La guida

di pattydcm
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47 La strega bianca
 
Marco scosta l’ultimo ramo di questo fitto bosco e irrompe nella radura, catturando l’attenzione di Alex. La nota infastidita che questo moccioso ha perennemente sul viso fa ribollire ancor di più la rabbia che il custode prova nei suoi confronti.
<< Ristabilisci i miei pieni poteri! >> esclama mostrando i pugni, ma la guida non si scompone per il suo tono intimidatorio.
<< Avevamo un patto >>.
<< Me ne fotto del tuo patto! >> grida furioso. << L’Emissario sta per arrivare e il suo unico scopo è quello di sbarazzarsi di mio fratello! Ristabilisci i miei pieni poteri, adesso! >>.
<< Per fare cosa? E’ molto più forte di te, finirebbe con l’estinguerti. Non ti è bastato ciò che ti ha fatto l'altra volta? >> ribatte liquidando così la faccenda. Marco, però, non ci sta. In un battito di ciglia si ritrova a mezzo metro di distanza dal bambino, che alza appena lo sguardo a incontrare il suo.
<< Sono il Custode di questo vivente e il mio compito è fare anche l’impossibile se serve a proteggerlo. Impediscimelo e correrò io stesso al cospetto dell’Energia Universale a denunciare la tua presenza >>.
<< …condannando tuo fratello a morte certa >> lo interrompe Alex, categorico. << Ho assunto io la reggenza del tuo protetto, mi sembrava di averti spiegato molto chiaramente ogni cosa. Mi occuperò io della sua salvaguardia >>.
<< Ma se è proprio a causa tua che quell’Emissario lo ha preso di mira! >> insiste Marco, chinandosi minaccioso verso di lui.
Non riesce, però, ad afferrarlo per il collo e obbligarlo con le cattive a fare quanto gli ha ordinato. Lo sguardo impassibile di questo bambino gli incute una sorta di timore reverenziale, una sensazione che aveva provato già nelle poche precedenti occasioni che li ha visti insieme, ma che ora che gli è così vicino è ancora più acuto. Raddrizza la schiena e fa un passo indietro obbligandosi, però, a mantenere ben alta la testa.
<< L’avevi riconosciuto, non è così? Quando ci siamo trovati faccia a faccia con quella donna, avevi capito fosse un'emissione dell’Ombra >>.
<< Certo >> ammette Alex senza fare una piega. << Non mi sembrava il caso, però, di scatenare il panico in te e nel tuo protetto >>.
<< Mentre mettere a rischio la sua vita ti è sembrato più appropriato >> ribatte tra i denti, ma resta incredulo dinanzi al sospiro esasperato del bambino.
<< Mi sembrava di averti spiegato quanto tuo fratello sia importante ai fini della mia missione. Credi davvero che permetterei a chicchessia di sottrarlo al suo compito? >>.
Marco fa un altro passo indietro colpito dalla furia delle sue parole ed inizia a temere per la propria incolumità. Se, infatti, questo bambino è stato capace di annullare il suo potere, chi può garantirgli non sia anche in grado di estinguerlo?
<< Non nascondo che ne sarei sinceramente tentato, Le mie azioni, però, sono ponderate e studiate nel minimo dettaglio e la tua scomparsa non verrebbe presa bene da tuo fratello >>.
<< Tante grazie >> ribatte Marco che, come Liber molto spesso gli diceva, ha il brutto vizio di voler avere sempre l’ultima parola. << Credo, però, ‘Mister Dettaglio e Perfezione’, che ti sia reso conto del casino che ha scatenato in lui quel salto nel vuoto, per non parlare dell’incontro con gli zombie e dell’essere sfuggito alla morte per un soffio. Studierai per bene i tuoi piani ma non la storia di chi ti diverti ad usare >>.
<< Ammetto di essere stato colto in contropiede >> borbotta piano Alex, distogliendo lo sguardo. << Ero, però, consapevole di come la strega bianca sarebbe giunta in suo aiuto >>.
<< Stai parlando di Ylenia? >> gli chiede stupito e questi annuisce. << Ma… lei non è una strega. Non può essere una strega! >>.
