Turn
right
“WoooW!!! questo sarà il vostro palco dove vi esibirete
domani sera???” domandai a Kevin ammaliata dallo scenario che avevo davanti.
“sì amore! Proprio questo… ci tenevo che tu lo vedessi per prima…oltre
ai miei fratelli che l’hanno già visto ieri ovvio…”
“Kevin è favoloso! Wow… è così grande… attrezzato… con
tantissimi luci colorate addirittura!!! E quanti posti a sedere! Bellissimo!!”
Kevin aveva
approfittato quel giorno per portarmi a Los Angeles per farmi vedere in
anteprima il luogo in cui si sarebbe esibito con i suoi fratelli. Era uno
stadio enorme. A forma circolare. Il grandissimo palco era al centro e attorno
ad esso erano situate una serie infinita di poltrone. Da dietro il palco spuntavano
ben visibili due macchinari per le luci. Il palco era spazioso e tutto era
organizzato per l’arrivo dei Jonas Brothers : erano già situate al loro posto
le chitarre per Kev e Nick, la batteria in fondo e in alto su un rialzo era ben
visibile un pianoforte a coda bianco… sicuramente di Nick! I microfoni si
trovavano su un piccolo mobiletto d’acciaio dietro le quinte insieme
all’immancabile tamburello di Joe! Tutto era già pronto per il concerto.
Kevin mi accompagnò
sul palco.
Appena fui al centro
un brivido mi percorse la schiena. Mi bloccai al centro del palco.Che
emozione!! Quando Kev mi chiese cosa provavo a star sopra il palcoscenico mi
mancavano le parole per formulare una risposta sensata. Non riuscivo a
muovermi. Scrutavo tutti gli infiniti posti vuoti che avevo davanti e dietro di
me e mi irrigidì. Erano vuoti e mi facevano questo effetto. Figuriamoci se
fossero stati tutti occupati dal pubblico!
“Ellie? Stai bene? Tesoro…?” Kevin si preoccupò del mio
improvviso cambiamento di stato d’animo e corse sul palco per raggiungermi.
Si mise davanti a me e mi abbracciò.
“Ellie? Rispondimi per favore….” Disse baciandomi la fronte
sudata.
“Kev…ho paura…” e un nodo mi si fermò in gola.
“paura??? Di cosa?? Per i Jonas Brothers che si dovranno esibire
davanti a migliaia di persone… noi ci siamo abituati sai…!”
“no no… non per voi… per le MEG Girls!!!” mi strinsi ancora
di più a Kev abbracciandolo forte e nascosi il mio viso nell’incavo del suo
collo. Lui non si mosse e mi strinse a sé.
“Ellie… ti passerà…insomma…devi ancora incidere il tuo primo
disco e ti preoccupi di cantare su un palco!…non devi pensarci…e..” Kevin si
fermò. Si accorse che stavo tremando. Sentì il colletto della camicia bagnarsi
e dei piccoli singhiozzi mi uscirono sommossi dalla bocca.
“Ellie ti prego…” disse dispiaciuto con il suo solito tono
dolce per confortarmi. Io piansi ancora di più. Stavolta i singhiozzi si fecero
più sonori.
“Ellie! È normale avere paura!! Sarebbe anormale chi non ce
l’avrebbe!! È la prima volta che sali su un palco Ellie! Ti capisco sei
terrorizzata all’idea di cantare davanti a un’infinità di persone… ma fidati
dopo ti passa la paura… adesso non devi pensare ai concerti che farai con le
tue amiche!.. adesso devi pensare solo a incidere il tuo primo disco e stare
calma Ellie… calma.” Kevin si staccò dall’abbraccio per prendere un fazzoletto
stropicciato dalla tasca dei suoi jeans e mi asciugò il viso bagnato.
“Kevin…se non ce la facessi? Se le MEG Girls facessero un
fiasco totale? Sarei imbarazzatissima e tutto il mondo mi prenderebbe in giro!!
Allora era meglio la storia dei paparazzi…” e una lacrima mi scese lentamente
rigandomi la guancia. Si stava dilungando fin sotto il collo ma Kevin la fermò
con il fazzoletto bagnato. Il fazzoletto in cui c’era tutta la mia paura e la
mia sofferenza.
“ascoltami Ellie! Ascoltami e basta! Voi NON farete fiasco!!
Hai capito? NON lo farete perché i Jonas vi seguiranno… siamo un po’ come i
vostri maestri! Togliti dalla testa la storia dei paparazzi perché da quando ti
esibirai ai concerti non ti lasceranno stare ed io allora ti starò sempre
vicino… d’accordo? E riguardo alla storia del palcoscenico è normalissimo che
tu sia terrorizzata ripeto, ma poi ti passerà capito? Scomparirà tutta la tua
paura…”
“..e come fai a saperlo che scomparirà la mia paura??”
chiesi cercando di calmarmi.
