Seduto su una nuvola

di Virtual Deliverance
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Il tempo è bloccato. Sono seduto nella posizione del loto, guardandomi intorno, senza riuscire a spostare il mio corpo.
Sopra di me c'è un vertiginoso cielo azzurro, che gradualmente diventa blu scuro e nero verso lo zenit.
Sotto di me, una vasta distesa di nuvole bianche e grigie. Vedo ciò che sembra un gran numero di filamenti sottili, in cui la foschia si diffonde nell'aria sovrastante. Proprio sotto il mio corpo, chilometri sopra il livello del suolo, le nuvole formano una massa bianca uniforme: un'illusione causata dalle goccioline che diffondono la luce solare in ogni direzione. In lontananza, una saetta immobile sta illuminando una nuvola temporalesca dall'interno, creando l'illusione di uno spettrale paralume grande come una montagna.

Improvvisamente, tutto inizia a muoversi.

Mentre il tuono esplode e riecheggia nelle mie orecchie, la gravità mi afferra. Grido, mentre cado attraverso l'illusoria morbidezza delle nuvole, che ora si rivela essere un inferno oscuro e ululante di pioggia, grandine e fulmini.
I venti più forti e gelidi con cui abbia mai avuto a che fare mi scaraventano di qua e di là, come se fossi una piuma. Mi trovo a girare su me stesso, fuori controllo, mentre la pioggia mi colpisce con la forza di un'onda di marea. La grandine colpisce il mio corpo, i chicchi grossi e pesanti come pietre, mentre cerco disperatamente di proteggermi la testa e il viso. Mi sforzo di non urlare dal terrore, perché se lo facessi, la pioggia che forma la nuvola temporalesca attraverso cui sto cadendo mi penetrerebbe la bocca e il naso, facendomi annegare.
Un nuovo rumore inizia a farsi sentire sopra la cacofonia: un ronzio che diventa sempre più forte. Su tutto il mio corpo si forma uno strano bagliore viola, e ogni volta che apro le dita, sprizzano scintille.

Oh no.

Per un istante, vedo il contorno frastagliato di un fulmine proprio di fronte a me, e immediatamente dopo, tutta la mia visione si satura di bianco. Mi sento bruciare su tutto il corpo, mentre una terrificante detonazione mi sconquassa dall'interno e mi rende completamente sordo. L'onda d'urto del tuono deve avermi fatto scoppiare i timpani.
Continuo a cadere, senza vedere o sentire nulla. L'unica cosa che mi assicura che sono ancora vivo è il dolore.

E poi, a poco a poco, le sensazioni tornano. La tempesta diminuisce d'intensità, mentre esco dalla parte inferiore della nuvola.
Sono sopra una città, e sto cadendo alla velocità terminale. Gli edifici e le strade si avvicinano sempre di più. Caccio un urlo.
Sono così vicino al terreno che ora posso anche vedere le persone. Tutti fanno i movimenti di una vita preprogrammata e nessuno mi guarda, come se vedere una persona che cade dal cielo fosse una cosa perfettamente normale e noiosa.
Cadendo a poca distanza da un grattacielo, scorgo un giovane che mi sta filmando con il suo telefonino, e poi colpisco l'asfalto. Sento un rumore di qualcosa che si spezza, un liquido viscoso che schizza, e poi tutte le sensazioni si fermano. Tutto diventa buio.

Le pareti del simulatore si illuminano intorno a me. Sono completamente asciutto e il mio corpo non ha lividi, né ustioni, né fratture. L'esperienza mi ha lasciato scosso, ma euforico. Non riesco a smettere di pensarci.
La porta di uscita si apre, e il direttore della struttura mi accoglie con un sorriso, annunciando il mio ritorno nel mondo reale.

"Com'è stato?" mi chiede.
"E' stata ... la più intensa scarica di adrenalina di tutta la mia esistenza!" esclamo io. "Voglio rifarlo!"





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