qui. Salite tre porzioni
complete con dei vini, tra cui uno rosso frizzante, e per antipasto
delle bruschette all'italiana, uno dei secondi di carne, se non sbaglio
ci sono gli involtini di spinati, poi patatine fritte come contorno e
per dessert qualcosa al cioccolato bianco, anche non elaborato. Si. SI.
Esatto. Attendiamo tutto qui..." fece lui come se lo avesse fatto altre
volte e faceva finta di non notare Lia che voltava la testa a volte a
destra e a volte a sinistradietro di lui sporgendosi, con
faccia stupitacome se non ci credesse, attenta al dialogo.
Appena
messo giù, le si voltò un pò
infastidito.
"La
smetti di fare come un fantasma o una spia con la testa a guardare me
mentre ordino? Cosa cè?" Guardandola con alcora la mano
sulla cornetta dell'antico telefono anni trenta.
"E'
solo... hai davvero ordinato queste cose?!? Perchè?"
"... dici sempre che volevi da
anni mangiare con qualcuno con queste cose, ed ecco. Ora
però calmati, e aiutami con la tavola, visto che dobbiamo
fare questa cosa...." andando verso il tavolo ancora senza nulla.
"Perchè
quel muso? Non ti va? Se no nti andava..."
"no,
tutto ok..." chiuse lui e prese da un mobile l'occorrente. Era chiaro
che sapeva come sistemare tutto per un pranzo o cena come Milan aveva
detto.
"Ecco..."
fece lui quando qualcosa risuonò nella stanza e Lia si
guardò intorno non comprendendo
"è
il nuovo cicalino di avviso, quello di prima si era danneggiato e lo
abbiamo fatto cambiare, ora però sembra un insetto con il
mal di pancia "facendo ridere lei, ma lo vedeva sempre come scocciato.
Lo vide uscire verso il corridoio per le tre porte subito a destra e
sinistra della scala, prima di girare a gomito per andare nelle stanze
dei due fratelli ed erano luoghi per gli addetti alle pulizie, mini
magazzino da dove avevano preso il tavolo e zona per l'elevatore dalla
cucina e simili e quello per la lavanderia dietro un'altra porta.
Lo
vide entrare con dei vassoi e si offr' di aiutarlo ma lui
rifiutò facendo più viaggi per portare tutto e
lei si chiese perchè, visto che avevano un carrello antico
portavivande per portare tutto in una volta insieme, senza tutto quel
casino mentre i cibi e altro mandato da già giungevano uno
dopo l'altro.
Milan
tornò cambiato e sempre sorridente e placido e si sedettero.
Ma
quello che fu per Lia finalmente un bel momento con amici a mangiare
insieme, tranne le volte che lo aveva fatto con il gruppo dei veterani
nel boschetto o nella sala mensa, cambiò.
Milan
parlava e raccontava, Lia ascoltava e faceva domande, Dorde restava in
silenzioe visibilmente annoiato, contrariato, infastidito da
qualcosa e sbuffava e diceva ai due di calmarsi quando si prendevano in
giro si stringevano una mano, o Milan si allungava per mezzo abbraccio
da fratelli, rovinando tutta la pazienza del fratello maggiore.
Milan
vista la situazione cercò di contenersi e fare come il
fratello ma l'atmosfera divenne fredda e a tratti tetra quando Dorde
ricevette una telefonata per avere informazioni su quella scomparsa e
terminata iniziò a lamentarsi che stava perdendo tempo.
Appena si accorse di cosa aveva detto, fatto per frustrazione,
cercò di spiegare ma Lia si gelò, prese piatto e
posate e basta e si alzò, dicendo solo "continuate pure"
andandosene via.
