Fever and goodbyes

di Roe Jaeger
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Fever and goodbyes

Quando Levi aveva invitato a casa propria quel moccioso, sperando di ricavare qualcosa di utile dalla sua bocca cucita, non sperava che la situazione si sarebbe evoluta in quel modo: Eren stava semplicemente seduto sul divano, con lo sguardo perso nel vuoto, dando ogni tanto cenni di risposta alle domande del suo Capitano. E pensare che aveva invitato il proprio ragazzo, non uno qualsiasi. Era vero che in quel periodo Eren fosse preda di colpi di testa che Levi non comprendeva, ma era altrettanto corretto che il più grande avesse progettato anche una serata romantica con lui. 
Quando Eren non rispose riguardo la questione “Boato della Terra” e il padrone di casa si accorse che si era addormentato, sul divano dell'appartamento del proprio Capitano, il maggiore si alzò dalla sedia su cui era scompostamente accomodato e gli si avvicinò. Gli mise una mano in fronte e si accorse che, effettivamente, scottava un po’. Quindi Levi aprì il mobile dove sapeva esserci una piccola farmacia per ogni evenienza e afferrò il termometro. 
«Adesso ti misuro la febbre, moccioso.» sentenziò, avvicinandosi a lui. «Vedi di stare fermo.» 
Levi si rese conto che Eren non si fosse mosso di un millimetro, quindi gli misurò la febbre, sempre con totale passività del compagno, e... «38.5 mi basta per capire che non ti senti del tutto bene,» 
Gli preparò dei medicinali nella speranza che la febbre gli scendesse, poi gli andò vicino e disse: «Bevi questo, amore.» 
«C-che ro-ba è...?» articolò a fatica Eren. 
«È per la febbre. Bevi.» 
Eren fece come gli stava dicendo il compagno, anche se quella medicina aveva un sapore pessimo e poi si risistemò meglio sul divano. 
«E pensare che volevo passare una serata romantica.» disse Levi, tirandoselo addosso. «Vieni qui.» aggiunse, iniziando ad accarezzargli la schiena. 
«Scusa.» bofonchiò Eren a denti stretti. 
Dopo poco, erano nel letto del Capitano a scambiarsi sogni e speranze mentre facevano l’amore. 
Forse per l’ultima volta. 
Quando la mattina dopo Levi si svegliò era appena l’alba, ma era già da solo nel letto, in casa. L’unica traccia lasciata da Eren era la febbre che gli aveva mischiato.


#angoloautrice
Questa flashfic è stata scritta su prompt di elygattina per la #1staidkitchallenge del gruppo fb "Hurt/Comfort Italia - Fanart and Fanfiction - GRUPPO NUOVO". Scrivo raramente nel canon di Shingeki no Kyojin e spero di cuore che vi sia piaciuta!
Alla prossima,
Roe




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