Le parole di Alex stanno mettendo in dubbio tutte le certezze che Marco si era fatto dal primo giorno in cui Liber ha messo piede in redazione. Quella vibrazione energetica che aveva percepito in lei, identica a quella del fratello, aveva pensato che fosse causata dal loro essere anime gemelle.
<< Un errore comprensibile >> constata il bambino con benevolenza. << Tuo fratello è riuscito a non farsi toccare dall’odio nonostante ne avesse tutte le ragioni, dato quanto ha vissuto. Lo scintillio che in lui hai visto è causato da uno squilibrio di positività. Lui e quella donna non vibrano della stessa energia, sono solo sulla stessa frequenza. Questa sottile differenza ti ha confuso >>.
Confuso lo è adesso, al punto da restare inchiodato allo sguardo di questo bambino senza riuscire a dire una sola parola. Si era detto felice di questo incontro, che avrebbe permesso a suo fratello di togliersi di dosso blocchi, remore e convinzioni che fino ad oggi lo hanno portato a reprimere emozioni e sentimenti.
<< Io credevo fosse stato per quello che proprio Ylenia fosse uscita dal diaspro per salvarlo >> sospira rammaricato. << Se così non è allora… come è possibile sia avvenuto? >>.
Il cielo si incupisce improvvisamente nella radura, riportando i due nella realtà nella quale Liber sta vivendo.
<< E’ qui! Oh, cazzo, è arrivata! >> esclama Marco, percependo la carica energetica maligna dell’Emissario.
<< Mantieni la calma! >> gli intima Alex, severo. << Non ti rendi conto di quanto giochi a nostro favore tutto questo? >>.
<< Ma che diavolo vai dicendo? >> ringhia il Custode in preda al panico. << Non vuoi ristabilire i miei poteri perchè dici che quella puttana mi estinguerebbe, non vuoi manifestarti per evitare che l’Energia Universale ti scopra, come può esserci un vantaggio per noi in tutto questo? >>.
<< Se la smettessi di fare l’isterico e ragionassi lucidamente te ne renderesti conto >> ribadisce Alex. << Resta qui al mio fianco e osserva. Chissà che non sia per te occasione di imparare qualcosa >>.
Marco vorrebbe ribattere a tono, ma si rende conto che confermerebbe solo il suo dargli dell’isterico. Decide allora di stare al gioco del moccioso e di riservarsi il beneficio di correre in aiuto del fratello se il suo piano dovesse fallire.
Alex alza gli occhi al cielo e scuote il capo esasperato.
<< Osserva! >> ripete, alzando la mano al cielo che improvvisamente si illumina.
 
***
 
Rivedere quella donna levitare leggiadra pochi metri sopra la sua testa distrugge quel cuscinetto che non si era neppure reso conto di aver messo tra la realtà di quanto è accaduto e l’idea che sia stato solo un brutto sogno. Lo osserva spavalda col sorriso sulle labbra e poi lentamente si sposta.
Ma che diavolo sta facendo?” si chiede tenendola d’occhio mentre vola in senso circolare attorno alla sua auto. Cerchio dopo cerchio aumenta gradatamente la velocità, iniziando a sollevare polvere e sporcizia da terra.
Sta creando un tornado!” esclama, entrando nell’auto in cerca di un riparo. Mette in moto ma la vecchia Clio non ne vuole sapere di partire. In compenso, il vento sempre più forte e deciso la sposta dapprima piano poi sempre più deciso verso il bordo strada privo di guardrail. Fox cerca di sterzare, ma il volante è bloccato e per quanto ci provi non riesce in alcun modo a prendere il controllo dell’auto. Tenta allora di aprire lo sportello, ma fallisce anche in questo e il panico prende il sopravvento ora che si rende conto di essere intrappolato e prossimo a finire giù per il dirupo.
<< Maledetta stronza! Non ce l’hai fatta a farmi ammazzare da quegli zombie e sei venuta a completare la missione! >> esclama Fox cercando di rompere il parabrezza e il finestrino che sembrano, però, essere diventati indistruttibili.
Quando le ruote anteriori dell’auto vanno fuori strada la luce dorata esplode dal diaspro e corre subito ad avventarsi contro la strega. Fox si affretta ad avviare il motore e nel tentativo di rimettersi in carreggiata finisce rovinosamente contro un albero. Lo schiaffo dell’air bag gli ferisce il viso ed ammaccato scende dall’auto distrutta per ritrovarsi unico spettatore dello scontro tra l’emanazione dorata di Ylenia e la strega.
