In the family name

di coopercroft
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Roses house splendeva nella prima luce del mattino, solo così il vecchio maniero perdeva quella parte malinconica che a volte trafiggeva il cuore di Edward. 

Si allontanò dalla finestra e indossò la divisa che Mary, la vecchia nutrice, gli aveva preparato  pulita la sera prima. 

Lei ci teneva che fosse impeccabile, era l'autorevole comandante della Cittadella, la base militare più ambita del distretto di Londra.

Nella vecchia magione, patrimonio della dinastia Cooper, erano rimasti solo loro due e il giardiniere che veniva con meno frequenza vista l'età. L'anziana signora era la sua roccia e gli era rimasta sempre accanto.

Sbuffò guardandosi allo specchio, strinse il nodo della cravatta di ordinanza e sorrise, le labbra sottili, la fronte distesa.

Il profumo del caffè che Mary gli stava preparando, gli rammentarono le colazioni caotiche della sua numerosa famiglia.

I ricordi gli scaldavano il petto, quante volte aveva rincorso i suoi fratelli per spronarli ad andare al college, li sgridava bonariamente per il solito ritardo perchè lui era il maggiore e si sentiva responsabile.

Ma tutto era passato, tutto era così lontano, non era riuscito a tenerli insieme, il suo più grande rimpianto. La famiglia Cooper si era disgregata sotto il peso delle incomprensioni reciproche.

E lui stoico era rimasto nella immensa casa silenziosa, perché sperava ancora di farli tornare   nel nome della famiglia.






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