Mai

di Jane2011
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Il vento mi accarezzava delicatamente i capelli, i raggi del sole incrociarono per un secondo il mio sguardo, l'odore di uva mi aveva avvolta, è sempre stato bello passeggiare nelle vigne del nonno. Da dietro una mano familiare mi cullò in un movimento lento, mi voltai e lui era lì.Mi sorrideva con gli occhi e mi tendeva una rosa, io mi fermai a guardarlo, non volevo dimenticare quel volto.
Una lacrima mi bagnò il viso, ma lui non le dette tempo di attraversare la guancia che la asciugò con la manica del solito golfino rosso in cachemire, piegai la testa e l' abbandonai alla calda manica:
" Che succede ?"
La sua voce era calma, nemmeno una nota di tristezza, di malinconia, di rancore, era liscia:
"Non voglio che tu te ne vada"
"Io non lo farò"
Aveva ritirato la mano e i suoi occhi dolci guardarono la pergamena che mi ero quasi scordata di avere in mano, tremante gliela porsi, la sua morbida mano si posò sulla mia, io la strinsi più forte che potevo:
"Su, sei venuta per questo, lasciami"
" No"
Ormai le lacrime si susseguivano silenziosamente:
"Prima o poi dovrai farlo:
"N-no"
Questa volta la mia voce era spezzata:
"Lasciami"
Ripeté lui
"Tu non farlo" La figura del nonno era diventata sfocata, a causa delle lacrime
"Mai" Strinse la pergamena e mi incastrò la rosa fra i capelli


"Amore, è ora di andare"
La mamma era sbucata sulla soglia con un finto sorriso sulla faccia:
"Arr-arr-arrivo"
Tentai di asciugare il pianto, volevo urlare in quel momento, lei si limitò a darmi un bacio e ad uscire. Improvvisamente ero arrivata vicino alla tomba, ero paralizzata, vedere lì il suo corpo era straziante, li lasciai velocemente la pergamena sul petto gelato e sussurrai:
"Mai"




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