I terapisti

di Baudelaire
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"Se c'è qualcosa che vorremmo cambiare in un bambino, dovremmo prima esaminarla e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi."


Carl Gustav Jung













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Dei terapisti qui voglio parlare
Tema scottante, ma lo voglio affrontare
Prestami ascolto, Bilbo prezioso
Alzati, dai, non fare l’ozioso.
 
Abulici sono i miei giorni tristi.
Non sento più bene: hai detto teppisti?
 
Psicologo, psichiatra, logopedista
Fanno tutt’uno, una roba mai vista
Professionisti logici e seri
Devi fidarti, non son giocolieri!
 
Palle e palloni ne ho pieni i marroni.
Ci vado domani: mi servon stregoni.
 
Analisi logiche, mille sedute
Ti tocca affrontare dopo mille cadute
E ti senti un po’ strano, diverso dagli altri
Son davvero più bravi, o solo più scaltri?
 
Della grammatica val più la pratica.
Sai che mi piaci? Ti sento acrobatica.  
 
Io qui son seduto e sto ad ascoltare
Giudizi severi, li devo accettare?
Io son quel che sono, che volete da me?
Son nato così, non son certo un Re!
 
Sesso cambiasti perché li ascoltasti?
Non accettare giudizi nefasti!
 
Ma il professionista logico e serio
Ha espresso il giudizio, che gran putiferio!
Nell’anima mia, pura e innocente
Quasi mi sento che non valgo niente!
 
La penna l'ha scritto, è pronto l'editto:
Dall'oggi al domani sei bello che fritto!
 
Lasciatemi andare, vorrei solo giocare
Lasciatemi essere, e più non pensare
Via quelle penne, e gli infami proclami
Son solo un bambino, che qualcuno mi ami!



 




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