Sono solo due lineette di febbre

di DavideWolfstar
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Ed eccoci anche oggi col secondo giorno di questo writober, ricordo che questa storia e tutte le storie di questo mese partecipano al writober di Fanwriter.it
Spero che questa GioEva vi piaccia!
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«Giovanni Garau, giuro che se esci da quella porta te la faro pagare in molti modi che neppure ti aspetti» Sibilò perentoria Eva vedendo che il suo, stupido e idiota, fidanzato si stava vestendo. Possibile che Gio pur avendo ormai compiuto vent’anni non sapesse prendersi cura di sé stesso? Chiunque, dalla nonna apprensiva, al medico distratto gli avrebbe impedito di uscire di casa in quelle condizioni, specialmente dal momento che quello che doveva fare era solo una stupida partita di calcetto. «Sono solo due lineette di febbre, sembri mia madre. Starò bene. Dai, non posso pisciare, salterebbe tutto, ci son volute tre settimane ad organizzare tutto. Non ci vediamo mai coi ragazzi. Ti giuro starò attento e tutto.» La risposta del ragazzo non mitigò certo l’apprensione di Eva, anzi riuscì soltanto a infastidirla di più di quanto già non fosse. «Finora ho agito con le buone, ma vedo che sei come un bambino di cinque anni, chiamo Marti e faccio annullare questa partita. Organizzerete un’altra volta. E guai a te se dici qualcosa a riguardo.» La faccia di Gio rimase immobile come fosse stata presa da uno schiaffo. «Giochi sporco, lo sai che Marti ti darà ragione.» La faccia di Eva fece una smorfia soddisfatta, quindi prese in mano il telefono e digitò il numero di Martino. Uno squillo, due squilli, tre squilli, al settimo squillo alla fine rispose. «Ohi Eva, da quanto tempo, come stai? »  Non era facile rispondere a Martino con Gio che si agitava cercando di afferrargli il telefono. «Martì, in effetti è passato un sacco di tempo, senti Gio ha la febbre, puoi trovargli un sostituto o annullare la partita? Se tieni alla vita del tuo amico, fallo altrimenti lo uccido se prova ad uscire in queste condizioni» Dall’altra parte della cornetta si sentì la voce di una risata. «Tranquilla, ci penso io, intanto fino a domani c’è tempo, non mi dire che l’affebbrato non s’è ricordato che l’abbia rimandata a domani perché oggi è il compleanno di Viola ed Elia non c’è.» Eva guardò di sottecchi il suo ragazzo, non sapendo bene come recepire l’informazione appena afferrata. «Grazie Marti, ti devo un favore, ora picchio quello smemorato di Gio che m’ha fatto fare tutta ‘sta manfrina per nulla, poi ti richiamo e mi racconti di come vanno le cose con Nico e tutto il resto.»  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 




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