Ha qualche possibilità di sconfiggerla?” chiede ad Alex.
<< Gli Emissari dell’Ombra sono pressoché imbattibili in assenza di luce. Quando questa è presente, invece, sono delle semplici anime dannate >>.
Quindi possono essere esorcizzate!” deduce Fox. “Il nostro esorcista di fiducia, però, è momentaneamente assente. Puoi occupartene tu?”.
<< Ce ne occuperemo insieme >> risponde Alex, ordinandogli di recuperare una pietra e con questa tracciare un cerchio del diametro di cinquanta centimetri sull’asfalto.
Spero che a nessuno venga in mente di passare da queste parti proprio adesso” ribatte Fox, guardando preoccupato alla curva a gomito alle sue spalle mentre si affretta a fare quanto gli ha chiesto .
<< Nessuno lo farà, sta tranquillo >> lo rassicura Alex. << Il loro istinto di sopravvivenza li porta inconsciamente a tenersi alla larga da qui. Nessuno a parte te può assistere a questo scontro che per i comuni mortali non è altro che raffiche di vento anomalo >>.
Allora… perché io invece posso vederle? Non sono forse anche io un comune mortale?” chiede spaventato.
<< Tu indossi il diaspro e ospiti me. In questo momento non sei un comune mortale, ma una guida. Svelto, ripeti con me >>.
L’informazione che Alex gli ha dato con nonchalance gli gira per la testa mentre diligente ripete la lenta e complicata litania che ha sentito pronunciare a Ian per cacciare William dal corpo di Perla. Ha sempre avuto la sensazione di non essere del tutto normale, date le sue capacità di lettura delle espressioni altrui, i capelli rossi e la vitiligine, ma non lo rincuora sentirselo dire ora che sta per eseguire un esorcismo persino diverso da quello compiuto dal Guardiano. Alex, infatti, gli ha chiesto di disegnare una spirale all’interno del cerchio pronunciando una litania diversa e quando questa è conclusa gli chiede di tracciare una grande X sulla spirale.
<< Ora procurati un taglio sul palmo sinistro della mano, sputaci sopra e posalo al centro della X >>.
L’idea di dover usare il suo sangue durante un rito di questo tipo non lo alletta, ma cambia subito idea quando sente Ylenia gridare colpita da un pugno. Questa donna sta facendo di tutto per salvarlo e se il suo sangue può porre fine alla battaglia che sta portando avanti allora chi se ne frega di tutto il resto.
Fox si guarda attorno alla ricerca di qualcosa di abbastanza acuminato con cui tagliarsi e scorge un coccio di bottiglia che afferra e senza pensarci troppo si procura un taglio longitudinale alla base delle dita ci sputa sopra e posa la mano al centro della X.
Alex lo esorta a recitano un’ennesima litania più complessa e dai toni bassi e gutturali, che fa vibrare il pulviscolo attorno al cerchio dal quale, poi, si alza un vento caldo. Quando Fox pronuncia l’ultima parola, il vento si placa e una luce dorata esplode sotto la sua mano, per poi percorrere la spirale e la X.
<< Allontanati da lì, ora! >> grida Alex e non appena Fox esegue l’ordine un fascio di luce dorata parte verso l’alto colpendo in pieno l’Emissario, che si trovava subito sopra il cerchio disegnato. Tra grida disperate e maledizioni, la strega viene catturata dal vortice creato dalla spirale nel quale gira velocemente fino a scomparire sulla macchia di sangue che lo sigilla.
<< E’… è andata? >> borbotta Fox, che con timore guarda il cerchio i cui contorni ora sono bruciati e fumano come fossero stati creati con polvere da sparo alla quale è poi stato dato fuoco.
<< E’ andata >> conferma Alex e le ginocchia tremano e cedono facendo cadere Fox carponi sull’asfalto. I prodromi del panico si fanno strada dentro di lui che è troppo provato da quanto è appena successo per poterli gestire. Porta la mano sana al petto bloccato, mentre incamera piccoli sorsi d’aria che, però, non riescono ad andare giù né ad uscire e restano lì a gonfiargli la gola facendola dolere. Chiude gli occhi roventi come tizzoni ardenti e stringe forte le palpebre, cercando di scacciare quanto è appena accaduto per ritrovare il controllo di sé e nel turbinio delle sue emozioni impazzite, avverte il calore dolce e confortevole di una mano affondare nei capelli arruffati e poi scendere sul viso che accarezza piano.
