Le
parole pacate di Lily, come chiodi percossi da un martello, si
piantano nella mente di Tara.
Gli
occhi della donna si sbarrano e il suo cuore accelera i battiti,
martellandole le costole. Il suo Mitch è innocente.
Non
ha mai usato il loro unico, amato figlio Clay come un giocattolo di
carne.
Il
loro infame vicino, pur di mantenere un'apparenza rispettabile, ha
riversato le sue colpe su suo marito.
E
Mitch, ferito da una infamia inesistente, ha deciso di intraprendere
una crociata solitaria per dare giustizia al loro sfortunato bambino.
Le
lacrime bagnano il suo viso e un moto di gioia invade il suo cuore.
Per tanti, troppi anni ha represso l'amore verso di lui.
Ora,
senza vergogna, può ammettere di amare suo marito.
Ben
presto, il senso di colpa opprime il suo cuore. Questi pensieri sono
ingiusti.
Lei,
che pure ha giurato di amarlo, non gli ha creduto e ha chiesto il
divorzio.
Lily,
per alcuni istanti, osserva la donna, lo sguardo serio. Comprende la
disperazione di lei.
Si
sta accusando di essere caduta nella messinscena di Cliff Burrell e
di avere ritenuto colpevole suo marito.
Vorrebbe
poterla confortare, ma non è il momento.
L'odio
ha consumato Mitch e, pur di vendicare la morte del figlio, si è
trasformato in un assassino di pedofili.
Cerca
giustizia per lui e, in modo distorto, vuole aiutare anche altri
bambini e punire i loro carnefici.
Tara,
ad un tratto, cessa di piangere e i suoi occhi blu, rossi di lacrime,
si riflettono nelle iridi di Lily. No, non ha senso disperarsi su
quello che è stato.
Ne
è cosciente, le sue lacrime non aiuteranno Mitch.
– Co...
Come posso fare per aiutarvi? – chiede. Quell'agente è giunta da
lei per chiedere il suo aiuto.
E
lei è disposta ad attraversare l'inferno, pur di rimediare al suo
errore.
– Aiutaci
a fermarlo. Forse,
a te darà ascolto. – risponde
la giovane poliziotta, ferma. Il desiderio di vendetta di Hataway è
comprensibile, ma deve essere fermato.
Loro,
in quanto tutori della legge, non hanno saputo vedere oltre le
apparenze e hanno il dovere di rimediare al loro errore.
Inoltre
Borrell, che ha tradito un'amicizia decennale, deve conoscere lunghi
giorni di sofferenza in carcere.
Tara
annuisce, decisa. Qualcosa di grave sta per accadere.
Lo
sguardo fermo dell'agente davanti a lei non mente.
– Seguici.
– ordine
Lily, seria.
Tara
annuisce e, a passo rapido, segue Lily fuori dall'abitazione. Il
cuore continua a martellarle le costole, ma si impone di calmarsi.
Mitch
è un giustiziere ferito, ma lei non vuole credere che l'odio l'abbia
distrutto la sua indole buona e risoluta.
No,
non può credere. Lui non si è mai accanito sugli innocenti.
La
bontà non è svanita dal suo cuore.
E
lei gli impedirà di sprofondare nell'abisso.
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