Behind the sunrise

di _Bittersweettaste
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Nonostante sia di stesura recentissima, questa storia ha come protagonista un personaggio che porto avanti ormai da cinque lunghi anni, ovvero da quando mi sono perdutamente infatuata di Dragon Ball. Come in un OAV, Sherin è un nuovo personaggio che entra nella storia e scombussola molte cose (ad esempio, l'adozione da parte del Supremo).
Che altro dire? Buona lettura.

Sherin



E' freddo. E' freddo e accanto a me non c'è nulla che possa scaldarmi. Non ricordo nulla, solo un enorme impatto ed un fragore tremendo.
La porta della navicella si è aperta con un sibilo, ed ho trovato a malapena la forza di uscire da essa.
Non ricordo il mio nome...Kahar? No, non posso chiamarmi così. Se il mio nome fosse questo, lo sentirei mio....Kahar. Perché questo nome suona così familiare?
"Mia madre".
Un pensiero clandestino si fa strada nella mia mente, lambendo appena la nebbia che l'avvolge. Quindi questo è il suo nome? Volgendo lo sguardo alla navicella, altri particolari mi tornano alla mente. Immagini, suoni...
Una donna alta, con lunghi capelli corvini ed uno sguardo gelido. Dev'essere mia madre, penso, mentre l'immagine muta. Ora ha le sembianze di un bambino. Sorride, agitando la coda nocciola in piccoli cerchi. Kaarot. Perché proprio lui? Il sole sta sorgendo e non sento più freddo. Non appena il mio sguardo coglie la navicella, un'illuminazione mi attraversa la mente. Lo schermo è ancora acceso ed è
appena visibile una piccola scritta verdastra.
Pianeta Terra. Errore numero 5938. Reale destinazione: pianeta Namecc.”
Quelle poche parole sono come un fulmine, ed i ricordi affiorano come pesci nel mare.
"Sei debole! Com'è possibile che tu non abbia la gelida spietatezza che contraddistingue tutti i sayan?"
"Il re ha deciso: verrà inviata su Namecc."
Gli occhi di mia madre, la navicella troppo stretta per una bambina della mia età, la partenza ed infine l'impatto.Tutto inizia ad avere un senso, anche se minimo.
Un rumore di passi mi fa sobbalzare. Chi mai può avventurarsi un posto desolato come questo?
Cerco di alzarmi in piedi, ma un dolore lancinante smorza sul nascere qualunque movimento. Mentre crollo a terra, la coda s'impiglia in una radice. Solo in quel momento ricordo chi sono. Sono un sayan.





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