"Dove
vai...!" fece Dorde senza capire
"Cosa
vuoi che ti dica! Avevo sognato momenti con persone amiche che non
avevo vissuto, a quanto pare non posso averlo. ho passato la vita a
vivere in un posto dove i pasti insieme era obbligatori e sempre
finivano da schifo. Mangiando da schifo! Dove dovevo sentire tutti loro
lagnarsi e sbraitare i loro problemi, oddio che problemi erano rispetto
i miei, metnre se aparivo bocca rompevo i coglioni e no volevano
sentire la mia voce. Dove non mangiavo vose buone, ma sempre roba da
schifo. Dove non potevo avere discorsi o risate, trnquillità
e convivialità! Dividevo se e solo se erano miracolosamente
in dispensa una birra da 33 in vetro in tre, capisci in tre!?!
perchè costavano e io nnostante maggiorenne e intendo fino a
quando non sono venuta con voi, potessi bere! E non potevo
comprarliperchè senza soldi ma anche un posto dove tenerli o
poter buttare i resti. Niente quello, niente l'altro!! Sempre a vedere
loro a scassare il cazzo per le loro stronzate e io muta!! E visto che
ho capito che non ti piace stare a tavola con tuo fratello e altri e mi
sa che i vostri pasti insieme non erano amichevoli, vado a mangiare da
sola e grazie tante per quest'altra merda! Già quei coglioni
del gruppo di Zay, Ric, Phib, Zelas che dicevano -faremo questo, faremo
quello, siamo amici veri- e poi si è visto!! Chi ha perso
tutto sono stata solo io di
tutti, perchè lo so che loro avanti con le loro vite e
quella a vegetare con niente, finita nonostante gli sforzi a restare
là dove non voleva stare... IO!!!:..e chi se la rpende in
culo sempre io!! Mangiate pure, io me ne vado!" portandosi un solo
piatto ammucchiando roba dai vassoi come un buffet. Da quel momento
aveva rifiutato inviti ulteriorii. Anche quando Milan le disse che
aveva preparato un luogo nei sotterranei dove lui e Dorde potevano
andare senza visti e come nel salottino avevano uin tavolo da pranzo,
anzi una stanza da pranzo completa e senza che mancasse neinte, per
pranzare o cenare insieme in pace. Ma non accettò mai
finchè non se ne andò definitivamnete.
"possiamo
discutere..." iniziò Dorde ma Lia si arrabbiò e
parlò guardando Milan.
"Io
no ho intenzione di parlare più, come la mia cavolo di
famiglia ho detto così tanto che perfino queste mura
dovrebbero sapere!! E invece tutti non fate altro che trattarmi da
farmi stare male e pretendete che io cambi!!" guardando con rabbia
Milan "Nessuno di voi comprende come si sento adesso, che è
quando stavo da loro. Ero sola tra stronzi e basta. Se riuscivo a
dormire un pelo meglio edi giorni di prima, l'inizio della giornata era
una merda. Ti si trattava di merda. Mi si arrivava a dire, pure, che io
godevo nell'urlare e sbraitare e creare situazioni di litigi. IO!!! UIo
stavo male, soffrivo, mi sentivo male dentro ogni volta che mi alzavo e
neanche il tempo di andare in bagno, che mi trattavano da schifo. E mi
diceva pure che io ridicendo cosa mi avevano fatto ero come i vecchi
che riesumavano cazzate e le ripetevano in loop. Che rompevo o
coglioni. Bei giorni di bel tempo passato con altri, non ce l'ho
nè in casa ne altrove. Mi hanno trattata da merda e dopo
anni dalle medie in cui ho sentito che dovevo finirla lì di
vivere, perchè era impensabile continuare in quel modo, non
ho fatto altro che sentirmi sbattere in faccia tutto lo schifo che
pensavano fossi!!! Credevano veramnete che io godessi nei litigi, che
mi sentissi realizzata, così mi dicevano mentre io volevo
morire, morire, morire!!! Facevo cose da autonoma, andavo qua e
là risolvendo le cose mie, dopo che quella insegnante di
piano mi aveva fatto capire che io qualcosa potevo!! E invece
è stato un discendere nell'inferno, nel mio restare tra loro
a soffrire, sentirmi sola e abbandonata, dove se avevo davvero dei
soldi da parte li tenevano loro, io non sapevo niente e non potevo
sapere niente. Non mi hanno insegnato altro checomportamenti come loro,
che facevano i signori a parole e poi si comportavano esattamente come
tutti gli altri, in modo vergognoso che io non accettavo. SOno al
limite, ok!?! Anche adesso, VOGLIO ANDARMENE! Voglio smettere questo,
voglio che finisca tutto!! SOno stanca!NOn ho ricevuto altro che schifo
da tutti, in famiglia mi ballano tutti in testa a cominciare dai
fratelli che mi ordinano a me che sono la maggiore di stare zitta e non
intromettermi in niente come fossi un cazzo di cane! Che mi urlano che
io spendo soldi inutilmente e per cazzate e loro hanno... lascia stare!
