NON
HO LA MAGIA
Ciao,
questa è una storia che mi sono divertita a scrivere invece di
dormire quindi il senso logico va fuori dalla finestra insieme alla
sanità mentale di Arthur, poverino. Preghiamo tutti per il nostro
povero principe. Amen.
Buona
lettura.
P.V.
Nessuno
Arthur
è esasperato, hanno affrontato l'argomento un migliaio di volte e
ormai è sfinito
<< Merlin. Hai la magia
>>
c'è un pizzico di disperazione nella voce del
principe biondo, seduto sul letto a guardare il suo servitore.
Suddetto
servitore era in piedi a scegliere i vestiti che doveva indossare il
principe, dopo il bagno
<< Arthur, per
favore. Ti ho già detto che non c'è l'ho. Vuoi davvero così tanto
uno stregone? >>
è esasperato, non sa più come fare
per far capire al principe che non ha la magia.
Il
principe gli alza un sopracciglio e indica la vasca
<<
Hai riempito la vasca di acqua calda >>
è sia seccato
che esasperato
<< Prima che andassi
nell'armadio la vasca era vuota e ora è piena di acqua >>
.
<<
Dai Arthur. Un servitore l'ha riempita e tu hai sbagliato a vederla.
Non era vuota >>
Merlino crede sinceramente alle parole
che stava dicendo. Il che porta Arthur a una crisi di nervi.
<<
No. Era vuota >>
grida saltando in piedi. Merlino si
gira a guardarlo con un sopracciglio alzato per poi abbassare la
testa e scuoterla. Arthur si trattiene dall'urlargli contro. Sa già
cosa succederà.
<<
Va bene Arthur, adesso ti lascio al tuo bagno e poi andiamo a vedere
Gaius >>
appoggia i vestiti sopra il paravento, che
serve per cambiarsi, per poi uscire dalla stanza. Diretto nella
stanza del medico di corte, Gaius, per chiedergli un calmante per
Arthur che sta avendo, di nuovo una crisi o un'allucinazione.
<<
Come sono finito così? >>
borbotta tra sé il povero
principe mentre si toglie i vestiti ed entra nella vasca. A volte
vorrebbe non aver incontrato Merlino. O meglio ancora, che lui
sapesse di avere la magia. In questo modo si sarebbe evitato un sacco
di problemi.
-Flashback-
Era
una giornata normale per Arthur Pendragon, il principe di Camelot.
Aveva finito il suo solito allenamento con i cavalieri e stava
tornando nella sua camera per potersi fare un bagno in modo da
togliersi la sporcizia e il sudore. Apre la porta e trova il suo
servitore, Merlino, che sta fischiettando mentre piega il bucato
appena fatto e dietro di lui la scopa si sta muovendo da sola per
pulire il pavimento.
Arthur
rimane fermo per lo shock a guardare, quando nulla di tutto ciò
scompare urla
<< Merlino >>
suddetto ragazzo sussulta la scopa si ferma subito, cadendo a terra
con un tonfo. Il ragazzo guarda Arthur con i suoi chiari occhi
azzurri, che solo un secondo fa erano oro, simbolo di chi usa la
magia
<< Stavi usando la magia >>
c'è tradimento nella sua voce.
<<
Di che stai parlando Arthur? >>
chiede sinceramente
stupito il ragazzo. Arthur lo guarda.
<<
Hai fatto muovere la scopa >>
risponde il principe,
indicando la scopa che mentre Merlino la guarda ricomincia a muoversi
e gli occhi del ragazzo sono tornati oro
<<
L'hai fatto muovere ancora e i tuoi occhi sono oro >>
.
<<
Arthur >>
sospira Merlino
<<
Le scope si muovono sempre da sole >>
parla lentamente,
come se stesse cercando di far capire una cosa normale
<<
In più i miei occhi sono azzurri. Lo so che non ti interessa il mio
aspetto, ma per favore, non scambiarli per oro, potrei finire sulla
pira >>
.
Arthur
lo guarda per un lungo minuto a bocca aperta per poi urlare, di nuovo
<< Le scope non si muovono da sole e i
tuoi occhi, in questo momento sono oro >>
.
<<
Le scope si sono sempre mosse da sole, sia a casa mia ad Ealdor che
qua a Camelot. Non è colpa mia se tu sei un principe quindi non hai
mai visto uno scopa pulire >>
sbuffa Merlino
<<
in più i miei occhi sono azzurri, sarà un colpo di luce è ti
sembrano oro >>
risponde tranquillamente il ragazzo
mentre continua a rimettere a posto il bucato con gli occhi dorati e
la scopa che si sta spazzando.
