Sirena

di Niaile
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Ed eccola lì, quella sirena, in una notte al largo che ti ammalia: io esisto ancora, io ci sono, proprio lì, nella tua quotidianità che non mi cedi più, ti incanto suadente con la bellezza di quel tempo e ti lascio credere che forse era tutto giusto, che ciò che provi oggi -ancora- è il senso della vita. Lasciati trasportare a me, non stare a sentire Ulisse, lui blatera, non mi conosce, la sua verità è falsa. Se ti senti bene in mia presenza come posso, sul serio, farti del male? Sciogli il nodo, liberati dalla fune e gettati in mare, io sono qui per te anche dopo tutti questi anni, puro desiderio, pura vanità, pura fiamma che ti arde dentro. Sono la tua sirena, ascolta il mio canto, andrà tutto come deve essere ... Poi l'incantesimo cessa e mentre Ulisse se n'è andato, sano e salvo, tu lentamente affoghi negli abissi della tua angoscia. Lo sapevi. E chiudendo gli occhi sorridi. In fondo, l'hai cercata tu quella sirena, sei dove devi essere, come deve essere. Ma ne sei sicura?




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