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di susiguci
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Between lies and truth












 















"Cuore chiama cuore" sussurrò Gwen con un piccolo sorriso, dopo essersi staccata dalle labbra di Merlin.

Merlin era confuso. Forse la ragazza alludeva al fatto che anche il suo rossetto di scena ricordava la forma di un cuore, proprio come quello di Merlin.

 

"Già!" mormorò il ragazzo stupito da quel gesto inaspettato della ragazza.

 

Piacevolmente stupito, ora che ci rifletteva.

 

"Gwen, io… ecco… "

 

"Lo so, non dirlo. Io sono dolce e carina, ma tu mi vedi più come una sorella … quando mai qualcuno non mi vede come una sorella, qui?"

 

"No…non è così. Io volevo solo chiederti… lo vuoi un altro bacio, Gwen?" disse Merlin deciso, fissandola negli occhi. Gwen spalancò i suoi, gli sorrise e lo abbracciò, poi gli prese il viso tra le mani.

 

"Ti ringrazio Merlin. É una delle cose più romantiche che qualcuno mi abbia mai detto. Da cosí tanto tempo ormai! Mi fai venire voglia di pensarci seriamente. Ma non sarebbe giusto! Ti prego di perdonarmi!"

 

Gwen arretrò di un passo e il suo volto si fece triste.

 

"Io ti ho usato! Vedi … c'era Arthur qui fuori e non ho resistito alla tentazione che ci vedesse mentre ci baciavamo."

 

Merlin guardò verso l'uscita ma Arthur non si vedeva più. Provò un moto di delusione, una piccola ma fastidiosa sensazione di bruciore all'entrata dello stomaco.

Subito dopo però subentrò un forte imbarazzo per essersi esposto in quel modo con Gwen e il ragazzo indietreggiò di qualche passo, abbassando gli occhi, umiliato.

 

La ragazza si sentí quasi male nel vederlo così:

"Sono stata una stupida! Egoista e infantile. Ho pensato solo a me!"

 

Gli occhi le si inumidirono e alcune lacrime le rigarono il volto.

 

"Non importa, Gwen. È già passata. Sto bene, sul serio! Ma perché Arthur avrebbe dovuto vedere che ci baciavamo? Lui … ti piace?"

 

"Oh, Merlin, credevo lo sapessi… lo sanno tutti… anche Arthur. Lui non mi piace solamente. É … che mi sono fissata con lui. Non mi era mai successo prima di perdere la testa per qualcuno in questo modo!"

 

Merlin si prese un attimo per ragionare. In effetti c'erano state tutte le premesse e comprese che avrebbe dovuto accorgersene da sé, dal modo in cui Gwen stava sempre vicina ad Arthur, da come gli parlava, da come lo guardava. 

 

‘Sono stato il solito ingenuo.’  

 

Senza volere, si ritrovò a provare un senso di fastidio, una sorta di lieve gelosia ma stavolta non sembrava per Gwen, quanto per Arthur. E si giustificò con l’idea che gli sarebbe piaciuto diventare suo amico, ma quando c’erano di mezzo le ragazze, di solito tutto diventava più difficile.

 

"Scusa ma … se lo sa anche Arthur, perché non state insieme?”

 

“La cosa in realtà é molto più complicata di quello che può sembrare da fuori. Lui mi vuole bene e so anche di piacergli: me l’ha fatto capire più volte!”

 

“Non lo biasimo, tu sei una ragazza incantevole!”

 

“Solo che non credo sia innamorato di me. E … c'è un'altra cosa che lo riguarda. Una questione molto seria e delicata, diciamo una specie di segreto, una brutta storia comunque, che credo ormai tutti conoscano, ma non ne ho la certezza perché tra noi del circo non se ne parla.”

 

“Beh, tutti abbiamo qualche segreto…qualche scheletro nell’armadio…”

 

“Stai parlando di te, Merlin?”

 

“N-no. Io dicevo in generale” rispose il ragazzo dandosi mentalmente del cretino.