<<
Non è vero, le scope non si muovono da sole e non è un trucco della
luce, i tuoi occhi sono d'oro >>
urla il principe. È un
miracolo che le guardie non stiano entrando a controllare le urla, ma
sono ormai abituati ad Arthur che urla contro il suo servitore quindi
non cercano nemmeno di capire le parole. Altrimenti interverrebbero
ad arrestare il ragazzo.
Merlino
si volta a guardarlo ancora per poi guardare in basso sospirando e
scuote la testa
<< Va bene Arthur, adesso
andiamo da Gaius e ti facciamo dare un calmante cosi portai
rilassarti dopo la giornata faticosa che hai avuto >>
detto ciò, il ragazzo, lascia il bucato e si rivolga alla scopa
<<
Grazie per l'aiuto puoi finire mentre io vado con questa testa di
fagiolo da Gaius >>
la scopa si muove da un lato
all'altro come per dire si
<< Grazie >>
gli risponde il ragazzo per poi uscire tirando dietro un Arthur
sbalordito che guarda la scopa che sta finendo di pulire.
Lo
porta, come detto, nella stanza del medico di corte
<<
Gaius mi serve un rimedio per la stanchezza, Arthur sta davvero
impazzendo >>
.
Il
medico, un uomo anziano con i capelli bianchi guarda il ragazzo e il
principe per poi andare a prendere suddetto rimedio
<<
Sire, bevete questo e vi rilasserete >>
allunga una
boccetta di liquido verde.
Arthur
fa una faccia disgustata
<< Gaius. Non
sono stanco. Merlino ha la magia >>
il medico sussulta e
guarda Merlino che sta sospirando
<< Ha
fatto muovere la scopa e sostiene che le scope si muovono da sempre.
In più aveva gli occhi dorati fino a poco prima di entrare nella
stanza >>
.
<<
Gaius di gliel'ho anche te. Le scope si sono sempre mosse da sole.
L'hai visto anche te e in più >>
guarda verso Arthur
<< Ti ho già detto che era solo un riflesso della luce >>
.
Il
medico guarda tra i due per poi sospirare
<<
Sire >>
inizia esitante
<<
Le scope si muovono da sole sempre >>
Arthur lo guarda a
bocca aperta. Non può crederci
<< Adesso
bevi questo per calmarti e poi riposati per un po'. Merlino… >>
si rivolge al più giovane ignorando il principe sconvolto
<<
Dopo mi devi aiutare con le pozioni >>
il ragazzo
annuisce.
<<
Mi stai prendendo in giro Gaius? Sai benissimo che le scope non si
muove da sole, se stai coprendo la magia di Merlino per favore non
farlo. Non ho intenzione di consegnarlo a mio padre. Certo vorrei me
l'ho avesse detto prima, mi sento comunque un po' ferito e non portò
fidarmi di lui come prima ma non c'è bisogno di arrivare a tanto >>
sbotta il futuro re, quasi avendo un esaurimento nervoso.
<<
Sire, Merlino non ha la magia >>
dice il medico, la
portasi apre ed entrano tre cavalieri imbrattati di sangue
<<
Adesso bevete la pozione e liberate la stanza >>
li
caccia fuori entrambi mentre i tre ripongono uno di loro sul lettino,
che è svenuto, e gli altri si siedono reggendosi uno il braccio e
l'altro lo stomaco
<< Merlino, dopo vieni
ad aiutarmi, subito >>
appena finisce di parlare chiude
la porta dietro di loro.
I
due si guardano
<< Dai Arthur, bevila e
torna in camera tua, ti porto l'acqua per il bagno, ti do i vestiti e
poi torno subito qui ad aiutare Gaius >>
detto ciò il
ragazzo si incammina mentre il principe lo guarda sconvolto.
Iniziando a mettere in dubbio la propria sanità mentale.
-Fine
flashback-
Da
allora è passato poco più di un anno, e Arthur non riesce ancora a
far capire a Merlino che ha la magia. In più Gaius sabota qualunque
cosa possa aiutarlo il che non aiuta minimamente. Ha un po' di
risentimento per il vecchio medico. A volte Arthur crede di essere
quello pazzo qui.
Tutti
tranne Uther e Merlino sanno che Merlino ha la magia. Se Uther lo
scopre lo mette subito al rogo.
I
cavalieri sono divisi tra il sostenere Arthur e cercare di far capire
a Merlino che ha la magia mentre altri a sostenerlo, alcuni perché
credono che cosi sia più al sicuro dalla pira mentre altri (
Galvano
- P.S. Autrice) per puro divertimento cercano di incasinare tutto.
Anche
il popolo di Camelot lo sa, anche se Arthur non ha capito perché
nessuno di loro ne abbia paura ma poi si ricorda di star parlando di
Merlino.
