Quando il sole non sorgeva

di Onda nel silenzio
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Fammi restare qui, in questa biblioteca infranta,
sospesa –
ad ascoltare

frusciare lieve di pagine perdute,
di amori muti, morti,
dischiusi nelle mani di sconosciuti.

Fammi restare qui, dicevi sempre
senza parlare.
Fammi restare qui, così che io possa ridare loro vita
e inventarmi da capo.


Te li ricordi quei giorni, quando il sole non sorgeva?
Te li ricordi com'erano bui e tempestosi, com'erano arrabbiati e mesti, quando pensavi
è la fine?

Sono stati loro a finire, non tu.
Tu che sei intatta
(rotta),
feroce e fragile
(logora),
ferita e ruggente
(rinata)

come le vite che respirano fra questi scaffali impolverati – storie dimenticate, mai lette, storie che nessuno ha mai sfiorato o che troppe volte sono state calpestate,
storie che sono ancora qui per rilucere e sanguinare,
come te.

Storie che non se ne sono mai andate.
Storie che c'erano quando il sole non sorgeva,
quando tutto era abisso e sangue e caos,
quando il mondo aveva smesso di essere (non lo era mai stato) giusto.

E ci sono ancora, adesso che sei
(arresa) risorta
con loro,
per loro,
grazie a loro.

Esci dalla biblioteca, raggiungi il viale sommerso di fiori caduti
dove l'anziano signore col cappotto rosso suona un violino scheggiato –
ha il collo rotto mentre sorride ai passanti,
ma la sua musica è salva e a nessuno
importa del resto.

Rimani ferma ad ascoltarlo perché ti senti come lui,
spezzata e piegata
ma inarrestabile.

Vi guardate
(stoici insieme,
consapevoli),
vi leggete –
e vi scambiate una promessa.

'Non uccidere l'arte, mai.'

Te ne vai senza più voltarti indietro.

Te li ricordi quei giorni, quando il sole non sorgeva?
Te li ricordi quei giorni infiniti, sfiniti, che sapevano solo di paure e non passavano mai?

Quei giorni ti hanno insegnato che niente muore mai davvero,
non finché ci sei tu a difendere quell'amore che ti fa bruciare le vene e le ossa.

Quei giorni, quando il sole non sorgeva, non erano la fine –

erano un nuovo inizio

(migliore, te lo prometto, te lo prometto per sempre, tornerai e te ne accorgerai).

Li ringrazierai.

E guarirai dal tuo dolore.





























Note
L'arte non va uccisa.
Uccidete le paure che la soffocano o trasformate in arte quella paura.
Non buttatevi via.

 
 
 

 




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