La
pioggia segna di sentieri di lacrime l'atmosfera.
Il
vento ulula riempiendo di lamenti il cimitero.
Cammino
e mi dirigo verso la tua tomba.
La
luce di una candela trema nel vento, gettando liquidi bagliori sulla
foto che orna il sepolcro che accoglie il tuo corpo nel suo marmoreo
abbraccio.
-Alessio...-
sussurro accarezzando con dita tremanti quel pezzo di pellicola, che
sorride serenamente, quasi a volermi straziare l'anima con la forza
di ricordi vivi, nonostante il tempo che passa.
Pochi
giorni dopo questa foto l'incidente...
Quel
dannato, maledetto, incidente...
Un
bastardo ti ha investito, spezzando in un fragore di motore e ruote
trascinate sull'asfalto la tua giovane esistenza...
E
con essa ha distrutto il mio cuore...
Perchè?
Perchè?
E'
una domanda che rimbomba nel mio cuore e nella mia testa, senza
lasciarmi riposo.
E
tutte le notti lascio che le lacrime taglino le mie guance come
solchi di coltello...
Mi
manchi Ale...
Lo
sai?
Mi
manchi...
Avevi
promesso che avremmo fatto un viaggio in India...
Noi
due, soli...
Insieme...
E
avremmo visto il Taji Mahal...
Il
monumento che un re moghul fece erigere per amore della sua sposa
morta di parto, in giovane età...
Mi
dicevi sempre:- Per te costruirei un monumento capace di andare oltre
le barriere dei secoli e gli insulti dell'uomo, se solo potessi, ma
la natura non mi ha fatto re... Mi ha fatto musicista e poeta e solo
questo posso dedicarti, Andrea...-
Sapessi
quanto mi mancano le tue canzoni e le tue poesie, Ale...
Sfioro
con le labbra la tua foto. Vorrei avere l'illusione di baciare le tue
labbra e sentire la sericità oscura dei tuoi meravigliosi
capelli...
Ma,
appunto, è una crudele e dolce illusione.
Questo
sogno tra poco scomparirà e il mio cuore si frantumerà
di nuovo.
Come
quando ti ho visto, morto, esposto in quel baldacchino bianco.
Quale
freddo pallore distendeva i suoi artigli sul tuo bel viso, amore
mio...
E
dire che in te splendeva la luce della vita...
E
te l'hanno tolta...
Avrei
volentieri desiderato che qualcuno o qualcosa mi uccidesse in quei
terribili momenti...
Non
volevo restare senza te!
No!
Quando
ti hanno chiuso nella bara quasi mi sarei lasciato rinchiudere con
te, se mio fratello non mi avesse fermato..
Lo
so che Lorenzo mi vuole bene sinceramente, ma in quel momento l'ho
odiato...
Perchè
mi impediva di raggiungerti?
Perchè
voleva tenermi separato da te?
Ma
sono pensieri che stanno scivolando, come la pioggia che bagna il mio
corpo...
E
io non mi muovo, nonostante stia ardendo di febbre...
Da
quante ore sto qui?
Una?
Due? Tre?
Non
lo so e non mi importa...
Sono
stanco e vorrei solo stare con te...
Anche
se solo per un istante...
-Andrea,
perchè deve essere solo per un istante?- domanda una voce
gentile e dolce.
Il
ragazzo si volta e vede un giovane alto, snello, ma muscoloso, con
lunghi capelli neri che scivolano sulle spalle, simili ad un oscuro
manto di seta, e splendidi occhi grigi.
Indossa
un completo indiano rosso, che scintilla di bagliori sanguigni.
-Tu...
Tu... Ale?- balbetta Andrea. Il suo amore è lì, dinanzi
a lui e sorride. Che sia solo una dolce illusione?
Alessio
sorride.
-Non
è una illusione. Sono qui per te. Voglio che tu stia con me.
Ho percepito la tua disperata invocazione e sono venuto a prenderti.
Vuoi?- domanda il giovane dagli occhi di metallo.
Un
abbraccio impetuoso è la risposta del compagno.
-Puoi
fare di me quello che vuoi. Io desidero solo stare con te... Vivere
senza te è tremendo per me... Dove sei tu io sono con te...-
sussurra il ragazzo più giovane.
Ale
sorride e cattura con le labbra quelle del compagno, che sente una
sensazione di abbandono pervaderlo. Finalmente... Finalmente il
tormento sarebbe terminato... Solo una eternità di luce
insieme alla persona amata...
Il
cielo smise di piangere e il sole scintillò, illuminando di
bagliori d'oro il cimitero.
Con
dolcezza accarezzò il corpo senza vita di un giovane,
abbandonato su una bianca tomba, facendo risplendere di un lieve
chiarore il gelido pallore dell'incarnato.
Un
dolce sorriso scintillava sul viso di quel ragazzo, che protendeva la
mano verso la foto che ornava la tomba. Sembrava che la pace si fosse
impadronita di lui, nell'istante in cui la sua vita finiva, mentre il
sole dissipava le nuvole di un temporale estivo, facendo avvampare
d'oro il cielo di turchese.
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