Sono sempre io quella che perde! Come a scuola media! Mi trattavano
come a casa, insegnanti e compagni, sempre a vedermi per quella che non
ero e dovendo andare a una cena con tutti, essendo gli insegnanti una
merda che valutavano pure se tu eri presente e partecipavi a tutto,
decisi di invitare come compagnia per me un ragazzino di un'altra
classe che sembrava gentile e amichevole nei miei riguardi e pensavo
fosse amico. Gli chiesi se gli andava e ovviamente dovetti avvisare
quella grandissima...Irene, grandissima... che le venisse qualcosa e a
questo punto si, che sono merda, che lei e tutti vivano una vita di
sofferenza... che ero accompagnata. Lui, stronzo maledetto,
arrivò e quando gli dissi grazie di essere venuto, fu
intercettato da Irene, merda maledetta che si
appicciòà con altri come una cozza e lo
invitò a sedersi accanto a loro, tra loro, al centro del
tavolo. Io rimasi come una demente quando questo pezzo di merda disse
si e rimase con loro, non mi rivolse più una parola mentre
io alla fine del tavolo sola a guardare in giro tutti che si
divertivano, a vegetare, a soffrire, a stare silenzio per poi andarmene
da sola non salutata da nessuno a tornare a casa, altra merda di posto,
a voler morire ancora e ancora. O le volte che mi si incolpavano cose
come epr i miei, di essere maligna, crudele, stronza, merda... ed
è così che vivo anche qui. Con tutti loro che
sono come quelli là fuori, a questo cretino come gli altri
che vuole che io cambi e sia come vogliono o si aspettano e pure che
debba abbassarmi a cose che non voglio... voglio finirla qui!!"
"Bimba...
io non voglio che tu te ne vada, e..."
"Anche
tu!! Vuoi farmi soffrire ancora per le tue stronzate?"
"No...
è solo che... possibile che nonostnate cosa ti ho permesso
di avere che sognavi, non ti senti di vivere in pace?"
"Milan!!
Puoi avermi dato una stanza, un cavallo, modo di comprarmi qualcosa che
desideravo ma a parte te, e un poco i veterani, tutto il resto mi
è avverso, come là. Le persone non mi vogliono
fra i piedi. NOn piaccio a nessuno, perfino QUALCUNO afferma che io
devo calmarmi e comportarmi in modo diverso..."
"Seriamente,
fratello. IN cosa dovrebbe cambiare? Conosce le buone maniere, ha
rafforzato le sue conoscesse di bon ton e comportamento con Madame, sa
come e quando comportarsi in ogni occasione, ha...."
"Non
è per quello che..."
"Lui
vuole che io mi comporti come più gli interessa... che io
non sia come con te per esempio..."
"Se
ti viene di essere così con noi, perchè..." fece
Milan senza capire ma Dorde lo rimproverò.
"Per
cortesia, non metterti in cose che non ti riguardano!"
