Disclaimer:
Questo missing moment è frutto della mia fantasia. I
personaggi e la storia appartengono (purtroppo) alla signora Clare.
Peccato.
Autore:
Giuggiolina.
Rating:
Verde.
Personaggi:
Clary Fray, Simon Lewis, Jocelyn Fray, Luke Garroway.
Genere:
One-shot. Comico (?) spero.
Note dell'autrice:
Missing moment. Mi ha dato l'ispirazione per questa
shot una frase di Luke in Città di Cenere, dove ricorda a
Clary un particolare episodio capitatole con Simon quando erano
bambini, nel quale Clary si frattura il braccio e viene seguita da un
determinatissimo Simon anche in ambulanza. Spero di non aver fatto
troppo casino. Note in fondo alla pagine.
Alla mia stressata
beta, (forse unica) accanita sostenitrice di Simon (iltopo) e nemica
giurata del "biondino tinto"(Jace *ç*) XD Grazie Fede!
Apple Tree;
<<
Da quando lo conosco , c'è sempre stato un posto in
cui Simon voleva stare e si faceva in quettro per arrivarci e rimanerci.
Ovunque
fossi tu.
Una
determinazione come quella, in un ragazzino di dieci anni, è
davvero uno spettacolo.
Sembrava
un pit bull >>
Luke,
capitolo 11, Città di Cenere
<<
Clary,
scendi, è pericoloso. >>
Il
suo faccino
preoccupato tutto orecchie e occhiali era volto verso
l’altro. Con gli occhi
cercava di seguire la piccola figura dell'amica che,
arrampicandosi di
ramo in ramo, diventava sempre più distante.
Una
risatina divertita portata dal vento fu quello che udì in
risposta.
Clary stava
troppo bene lassù per scendere. Sentiva l’aria
soffiarle addosso il suo alito
fresco e dare pace alle sue guance accaldate dalla salita e dal clima
estivo.
Si guardò attorno, in piedi sul ramo. Il giardino della
fattoria di Luke le sembrava grandissimo visto da lassù.
Tutto quel verde le dava una sensazione di libertà
che non aveva mai
provato fra i grattacieli di New York, e stranamente le
portò la mente a
paesaggi di prati e colline che sapeva di non avere mai visto.
<<
Guarda,
Simon >> disse con un'altra risata appendendosi al ramo
che c’era appena
sopra di lei e facendo forza con le braccia per tirarsi su. Un gemito
di
frustrazione proveniente dal basso la fece ridere più forte.
<< Adesso
cade, adesso cade, adessocadeadessocade... >> mormorava
quasi
terrorizzato Simon fra sé, sempre più veloce.
<< Quando finirai con le
chiappe per terra, la mia soddisfazione sarà grandissima nel
dire: te
l’avevo detto.
>> disse
più forte affinché lei riuscisse a sentirlo.
Clary
però non
ascoltava. La sua attenzione era tutta rivolta a qualcosa di rosso che
aveva visto fra le foglie mosse dal vento. Una mela
matura. La
prima della stagione. Con un grosso sorriso cautamente fece un passo
avanti e
si sporse per afferrarla.
Stava quasi per
toccarla, un ultimo sforzo e ce l'avrebbe fatta, quando il piede le
scivolò di lato.
Ebbe appena il tempo per
gridare e allungare
il
braccio sinistri davanti a sé per riflesso prima di cadere
con un grosso tonfo ai piedi dell'albero.
L’impatto
con il
terreno le provocò un dolore improvviso e lancinante al
braccio, quasi le parve
di udire lo schiocco dell’osso che le si spezzava. Qualche
lacrima le scivolò
sulle guance mentre le usciva un gemito dalle labbra.
Fra i singhiozzi
spaventati sentiva solo qualche parola confusa di sua madre e di Luke
che erano accorsi
dall’interno della fattoria.
Dei passi sull'erba. Adesso udiva anche la
voce di Simon che le
urlava qualcosa di indefinito a un centimetro dall’orecchio
destro ed era consapevole delle mani
fresche di sua madre accarezzavano la fronte e guance bagnate.