 

“Ti dirò solo che c’è di mezzo un’altra persona, ma non chiedermi di più… forse con il tempo lo capirai da solo.”

 

“Stai dicendo che Arthur ha un altro amore?” domandò Merlin stupito e deluso al tempo stesso.

 

“Potrei chiamarlo in molti modi, ma non lo definirei mai ‘amore’! Sarebbe più giusto chiamarla ‘ossessione’ … ma forse non é nemmeno quello … non lo so! Potrebbero esserci conseguenze a dir poco spiacevoli, se qualcuno tentasse di immischiarsi. Se uno decide di vivere qui, in questo circo, deve fingere che vada tutto bene, persino con se stesso, altrimenti é meglio che se ne vada via.”

 

Gwen aveva gli lucidi e un’espressione sofferente.

 

“Accidenti, mi dispiace, per te e per lui! Anche se non credo di avere capito granché.”

Merlin rimase in silenzio poi arrischiò: “Pensandoci bene, Gwen … ti chiedo scusa ma, non è che questa tua fissazione per Arthur abbia a che fare con il tuo volerlo salvare a tutti i costi da questa brutta situazione? Tu hai un grande cuore e la tua preoccupazione maggiore sembra quella di voler fare stare bene le persone a cui tieni!”

 

La ragazza sbatté le palpebre più volte. Le parole del giovane l’avevano sinceramente sorpresa: non aveva mai considerato la cosa sotto questo punto di vista.

 

Merlin le sorrise. “E pensare che con te non mi sono fatto avanti a causa di Gwaine. Si vede da lontano che lui ha una cotta bruciante per te! Non capisco perché tu dica che tutti ti vedano solo come una sorella: a me sembrano in molti ad aspettare un sì da te.”

 

“Oh, Gwaine! Tu non lo conosci. Lui ci prova con ogni gonna che gli passa davanti, e ha anche un discreto successo, ma qui ci sono solo io, per cui … non mi stupirei se cominciasse a corteggiare anche te, quando ti travesti da ragazza!”

 

“Gwaine é molto bello, s’intende, ma non è esattamente il mio genere" scherzò Merlin.

La ragazza scoppiò a ridere.

"Ma si può sapere dove Gwaine trova tutte queste donne? E anche Arthur, come fa a mantenere una relazione, se siete sempre in viaggio?"

 

Gwen abbassò gli occhi turbata, ma subito si riscosse e rispose sorridendo: “Prima o poi saresti venuto a saperlo lo stesso. Non è ancora capitato da quando sei arrivato ma voi uomini avete un paio di sere libere al mese, a volte anche di più. Dipende da Alined, se è in buona oppure no."

 

Come al solito Merlin non ne sapeva nulla. "Sere libere per fare cosa?"

 

"Per andare dove si vuole, per bere, giocare o andare a donne!"

 

Il ragazzo tacque dallo stupore.

 

"So per certo che Gwaine, ogni volta che esce, si allontana dagli altri in dolce compagnia!" ammiccò Gwen.

 

"E tu non puoi uscire?"

 

"Io posso, ma non mi va. Qualche volta sono uscita con loro in passato, ma sento che la mia presenza li limita dal fare ciò che vogliono, come parlare di donne, dire parolacce, fare i rutti… quelle cose da uomini insomma! E la gente mi guarda male se non riesce a capire con chi potrei essere sposata del gruppo…"

 

"Ce n'è di imbecilli a questo mondo!"

 

"E per concludere su Gwaine, quel che cerca lui da me, è lo stesso tipo di divertimento che ottiene con le altre…"

 

"Pensi sia un tipo superficiale in amore?"

 

"Superficiale in amore e fissato con le donne! Se cosí non fosse stato, avrei potuto facilmente innamorarmi di lui: è un bel tipo!"

 

Merlin s'inchinò e fece per allontanarsi ma all'ultimo si girò verso di lei con un sorriso: "Comunque se quando c'è in giro Arthur, tu vuoi baciarmi ancora, sentiti pure libera di farlo!" E le fece l'occhiolino.