Quando apre gli occhi incontra quelli preoccupati di una Ylenia fatta di luce. I capelli dorati e lunghissimi danzano attorno al viso accarezzando il sorriso dolce che gli rivolge, lo stesso col quale è solita accoglierlo in redazione. Proprio come in quelle occasioni la tensione che avverte allo stomaco si scioglie e violenti colpi di tosse lo scuotono da capo a piedi quando riesce finalmente a mandare giù l’aria. Accartocciato su se stesso si stupisce di poter sentire la consistenza di questa donna fatta di luce, contro la spalla della quale appoggia il capo. Il calore di Ylenia si propaga in Fox come una carezza amorevole capace di sciogliere le tensioni che da troppo tempo sta accumulando e di farlo scivolare dolcemente in uno stato di dormiveglia nel quale vorrebbe poter restare per sempre.
Non ricorda di essersi mai sentito così protetto, al sicuro ed amato. Negli altri abbracci nei quali ha stazionato c’è sempre stata una tensione latente causata dalla paura del pericolo imminente. Ora, invece, nonostante quanto abbia appena vissuto e quanto ancora lo attenda, è avvolto dall’assoluta certezza che queste braccia, questa cura, questo amore non lo lasceranno mai. Ha questa strana sensazione di essere come tornato a casa. Una casa accogliente dalla quale è stato a lungo assente.
<< Tienimi >> sussurra, abbandonandosi contro di lei che lo stringe ancora più forte.
<< Certo >> dice piano Ylenia, la cui voce gli giunge alterata all’orecchio, ma nonostante questo riconoscibile e capace di curvare le sue labbra in un sorriso d’estasi per la risposta ricevuta.
Apre piano gli occhi ritrovandosi immerso nella luminescenza di lei, curioso, solleva appena la mano sinistra a sfiorarle il volto.
<< Sei ferito! >> esclama lei, afferrandogli la mano che stringe poi tra le sue. Posa un bacio sulla ferita che magicamente scompare.
<< Come hai fatto? >> le domanda stupito.
<< Non lo so >> risponde Ylenia, che osserva a sua volta stupita il palmo della mano di lui ora perfettamente intatto.
Ci sono troppe domande senza risposta, troppi dubbi, misteri sempre più complessi e impossibili da accettare che sconvolgono e confondono, ma non è questo il momento di mettere in ordine le idee.
Fox si alza in piedi deciso, volgendo lo sguardo in direzione del vecchio convento.
<< L’auto è messa male. Ammesso che funzioni ancora ci metterei una vita a rimetterla su strada. Dovrò andare a piedi >> sospira, volgendo lo sguardo a Ylenia ferma al suo fianco. << Vieni con me? >> le chiede porgendole la mano.
<< Sono sempre con te >> sorride lei. << Al momento opportuno sarò al tuo fianco >>.
Gli afferra la mano che ha guarito e improvvisamente scompare. Subito il diaspro risplende come una piccola stella che poi pian piano si spegne e Fox lo prende tra indice e pollice, portandolo distrattamente alle labbra curvate in un sorriso e lo tiene ancora stretto nel pugno quando volge nuovamente lo sguardo verso il vecchio convento.
<< Abbiamo una sottiletta da salvare, Capitano >> dice Marco e il cuore di Fox perde un colpo quando se lo ritrova accanto fresco dei suoi eterni quindici anni. << Volevo stupirti con effetti speciali >> dice strizzandogli l’occhio.
<< E ci sei riuscito. Sono felice di vederti, Reporter >> dice commosso. << Sei pronto a fare il culo a qualche anima dannata? >>.
<< Le anime dannate me le mangio a colazione, io >> ribatte Marco, arrogante come sempre.
Piega, poi, il braccio sinistro chiudendo la mano a pugno e si sporge verso di lui.
<< Hasta la verdad >>.
<< Siempre! >> conclude Fox, battendo il pugno sinistro contro quello del fratello.




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