"AH,NO!"
fece lei vedendo che Milan era come sempre rimproverato dal fratello
maggiore "Non ti azzardare, già altre volte ti ho fatto
capire quando non sapevo della vostra truffa, che non era corretto fare
così con lui. Non lo merita. Solo perchè io e lui
abbiamo dei caratteri naturali meno impomatati e lascia perdere cosa
penso quando fai come adesso, rispetto come tu vorresti, non signfiica
che siamo sbaglaiti o simili. Stai facendo come da dove vengo io. E si
è visto che cosa ha comportato ciò in me da farmi
venire ansie, paure, terrori di errori. Errori che NON AVREI DOVUTO
FARE, neanche piccoli che servono a crescere, a capire, solo con gli
errori si migliora, si comprende, si cresce. ma no, dovevo essere la
figlia senza problemi ne altro che non rompeva il cazzo e non creava
problemi per loro, ma non essendolo ecco che sono una persona di merda.
E solo una cosa volevo dalla vita. Non ricchezza, non potere, non
successo, non case megagalattiche di dimensioni che no nso a che
servono, l'apparire, e tutte le stronzate che sogna la gente. Io volevo
solo un posto da chiamare Casa, con persone che vedevano me e non
avevano problemi ad accettarmi, e intendo la vera me non la falsa che
esce smepre per abitudine e non va bene lo stesso, che potessi vivere
una vita di pace, bei momenti, ottimi rapporti con gli atlri... ma
quanto pare io non posso avere niente di ciò,
perchè QUALCUNO afferma che non posso essere amata se io non
sono come andrebbe bene, e non dò cosa io non sento di dare.
E siccome io non provo niente per nessuno in quel senso e NON CE'
NESSUNO CHE PER ME E' INTERESSANTE O VICINO per le stronzate che
consigliate. QUindi basta... io me ne vado..."
"Aseptta,
per favore.... ho parlato con mio fratello del fatto che eviti un
pò tutti per qualche motivo che ti ha fatta arrabbiare ma...
fai pace con lui..."
"NO!
Deve entrarvi chiaro in testa che dopo Rò e Zay e Ric non
accetto più nulla e non mi faccio più ballare in
testa. NOn accetto più ninete di ciò che mi ha
fatto solo soffrire. Io non cambio e ne altro. Mi fai una cazzata,
basta..." voltando le spalle per andarsene
"Bimba,
fallo per me! Per favore, è un musone e quando si arrabbia
è un pò scaratterato come dici, ma... fai pace e
non mettiamo muri appena te ne vai. Ho promesso, ma non creiamo
litigi..."
"Perchè
dovrei farlo? Sentiamo, dopo cosa ha fatto e detto, io..."
"Sei
arrabbiata, offesa, tutto quanto... lo so..." avvicinandosi e
stringendola a sè " ma fammi questo favore e non
allontanarlo ne odiarlo, o te ne andrai via piena di ulterteriore
dolore e rimorsi. Fallo per me e perdonalo..."
"..."
facendo i versi quando era arrabbiata facendolo ridere
"Per
favoreeeeeee!" dondolandosi a destra a sinistra e viceversa mentre la
abbracciava.
"Mi
devi 10 favori per questo!!"
"Urca!
E va bene... se ti passa la rabbia...."
"Aspetta,
ho detto nulla! Ancora! Solo perchè tu lo chiedi,
sarò magnanima... che persona buona e giusta
sono!....!!...Eh, si, buona e giusta!!!" facendolo ridere
perchè sapeva che era solo una battuta da cattiva "non
torneremo amici come prima ma non gli sputo in un occhio quando lo
vedo..."
"Bimba,
tu non sai sputare!!" le disse ridendo
"
E ora ho cose da fare, tanti saluti..." fece lei dando le spalle a
Milan e andando verso la porta. "E comunque Milan, almeno tu, aiutami a
trovare la pace che desidero o sarò costretta a trovarla da
sola, con le mie mani, come avrà fatto ognuna delle ME di
ogni piano parallelo se è vero... a morire male e con
dolore, sola e disperata... l oso che questa è la mia fine,
sempre...."