 

La ragazza rise mentre le guance le si colorivano, poi aggiunse con un'espressione malinconica: "Sei adorabile Merlin! La ragazza che ti ruberà il cuore è molto fortunata e giá la invidio! Mi chiedo perché non ti abbia conosciuto prima di Arthur!"



 

Durante la cena, Merlin pensò solo a mangiare il più velocemente possibile. Voleva alzarsi al più presto da quella tavola.

Era a disagio con Gwen per quel bacio, anche se non ce l'aveva con lei. Non più di tanto, almeno.

Era a disagio con Alined. Tutto il suo insegnamento buttato alle ortiche! Pensandoci meglio però, il vecchio avrebbe potuto evitare di baciarlo sul serio, utilizzando un manichino o una bambola per mostrargli cosa avrebbe dovuto fare.

Anche con Arthur era a disagio. Gliene aveva dette di tutti i colori quel pomeriggio, per colpa di Alined ed era stato a causa sua se Gwen l'aveva baciato, illudendolo per un attimo.

Certamente non poteva dimenticare quanto aveva fatto per lui sulla pista del circo, risolvendo brillantemente la situazione causata dal suo attacco di panico. Era stato meraviglioso! E gli era intimamente riconoscente. Poteva senz'altro perdonarlo!



 

"Sono stato davvero orgoglioso di voi oggi!" cominciò il direttore del circo. Ormai era tardi per potersi allontanare, pensò Merlin preoccupato. 

"La tua classe Gwen è impareggiabile. Il nuovo numero con i cani è delizioso. E lavorando assiduamente hai reso le scarpe e il costume di Merlin molto più comodi e decisamente più femminili.

Percival, complimenti: durante l'esercizio della colonna ho visto che sorridevi, nonostante lo sforzo sovrumano che hai dovuto sopportare e che solo tu sai quanto sia grande! Complimenti a tutti!

Ho però capito di essermi sbagliato. Ti ho chiesto troppo oggi, Merlin. Ho preteso che tu ricordassi ogni più piccolo particolare, cosa che ti ha mandato in confusione: mea culpa! Ho dato per scontato la cosa più importante e cioè la capacità di improvvisazione a cui do cosí tanta importanza e che forse fa a pugni con tutto quello che ti ho chiesto di memorizzare nel pomeriggio.

Sono sicuro che se ti avessi lasciato libero di fare come volevi, sarebbe andata come ieri sera. Mi assumo tutta la responsabilità dell'accaduto. Fortunatamente non tutti i mali vengono per nuocere e devo delle scuse anche a te, Arthur. Ammetto che come attore ti ho sempre poco condiserato. Solo ieri sera mi sono accorto delle tue potenzialità in questo senso e stasera me le hai confermate, superando tutte le mie aspettative. Hai avuto doti di fine improvvisatore, salvando la situazione, pareggiando o anche superando l'interpretazione di ieri sera e dando a Merlin la possibilitá di riscattarsi. Vi do dunque carta bianca. Non mi intrometterò più nelle scene che riguardano voi due soli. A meno che non siate voi a richiederlo espressamente. Farei comunque una breve votazione per aiutarvi a capire. Chi ha preferito la scenetta di ieri sera?"

 

Alined alzò la mano seguito da George e Gwaine. Merlin era indeciso e non fece nulla.

 

"Cinque voti a favore per l'interpretazione di stasera contro i tre di quella di ieri. Ora sapete in quale direzione lavorare ma la scelta rimane vostra. Buon lavoro!"

 

Il capo si alzò e se ne andò.

Quel lungo discorso aveva lasciato l'amaro in bocca a Merlin. Alined ci sapeva fare, a parlare. Non aveva fatto altro che scusarsi, prendersi la colpa e fare dei complimenti eppure Merlin si sentiva …una merda! La sua idea di non essere all'altezza del mondo circense, prese sempre maggior consapevolezza nella sua mente.

