Cerulei occhi,
lunghe ciglia,
cuore freddo e mani calde,
aneli respiri,
pugni stretti,
umiditá fuori,
pioggia,
tu su di me
come un selvaggio protettore,
fai ombra sulla mia schiena,
penetri la mia anima,
mi regali brividi e
baci di dolcezza.
Ma non sai parlare,
né sorridi,
guardi i miei occhi rapiti,
stringi la mia schiena esile,
sudata.
Rassomigli ad un bambino
a cui manca il bene.
Ma non sai domandare,
e sei prepotente.
Ed io non ti cerco, perché sei tu a trovarmi.
Sulle mie labbra la saliva
di un angelo dannato.