Un ultimo momento con te

di Fiore di Giada
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Cade la neve sul campo di battaglia e ricopre i corpi morti dei militari, fermi in posizioni grottesche.
Con un gemito, Nereo cade in ginocchio, vomitando sangue. Sì, finalmente la guerra è conclusa.
Ha sentito il suono del corno di Antheron, che ha decretato la vittoria della sua gente contro gli invasori di Saikhan.
Stringe i denti e, d'istinto, abbassa la testa, mentre le lacrime scorrono dai suoi occhi neri. Per la sua velocità, lui era chiamato La lince.
Eppure, le frecce degli invasori lo hanno colpito e il sangue scorre dalle sue ferite, portandosi con sé la sua vita.
Nulla hanno potuto i duri e dolorosi anni di addestramento all'Accademia.
No... Non è questo..., pensa. Certo, sarà felice di essere ricordato come un eroe tra la sua gente.
Ha impedito una terrificante tirannia.
Eppure, tale atto, per quanto lodevole, non ha allontanato l'amarezza.
I suoi compagni e le sue compagne sono morti in quel terribile conflitto.
E lui non godrà di un destino migliore....
Lui vivrà una solitaria, straziante agonia, lontano dai suoi familiari.
Impetuose, le lacrime bagnano il suo viso e i singhiozzi scuotono il suo petto, dilaniandolo di fitte dolorose. Nella sua mente, si materializza l'immagine di Sharin...
I suoi occhi vedono il corpo sinuoso di lei, i suoi capelli rossi, dai riflessi vivi, e si perdono nelle iridi d'acquamarina di lei...
Le note dolci del suo profumo di frangipani lo stordiscono...
Ma è solo un'illusione, che porta in sé la dolcezza del ricordo e l'amarezza del rimpianto.
Con un gemito, si affloscia sul terreno, bianco di neve. Sarebbe ingiusto condannare Sharin a vedere la sua agonia, ne è ben cosciente.
Eppure, desidera la sua presenza, in quei suoi ultimi momenti.
Sarebbe meno dolorosa la morte, sotto il tocco gentile delle sue mani.
Un ultimo momento con te, mio gioiello... Che gli dei mi concedano un solo questo... – sussurra, disperato, prima che i suoi occhi si chiudano.





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