Deity

di Miravel0024
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Prompt: Deity
N° parole: 440
 


Una divinità, ecco cos'era. Non poteva essere altrimenti. Non esisteva altra creatura al mondo che fosse così perfetta. Ogni parte di lei era stata scolpita dalle mani di un artista, la sua apparenza delicata e i suoi lineamenti perfettamente simmetrici, i suoi lunghi capelli che parevano soffici e vellutati, la sua voce dolce e musicale. Una creatura perfetta.

Ed è per questo che decisi di seguirla, una creatura così perfetta ed indifesa aveva bisogno di protezione, ed una volta che l'avessi salvata lei sarebbe stata così grata da supplicarmi di restare al suo fianco per sempre. Seguirla mi permise di vedere ulteriormente quanto fosse ultraterrena. Era buona e gentile con tutti, anche con quegli schifosi ed indegni maniaci che le si avvicinavano ogni giorno. Faceva regolarmente volontariato e donava il suo sangue divino per salvare il prossimo. La sua bontà non conosceva limiti, non mi sorprendeva che fosse costantemente attorniata di persone, ma quegli esseri non meritavano la sua attenzione, non erano degni, dovevano sparire.

Un pò per volta la feccia scomparve permettendo finalmente alla sua reale luce di risplendere, mi sarebbe stata così grata quando avrebbe scoperto che ero io ad averla liberata da quella zavorra, non vedevo l'ora.

Da quando mi ero liberato del putridume il suo appartamento era sempre vuoto, fu piuttosto semplice entrarci, era sicuramente qualcosa da risolvere. Mi nascosi nell'armadio, dall'anta socchiusa avevo una visuale perfetta del corridoio e dell'entrata ed una parziale del bagno.

Alle 21.00 in punto la chiave girò nelle serratura. Quel giorno era particolarmente divina. I capelli corvini le cadevano morbidi sui fianchi e il vestito rosso fasciava meravigliosamente le sue forme. I tacchi scivolarono via dei suoi piccoli piedi abbassando leggermente la sua statura rendendola adorabile ai miei occhi. Camminò con leggiadria fino al bagno, i capelli che le ondulavano alle spalle… per poi cadere a terra in un ammasso inconsistente. I capelli che tanto amavo erano solo una parrucca. Dopo di loro tutto ciò che amavo della mia Dea venne distrutto.

Le lunghe ciglia erano extension. Il suo viso perfetto e i suoi grandi occhi blu solo trucco e lenti a contatto. Il suo fisico da modella e i seni tondi un mix di culotte, reggiseno e abiti contenitivi.

Quando entro nella camera c'era solo una normalissima donna, con corti capelli disordinati, occhi castani coperti da grossi occhiali e una larga e consumata tuta. Non c'era più traccia della mia Dea.

Non ricordo cosa accadde nei momenti successivi, ero andato in completo black out, tutto ciò che so è che rivolevo la mia Dea e che quella cosa indegna l'aveva fatta sparire.

Doveva restituirmela e doveva farlo subito.

 




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