| Ricordi si levano
come spruzzi ridenti
delle acque di un fiume,
splendenti
come le schegge di diamanti
su quel manto soffice,
tela lussureggiante
dello stesso colore della menta
servita in un bicchiere trasparente
su una terrazza al cuor del tramonto.
Il cielo sconfinato
seme dello spazio infinito
germoglio negli occhi tuoi,
lucenti come raggi di sole
che fendono le ombre
di un cuore imprigionato.
Non è ancora tempo
di piangere l'inverno,
che sulle nostre membra
formicola ancora il sospiro dell'estate.
Le nostre anime mangiucchiate
da quella spensieratezza effimera
come l'incanto sospeso delle stelle;
granelli di tempo
scivolano via
come polline rubato
dal volo frenetico delle api,
trasportati in un certo nessun dove.
Il sonno della notte avrà una fine,
all'alba dell'indomani
sarà di nuovo estate.
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