I thought that no one but myself

di Alsha
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Raccolta partecipante alla “Great Monster Drabble War” indetta da Shireith sul forum Ferisce la penna, per la squadra degli Schweiden Adlers

LA SINDROME DELLO STRUZZO

Il piccolo giardino zen era stato un regalo di Kiyoko, arrivato come ringraziamento per aver accettato di ospitare Yachi quando era stata ammessa alla scuola di design.

Lo avevano preparato assieme, la sera stessa del suo arrivo, prima ancora di svuotare le valigie.

Aveva trovato posto sul tavolino del salotto, facile da raggiungere quando l'ansia o la frustrazione iniziavano a montare.

Quando lo vedeva così, Yachi preparava del té per entrambi e si sedeva vicino a lui a guardarlo tracciare linee sulla sabbia bianca, e rimanevano in silenzio, in una bolla dove non c'era errore a cui non si potesse rimediare spostando la sabbia con il rastrellino di bambù.

[109 parole]



NOTE:

> Per “sindrome dello struzzo” si intende l’atteggiamento di ignorare sistematicamente le fonti di ansia, senza però intervenire sulla causa (dalla leggenda che gli struzzi nascondono la testa sotto la sabbia). Vuole rimandare a Asahi e Yachi che si “nascondono” disegnando sulla sabbia per ignorare i loro problemi
> Il prompt per questa storia è "sabbia"
> Il titolo della raccolta viene da The Four Loves di C. S. Lewis: Friendship ... is born at the moment when one man says to another ‘What! You too? I thought that no one but myself . . .’

 

 




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