Aria vuota.

di Sorella_Erba
(/viewuser.php?uid=18628)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Aria vuota.

Ho chiesto al vento che mi annientasse con una sola folata, viluppo immediato ed asfissiante – ingoia il fuoco che divampa! Gliel’ho chiesto, mentre avvertivo il terreno sotto ai miei piedi disfarsi come sabbia di deserto e le ceneri di un mondo antico accarezzarmi in turbini la pelle.
Mi ha esaudito: l’aria violenta ha dischiuso le labbra in un muto grido e mi ha annullato, dentro, scendendo così in profondità da avvolgermi il cuore in un pugno di gelido inverno. E c’era freddo, e solitudine, e credevo di stare per morire – per mia stessa mano.
Poi ho aperto gli occhi, Efestione. Solo che tu non c’eri.




---


Alle perdite, che rendono forti e deboli al tempo stesso. Un grazie ai miei amici, gli amici di sempre, che mi hanno accompagnata.
Fino a quando è durato, è stato bello.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=404104