Il
braccio le
faceva davvero male e sentiva in bocca il sapore ferroso della paura
mischiato a quello del sangue. Probabilmente si era morsa la lingua
cadendo.
Poi
arrivò
un’ambulanza, il suono della sirena si sovrapponeva alla voce
altrettanto forte
che usciva dalla bocca del suo amico.
Finalmente
dopo
qualche spiegazione veloce di Luke ai due paramedici la issarono su una
barella e
la misero nell’ambulanza.
Simon subito
provò ad andarle dietro, ma venne abilmente placcato da uno
dei due uomini.
<<
Piccoletto, non puoi salire tu. Non è meglio che venga la
madre? Potrai
seguirci in macchina con la macchina del signore, è
uguale, no? >> disse
gentilmente accennando a Luke.
<< Ma io
devo salire! >> ribattè Simon, forse un po'
offeso dall'essere stato chiamato "piccoletto".
<< Solo
una
persona in ambulanza, mi dispiace. >>
<<
“Tu non
ruberai il mio destino”* >> il faccino
dietro gli occhiali era
serio e solenne.
Luke, riconoscendo la
citazione, nascose una risata in un colpo di tosse dopo un pugno sulla
spalla da parte di Jocelyn. Il medico guardava il bambino a
metà fra la confusione e lo sbalordimento.
Vedendo che
ancora l'uomo tentennava, Simon aprì la bocca e
sembrò che la sirena
dell’ambulanza fosse ripartita improvvisamente. Prese a
battere i piedi per
terra continuando a urlare sempre più forte
:<< Io vengo, io vengo, io
vengOOOOOOOOOOH!! >>
Clary lo guardava
attonita, ancora con un lacrima che le appesantiva le ciglia.
Jocelyn, cercando
di farsi sentire sopra la voce di Simon, si affrettò a
venire in aiuto del
povero paramedico, dando il suo consenso.
Istantaneamente
Simon chiuse la bocca. Senza una parola si arrampicò
sull’ambulanza di fianco a
Clary. I paramedici erano sconvolti. Luke cercava ancora di trattenere
le
risate.
Aspettò che
i
portelloni dell’ambulanza si chiudessero prima di voltarsi
verso l’amica, che
ancora lo fissava con la bocca leggermente spalancata.
<< Bene. Te
l’avevo detto.
>> disse con una nota
di compiacimento, sistemandosi
gli occhiali.
Ci fu qualche
secondo di silenzio.
<< Sai
che
sembravi un pit bull? >> chiese dopo un po’
Clary.
Simon
alzò le spalle.
Note:
*
citazione da “Dungeon
and Dragons” (grazie fedeeee *ç*)
___
Ne approfitto per ringraziare chi mi
ha lasciato un commento nell'altra mia fic su Shadowhunters, Waste a
Moment (pubblicità occulta XD), sebbene per lo
più siano state di puro stupore alla notizia della morte di
Max. Ebbene sì. A chi mi ha fatto delle domande, ho risposto
via e-mail, anche se dubito siano arrivate dal momento che nn mi
è pervenuta alcuna risposta. Comunque essendo uscito il
libro potete controllare da soli XD sono in ritardo.
Per rispondere a Jaslyn: anch'io sono
una fan (sfegatata) della serie degli strumenti mortali. Tanto che
durante i miei vagabondaggi in libreria quando ho visto
Città di Vetro
(copertina... bizzarra, fra parentesi), per poco non mi mettevo a
saltellare come una fangirl impazzita. Vabbè. Ad ogni modo,
ho avuto la tua stessa impressione, anche se anche la morte di hodge
non ha avuto un grande spessore. Forse per il fatto che per gli sh la
morte è una faccenda quotidiana, anche quando si tratta di
un bambino. Per quanto riguarda il piccolo Max, anch'io l'ho trovato
adorabile, è diventato il mio mito quando ho letto che
leggeva Angel Sanctuary (che poi hanno tradotto "Il Rifugio
dell'Angelo"... mah) XD. Spero che se leggerai questa ff ti
piacerà altrettando. Grazie per i bei complimenti ^_^
|