 

Si alzò per potersi allontanare e fece un giro nei dintorni per schiarirsi le idee. Infine rimase fino a tardi nei pressi del lago.

Quando tornò all'accampamento si accorse che tutti dormivano all'aperto: faceva troppo caldo per restare sui carri. Merlin salì sul suo carro per recuperare la coperta su cui distendersi. Appena si sdraiò a terra, vide Arthur alzarsi a sedere dal suo giaciglio e mostrargli un paio di sigari con il sorriso sulle labbra. 

 





Arthur prese un rametto dal fuoco con cui accendere i sigari. Poco dopo erano seduti contro il tronco di un grande albero a fumare.

 

"Chi te li dati?"

 

"Alined prima ce ne ha portati uno a testa, ma tu non c'eri e ho preso il tuo per te. Ti ho anche aspettato per fumare insieme…"

 

"Ti ringrazio ... anche Gwen fuma il sigaro?"

 

"Vuoi scherzare? Per lei Alined prende piccole boccette di profumo, alla viola, alla lavanda… lei le adora!"

 

"Per essere un cattivo, Alined è abbastanza generoso."

 

Arthur si adombró: "Così può sembrare, ma so che non devi mai fidarti delle sue parole… né quando è gentile né quando ti mangia la faccia!"

 

"Non l'ho ancora visto mangiare la faccia a qualcuno!"

 

"Io quasi lo preferisco. Almeno è più sincero di quando sembra ricoprirti di ghirlande ma sotto sotto ti vuole morto."

 

"Come con me, stasera."

 

"Più o meno."

"Non stai esagerando? Perché ce l'hai tanto con lui?"

 

"Perché è infido e vigliacco e … basta cosí!"

 

"Comunque avevi ragione: non avrei dovuto farmi baciare da lui, sia che il suo intento fosse puro, sia che non lo fosse."

 

"Intento puro? Fammi un favore e vedi di svegliarti, ragazzo!" disse Arthur alzando la voce.

 

"Ehi, ti sto dicendo che ho capito!" ribatté Merlin con durezza. "Farò in modo che non si avvicini più a me. Sono stato ingenuo, lo riconosco: è il mio difetto più grande, quello di pensare bene di tutti quelli che conosco, almeno inizialmente."

 

Arthur spense il suo sigaro nella terra e rilassò le braccia poggiandole sulle ginocchia. "Oggi era la tua giornata dei baci!..."

 

Merlin fece mente locale: Alined, Arthur, Gwen.

"Già" rispose a disagio. "E guarda caso, tu eri presente a tutti e tre!"

 

"Gwen ti ha detto che vi ho visti?"

"Sì, mi ha detto che eri fuori dalla tenda in quel momento.

"Ti chiedo scusa, ma non ti facevo così casanova! Hai l'aria di essere un bravo ragazzo…"

 

"Lo sono, infatti. Credo. Solo che qui siete tutti così frustrati che appena arriva uno nuovo, gli saltate tutti addosso." disse Merlin con fare vivace ed Arthur si mise a ridere.

 

"Sì, credo sia così! Ma non io!"

 

"Mah …non lo so. Dopo dieci giorni non posso ancora dire di conoscerti. Per me sei un enigma, Arthur!" fece Merlin con fare malizioso.

 

"Senti chi parla! Non mi hai mai raccontato niente di te o della tua vita fino ad ora! Per quanto ne so potresti avere fatto il prete o il criminale" lo punzecchiò Arthur

 

"Non offenderti ma non credo di poterti considerare un amico, non in maniera tale da rivelarti i miei segreti!"

 

"Segreti, dici? Vuoi farmi incuriosire? È vero che non sono ancora tuo amico, ma a me non dispiacerebbe provare a diventarlo. D'altronde ci siamo già abbracciati e baciati più volte e non è stato nemmeno così disgustoso come pensavo! Soprattutto dopo che sei diventato ancora più carino nel tuo abito di scena!" rise Arthur.

 

"Quando fai così mi viene voglia di darti una bastonata sulla testa! E mi fai passare la voglia di diventarti amico!"

