-Prologo-
Come
era finita in quella situazione? Era tutta una farsa,
un gigantesco equivoco!
Eppure
all’altro capo del telefono non c’era altri che il
suo detestabile capo, Inuyasha Taisho, spina nel fianco di ogni
impiegato del reparto
marketing, viziato figlio di papà, sexy stronzo dagli occhi
di brace e
protagonista indiscusso dei suoi recenti sogni edonistici. E le stava
chiedendo
di…
“Vuoi
sposarmi?”
“Cosa?”
il telefono quasi le cadde di mano, lo stupore le
aveva bloccato le funzioni motorie.
“Vuoi
sposarmi?” un respiro profondo, il suo temperamento
mandava scintille anche a distanza. “È la terza
volta che lo ripeto. Sei per
caso sorda, Sango-san?” Un gentleman, come sempre.
C’erano
due grossi problemi con quella frase: di sicuro non
avrebbe sposato il suo capo e di certo lei non era Sango.
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