JOHNNY IS COMING

di The Lone Soldier
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L’uomo che aveva sparato entrò nella stanza e osservava con rabbia Johnny. Aveva i capelli ricci e neri ed era il suo collega Frank Vitaliano, collega di lavoro sul set del film Jimbo Jambo 4: l’arrivo del Dr. Neumann dove interpretava proprio il nemico del personaggio interpretato da Johnny Kruger. Tenendo la pistola puntata raggiunse la posizione del ferito, lo girò per vederlo in faccia. -Nel nostro film mi avrai pure sconfitto ma nella vita vera io batto te! – Il volto di Johnny era più chiaro e aveva perso molto sangue ma in quegli attimi capì chi avesse di fronte e sputò il sangue sul volto di Frank. -Maledetto! – disse Johnny Frank tirò fuori un fazzoletto dalla tasca destra per ripulirsi e poi, di tutta risposta, si rimise sopra Johnny e gli sparò alla coscia sinistra. -Io maledetto? Tu lo sei! Dovresti vergognarti per come sei. Sei solo un riccone egocentrico pieno di sé che non ha rispetto di nessuno e farebbe sesso con sé stesso se potesse. Tu, idiota che non sei altro, hai ucciso un ragazzo e per tutti questi anni hai fatto finta di nulla! – -Tu non sai! – rispose Johnny -Fino a poco tempo fa sì e non avrei mai pensato fossi capace di un’azione così brutta ma è tutto cambiato quando, un mese fa circa, ero al commissariato a denunciare il furto di un orologio quando ho sentito un agente parlare di un omicidio perpetrato da una star di Hollywood. Ho teso l’orecchio e parlavano di te. All’inizio non potevo crederci ma poi l’agente si lasciò scappare una località e il nome di una donna, la madre di Marcus Perez, Moira, ricoverata in ospedale per una leucemia. Il lavorare con te, poi, mi ha spinto ad andare a fondo della questione e la donna, in fin di vita, mi raccontò che il figlio non aveva mai fatto ritorno. Mi disse che c’erano delle tracce in Kentucky così mi sono diretto là, ho chiesto informazioni e quando ritrovarono il cadavere… mi fu chiaro che la donna non mentiva. Morì poco dopo e spero che il buon Dio la tenga a sé: ha sofferto davvero troppo, anche per colpa tua! Ho assoldato sicari, ti ho minacciato sperando dicessi la verità ma non è stato abbastanza. Così, ora, sono qui per vendicare la morte di quelle due persone! – Si preparò a sparare a Johnny, puntando la pistola al volto quando l’attore, alzato le mani in segno di resa, decise di rispondere al lungo monologo. -Non ho commesso quell’omicidio volontariamente; potessi tornare indietro eviterei tutto! – -Ma non lo hai fatto e per sedici anni quel ragazzo è rimasto sepolto. Aveva ancora una lunga vita davanti! – urlò Frank Prima che poté sparare fecero irruzione le forze speciali americane che entrarono nella stanza e intimarono a Frank e al suo complice di gettare le armi. Dieci uomini accerchiarono i tre uomini e posero le manette a Frank e al complice, facendolo uscire dalla stanza. Ad un certo punto entrò un uomo con un impermeabile di colore marrone, baffi neri, capelli neri e stempiati, tirati indietro; costui fumava una sigaretta e avanzava con la mano sinistra nei pantaloni. Si avvicinò a Johnny, lo guardò e fece cenno a due uomini. -Signor Johnny Kruger la dichiariamo in arresto per omicidio e occultamento di cadavere. Verrà curato e, una volta guarito, portato al carcere di massima sicurezza dove sconterà la sua pena. – Alzarono Johnny e lo trascinarono giù per le scale e caricato su un’ambulanza. Un mese più tardi Johnny Kruger venne condannato a dieci anni di reclusione, da scontare al carcere di massima sicurezza di San Quintino mentre Frank Vitaliano due anni con la condizionale. Per l’attore le porte di Hollywood e del mondo si chiusero, passando da attore in grado di trainare da solo un film a crudele assassino. FINE




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