I
nobili in generale, che sono i primi a schierarsi contro la magia,
dopo Uther ovviamente, fanno a finta di niente (
Se
Merlino è felice con qualcuno gli fa, inconsapevolmente, dei regali.
Può variare dai fiori ai dolci o magari anche profumo. Se invece è
arrabbiato con loro essi inciampano oppure gli accadono altre cose
imbarazzanti. Quindi nessuno di loro tende a mettersi contro il
giovane, e inconsapevole, mago. Questo è anche il motivo per qui
danno più ragione ad Arthur che Uther nelle riunioni
- P.S.
Autrice).
-Sala
del trono-
Mentre
Arthur e Merlino stano per addormentarsi dopo l'ennesimo nobile che
si lamenta per cose noiose che nessuno dei due ascolta, a discolpa
loro anche Uther ha sbadigliato. Entra un uomo incappucciato e Arthur
sembra svegliarsi.
<<
Chi sei? >>
pretende Uther.
<<
Sono venuto ad ucciderti per aver vendicare mio figlio e mia moglie,
morti a causa tua >>
alza lo sguardo e mormora un
incantesimo.
<<
Guardie >>
urla Uther appena capisce cosa vuole fare
l'uomo ma l'incantesimo blocca le guardie, che non potendo muoversi
non possono fare niente.
Lo
stregone lancia un pugnale verso Arthur
<<
Ti farò capire cosa significa perdere un figlio >>
urla
mentre Arthur cerca di evitarlo ma non riesce a muoversi. Chiude gli
occhi aspettando di morire ma non capita niente. Guarda davanti a sé
e vede il pugnale che ha deviato traiettoria e il suo servitore
davanti a lui, non riesce a vederlo in volto ma a il terribile
sospetto che gli occhi siano dorati che viene confermato dallo
stregone.
<<
Tu hai la magia. Perché difendi i Pendragon? >>
urla
sconvolto il mago e Arthur potrebbe urlare in questo preciso istante
se non fosse così terrorizzato per la vita del suo servitore e più
caro amico.
<<
Non ho la magia >>
risponde, ovviamente, il ragazzo. Il
mago sta per ribattere quando il tappeto sotto di lui si muove e lo
fa cadere. Le guardie, libere dall'incantesimo, catturano lo
stregone.
Arthur
guarda terrorizzato suo padre. E maledice chiunque, soprattutto il
suo stupido servitore che non capisce e si è messo a ringraziare il
tappeto
<< Merlino. I tappeti non si
muovono da soli >>
ormai è solo abitudine ma si
zittisce subito quando si ricorda che c'è anche il re. Che odia
qualunque cosa centri anche solo lontanamente con la magia.
<<
Si invece Arthur. Te l'ho già detto i tappeti si muovono da soli.
Forse ti odiano quindi fanno finta di non essere vivi quando ci passi
vicino >>
sospira esasperato l'autodefinito non mago
<<
Quest'esperienza ti deve aver spaventato >>
si volta
verso il medico che lo guarda terrorizzato
<<
Gaius. Ad Arthur serve un'altra pozione per calmarsi >>
si avvicina ad Arthur ignorando lo sguardo terrorizzato che chiunque
gli rivolge. Non per la magia, figurarsi se per quello, ma per Uther
che si accorge dello sguardo di tutti.
<
Arthur >>
dice il re
<<
Prendi quella pozione. Il ragazzo a ragione. I tappeti si muovono da
soli, qui non c'è stata traccia di nessuna magia a parte quella
dello stregone che sta venendo scortato nei sotterranei >>
conclude con tutta l'eleganza di un re per poi avviarsi verso
l'uscita della sala ignorando lo sguardo sconvolto di tutti (
In
realtà Uther ha scoperto quasi subito la magia di Merlino, ma ha
anche capito che era fedele ad Arthur e che l'aveva salvato. Quindi
ha chiuso un occhio su questo e ignorato il palese uso della magia.
Come fanno tutti a Camelot ma Arthur, e il resto della sala, questo
non lo sa
- P.S. Autrice).
Arthur,
per la milionesima volta nella sua breve vita, sta iniziando a
credere di essere lui il pazzo. Ma vedendo lo sguardo sul volto di
tutti, anche di Gaius e gli altri che sostengono Merlino e la sua
idiozia, ha un senso di vendicativa soddisfazione. Per poi ricordare
il perché. Sospira
<< Va bene >>
annuncia facendo sobbalzare tutti
<<
Dammi quella dannata pozione per calmarmi e nessuno di voi mi
disturbi per il resto della giornata >>
si avvia verso
le porte col il non stregone dietro di lui.
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