Un Tuffo nel Fiume

di Robin Stylinson
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Sabato 31 gennaio 2020
La notte dell'omicidio


 

La sera era calata prepotente sulla città e l'inverno sembrava diventare sempre più freddo ad ogni minuto che passava. 
Kelly aveva attraversato la città a perdifiato creando diverse nuvolette attorno a lei con il respiro, indossava un cappotto rosso e un berretto bianco fatto a maglia che le aveva regalato la sua innamorata per Natale. Camilla la stava aspettando al cinema, come tutte le sere, pronta per passare qualche ora con la sua amata amica. 
Erano appena passate le ventidue quando la donnina bionda sui cinquant’anni aveva valicato l’ingresso del piccolo multisala per poi aprire la prima porticina nera sulla sua destra che portava direttamente in sala regia. 
«Eccomi» disse Kelly dopo aver salito una miriade di scalini. L’ambiente che si aprì davanti a lei era quasi totalmente al buio eccetto i diversi monitor che si trovavano davanti a Camilla. La donna era seduta su una sedia girevole, di fronte a sé disponeva di diversi mixer, video e le registrazioni delle telecamere che erano puntate sull’ingresso del cinema e nelle sale proiezioni. 
«Eccoti finalmente» disse poi la donna vestita esclusivamente di nero come la tappezzeria.
Kelly le si avvicinò con passo svelto e, abbassandosi alla sua altezza, la abbracciò dal dietro. Nella stanza regnava il silenzio e un odore stantio sembrava essersi appicciato alle pareti rendendo fastidiosa l’aria. 
Camilla si alzò dalla sua sedia, si girò vero Kelly per stamparle un bacio sulle labbra, le accarezzò i capelli e la strinse forte a sé, tanto che il profumo al gelsomino dell’amica le entrò violentemente nelle narici. 
«Come è stata la tua giornata?» le chiese poi.
«Come tutte le altre» rispose Kelly.
«E Robert?»
«È al lavoro.»
La donna bionda si staccò dall’amante e il suo sguardo venne catturato da uno dei monitor: la ripresa della telecamera di sorveglianza era puntata su suo figlio Peter e sulla sua fidanzata Rachel. Il video segnava le ore ventidue, trentatré minuti e quarantuno secondi.
Kelly avrebbe dovuto aspettare il termine della proiezione prima di poter lasciare il cinema senza essere vista dal figlio. 




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