Labbra infette

di Baudelaire
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Infette, mai protette
…Troppo spesso scorrette… 
Velenose partorienti
Di offese putrescenti.
 
Labbra infettate
Di parole avvelenate
San succhiare il sangue
Ed il cor ecco che langue.
 
Se gli occhi son finestre
Che indoran le minestre
Le labbra son le porte
Del nostro arcano forte. 
 
Spalmate di erotismo
Sesso e servilismo
Ma gioia non v'è alcuna
Oscure come runa.
 
Di fiele ammantate
Dal Demonio soggiogate.
Chiassose testimoni
D'imperituri agoni. 
 
Eppure io non credo
Sia tutto ciò che vedo
Dev'esserci di più
Facciamo un passo in più.
 
Cospargile di miele
Bilbo che porti la Stele
L'arcano decifriamo
Il mistero risolviamo.
 
Rosetta sia il tuo nome
Provo a capire come
Le labbra indemoniate
Sian in pace riportate.
 
La stele graziosetta
A te calza perfetta, 
Suvvia guardati dentro
È lì che farai centro. 
 
Amor, è lui la chiave
…È verità soave… 
Sugger sa il veleno
E a lui mettere un freno.
 
Parole raddolcite,
Pacate, ammansite.
C'è voglia di parole
Del cuore son le aiuole. 
 
Guarite son le labbra
Di dolcezza io son ebbra.
Mielosa, zuccherosa
Di giuggiole brodosa.
 
I vecchi occhi schiudo
M'accorgo d'esser nudo 
Nessuno è una roccia
Di fronte al cuor che sboccia. 
 
Risolto ora è l'arcano
...Ma è ancora un poco strano… 
...Però le porte apriamo… 
Bilbo, dai, brindiamo!
 
 




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