 

"Dimenticavo! Tasto dolente. Ti va se ricominciamo tutto da capo?"

Merlin lo guardò con espressione diffidente.

"Ti farò una domanda e tu dovrai rispondere sinceramente. Poi toccherà a me. Quale dei tre baci hai preferito?"

 

Merlin ci pensò a lungo poi rispose: "Sicuramente il tuo!"

 

"Davvero?" sorrise Arthur "E perché?"

 

"Basta guardare l'esito dei baci, per capire che il tuo era il migliore!"

 

"Ah! Solo per quello dunque… E io che credevo che tu non fossi rimasto indifferente ai miei approcci!" scherzò di nuovo Arthur dandogli un piccolo pugno sul braccio.

"Puoi dirmi com'è?"

 

"Che cosa?"

 

"Essere baciati con il casquet!"

 

"Direi che è ... 'caschevole'. È da lì che mi è venuta l'idea dello svenimento!"

 

"Geniale! Quindi mi fa piacere dirti che anche tu sei caduto nella mia rete!" disse Arthur gongolando.

 

"Quale rete?"

 

"Quella del mio fascino. Chi è bello come il grande Arthur Pendragon?"

 

"Nessuno è bello come il grande Arthur Pendragon, nemmeno tu!"* scherzò a sua volta Merlin.

 

Entrambi si misero a ridere. Poi Merlin tornò serio e lo guardò negli occhi: "A parte gli scherzi, tu non sai quanto ti sono grato per stasera!"

 

"Ed è per ringraziarmi che ti sei baciato con Gwen?" chiese Arthur con una punta amara nel tono di voce.

 

Merlin trattenne il respiro: non se l’aspettava, così a freddo! 

Non poteva dire ad Arthur che era stata Gwen a baciarlo per farlo ingelosire. E da come questi si comportava, probabilmente c’era riuscita. Sarebbe stato un colpo poco galante nei confronti della ragazza a cui Merlin doveva già così tanto.

 

“È stata colpa tua!” improvvisò Merlin.

 

Arthur quasi boccheggiò: “Colpa mia?”

 

“Sei tu che mi hai messo in testa l’idea che Gwen mi piacesse e quando l’hai detto mi sono accorto che era vero! Quando prima l’ho vista, non sono riuscito a resistere, ma ho sbagliato!”

 

“Tanto lo so che ti ha baciato lei!”

 

“No. Sono stato io e lei non ha avuto cuore di rifiutare il mio bacio. Ma non è me che vuole. Credo ami un altro per cui la lascerò stare, anche se un po' ci sono rimasto male!”

 

Arthur rimase confuso e perplesso dalle parole di Merlin. Non era quello che aveva visto lui e non capiva perché l'altro continuasse a mentire. Forse per galanteria verso Gwen. Era molto lodevole da parte sua. Provò quasi un senso di colpa nel vedere il ragazzo così abbacchiato.

Merlin si alzò in piedi: “É molto tardi."

"Aspetta Merlin! Tocca a te adesso farmi una domanda. Non vuoi sapere tutti i miei segreti?" provò Arthur per cercare di risollevare l'atmosfera che lui stesso aveva contribuito a rendere pesante.

"Un'altra volta magari. Grazie ancora per oggi. E grazie per il sigaro!” disse Merlin allontanandosi da Arthur.
















*Non ricordo dove una frase simile é stata usata, ovviamente con altri nomi. Credo in una serie o in un film. Se a qualcuno viene in mente una scena simile e me lo fa sapere, gliene sarei davvero grata.

Ciao a tutte/i grazie di cuore per le recensioni e le visite, senza dimenticare chi ha messo la storia in preferite/ricordate/seguite. Questo capitolo è un po' strano, ma contiene diversi spunti che si ricollegano al futuro della storia, alcuni chiari altri decisamente nebulosi. Per il prossimo capitolo ho sudato sette camicie. Piccolo spoiler: non sarà il più allegro tra i capitoli.









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