Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo, è più potente di pagine e pagine scritte. (Isabel Allende) Una fotografia non è né catturata né presa con la forza. Essa si offre. È la foto che ti cattura. (Henri Cartier-Bresson) Quanta parte di esistenza si può ritrovare dentro un cassetto dimenticato? E’ come affacciarsi alla finestra e osservare un mondo che appartiene alla memoria. Passa tra le mani una marea di emozioni lasciate libere di fluire. Svariati sono i fogli raccolti e riposti alla rinfusa. Si avverte la consistenza della carta, pronta a sfaldarsi, sulla quale sono annotate parole di un tempo passato. Poi lo sguardo viene catturato da una vecchia fotografia. Ecco che si viene travolti dai ricordi. Riemergono a ondate, e ci si trova catapultati in un’atmosfera densa di vita vissuta. Le dita scivolano sulla superficie lucida, e quasi si percepisce il calore rimasto intrappolato in quelle scene immortalate dall’obbiettivo. Un sorriso sorge spontaneo. Appaiono volti di persone, da poter nuovamente sfiorare, per rinverdire una situazione nella quale l’animo gioiva. Quanto, allora, divengono preziosi quei frammenti ritrovati di storie, che parlano di persone, creatrici di attimi e sensazioni, che rimarranno per sempre incisi nell’intimo di ognuno, pronto a riprendere e, magari, proseguire un racconto rimasto sospeso nel tempo.
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