"Io... ok, se è ciò che desideri, proprio
perchè ti volgio bene, anche se non sono la persona speciale
per te, ti accompagnerò sulla Soglia perchè tu te
en vada..."
"Perchè dovremmo farlo? fece Dorde offeso "con noi
non vivi bene?" vedendo fissato male da entrambi gl ialtri presenti
Appena giunse di fianco a Dorde lo fissò irata "Passi, e per
tuo fratello, ricordalo, tutto questo ma non saremo amici come prima ma
solo alleati nel lavoro. Quindi non pensare nemmeno di... qualsiasi
cosa pensi, è solo per lavoro e cordialità
formale. Non perdono, non da Rò e Zay e Ric, che sia chiaro.
Ora vi lascio soli, sarò cordiale con te ma come prima,
MAI!!! NEIN!!"
Se
ne andò con le frange del vestito anni trenta che danzavano
con aria offesa e piccata, lasciandoli soli.
"Fratello...."
fece Milan stancamente "non so e non voglio sapere perchè
avete litigato a tal punto..."
"E'
anche colpa vostra, tua e di Madame, io misono preso solo il tornado
che si è creato!"
"Mh"
fece rimurginando un pò, poi fissando il maggiore "Non
credo, o meglio, non solo quello. E' testarda ma se non dice e non fa
le cose, a meno che non decide di fare uno strappo alla regola, non
è da lei nel profondo. Ripeto, non so niente, ma evita di
comportarti come sei abituato tra militari dove tra poco di sicuro
andrai, qui siamo diversi e lei lo è. Ha subito pressioni,
trattamenti da far impazzire chiunque, periodi orribili... e qui a
quanto dice non si sente affatto diversamente da tempo prima. Anzi,
ripete che ce l'ha messa tutta, ma non cè modo di trovare un
posto che la accolga veramente. E dice sempre che noi due, avendo
allontanato per paura di coltellate alla schiena, dovremmo capire la
solitudine e certe cose ed eessere i primi a comprendere e agire di
conseguenza. Eppure noto che tu non ci sei riuscito...."
"non
ho voglia di discuterne. Io avevo capito anche dalla tua telefonata che
con voi avesse dissapori.."
"Ni...
si è freddata parecchio ma non come hai creduto, non l'ho
detto esplicitamente e ho fatto in modo che fossi tu ad adnare da lei e
far pace, ma ho visto che non ci sei riuscito. Se si comporta
così ha un motivo, quindi non capisco... lascia stare.
Approfitta della tregua e fatti perdonare o ti odierà fino a
quel giorno e... perchè anche qui la si deve trattare come
là fuori, se qui abbiamo deciso di cambiare...?" ma Milan si
fermòper il telefono.
Rispose
e poi cambio espressione così come colore. AL termine dopo
succinte risposte laconiche, sospirò.
"Che
succede" chiese Dorde scocciato
"Ci
ha fregati. A quanto pare si è presa i tre e il nuovo, si
è cambiata e ha lasciato a Milan, qualunque sia disponibile
a questo punto, l'intrattenimneto con quegli ospiti che ci faranno da
sponsor e supporto per quei contratti e le feste nel tema che amano,
anni ruggenti e proibizionismo. Ora, a chi tocca riceverli...?"
fissandosi a vicenda.
"...come
sarebbe... perchè..."
"Sasso-carta-forbici!!!AZZ...
hai perso! Spiacente, io vado a cambiarmi e sistemare altre cose,
preparati con il completo scuro nell'armadio mio a righe, non ti
diemtnicare gli accessori sul comodino. Penitenza per averla fatta
stare male!! disse di corsa, velocissimo, Milan che si
infilò nell'apertura del passaggio segreto e lo
lasciò solo, troppo scioccato per capire che Lia e suo
fratello minore lo avevano fregato.
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