Videogame

di HoneyNeechan
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"Dai Mikey, ce l'hai quasi fatta!!"
"Lo so Donnie, lo so!"
"VAIVAIVAI COLPISCILO!!"
"CI STO PROVANDO!!"
Le dita di Michelangelo volavano sul joystick, cercando con tutte le sue forze di battere il Boss di quel livello che stava cercando di superare da quasi due ore ormai!
Ma, proprio come tutte le precedenti 30 volte, sbagliò all'ultimo minuto e fu sconfitto.
La tartaruga arancione gettò via il joystick con un grido frustrato, lasciandosi andare sulle coperte dietro di lui, nascondendo il viso in un cuscino; il tutto sotto lo sguardo preoccupato del fratello.
"Angelo... va tutto bene?", Donatello si avvicinò a lui, dopo aver spento la console, si sdraiò accanto a lui e gli mise una mano sulla spalla per cercare di attirare la sua attenzione.
La risposta dell'altro fu un gemito soffocato.
Il maggiore attese qualche altro secondo, sperando in qualche altra forma di reazione, ma siccome non arrivarono, prese l'iniziativa. Sempre sdraiato accanto a lui, con una mano teneva il suo smartphone, guardando video di gattini pucciosi, mentre con la mano libera iniziò a massaggiare leggermente il guscio della tartaruga, appena sopra la zona dello stomaco.
All'inizio Mickey si irrigidì, colto di sorpreso da quel tocco invisibile; ma dopo un po' si lasciò andare sotto quel movimento gentile e ritmico.
La più giovane delle tartarughe adorava quando qualcuno gli massaggiava la pancia.
Era una delle poche cose che riuscivano a calmarlo immediatamente, qualunque fosse il suo umore.
Dopo appena un minuto Donnie sentì distintamente delle morbide fusa e dei mugolii felici provenire da suo fratello, facendogli capire che finalmente si stava rilassando.
"Ti senti meglio ora?"
In risposta, le fusa aumentarono di volume, prima che Mickey lasciasse cadere il cuscino dal suo viso, guardando Donnie con gli occhi socchiusi e un sorriso stampato sulle labbra.
"Donnie... grazie".
"Non dirlo nemmeno", rispose, solleticandolo leggermente con le unghie facendolo ridere.
"Ecco a cosa servono i fratelli. Giusto?"
"Giusto".




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