“ perché Ellie io ti conosco meglio di chiunque altra
persona al mondo! Sei una ragazza fantastica davvero! Tu non hai paura di
niente… la dimostrazione viene dal fatto che quando ti hanno fotografato i
paparazzi con me tu non hai fatto una piega! Sì.. eri molto agitata e
preoccupata ma era normale. Chi non lo sarebbe stato?? Ti ricordi com’ero io???
Ero andato fuori di testa!!!disperato!
La rabbia dentro di me si mescolava con la paura e il terrore puro! Ma
tu hai cercato di farmi ragionare Ellie… mi hai dato conforto!!conforto a me?!?
Quando quella cosa riguardava te e solo te!! Ellie… quello che cerco di dirti e
che… è normale avere paura ma bisogna sempre andare avanti nella vita. Superare
gli ostacoli. Me l’hai detto proprio tu la prima settimana che ci siamo messi
insieme, ricordi??” io annuii silenziosamente.
“io ti amo Ellie! Hai un carattere meraviglioso ma
soprattutto…” fece una breve pausa sempre fissandomi negli occhi. Poi riprese.
“ sei una ragazza forte e in gamba. Sei matura. Più di me. E
vederti piangere mi fa uno strano effetto perché sei tu quella che consola gli
altri, non io.” Kevin rimase per un paio di secondi in silenzio.
“Non sono bravo a confortare la gente io…”
“ o invece sì Kev… moltissimo! Grazie per avermi fatto
ragionare. Ora mi sento più tranquilla,
davvero…” così dicendo lo riabbracciai con tutta la forza che avevo riflettendo
a tutto quello che aveva detto. Lo amavo. Lo amavo anche troppo.
“ti amo tantissimo!” dissi ritornando a sorridere.
“ecco… il sorriso più bello del mondo!” Kev mi baciò. Ci
baciammo a lungo. Tanto chi ci poteva vedere? Eravamo solo io e lui. E il
palco. Nient’altro.
Poi Kev si staccò dall’abbraccio di scatto. Io mi spaventaii
per la sua reazione improvvisa.
“ che ne dici se cantiamo qualcosa? Dai! Facciamo un duetto…
noi due..?” mi domandò entusiasta.
“Kev.. non so…”
“non mi dire che ti è ritornata la paura??! Dopo che ti ho
confortato!”
“nono!!! È che… sicuro che possiamo toccare i microfoni e
gli strumenti??...sono già tutti pronti per il concerto…”
“certo che possiamo!” e così dicendo Kev prese i microfoni e
gli accese. Poi prese la sua chitarra.
“tieni amore…” disse contento porgendomi invece di un mazzo
di fiori un microfono. Io risi.
“grazie…”
“allora la conosci Turn Right? Del nostro album nuovo?”
“ e come potrei non conoscerla…” dissi sorridendo. Kev si
mise a fianco a me e iniziò a suonare divinamente come sempre la sua chitarra.
Poi io iniziai a cantare al quarto accordo. Schiarendomi la voce.
“I pick up all your tears…throw’em in your
backseat…leave without a second glance…” la mia voce era dolce e sottile. La
melodia risuonava lenta come una ninna nanna in tutto lo stadio. Si sentiva
solo la mia voce e il rumore dei polpastrelli di Kevin sulla sua chitarra che
si muovevano velocemente, pronti per cambiare accordo. Poi la mia voce si fece
più acuta per cantare la seguente strofa :
“so Turn Right into my arms…Turn Right you won’t
be alone.. you might fall off this track sometimes…
hope to see you on the finish line…” La mia voce ritornò nella
tonalità di partenza. Kevin riprese con I soliti accordi iniziali. Incrociai
cantando lo sguardo dolce di Kevin. I suoi occhi verdi parlavano chiaro: era
veramente soddisfatto di me e della mia voce. I suoi occhi esprimevano
felicità, compassione, gioia ma soprattutto amore verso i miei confronti. Lui
mi amava davvero. E io ricambiavo tutto il suo amore. Con lui affianco mi
sentivo al sicuro. La paura che avevo prima svanì completamente del tutto e mi
sentì più forte. Non c’era dubbio Kevin mi aveva cambiata. Ed io ne ero fiera
di questo.
Dopo un paio di accordi Finimmo la canzone e l’ultima nota
che Kev suonò si propagò lenta in tutto lo stadio. Poi ci fissammo a lungo
senza aprire bocca.
Dimenticai la storia dei paparazzi, dimenticai le MEG Girls,
dimenticai dov’ero. Volevo sentirmi io e basta. Volevo voltare una pagina del
grande libro della mia vita e ricominciare tutto da capo. Con Kevin. Volevo
girare e iniziare una vita nuova.
Una vita felice in cui dovevamo esserci solo noi due. Noi
due. E il nostro amore.
“ The End ”