Odore di sangue

di babastrell
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Prompt: Omegaverse (pumpAU)

No. parole: 392

 

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ODORE DI SANGUE

 

Adam aveva un buon odore. Era stato la prima cosa che Kaoru aveva notato quando lo aveva conosciuto.

Era il secondo Alpha che avesse mai incontrato in vita sua dopo Kojiro, e quell’odore metallico, come di ruggine o sangue, gli era sembrato stranamente gradevole invece di disgustarlo. Gli ricordava la scarica di adrenalina che sentiva quando scendeva giù dal fianco della miniera abbandonata con lo skateboard, sempre più veloce, sempre più emozionante. Era un odore così da Adam, intenso e particolare e pericoloso in modo intrigante.

Kaoru aveva solo sedici anni quando aveva permesso ad Adam di reclamarlo come il proprio Omega. Era stato doloroso, i suoi denti affilati erano affondati nella carne del collo fino a farlo sanguinare. Non avrebbe potuto nascondere il marchio neanche volendo, ma fu quando il suo odore naturale di fiori di ciliegio scomparve e Kaoru iniziò ad avere lo stesso odore metallico di Adam che i suoi genitori avevano iniziato a preoccuparsi. Lui però aveva scosso le spalle e aveva lasciato che parlassero, non avrebbero potuto impedirgli di vedere il suo compagno in ogni caso.

Ripensando a quel periodo, a volte Kaoru si dava ancora dello stupido. Era così coinvolto nella sua fantasia, in quella sua voglia di essere liberi e coraggiosi e divini. Adam lo aveva intossicato, non solo con l’odore ma con la sua stessa persona.

Poi si erano persi. Era stato graduale, quasi impercettibile, Adam era ossessionato da questa idea assurda di trovare la sua “Eve” e stava diventando sempre più arrabbiato e più spericolato. La gente aveva iniziato a farsi male gareggiando con lui, e lui invece si faceva ogni giorno più disinteressato alla cosa. Quando poi il suo marchio era scomparso dal collo di Kaoru e il suo odore originale aveva iniziato a riaffacciarsi, invece di rinnovarlo lo aveva scaricato. Kaoru non era la sua Eve, perché avrebbe dovuto tenerlo con sé?

Al tempo aveva pianto, ma ora quando ci pensava gli veniva quasi da rabbrividire. Era assurdo quanto l’incantesimo di Adam gli avesse annebbiato il cervello. E non si trattava solo dell’attrazione naturale tra gli Alpha e gli Omega, Kaoru era certo che lui sarebbe riuscito a intrappolarlo comunque.

Ancora oggi, quando provava a posare due dita sul collo dove un tempo troneggiava il segno del morso di Adam, riusciva quasi a sentire ancora quell’odore di sangue scuro e pericoloso.





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